Va a Mutsumi Takahashi, anchorwoman della televisione CTV, la più alta onorificenza civile canadese, l'Order of Canada.
La giapponese nativa di Shiroishi, è arrivata in America da bambina, ed è cresciuta nei dintorni di Côte Saint-Luc, Quebec, debuttando in una televisione canadese, la CFCF 12, nel lontano 1982.
Per la CTV la Takahashi trasmette da Montreal, dove lavora da più di 35 anni.
sabato 30 giugno 2018
Magna acquisisce l’italiana Olsa per 230 milioni di euro
Il gruppo canadese Magna International Inc. ha inglobato l’azienda di illuminazione torinese Olsa Spa, per circa 230 milioni di euro.
L’azienda con base a Torino, che nacque nel lontano 1947 e occupa circa 2500 persone nel mondo, vanta tra i propri clienti produttori auto premium europei che Magna non arrivava a toccare, per i sistemi di illuminazione, come Daimler, Volkswagen e BMW, oltre FCA ovviamente. Il presidente John O’Hara si è interessato a Olsa per la crescente dose di elettronica e tecnologia personalizzata che i gruppi illuminazione hanno nelle auto moderne. (fonte: automoto.it)
L’azienda con base a Torino, che nacque nel lontano 1947 e occupa circa 2500 persone nel mondo, vanta tra i propri clienti produttori auto premium europei che Magna non arrivava a toccare, per i sistemi di illuminazione, come Daimler, Volkswagen e BMW, oltre FCA ovviamente. Il presidente John O’Hara si è interessato a Olsa per la crescente dose di elettronica e tecnologia personalizzata che i gruppi illuminazione hanno nelle auto moderne. (fonte: automoto.it)
Il presidente Fico ha incontrato l'ambasciatore del Canada
La Bugailiskis con Fico |
La Bugailiskis, originaria di Hamilton, è stata nominata ambasciatore canadese in Italia nell'agosto del 2017. (fonte: Yahoo)
A Toronto il supermercato dove si paga solo quello che si può
Un'immagine del nuovo supermercato di Gordon |
Toronto, il supermarket dove il cliente prende quello che vuole ma paga quello che può
Canada: l'iniziativa di uno chef stellato per combattere la fame e ridurre gli sprechi alimentari
di Siria Guerrieri
A Toronto, in Canada, apre il supermercato dei sogni: si entra, si riempie il carrello con ciò di cui si ha bisogno, e una volta arrivati alla cassa si paga solo quello che si può. Anche nulla, se non si ha un conto in banca e si è privi di denaro.
È il primo supermarket del “paga quello che puoi”, nato per promuovere un’etica del consumo alimentare fuori dalla logica del profitto. Un’iniziativa dello chef Jagger Gordon, stella della cucina canadese, che contro ogni criterio di mercato ha lanciato la nuova idea di “spesa” alimentare: arrivati in cassa si paga in base alla propria capacità economica. Un successo immediato, con oltre 200 clienti che già il primo giorno hanno riempito i corridoi tra gli scaffali del super.
L’idea di aprire l’originale market è nata dalla constatazione che in Canada un bambino su quattro soffre la mancanza di cibo. “Me ne sono reso conto per la prima volta – racconta Gordon al Global Citizen - quando mia figlia, che era andata a una festicciola di classe con pigiama party a casa di un compagno di scuola, è tornata a casa la mattina seguente prima del previsto. Il motivo: a casa dell’amichetto non c’era cibo per fare colazione. Dati alla mano, ho scoperto che si tratta di una piaga diffusa in tutto il Paese”.
Le cifre sono impressionanti: in Canada 4 milioni di persone, tra cui un milione e mezzo di bambini, soffre la fame. Contemporaneamente la quantità di cibo che finisce nella spazzatura a causa di sprechi alimentari - ma anche di abitudini sbagliate nella catena che porta gli alimenti dal produttore al consumatore in cui il 70% di frutta e verdura viene scartato solo perché di forma e aspetto non conforme agli standard - raggiunge ogni giorno le tonnellate.
Una contraddizione stridente: se in una casa di canadesi su otto si soffre quotidianamente la fame, al tempo stesso nella catena della distribuzione cibo perfettamente commestibile viene buttato via. E così Gordon ha iniziato un ciclo virtuoso: in accordo con produttori e altri supermercati raccoglie frutta e verdura, buona ma fuori calibro, che altrimenti sarebbe finita nella spazzatura, e la mette a disposizione nel suo supermercato. Dove ognuno paga in base alla propria disponibilità economica: i clienti sono incoraggiati a prendere dagli scaffali solo quello di cui hanno effettivamente bisogno, e a pagare per quello che possono.
Il Frosinone in Canada con "Per amore della tua Terra"
Dopo un solo anno di Serie B, il Frosinone è riuscito a tornare in Serie A coronando un'emozionante stagione con la promozione. Si pensa ora alla Serie A ma anche a una particolare tournée che vedrà la formazione gialloazzurra impegnata in Canada. In una nota il club spiega: "Abbiamo scelto 'Per amore della tua Terra' come slogan della prima tournée in Canada, perché è il luogo in cui è presente una delle comunità ciociare più numerose al mondo. Questo è l'inizio di un progetto che porterà nel tempo il Frosinone Calcio nei luoghi dove vivono i ciociari all'estero. L'obiettivo è lo sviluppo del nostro brand in parallelo con la promozione del territorio ciociaro, della propria cultura, delle tradizioni e delle eccellenze enogastronomiche. Un progetto che si differenzia per unicità perché continuativo e strutturato nel tempo. Gli strumenti che ci aiuteranno in questo percorso di crescita e sviluppo saranno le affiliazioni con le scuole calcio, di cui 4 già operative, le accademie Frosinone, i campus e gli scambi interculturali. Non ultimo il contatto tra gli sponsor e di merchandising".
