mercoledì 17 luglio 2019

Caso Huawei, prossime decisioni solo a ottobre

Potrebbe essere rinviata a dopo le elezioni federali qualsiasi decisione da parte del governo canadese (che si svolgeranno a ottobre) relativamente alla partecipazione del colosso tecnologico cinese Huawei alla rete 5G.
Secondo quanto si apprende da fonte Nova, il governo liberale del primo ministro Justin Trudeau pare riluttante a muoversi fino a quando il destino dei due cittadini
canadesi Michael Spavor e Michael Kovrig, entrambi detenuti in Cina, diventerà più chiaro. Gli esperti di Ottawa stanno riesaminando le implicazioni sulla sicurezza delle reti 5G, ma anche gli Stati Uniti sono preoccupati che l'uso di apparecchiature Huawei possa minare la sicurezza nazionale.
In precedenza, le autorità canadesi avevano arrestato un'alta l'alta dirigente di Huawei, Meng Wanzhou, su richiesta degli stessi Stati Uniti. All'arresto della Wanzhou, figlia del fondatore di Huawei, aveva fatto seguito la ritorsione cinese con la detenzione di Spavor e Kovrig, consigliere dell'International Crisis Group il primo, ex diplomatico il secondo. I pubblici ministeri statunitensi accusano la Wanzhou di transazioni con l'Iran in violazione delle sanzioni americane.

Foto con bacio dietro al leone morto, scoppia la polemica

E' polemica in Canada per la scelta, da parte di una coppia di Edmonton, di farsi fotografare durante un intenso bacio dietro a un leone appena ucciso durante una battuta di caccia in Sud Africa. L'immagine, diventata in breve tempo 'virale', era stata postata sulla pagina Facebook della Legelela Safaris (il cui sito è, al momento, irraggiungibile, anche sui social), azienda promotrice di safari con tanto di 'caccia al trofeo', ovvero l'emozione (si fa per dire) della ricerca e uccisione di un vasto numero di animali selvaggi. “Hard work in the hot Kalahari sun… well done”, era scritto in calce alla foto. 
I due, Carolyn e Darren Carter, hanno in breve raccolto, oltre alla carcassa del leone, valanghe di insulti online, scatenando il cosiddetto 'popolo del web'. Alla coppia canadese, che nella vita gestisce un'impresa specializzata in tassidermia (tecnica di preparazione e conservazione dei corpi degli animali per la loro visualizzazione, come per la messa a punto dei 'trofei di caccia' o per l'esposizione nei musei, fonte Wikipedia), la 'campagna d'odio' ha scosso relativamente gli animi. L'unica reazione è stata quella di spostare a 'privata' la propria pagina Facebook. I due, de lresto, più volte avevano postato immagini che li ritraevano trionfanti di fianco ad altri animali morti. Per cacciare e uccidere uno gnu, per esempio, la Legelela Safaris si fa pagare 800 dollari, una giraffa vale 3mila, mentre la 'pelle' di un babbuino non vale quasi nulla, appena 200 miseri dollari.

lunedì 15 luglio 2019

Attentato Chisimaio, uccisa anche canadese di origine somala

Il ricordo di Hodan Nalayeh
Il terrorismo islamico colpisce ancora. La mano assassina è quella dei somali di al Shabaab, che hanno assalito un albergo a Chisimaio, provocando 26 morti e oltre 50 feriti.
Fra le vittime all'interno dell'hotel, in cui erano presenti diversi politici in vista delle elezioni presidenziali della regione semi autonoma dello Giuba, ma anche uomini d'affari e giornalisti, la reporter di nazionalità canadese ma di origine somala Hodan Nalayeh, 43 anni, nota per avere fondato la piattaforma web Integration Tv, tutta dedicata alla cronaca somala, quella all'interno dei confini nazionali ma anche quella della diaspora. Emigrata in Canada a sei anni con la sua famiglia, la reporter somala era tornata da poco a Chisimaio per raccontare da vicino il proprio Paese. Insieme alla Nalayeh è morto anche suo marito, Farid, e un altro giornalista, Mohamed Omar Sahal: sono i primi due reporter uccisi quest'anno in Somalia, nazione in cui, dalla fuga del dittatore Siad Barre (1992) sono stati uccisi 66 cronisti.

Chiesa anglicana canadese, no alle nozze gay

La Chiesa anglicana canadese ha respinto una mozione per riconoscere le nozze gay. Il suo sinodo generale ha respinto una mozione volta a modificare la sua definizione di matrimonio come "unione tra uomo e donna" per aprire alle nozze omosessuali, legali nel Paese dal 2005.
Per entrare in vigore, la proposta doveva ottenere i due terzi dei voti nei tre Ordini (vescovi, preti e laici) e poi essere convalidata nelle due riunioni consecutive del sinodo. Dopo essere stata approvata nel 2016, stavolta la proposta non è passata: nonostante la larga maggioranza ottenuta tra preti e laici, tra i vescovi la mozione non ha ottenuto il sostegno richiesto.
Un'altra misura adottata a Vancouver, dove il sinodo si svolge fino a martedì, ha tuttavia lasciato un certo margine di manovra alle diocesi per celebrare nozze omosessuali.
La Chiesa anglicana canadese conta più di 500mila fedeli, raggruppati in 1.700 parrocchie. (fonte: AGI)