lunedì 30 aprile 2018

NHL playoff 2018, Jets sconfitti in gara-2 al secondo overtime

Un vero peccato per i Winnipeg Jets, che in gara-2 del secondo turno dei playoff NHL, subiscono in trasferta una sconfitta contro i Nashville Predators al secondo overtime con il punteggio di 5-4, dopo il successo colto in gara-1.
Avanti con Ryan Johansen, gli americani venivano raggiunti e superati dai gol di Dustin Byfuglien e Mark Scheifele, in power-play. P.K. Subban e Viktor Arvidsson riportavano avanti i Predators. Nel terzo periodo Brandon Tanev pareggiava nuovamente, Johansen siglava la propria personale doppietta, così come Scheifele,che impattava a un minuto dalla fine. Nel secondo overtime Kevin Fiala pareggiava la serie siglando il successo finale dopo oltre 85 minuti di gioco.

sabato 28 aprile 2018

La pasta non fa ingrassare, lo dice uno studio canadese

I carboidrati vengono spesso 'messi all'indice' nelle diete, ma la stessa attenzione negativa non la meriterebbe la pasta, che anzi può essere parte integrante di un regime alimentare sano. A differenza della maggior parte dei carboidrati 'raffinati', che sono rapidamente assorbiti nel flusso sanguigno, questo alimento ha infatti un basso indice glicemico, il che significa che provoca minori aumenti dei livelli di zucchero nel sangue rispetto a quelli causati dal consumo di cibi che invece hanno un livello alto di questo indice.
Lo rileva uno studio del St. Michael's Hospital, in Canada, pubblicato su BMJ Open, che ha come prima autrice la ricercatrice di origine italiana Laura Chiavaroli. "Lo studio ha rilevato che la pasta non ha contribuito all'aumento di peso o all'aumento del grasso corporeo", evidenzia l'autore principale, John Sievenpiper.
"In realtà - aggiunge - l'analisi ha mostrato una leggera perdita di peso, quindi contrariamente alle preoccupazioni, la pasta può essere parte di una dieta sana come ad esempio quella a basso indice glicemico". Le persone coinvolte hanno mangiato in media 3,3 porzioni di pasta alla settimana invece di altri carboidrati. Da controlli effettuati è emerso che avevano perso circa mezzo chilo in 12 settimane. Gli autori sottolineano che i risultati sono generalizzabili alla pasta consumata insieme ad altri alimenti a basso indice glicemico e avvertono che sono necessarie maggiori ricerche per determinare se la perdita di peso si applica anche alla pasta come parte di altre diete salutari.
Lo studio si basa su una revisione sistematica e una meta-analisi di tutte le prove disponibili provenienti da studi randomizzati controllati, identificando 30 ricerche che hanno coinvolto quasi 2.500 persone che hanno mangiato pasta invece di altri carboidrati come parte di una dieta sana a basso indice glicemico. (fonte: ANSA)

Nafta, le trattative riprenderanno il 7 maggio

Non si fermano le trattative sul Nafta (North American Free Trade Agreement), l'accordo di libero scambio fra Stati Uniti, Canada e Messico, che il presidente americano Donald Trump ha chiesto di rinegoziare.
I rappresentanti del commercio americano, Robert Lighthizer, canadese, Chrystia Freeland, e messicano, Idelfonso Guajardo, torneranno a incontrarsi a Washington il prossimo 7 maggio. "Nel corso delle ultime tre settimane, le squadre hanno approfondito il lavoro tecnico su tutte le questioni al centro delle negoziazioni", ha reso noto l'ambasciata del Messico negli Usa. Sebbene siano stati fatti dei progressi, restano ostacoli importanti cui si aggiunge il nodo dei dazi Usa sull'acciaio e l'alluminio importati.
Martedì 1° maggio, Trump dovrebbe annunciare quali Paesi saranno esentati dai dazi. (fonte: AGI)