La squadra sarà in ritiro al Nottawasaga Resort ad Alliston, a 70 chilometri da Toronto. Ci sarà anche un luogo chiamato Casa Frosinone, vero quartier generale della squadra in terra canadese, punto d'incontro quotidiano per tifosi, stampa, addetti ai lavori e calciatori. In più ci saranno anche sponsor e aziende del territorio ciociaro che, in virtù di quest'iniziativa, si potranno promuovere anche in America.
La tournée durerà dal 16 luglio al 1° agosto, fra allenamenti, amichevoli ed eventi vari. I primi tre giorni saranno di lavoro, poi il 20 luglio la prima partita contro lo Shooting Star, Il 23 luglio il Frosinone incontrerà l'All Stars Canada, il 25 una selezione della Lega 1 canadese. Infine il 31 l'amichevole di chiusura contro Detroit. Le partite si giocheranno allo York University Stadium. (fonte: SkySport)
La squadra sarà in ritiro al Nottawasaga Resort ad Alliston, a 70 chilometri da Toronto. Ci sarà anche un luogo chiamato Casa Frosinone, vero quartier generale della squadra in terra canadese, punto d'incontro quotidiano per tifosi, stampa, addetti ai lavori e calciatori. In più ci saranno anche sponsor e aziende del territorio ciociaro che, in virtù di quest'iniziativa, si potranno promuovere anche in America.
La tournée durerà dal 16 luglio al 1° agosto, fra allenamenti, amichevoli ed eventi vari. I primi tre giorni saranno di lavoro, poi il 20 luglio la prima partita contro lo Shooting Star, Il 23 luglio il Frosinone incontrerà l'All Stars Canada, il 25 una selezione della Lega 1 canadese. Infine il 31 l'amichevole di chiusura contro Detroit. Le partite si giocheranno allo York University Stadium. (fonte: SkySport)
Il Canada impone tariffe per 12,6 miliardi di dollari sui prodotti USA
Il ministro canadese Chrystia Freeland |
"Il Canada ha scelto di rispondere solo con una ritorsione misurata e reciproca, dollaro per dollaro", ha detto il ministro canadese degli Esteri, Chrystia Freeland, che ha dato notizia dei dazi parlando ai metalmeccanici di un'acciaieria di Hamilton, nell'Ontario. Tra gli altri prodotti americani colpiti dai dazi canadesi, figurano la carta igienica e i cetriolini. (fonte: AGI)
venerdì 29 giugno 2018
Islanda, troppo turismo: è colpa di Justin Bieber
Un suggestivo articolo de Il Giornale parla dell'Islanda e di come il giovane cantante canadese Justin Bieber l'abbia inconsapevolmente messa in... pericolo. Vi propongo alcuni stralci dell'articolo di Marzio G. Mian.
L'Islanda verso il collasso «È colpa di Justin Bieber»
Troppi turisti, poche strutture e natura a rischio. Accuse al video della popstar girato fra i ghiacciai
di Marzio G. Mian
"Non si sente più parlare islandese per le strade, è un suicidio, altro che Venezia. Quest'estate sarà la mazzata finale", dice Edward Hujbens, professore di geografia umana a Reykjavík. È la famosa invasione dei turisti in Islanda, lo scorso anno 2,5 milioni di arrivi in un'isola abitata da 346mila persone. La previsione è che entro ottobre si superino i tre milioni, uno tsunami. Le entrate dal turismo, circa 10 miliardi di dollari nel 2017, sono diventate la prima voce del PIL, doppiando quelle dalla pesca, una sciagura per l'identità nazionale, una benedizione per le casse dello Stato dopo il crac finanziario seguito alla crisi del 2008.
Per gli islandesi è stato un decennio folle, in linea con il loro carattere spregiudicato dettato da una natura così creativa da incastrare i vulcani dentro i ghiacciai. Prima della crisi era il terzo paese più competitivo al mondo, reddito medio 65mila dollari l'anno. La chiamavano la 'Tigre Boreale'. Solo vent'anni prima era il Paese più povero d'Europa, un luogo conosciuto solo come avamposto americano della Guerra Fredda. Eppure l'Islanda è l'unico angolo del pianeta a non aver mai conosciuto l'analfabetismo, i vichinghi arrivarono con un libro sotto il braccio. Tutti parlano l'inglese, ma sono in grado di leggere le saghe islandesi scritte mille anni fa da Erik il Rosso in persona... Poi è venuto il crollo, conti in banca evaporati in una notte. Si è scoperto che erano tutti debiti, 160mila euro per islandese. Le Range Rover ribattezzate Game Over... Secondo Einar Torfi Finnsson, responsabile delle guide alpine, ci sono state quattro fasi prima dell'invasione: la svalutazione della krona dopo la crisi, l'apertura di alcuni voli low cost, l'esplosione del vulcano Eyjafjallajökull nel 2010 che ha offuscato i cieli di mezzo mondo ma anche scatenato la curiosità internazionale per l'Islanda.
"E poi è arrivato Justin Bieber, è Justin Bieber che ci ha rovinati", dice Einar. La popstar canadese nel video "I'll Show You", (450 milioni di visualizzazioni), si mostra mentre rotola sui licheni, si bagna nell'acqua dei ghiacciai in discioglimento, s'affaccia sul baratro tra le scogliere, dando l'idea che in Islanda si può fare un tuffo 'into the wild', dritti nel Pleistocene. "È stato l'inizio del disastro", conferma Rannaveig Olafsdottir docente di sociologia del Turismo a Reykjavík. "Non c'era nessun piano, nessuna infrastruttura, nemmeno bagni sufficienti. I porti non sono adeguati alle navi da crociera, e le navi non sono adatte a queste latitudini, è un groviglio d'irresponsabilità incrociate, prima o poi succede una tragedia. Tutta questa gente che arriva pensa di vedere l'ultimo scampolo di Natura selvaggia prima che sparisca, e così contribuisce a distruggerla"... Certo, molti villaggi abbandonati con la crisi della pesca e molte fattorie in decadenza tornano a vivere perché i giovani aprono ristoranti, attrezzano alloggi e avviano aziende per le escursioni. Gira tanto denaro. "Ma stiamo perdendo l'anima, il senso di essere islandesi in un mondo globalizzato, quello spirito che ci ha creati in qualche modo speciali e misteriosi", dice Edward, il professore di geografia: "La prossima vittima del Turismo nel Grande Nord sarà la Groenlandia, ma noi continuiamo a metterli in guardia. Non fate come noi...".
L'Islanda verso il collasso «È colpa di Justin Bieber»
Troppi turisti, poche strutture e natura a rischio. Accuse al video della popstar girato fra i ghiacciai
di Marzio G. Mian
"Non si sente più parlare islandese per le strade, è un suicidio, altro che Venezia. Quest'estate sarà la mazzata finale", dice Edward Hujbens, professore di geografia umana a Reykjavík. È la famosa invasione dei turisti in Islanda, lo scorso anno 2,5 milioni di arrivi in un'isola abitata da 346mila persone. La previsione è che entro ottobre si superino i tre milioni, uno tsunami. Le entrate dal turismo, circa 10 miliardi di dollari nel 2017, sono diventate la prima voce del PIL, doppiando quelle dalla pesca, una sciagura per l'identità nazionale, una benedizione per le casse dello Stato dopo il crac finanziario seguito alla crisi del 2008.
Per gli islandesi è stato un decennio folle, in linea con il loro carattere spregiudicato dettato da una natura così creativa da incastrare i vulcani dentro i ghiacciai. Prima della crisi era il terzo paese più competitivo al mondo, reddito medio 65mila dollari l'anno. La chiamavano la 'Tigre Boreale'. Solo vent'anni prima era il Paese più povero d'Europa, un luogo conosciuto solo come avamposto americano della Guerra Fredda. Eppure l'Islanda è l'unico angolo del pianeta a non aver mai conosciuto l'analfabetismo, i vichinghi arrivarono con un libro sotto il braccio. Tutti parlano l'inglese, ma sono in grado di leggere le saghe islandesi scritte mille anni fa da Erik il Rosso in persona... Poi è venuto il crollo, conti in banca evaporati in una notte. Si è scoperto che erano tutti debiti, 160mila euro per islandese. Le Range Rover ribattezzate Game Over... Secondo Einar Torfi Finnsson, responsabile delle guide alpine, ci sono state quattro fasi prima dell'invasione: la svalutazione della krona dopo la crisi, l'apertura di alcuni voli low cost, l'esplosione del vulcano Eyjafjallajökull nel 2010 che ha offuscato i cieli di mezzo mondo ma anche scatenato la curiosità internazionale per l'Islanda.
"E poi è arrivato Justin Bieber, è Justin Bieber che ci ha rovinati", dice Einar. La popstar canadese nel video "I'll Show You", (450 milioni di visualizzazioni), si mostra mentre rotola sui licheni, si bagna nell'acqua dei ghiacciai in discioglimento, s'affaccia sul baratro tra le scogliere, dando l'idea che in Islanda si può fare un tuffo 'into the wild', dritti nel Pleistocene. "È stato l'inizio del disastro", conferma Rannaveig Olafsdottir docente di sociologia del Turismo a Reykjavík. "Non c'era nessun piano, nessuna infrastruttura, nemmeno bagni sufficienti. I porti non sono adeguati alle navi da crociera, e le navi non sono adatte a queste latitudini, è un groviglio d'irresponsabilità incrociate, prima o poi succede una tragedia. Tutta questa gente che arriva pensa di vedere l'ultimo scampolo di Natura selvaggia prima che sparisca, e così contribuisce a distruggerla"... Certo, molti villaggi abbandonati con la crisi della pesca e molte fattorie in decadenza tornano a vivere perché i giovani aprono ristoranti, attrezzano alloggi e avviano aziende per le escursioni. Gira tanto denaro. "Ma stiamo perdendo l'anima, il senso di essere islandesi in un mondo globalizzato, quello spirito che ci ha creati in qualche modo speciali e misteriosi", dice Edward, il professore di geografia: "La prossima vittima del Turismo nel Grande Nord sarà la Groenlandia, ma noi continuiamo a metterli in guardia. Non fate come noi...".
Da Montreal arriva il mantello che copre la luce
L'Istituto Nazionale per la Ricerca Scientifica di Montreal ha realizzato quello che può essere definito come un dispositivo che nasconda gli oggetti alla vista manipolando le frequenze della luce che li attraversano, una sorta di 'mantello
dell'invisibilità' in stile Harry Potter.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Optica. La maggior parte delle precedenti soluzioni funzionavano alterando il percorso della luce, facendole aggirare l'oggetto invece di attraversarlo. I ricercatori guidati da José Azana invece hanno elaborato un nuovo metodo: se l'oggetto riflette la luce verde, ad esempio, il dispositivo elimina solo la frequenza corrispondente, per poi ricostruire il fascio di luce com'era inizialmente dopo che ha attraversato l'oggetto, rendendolo invisibile.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Optica. La maggior parte delle precedenti soluzioni funzionavano alterando il percorso della luce, facendole aggirare l'oggetto invece di attraversarlo. I ricercatori guidati da José Azana invece hanno elaborato un nuovo metodo: se l'oggetto riflette la luce verde, ad esempio, il dispositivo elimina solo la frequenza corrispondente, per poi ricostruire il fascio di luce com'era inizialmente dopo che ha attraversato l'oggetto, rendendolo invisibile.
martedì 26 giugno 2018
Accordo CETA, per la Malmström conviene all'Italia
"Le esportazioni italiane in
Canada sono aumentate del +8% dallo scorso settembre, quando è
entrato in vigore in modo provvisorio il CETA, l'accordo di
libero scambio tra Unione Europea e Canada, quindi penso sia buono per il
Paese". Lo ha sottolineato la commissaria UE al commercio Cecilia Malmström.
"Molti prodotti italiani sono particolarmente richiesti in Canada", ha spiegato la Malmström, commentando l'annuncio del ministro Gian Marco Centinaio di non voler ratificare il CETA.