NBA playoff 2018: Toronto Raptors al secondo turno, Washington eliminata

I Toronto Raptors si sono qualificati per il secondo turno dei playoff NBA per il terzo anno consecutivo. Questa volta a pagare pegno sono stati i Washington Wizards, sconfitti a domicilio con il punteggio di 102-92, per una serie chiusa sul 4-2, in un confronto in cui i canadesi hanno fatto una partita di inseguimento per quasi tutti i 48 minuti di gioco ma l'hanno poi spuntata nel finale con un quarto quarto da 29-14.
Mattatore della serata è stato Kyle Lowry, autore di 24 punti e 6 assist, mentre DeMar DeRozan ne ha realizzati 16 e Jonas Valanciunas 14 e 12 rimbalzi, ma a fare felice coach Dwane Casey è stata la panchina (Pascal Siakam 11 punti e 8 rimbalzi e Jakob Poeltl 7 con 7), capace di fare la differenza e blocco su cui porre la fiducia per il prosieguo di questi playoff.
Nel secondo turno i Raptors affronteranno la vincente della sfida tra Cleveland Cavalies e Indiana Pacers, giunta a gara-7.

NHL playoff 2018: 2° turno, Winnipeg sbanca Nashville in gara-1

Comincia come meglio non avrebbe potuto la serie che vede impegnata l'unica squadra canadese nei playoff NHL. I Winnipeg Jets si sono infatti imposti per 4-1 in gara-1 nella sfida contro i Nashville Predators, riguadagnando subito il fattore campo.
Alla Bridgestone Arena di Nashville, ospiti avanti per primi con Brandon Tanev nel primo periodo, mentre nel secondo arrivano le reti di Paul Stastny e Mark Scheifele, che concede il bis (sei gol in post-season finora per lui) a pochi secondi dalla fine della gara, dopo che Kevin Fiala, all'inizio del terzo tempo, aveva accorciato per i padroni di casa. Gara-2 è prevista per domenica sera (lunedì notte in Italia).


venerdì 27 aprile 2018

Ford dice basta alle berline in Nord America

L'azienda di auto Ford ha affermato che presto non produrrà più berline a due o tre volumi nel Canada e negli Stati Uniti. La decisione è stata comunicata dal CEO della grande industria, Jim Hackett, in occasione della diffusione dei risultati finanziari del primo trimestre 2018 che, al contrario di quanto si sarebbe potuto ipotizzare, sono comunque ottimi e superiori alle previsioni degli stessi analisti. L'azienda infatti ha fatto registrare ricavi in crescita del 7% anno su anno e un utile netto in aumento del 9%, sempre rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, attestandosi rispettivamente a 41,96 e 1,74 miliardi di dollari.

Medio Oriente, tecnologia canadese usata per la censura

Una tecnologia per filtrare contenuti internet venduta da un'azienda canadese sarebbe usata da dieci Paesi per censurare contenuti politici, religiosi, LGBT e notizie. Fra questi Stati anche l'India.
Lo sostiene il rapporto pubblicato da Citizen Lab, laboratorio sulla sorveglianza e la Rete dell'Università di Toronto, artefice di numerosi studi sull'uso di tecnologie per sorvegliare o censurare online.
Questa volta nel mirino dei ricercatori è finita proprio un'azienda canadese di nome Netsweeper. La sua tecnologia per filtrare contenuti internet sarebbe usata da dieci Paesi (Afghanistan, Bahrein, India, Kuwait, Pakistan, Qatar, Somalia, Sudan, Emirati Arabi Uniti e Yemen) per censurare a livello statale contenuti protetti da leggi internazionali, come contenuti religiosi in Bahrein, campagne politiche negli Emirati e siti di informazione in Yemen, sostiene lo studio, intitolato "Planet Netsweeper".
L'India avrebbe bloccato in questo modo 1200 indirizzi online (URL) che includevano notizie di Al Jazeera sulla crisi dei rifugiati Rohingya, e contenuti della Wayback Machine, lo strumento di Internet Archive che permette di archiviare pagine web. Gli Emirati, lo Yemen e il Bahrein hanno bloccato ricerche su Google per le parole "gay", "lesbica". Siti politici sono stati filtrati in Bahrein, Qatar, Sudan, e Somalia. I ricercatori del Citizen Lab hanno chiesto al governo canadese di intensificare i controlli sull'esportazione di tecnologie a uso duale per includere anche filtri di contenuti internet. (fonte: AGI)