"Molti prodotti italiani sono particolarmente richiesti in Canada", ha spiegato la Malmström, commentando l'annuncio del ministro Gian Marco Centinaio di non voler ratificare il CETA.
Mauro Tummolo e un sogno chiamato Canada
Mauro Tummolo in una foto tratta da Facebook |
"Canada? Mi seguono già da lì", conferma a Canada 2.0, "addirittura le ragazzine chiedono su Instagram quando farò un live. Mi scrivono: 'c’è Giovinco qui, perché tu non puoi esserci?'. Certo sarebbe bello portare la musica italiana dove c’è il nostro popolo".
Insomma, Tummolo ama il Canada, e in particolare una città come Toronto che sembra fatta apposta per un cantante come lui, amante del palco e della prova 'live'. Nella città dell'Ontario gli spazi non mancano di certo; ora non resta che accordare la chitarra e fare le prove microfono...
lunedì 25 giugno 2018
Giovane indiana massacrata e uccisa nel Manitoba
La vittima, Serena McKay |
Il massacro della giovane ragazzo è stato ripreso con dei cellulari e trasmesso in diretta su Facebook. Per la più giovane delle due ragazze incriminate, che ha ammesso la propria colpevolezza, la procura (la Corona, come si dice in Canada), ha richiesto una pena di sette anni di reclusione, mentre la difesa ha chiesto una condanna commisurata all'età minorenne, ovvero tre anni.
Le tre ragazze si trovavano insieme a una festa, nella quale avrebbero avuto un alterco. Colpita ripetutamente, la McKay sarebbe stata lasciata all'aperto, dove sarebbe poi morta di ipotermia.
Ottawa Senators, un draft che serve per la ricostruzione
Una squadra votata alla ricostruzione o, come si dice da queste parti, il 'rebuilding'. Questo appare dal draft operato dagli Ottawa Senators a Dallas, con una prima scelta, l'americano Brady Tkachuk, che potrebbe addirittura scegliere, nella prossima stagione, di rimanere nell'hockey dei college. Molti avrebbero invece gradito la scelta del ceco Filip Zadina. Non è andata in questo senso.
La serie delle 'trade' ha portato ai Senators anche una seconda prima scelta, Jacob Bernard-Docker, mentre la seconda scelta, 48.a assoluta, ha visto il promettente Jonathan Tychonik essere scelto da Pierre Dorion. Infine spazio per il portiere, Kevin Mandolese, 6.a scelta di Ottawa e 157.a assoluta, di cui si dice un gran bene. Il tutto, va detto, senza bisogno di cedere la 'stella' Erik Karlsson.
La serie delle 'trade' ha portato ai Senators anche una seconda prima scelta, Jacob Bernard-Docker, mentre la seconda scelta, 48.a assoluta, ha visto il promettente Jonathan Tychonik essere scelto da Pierre Dorion. Infine spazio per il portiere, Kevin Mandolese, 6.a scelta di Ottawa e 157.a assoluta, di cui si dice un gran bene. Il tutto, va detto, senza bisogno di cedere la 'stella' Erik Karlsson.
Il fantasma della ragazza fotografata nel 1850 riprende vita
Potrebbe essere definita come la 'ragazza fantasma' la giovane fotografata quasi due secoli fa, poco prima del 1850, con un dagherrotipo e la cui immagine, insieme a un gruppo di altre, è stata rivelata da gruppo della The University of Western Ontario, guidato da Madalena Kozachuk, il cui lavoro è descritto sulla rivista Scientific Reports.
Si tratta di immagini che, custodite nella National Gallery of Canada, apparivano ormai perse e irrecuperabili a causa dell'ossidazione e altri danni. "L'immagine è apparsa totalmente inaspettata, ora la si può vedere nei suoi più piccoli dettagli, dagli occhi alle pieghe del vestito", ha commentato la Kozachuk.
Negli ultimi tre anni i ricercatori sono riusciti a identificare la composizione chimica dell'ossidazione e come era cambiata l'immagine da un punto all'altro. Grazie a questo lavoro preliminare, e usando una tecnica nuova e non invasiva, che sfrutta la scansione rapida a raggi X e la microfluorescenza, sono riusciti ad analizzare i dagherrotipi nella loro completezza e la loro piastra, riportando alla luce i volti nascosti. Per ogni dagherrotipo la scansione è durata la bellezza di otto ore.
Il dagherrotipo è stata la prima forma di rappresentazione visiva della storia. Venne messo a punto dal francese Louis Jacques Mandé Daguerre, da un'idea di Joseph Nicéphore Niépce e del figlio di questi, Isidore, e venne presentato al pubblico nel 1839.
Si tratta di immagini che, custodite nella National Gallery of Canada, apparivano ormai perse e irrecuperabili a causa dell'ossidazione e altri danni. "L'immagine è apparsa totalmente inaspettata, ora la si può vedere nei suoi più piccoli dettagli, dagli occhi alle pieghe del vestito", ha commentato la Kozachuk.
Negli ultimi tre anni i ricercatori sono riusciti a identificare la composizione chimica dell'ossidazione e come era cambiata l'immagine da un punto all'altro. Grazie a questo lavoro preliminare, e usando una tecnica nuova e non invasiva, che sfrutta la scansione rapida a raggi X e la microfluorescenza, sono riusciti ad analizzare i dagherrotipi nella loro completezza e la loro piastra, riportando alla luce i volti nascosti. Per ogni dagherrotipo la scansione è durata la bellezza di otto ore.
Il dagherrotipo è stata la prima forma di rappresentazione visiva della storia. Venne messo a punto dal francese Louis Jacques Mandé Daguerre, da un'idea di Joseph Nicéphore Niépce e del figlio di questi, Isidore, e venne presentato al pubblico nel 1839.
domenica 24 giugno 2018
Attrici canadesi: Emily VanCamp protagonista di "Revenge"
Emily VanCamp e Madeleine Stowe , 'stelle' di "Revenge" |
La VanCamp è nata a Port Perry nel 1986, ha preso parte ad altre serie televisive come "Everwood", "Brothers & Sisters" e "The Resident". Proprio l'interpretazione del personaggio principale di "Revenge", Emily Thorne alias Amanda Clarke, le ha consentito di ottenere due candidature ai Teen Choice Awards.
Numerose le sue relazioni con altri attori, l'ultima delle quali risale però al 2011. Da allora l'attrice ha deciso di frequentare, e poi fidanzarsi, proprio con l'attore principale che le fa da contraltare in "Revenge", l'inglese Joshua Bowman, che nella serie interpreta il ruolo di Daniel, suo promesso marito. La prima importante esperienza della VanCamp fu però quella arrivata alla tenera età di 15 anni, legata alla sua partecipazione in "Glory Days", telefilm horror che, malgrado la cancellazione dopo solo nove episodi, mise in risalto la prova dell'attrice canadese, che pure ricopriva un personaggio di contorno (mentre il ruolo principale femminile era stato assegnato all'australiana Poppy Montgomery). Altri attori canadesi hanno fatto parte del cast di "Revenge": Henry Czerny, torontino di origini polacche, scelto come padre di Daniel; James Tupper, originario di Dartmouth, Nuova Scozia, che nel telefilm interpreta il suolo del padre di Amanda; Karine Vanasse, quebecchese di Drummondville, che nella serie entra in scena solo a partire dalla terza stagione, interpretando Margaux LeMarchal, figlia di un potente uomo d'affari.
Il Canada legalizza la marijuana a scopo ricreativo
La notizia sulla prima pagina de Il Gazzettino |
La decisione è stata presa dal Senato di Ottawa con 52 voti favorevoli e 29 contrari, che ha votato la legge che consentirà la vendita, l'uso e la coltivazione legali di cannabis in tutto il territorio nazionale e che entrerà in vigore il prossimo 17 ottobre.
Per quanto riguarda i dettagli, la dose massima consentita per il possesso sarà di 30 grammi, mentre non si potranno coltivare più di quattro piante per persona.
L'articolo pubblicato dal giornale Il Gazzettino |
sabato 23 giugno 2018
NHL draft 2018, per Montreal e Ottawa le scelte migliori
La home page del sito TSN dedicata al draft |
Prima squadra canadese a draftare i Montreal Canadiens che, un po' a sorpresa, puntano sull'ala destra finlandese Jesperi Kotkaniemi.
Sorpresa, ma un fino a certo punto, anche per gli Ottawa Senators, numero 4 del draft, che decidono di optare per l'americano Brady Tkachuk, ala sinistra, cui poi aggiungeranno, per via delle 'trade', il canadese Jacob Bernard-Docker, quando invece in molti si sarebbero aspettati il ceco Filip Zadina, che vestirà la maglia dei Detroit Red Wings, sesta scelta assoluta.
Per quanto riguarda le altre squadre canadesi, al numero 7 i Vancouver Canucks hanno scelto Quinn Hughes, al numero 10 per gli Edmonton Oilers c'è Evan Bouchard, mentre al numero 29 i Toronto Maple Leafs hanno optato per Rasmus Sandin, un cognome che evoca glorie del passato.
L'Italia vista da lontano, vince il video di Stefano Fico
Uno dei frame del video "Un sogno" |
Si tratta di un concorso aperto a giovani registi fra i 18 e i 26 anni, stranieri o italiani e residenti all'estero. L'iniziativa, promossa in occasione della XVII edizione della Settimana della Lingua italiana nel mondo (MAECI) dedicata al tema "L'italiano al cinema, l'italiano nel cinema", ha visto i giovani registi lavorare in gruppo o individualmente.
Il video, intitolato "Un sogno", è stato girato con un i-phone, dura due minuti e 43 secondi, e vede Fico raccontare il proprio rapporto con l'Italia, la meraviglia che lo assale ogni volta che mette piede nel Belpaese, fino al desiderio espresso alla fine di potervi tornare non per una vacanza, ma per rimanervi per sempre. Il tutto accompagnato da un sottofondo di musica elettrocnica dalle connotazioni 'jarriane'.
Nella motivazione del premio assegnato a Fico, si sottolinea come il giovane regista sia "riuscito a restituire le componenti emozionali che caratterizzano la nostra Nazione e il nostro popolo. Premiato inoltre, per la tecnica, la fotografia suggestiva, la narrazione fluida e il pieno accordo con il tema del concorso".
giovedì 21 giugno 2018
Atb Riva sbarca in Canada con Unicredit, Sace e DB
Atb Riva Calzoni è stata scelta da
BC Hydro, società pubblica canadese del settore energetico,
per la fornitura di tutti i componenti idromeccanici di Site C,
un grande impianto idroelettrico da 1100 megawatt attualmente
in costruzione a Fort St John, sulle rive del Peace River,
British Columbia.
L'accordo è stato concretizzato grazie agli istituti bancari UniCredit e Deutsche Bank, che hanno supportato l'acquisizione della commessa, con il contributo di Sace. "Una collaborazione fondamentale - sottolinea Carlo Scolari di Fintro Group, controllante di Atb Riva Calzoni - per poter soddisfare requisiti di gara impegnativi".
Il valore del contratto è di 68 milioni di dollari canadesi. L'azienda bresciana si occuperà dell'ingegneria delle parti idromeccaniche e della loro fabbricazione, dal trasporto in cantiere fino alla supervisione nella fase finale di installazione e messa in servizio.
"Questa prima aggiudicazione è il frutto di un lungo percorso sul quale abbiamo voluto investire con convinzione - spiega Enrico Camparada, direttore commerciale Large Hydro di Atb Riva Calzoni - L'accordo con BC Hydro è un primo, straordinario traguardo che siamo molto orgogliosi di avere raggiunto e che ci permetterà di espandere la nostra attività sull'area nord americana".