Islam a Toronto, reazioni dure all'inchiesta di Katie Hopkins

Katie Hopkins durante l'intervista
Lei è Katie Hopkins, giornalista britannica finita alla ribalta per avere subito delle accuse di razzismo e di intolleranza religiosa, soprattutto verso i clandestini e i migranti. Cacciata dalla radio britannica LBC proprio per avere espresso le sue opinioni, ora collabora attivamente con il sito conservatore alt-right "The Rebel".
Il mondo anglosassone, del resto, si sa, è molto sensibile sotto questo punto di vista. La bionda Katie, dal canto suo, non si è data per vinta e ha cominciato a girare il mondo per scovare alcune delle grandi ingiustizie sottaciute dai media del 'pensiero dominante', come le violenze commesse sui proprietari bianchi sudafricani da paerte della maggioranza nera.
In questo video la si vede rivolgere alcune domande a dei giovani islamici nel centro di Toronto. Domande forse lievemente provocatorie, e realizzate con un fine ben preciso, quello di creare un 'casus belli' con l'islamico di turno particolarmente 'sensibile'. Cosa inevitabilmente verificatisi, ma che ha posto in risalto come, anche nell'evoluto Canada, il problema di una religione musulmana legata alla Shari'a sia più evidente che mai.

Massacro di Toronto, Minassian nuovo eroe degli 'incel'

Il massacro di Toronto, avvenuto per mano di Alek Minassian ,studente di origine armena che si era autoproclamato 'incel', ha aperto un mondo, quello che, nell'ambito del web, vede protagonista questa nuova dimensione di maschi, gli 'incel' (Involuntary Celibates). In un articolo dell'agenzia AGI, questa categoria viene definita come "un movimento di disadattati che non riescono ad avere una relazione ma spesso nemmeno a perdere la verginità. E che accumula frustrazioni fino a trasformarle in violenza cieca".
L'apertura del Vaso di Pandora sulla vita degli 'incel' ha scatenato fastidio e ulteriore risentimento da parte di questi ultimi che, nel mondo 'social', hanno scatenato una valanga di reazioni dure nei confronti dei media e del loro dito puntato, fino all'esaltazione dello stesso Minassian, considerato da alcuni addirittura un eroe, da altri un santo, ponendolo da questi giorni a fianco di Elliot Rodger che, nel 2014, in California, uccise sei persone e poi si suicidò.
Lo stesso Minassian, prima della strage, aveva pubblicato un messaggio in cui aveva scritto cose come «La ribellione degli incel è già cominciata» e "Sconfiggeremo tutti i Chads e le Stacys! Lunga vita al supremo gentleman Elliot Rodger". Stacys e Chads – dai due nomi inglesi Stacy e Chad – sono due termini con cui gli incel chiamano le donne che non vogliono avere rapporti sessuali con loro e gli uomini che invece hanno normali rapporti con le donne.

Toronto Maple Leafs, Matthews nel mirino della critica

Un gol e un assist in sette partite. Doveva esseere un 'fattore', lo è stato al contrario. Auston Matthews, 'stella' americana dei Toronto Maple Leafs è finito nel mirino della critica dopo l'eliminazione della franchigia canadese dalla corsa alla Stanley Cup per mano dei Boston Bruins. Devastante, insenso negativo, la sua percentuale al tiro: 3,7 nei playoff, dopo che nella regular-season aveva fatto segnare un eccelso 18,2. La 'giocata' migliore forse però l'ha fatto Bruce Cassidy, coach dei Bruins (e indimenticato giocatore dell'Alleghe in Italia), che ha deciso di francobollare sul ghiaccio l'avversario piazzandogli sul ghiaccio in contemporanea Patrice Bergeron, ma soprattutto il gigantesco difensore Zdeno Chara, ovvero l'intimidazione fatta sguardo. Così, la linea composta da Bergeron, David Pastrnak e Brad Marchand ha, da una parte, neutralizzato Matthews, mentre dall'altra ha totalizzato la mostruosità di 20 punti totali nella serie.