Le prime consegne dei componenti, che verranno costruiti principalmente nel workshop di Roncadelle, sono state programmate per la fine del 2018, ma la gran parte delle forniture partirà fra il 2019 e il 2020; il gruppo inoltre, per tutto il biennio 2022 - 2023, dovrà provvedere alla supervisione dell'installazione e della messa in servizio degli equipment idromeccanici. (fonte: AGI)
L'accordo è stato concretizzato grazie agli istituti bancari UniCredit e Deutsche Bank, che hanno supportato l'acquisizione della commessa, con il contributo di Sace. "Una collaborazione fondamentale - sottolinea Carlo Scolari di Fintro Group, controllante di Atb Riva Calzoni - per poter soddisfare requisiti di gara impegnativi".
Il valore del contratto è di 68 milioni di dollari canadesi. L'azienda bresciana si occuperà dell'ingegneria delle parti idromeccaniche e della loro fabbricazione, dal trasporto in cantiere fino alla supervisione nella fase finale di installazione e messa in servizio.
"Questa prima aggiudicazione è il frutto di un lungo percorso sul quale abbiamo voluto investire con convinzione - spiega Enrico Camparada, direttore commerciale Large Hydro di Atb Riva Calzoni - L'accordo con BC Hydro è un primo, straordinario traguardo che siamo molto orgogliosi di avere raggiunto e che ci permetterà di espandere la nostra attività sull'area nord americana".
Le prime consegne dei componenti, che verranno costruiti principalmente nel workshop di Roncadelle, sono state programmate per la fine del 2018, ma la gran parte delle forniture partirà fra il 2019 e il 2020; il gruppo inoltre, per tutto il biennio 2022 - 2023, dovrà provvedere alla supervisione dell'installazione e della messa in servizio degli equipment idromeccanici. (fonte: AGI)
sabato 16 giugno 2018
Pulisce i muri del Quebec per combattere l'odio
Arriva da Montreal la storia di Corey Fleischer, cittadino quebecoise che ha deciso di dedicare il proprio tempo nella pulitura dei muri canadesi insozzati dai cosiddetti 'hate speech graffiti', ovvero le scritte che incitano all'odio. "È facile combattere razzismo, omofobia e antisemitismo: basta un'idropulitrice", ha affermato Fleischer.
I suoi canali social sono molto seguiti e il movimento da lui creato, "Erasing Hate", ha sostenitori in tutto il mondo. "Mi chiamano per pulire i muri in tutto il Paese e mi chiedono consigli anche dall'Australia su come rimuovere le svastiche". La 'pulitura' dei muri è completamente gratuita ed è svolta "per senso civico e per combattere l'odio", conclude Fleischer.
I suoi canali social sono molto seguiti e il movimento da lui creato, "Erasing Hate", ha sostenitori in tutto il mondo. "Mi chiamano per pulire i muri in tutto il Paese e mi chiedono consigli anche dall'Australia su come rimuovere le svastiche". La 'pulitura' dei muri è completamente gratuita ed è svolta "per senso civico e per combattere l'odio", conclude Fleischer.
venerdì 15 giugno 2018
Rubato a Toronto dipinto di Bansky
E' stato rubato, a Toronto, il quadro "Trolley Hunter" di Bansky, nome d'arte di uno dei più noti writer inglesi. La tela, del valore di 35mila dollari, era esposta in una mostra non
autorizzata nella cittadina canadese.
Dalle immagini delle telecamere di sorveglianza si vede un uomo con il volto semicoperto entrare nella stanza e portare via il dipinto. Il furto è avvenuto domenica all'alba e la polizia è stata chiamata dopo che erano stati scoperti i segni dell'effrazione.
Dalle immagini delle telecamere di sorveglianza si vede un uomo con il volto semicoperto entrare nella stanza e portare via il dipinto. Il furto è avvenuto domenica all'alba e la polizia è stata chiamata dopo che erano stati scoperti i segni dell'effrazione.
#BuyCanadian il nuovo grido social in chiave antiamericana
I canadesi hanno iniziato a
boicottare prodotti statunitensi dopo la guerra dei dazi
scatenata dal presidente Donald Trump e l'attacco al loro
premier, Justin Trudeau, che il miliardario ha definito
"disonesto e debole" lasciando la riunione del G7.
Secondo quanto riporta CTV News, i consumatori canadesi hanno ridotto gli acquisti di arance della Florida, di bourbon del Kentucky e di vino californiano mentre sui social spopolano gli hashtag #BuyCanadian, ovvero compra canadese, #BoycottUSProducts (boicotta i prodotti USA) e #BoycottUSA (boicotta gli USA). C'è perfino chi ha pubblicato 'guide patriottiche' per gli acquisti durante la guerra commerciale fra Canada e Stati Uniti, mentre il ministro degli Esteri di Ottawa, Chrystia Freeland, non ha escluso potenziali tariffe contro la Trump Organization, l'impero d'affari del presidente americano, per protesta contro i dazi Usa.
(fonte: AGI)
Secondo quanto riporta CTV News, i consumatori canadesi hanno ridotto gli acquisti di arance della Florida, di bourbon del Kentucky e di vino californiano mentre sui social spopolano gli hashtag #BuyCanadian, ovvero compra canadese, #BoycottUSProducts (boicotta i prodotti USA) e #BoycottUSA (boicotta gli USA). C'è perfino chi ha pubblicato 'guide patriottiche' per gli acquisti durante la guerra commerciale fra Canada e Stati Uniti, mentre il ministro degli Esteri di Ottawa, Chrystia Freeland, non ha escluso potenziali tariffe contro la Trump Organization, l'impero d'affari del presidente americano, per protesta contro i dazi Usa.
(fonte: AGI)
Calder Cup 2018, Toronto Marlies campioni!
I Toronto Marlies vincono la Calder Cup, il trofeo che premia la squadra campione dell'American Hockey League, la seconda lega professionistica più importante dell'hockey ghiaccio 'pro' nordamericano.
Assente ormai dal 1993 dalla vittoria nella più prestigiosa Stanley Cup, il Canada si rifà così nella competizione inferiore, con il farm-team dei Toronto Maple Leafs che si impone sui Texas Stars nella decisiva gara-7 della serie di finale con il punteggio di 6-1.