giovedì 26 aprile 2018

Concacaf Champions League, Toronto sconfitta solo ai calci di rigore

L'esultanza dei messicani tratta dal sito della TSN
La Toronto dello sport piange dopo avere visto il paradiso. Dopo l'eliminazione in gara-7 dei Toronto Maple Leafs per mano dei Boston Bruins, forse ancora più atroce è stata la sconfitta ai calci di rigore dei Toronto FC contro i messicani del Chivas Guadalajara nella finale della Concacaf Champions League.
Dopo il ko interno per 1-2 dell'andata la formazione nordamericana si è imposta con lo stesso punteggio in trasferta, dopo però essere passata in svantaggio per prima (Orbelin Pineda al 19'). I canadesi avevano però la forza di rimontare il punteggio prima con Jozy Altidore al 25' e ancora con Sebastian Giovinco al 45'. Ai rigori si imponevano i padroni di casa per 4-2, con penalty dei TFC sbagliati da Jonathan Osorio e Michael Bradley, mentre i messicani centravano tutti i propri rigori.
Mai una squadra canadese si è imposta nella competizione, nata nel 1962, mentre quella messicana è una vera e propria dittatura,  ininterrottamente vincitrice nelle ultime 13 stagioni, ovvero dal 2006. Prima dei TFC solo un'altro club canadese era giunto in finale, i Montreal Impact, sconfitti nel 2014-15 dal Club America.

NHL playoff 2018: Bruins ancora fatali, i Leafs si arrendono in gara-7

Ancora una volta, sono i Boston Bruins a vincere e sono i Toronto Maple Leafs a perdere.
Gara-7 premia gli americani, che rimangono così in corsa nella caccia alla Stanley Cup, e che alla fine si sono imposti in maniera netta, con il punteggio di 7-4, faticando però moltissimo nei primi due periodi.
Ancora una volta è stato il terzo drittel della gara che valeva tutto, a valere tutto. Per tre volte i canadesi si sono portati avanti nella partita, ma di un solo, e per tre volte sono stati raggiunti.
Ai Leafs di Mike Babcock non è bastata l'iniziale doppietta di Patrick Marleau, vecchio lupo dei 'pro', un gol in power-play, per prendere il largo. Dall'altra parte si è sbloccato Patrice Bergeron, si è confermato David Pastrnak, ma soprattutto è stato Jake DeBrusk a realizzare la rete vincente, il cosiddetto 'game-winning-goal'. I Leafs si sono dovuti inchinare, anche a causa di un portiere, Frederik Andersen, non certamente parso all'altezza di una serie di playoff, ma questo era noto. Toronto non riesce così a vendicare la bruciante sconfitta, pure in sette gare, del 2013, i Bruins affronteranno ora nel secondo turno i Tampa Bay Lightning, mentre l'unica formazione canadese ancora in lizza sono i Winnipeg Jets.


mercoledì 25 aprile 2018

Giorgia Lupi, un 'media guru' che unisce Milano e Toronto

Milano e Toronto, 'downunder'
E' stata Giorgia Lupi, giovane artista e information designer trapiantata a New York, la protagonista di una lecture pubblica alla Meet the Media Guru svoltasi questo 25 aprile all’Auditorium del George Brown College Waterfront Campus a Toronto.
Lo speech della Lupi, realizzato in collaborazione con l’Istituto di cultura italiana, ha visto come tema principale l’Umanesimo dei Dati, ed aprirà ufficialmente il Digifest, che proseguirà fino al 28 aprile approfondendo il tema "Hello Tomorrow: Our Creative Cities".
La sinergia fra MEET e George Brown College proseguirà dal 30 aprile al 5 maggio, con la terza edizione di "Future Ways of Living". Questa volta il focus sarà centrato sul futuro del lavoro a partire dalle industrie creative. I risultati della settimana di lavoro saranno riassunti e sintetizzati dal Future Ways of Living Book, che completa la serie iniziata nel 2015.