In un Ricoh Coliseum (il secondo palazzetto cittadino, posto nella zona della fiera) esaurito, con quasi 9mila spettatori presenti, i Marlies sono passati grazie alle reti di Andreas Johnsson (per lui doppietta, con la quarta rete dei Marlies, e sua decima dei playoff, a suggellare il trionfo), Mason Marchment (doppietta anche per lui), Carl Grundstrom e Ben Smith, e con Garret Sparks che veniva perforato solo nel finale di gara da Austin Fyten.
L'ultima squadra canadese che si era imposta nella competizione erano stati gli Hamilton Bulldogs nel 2006-07, mentre l'ultima squadra farm-team di una formazione canadese a imporsi furono i Binghamton Senators nel 2010-11 (farm-team degli Ottawa Senators). L'ultima squadra farm-team dei Leafs a vincere la Calder Cup furono i New Brunswick Hawks nel 1981-82.
Assente ormai dal 1993 dalla vittoria nella più prestigiosa Stanley Cup, il Canada si rifà così nella competizione inferiore, con il farm-team dei Toronto Maple Leafs che si impone sui Texas Stars nella decisiva gara-7 della serie di finale con il punteggio di 6-1.
In un Ricoh Coliseum (il secondo palazzetto cittadino, posto nella zona della fiera) esaurito, con quasi 9mila spettatori presenti, i Marlies sono passati grazie alle reti di Andreas Johnsson (per lui doppietta, con la quarta rete dei Marlies, e sua decima dei playoff, a suggellare il trionfo), Mason Marchment (doppietta anche per lui), Carl Grundstrom e Ben Smith, e con Garret Sparks che veniva perforato solo nel finale di gara da Austin Fyten.
L'ultima squadra canadese che si era imposta nella competizione erano stati gli Hamilton Bulldogs nel 2006-07, mentre l'ultima squadra farm-team di una formazione canadese a imporsi furono i Binghamton Senators nel 2010-11 (farm-team degli Ottawa Senators). L'ultima squadra farm-team dei Leafs a vincere la Calder Cup furono i New Brunswick Hawks nel 1981-82.
giovedì 14 giugno 2018
Governo Lega-5 Stelle dice stop al CETA, anche la sinistra applaude
Vogliamo "far di tutto per
contrastare l'italian sounding" e qui l'Italia andrà a battere i
pugni. "Non ratificheremo il trattato di libero scambio
con il Canada perché tutela solo una piccola parte dei nostri
prodotti DOP e IGP". Lo dice il ministro dell'Agricoltura e del
Turismo italiano, Gian Marco Centinaio, intervistato dal quotidiano La Stampa:
"Chiederemo al Parlamento di non ratificare quel trattato e gli
altri simili al CETA, del resto è tutto previsto nel contratto
di governo. E comunque non si tratta solo di una posizione dei 'sovranisti' della Lega, ma i dubbi su questo accordo sono comuni a
tanti miei colleghi europei".
Anche il parlamentare di LEU, Stefano Fassina, apppoggia l'idea su Twitter: "Finalmente, dopo anni di mobilitazioni trainate da @StopTTIP_Italia e il sostegno nostro e di tanti parlamentari, arriva l'annuncio del No del governo italiano al Ceta. Bene". Un plauso alla scelta del governo arriva anche dal presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, e dalla presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.
Anche il parlamentare di LEU, Stefano Fassina, apppoggia l'idea su Twitter: "Finalmente, dopo anni di mobilitazioni trainate da @StopTTIP_Italia e il sostegno nostro e di tanti parlamentari, arriva l'annuncio del No del governo italiano al Ceta. Bene". Un plauso alla scelta del governo arriva anche dal presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, e dalla presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.
mercoledì 13 giugno 2018
Mondiali 2026 in Nord America, ci sarà anche il Canada
Saranno Stati Uniti d'America, Canada e Messico a ospitare la Coppa del Mondo di calcio per l'edizione 2026. Lo ha deciso la FIFA in una riunione svoltasi a Mosca, con una votazione in cui la candidatura americana ha ricevuto 134 voti contro i 65 del Marocco (per cui ha fra l'altro votato l'Italia), l'altra candidata.
L'edizione 2026 sarà la prima a 48 squadre, per un totale di 80 partite. Di queste, 60 si disputeranno negli Stati Uniti (incluse tutte quelle dai quarti di finale in poi), mentre Canada e Messico ospiteranno 10 partite ciascuno.
Del trittico di nazioni organizzatrici, il Messico ha organizzato già due fasi finali (1970 e 1986), mentre gli Stati Uniti ne hanno organizzata una sola (1994). Per il Canada si tratterà invece di una prima volta assoluta. Le città canadesi coinvolte nell'evento dovrebbero essere Toronto, Montreal ed Edmonton.
L'edizione 2026 sarà la prima a 48 squadre, per un totale di 80 partite. Di queste, 60 si disputeranno negli Stati Uniti (incluse tutte quelle dai quarti di finale in poi), mentre Canada e Messico ospiteranno 10 partite ciascuno.
Del trittico di nazioni organizzatrici, il Messico ha organizzato già due fasi finali (1970 e 1986), mentre gli Stati Uniti ne hanno organizzata una sola (1994). Per il Canada si tratterà invece di una prima volta assoluta. Le città canadesi coinvolte nell'evento dovrebbero essere Toronto, Montreal ed Edmonton.
lunedì 11 giugno 2018
GP Canada 2018, il link 'birichino' che rimanda ai night club
La home page del sito |
E così il sito www.grandprixmontreal.com, che nulla ha a che vedere con la home page ufficiale della gara, ha tutta una serie di link che rimandano a club, ristoranti, negozi e alberghi. In prima pagina, inoltre, spazio alle forme voluttuose di Breann McGregor, Cyber Girl del 2007, e al suo brano "Dolly Wishes".
GP Canada 2018: Vettel "Perfetto, la parola giusta"
Sebastian Vettel |
"Perfetto è la parola giusta oggi" ha detto Vettel, salutando la vittoria. "E' stato incredibile - le sue parole a Sky a fine gara - e poi vincere qui, in un circuito tanto significativo per Ferrari è stato bellissimo. La mia 50.a vittoria conta fino a un certo punto, conta la vittoria della Ferrari, che era tanto che non vinceva qui. Insomma, sono contento", ha chiuso il tedesco, secondo il quale "la strada per il Mondiale è ancora lunga, ma oggi è stato è un buon effetto collaterale".
domenica 10 giugno 2018
GP Canada 2018, Vettel trionfa nel nome di Villeneuve
Il titolo della Gazzetta online dedicato a Vettel |
Il tedesco ha ottenuto la terza vittoria stagionale, precedendo sul traguardo Valtteri Bottas, secondo con la Mercedes, e Max Verstappen, terzo su Red Bull. Quarto posto per Daniel Ricciardo su Red Bull e Lewis Hamilton su Mercedes. Sesto posto per la Ferrari di Kimi Raikkonen.
Vettel, che a fine gara è parso entusiasta più di altre volte (aveva più volte dichiarato quanto tenesse a vincere da ferrarista sul circuito dedicato a Gilles Villeneuve, simbolo del Cavallino Rosso), subito sceso dalla propria monoposto è corso nel proprio box a prendere una bandiera della Ferrari. Per lui si tratta della 50.a vittoria in carriera.
sabato 9 giugno 2018
GP Canada 2018, pole-position per Sebastian Vettel
Sebastian Vettel festeggia la pole di Montreal |
Il pilota tedesco ha girato con il tempo di 1'10"764, precedendo Valtteri Bottas (+0,093) su Mercedes e Max Verstappen (+0,173) su Red Bull.
Quarto Lewis Hamilton con l'altra Mercedes (+0,232), davanti all'altro ferrarista Kimi Raikkonen, con il quinto tempo a 0,331. In sesta posizione si piazza Daniel Ricciardo con l'altra Red Bull (+0,352), in settima il tedesco Nicolas Hülkenberg (+1"209). Ottavo tempo per la Force India di Esteban Ocon, a 1"320, nono per la Renault di Carlos Sainz (+1"404). Decimo crono, infine, per Sergio Pérez, con l'altra Force India. (1"907).
GP Canada 2018, Verstappen il più veloce dopo le seconde libere
E' Max Verstappen su Red Bull il più veloce al termine delle seconde prove
libere del Gran Premio del Canada di Formula Uno. Con il tempo di 1'12"198 il
pilota belga ha preceduto la Ferrari di Kimi Raikkonen
(1'12"328), l'altra Red Bull di Daniel Ricciardo (1'12"603), la
Mercedes di Lewis Hamilton (1'12"777) e la Ferrari di Sebastian Vettel (a 787 millesimi), che si è migliorato nel
finale nonostante un contatto con le barriere. Sesto tempo per Valtteri Bottas (Mercedes,
+0.863).
Le due Ferrari Sf71H sono scese in pista con diverse novità, sia aerodinamiche per la pista a basso carico, sia meccaniche con diverse componenti delle Power Unit. I tempi di entrambi i piloti sono arrivati con pneumatici hypersoft. Mercedes, invece, ha utilizzato supersoft e ultrasoft. Bene la McLaren di Fernando Alonso, che domenica correrà il gran premio numero 300 della carriera, con lo spagnolo autore del settimo tempo.
Le due Ferrari Sf71H sono scese in pista con diverse novità, sia aerodinamiche per la pista a basso carico, sia meccaniche con diverse componenti delle Power Unit. I tempi di entrambi i piloti sono arrivati con pneumatici hypersoft. Mercedes, invece, ha utilizzato supersoft e ultrasoft. Bene la McLaren di Fernando Alonso, che domenica correrà il gran premio numero 300 della carriera, con lo spagnolo autore del settimo tempo.
venerdì 8 giugno 2018
Trump, nuovi tweet contro Trudeau
Gli attacchi di Trump a Trudeau |
Anche alla vigilia dell'ormai imminente G7, Trump ha 'fatto sapere': "Per favore, dite al primo ministro Trudeau e al presidente (francese, red.) Macron che stanno alzando dazi esagerati e barriere non monetarie". E ancora, poco dopo: "Il primo ministro Trudeau si indigan così tanto, porta su palmo di mano le relazioni avvenute fra i nostri due paesi nel corso degli anni... e intanto danneggia i nostri contadini, uccidendo la nostra agricoltura!".
Stanley Cup ai Washington Capitals, Ovechkin rompe la maledizione
I Washington Capitals vincono la propria prima Stanley Cup grazie al successo ottenuto in gara-5 contro i Vegas Golden Knights, vera rivelazione della stagione. La partita finisce 4-3, con rete vincente di Lars Eller, mentre la serie si chiude sul 4-1 per la formazione della Capitale, regalando così ad Alex Ovechkin la prima meritata volta in questo trofeo, cui non si era nemmeno mai avvicinato, sebbene ogni anno i Capitals partissero tra i favoriti per la vittoria finale.
Proprio lo 'zar' ha realizzato per i suoi la seconda rete della serata, in power-play, la 15.a di un playoff giocato a livelli altissimi, e che gli è valso il titolo di MVP (Conn Smythe Trophy).
Prosegue così l'astinenza delle squadre canadesi: gli ultimi a imporsi furono i Montreal Canadiens, nella stagione 1992-93.
Proprio lo 'zar' ha realizzato per i suoi la seconda rete della serata, in power-play, la 15.a di un playoff giocato a livelli altissimi, e che gli è valso il titolo di MVP (Conn Smythe Trophy).
Prosegue così l'astinenza delle squadre canadesi: gli ultimi a imporsi furono i Montreal Canadiens, nella stagione 1992-93.
Il tabellino di gara-5 tratto dal sito di ESPN |
Gli ultimi 30 trofei assegnati nell'albo d'oro di Wikipedia |
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