Attentato Toronto, la prima vittima identificata è italo-canadese

Anne Marie D'Amico
In Canada un furgone bianco ha travolto una decina di persone che camminavano lungo un marciapiede nel centro di Toronto, dove si sta svolgendo il G7. L'incidente è avvenuto intorno alle 13:30 ora locale, le 19:30 in Italia. Il bilancio è di almeno 10 morti e 15 feriti, 4 dei quali gravi. Il guidatore, il 25enne Alek Minassian, è stato arrestato. Secondo un testimone, l'uomo ha guidato per centinaia di metri "falciando le persone una a una".
La prima vittima identificata è una donna, Anne Marie D'Amico. Il furgone bianco, preso a noleggio, ha improvvisamente superato la barriera che separa la strada dall'area pedonale e ha travolto le persone sul marciapiede. Nei concitati momenti seguiti alla diffusione della notizia, la polizia ha invitato tutti a stare lontani dalla zona dell'incidente, mentre le autorità cittadine hanno fermato la linea della metropolitana che passa nella zona.
Il movente del gesto non è ancora chiaro. Gli inquirenti non tralasciano alcuna pista, anche se la polizia ha affermato che "al momento non c'è alcuna connessione con un possibile atto di terrorismo".
Intanto il premier canadese, Justin Trudeau, ha parlato di "atto folle" ed espresso vicinanza alle vittime: "I nostri pensieri sono con tutte le persone colpite".
 L'autista, residente a Richmond Hill nella periferia Nord di Toronto, è stato fermato dopo un tentativo di fuga. "C'era un poliziotto e l'uomo aveva una pistola in mano", ha raccontato un passante che ha assistito alla scena. Il conducente ha quindi gettato a terra l'arma ed è stato arrestato. Minassian è uno studente di origine armena del Seneca College di Toronto. A differenza di quanto riportato da alcuni media, l'uomo non era noto alle forze dell'ordine canadesi e avrebbe ricercato sul web notizie sulla strage del 2014 di Isla Vista, in California, quando un ragazzo di 22 anni investì e uccise sei persone. Dopo l'arresto l'uomo è stato incriminato per omicidio volontario e per il tentato omicidio dei 15 feriti. (fonte: TgCom)

NHL playoff 2018, Winnipeg Jets avanti 31 anni dopo

I Winnipeg Jets sono la prima squadra canadese a essersi qualificata al secondo turno dei playoff validi per la Stanley Cup. La franchigia del Manitoba si è infatti sbarazzata, secondo pronostico, dei Minnesota Wild, vincendo la serie contro la squadra americana con il punteggio di 4-1 e ora se la dovrà vedere con i Nashville Predators, finalisti della passata stagione, in un confronto in cui, stavolta, partono da sfavoriti.
Per i Jets una vittoria nella post-season attesa da 31 anni. Tenendo come base la città (gli attuali Jets sono frutto della 'relocation' degli Atlanta Thrashers), per trovare una serie di playoff vinta da una squadra di Winnipeg bisogna infatti risalire ai playoff della stagione 1986-87, in piena preistoria hockeistica, quando i 'vecchi' Winnipeg Jets (poi a loro volta 'rilocatisi' a Phoenix e divenuti Arizona Coyotes) superarono per 4-2 i Calgary Flames in quella che allora era la semifinale della Smythe Division.

Tutte le partite della serie:
11/04/2018 - Winnipeg Jets - Minnesota Wild 3-2
13/04/2018 - Winnipeg Jets - Minnesota Wild 4-1
15/04/2018 - Minnesota Wild - Winnipeg Jets 6-2
17/04/2018 - Minnesota Wild - Winnipeg Jets 0-2
20/04/2018 - Winnipeg Jets - Minnesota Wild 5-0

martedì 24 aprile 2018

Attentato Toronto, prende corpo la pista della follia

La pagina iniziale del profilo Facebook di Alek Minassian
Di seguito viene riprodotto l'articolo pubblicato dall'agenzia ANSA e firmato da Ugo Caltagirone, riassuntivo della strage di Toronto, compiuta da Alek Minassian.

Sfuma la pista terrorismo,un folle il killer di Toronto
Su Facebook prima della strage i deliri sul 'celibato forzato'

di Ugo Caltagirone

Il conducente-killer di Toronto ha agito deliberatamente: con la sua folle corsa sul marciapiede, alla guida di un furgone bianco preso a noleggio, voleva uccidere più persone possibile. Ma se la dinamica è simile a quella degli attentati di Nizza o di Berlino, la pista del terrorismo sfuma sempre di più con il passare delle ore. E' l'identikit di Alek Minassian, 25 anni, cittadino canadese di origine armena, a far propendere gli investigatori per il gesto di un folle, di una persona sola e con evidenti disturbi psicologici. Studente di informatica al Seneca College di Toronto ed esperto di software, Alek, residente nel sobborgo di Richmond Hill, viene descritto da chi lo conosce come un ragazzo intelligente, ma schivo, "socialmente disadattato e che stava sempre per conto suo". Nessuna affiliazione a nessun gruppo politico o religioso, dunque, e nessuna inclinazione alla radicalizzazione o propensione alla violenza mostrata negli anni. Con la polizia che nega di averlo avuto già in passato nel mirino, come hanno scritto alcuni media locali. Ma è dal profilo Facebook di Minassian che forse trapela la verità sull'assurdo movente della strage che è costata la vita a 10 persone e che l'ha cambiata ad almeno altre 15 rimaste ferite, di cui quattro in gravi condizioni. Quello postato sul social media poco prima di agire è un vero e proprio delirio che basterebbe a spiegare la condizione di disagio mentale vissuta dal killer. "Ave al supremo gentiluomo Elliot Rodger!", ha scritto Alek, riferendosi al ventiduenne che nel 2014 a Isla Vista, a pochi passi dal campus dell'università californiana di Santa Barbara, con la sua auto falciò uccidendole 6 persone, prima di togliersi la vita. "La rivolta degli 'incel' e' cominciata", afferma ancora Alek, lì dove il termine 'incel' sta per 'involuntarily celibate': un'espressione usata da alcuni gruppi di sedicenti attivisti per i diritti dell'uomo che sul web predicano contro l'uguaglianza tra i due sessi e quella che definiscono "la propaganda del femminismo". Anche il killer di Isla Vista prima di compiere la sua carneficina postò un video in cui parlava degli 'incel' e di 'celibato forzato', esprimendo tutta la sua rabbia per le donne che lo avevano rifiutato. Intanto i responsabili di Facebook hanno immediatamente cancellato l'account di Minassian rilasciando anche una dichiarazione: "Questa è una terribile tragedia. Sulla nostra piattaforma non ci può essere spazio per gente che commette questi atti orrendi". Comparso davanti alla corte, ora Minassian rischia il carcere a vita, con 10 capi di accusa per il reato di omicidio volontario e 14 per quello di tentato omicidio. E spunta anche il nome della prima vittima identificata dalla polizia: si chiamava Annie Marie D'Amico, una giovane con origini nel nostro Paese ma non cittadina italiana. Lavorava per un'azienda americana che si occupa di gestione degli investimenti e che - come tante delle altre vittime - quando è stata travolta sul marciapiede era in pausa pranzo, in una zona commerciale e piena di uffici. "Abbiamo a che fare con un modus operandi che lo Stato Islamico ha in qualche modo imposto, indipendentemente se si fa parte o non si fa parte dell'Isis. Anche uno spostato può oggi usare metodi terroristi", ha commentato il ministro degli Interni Marco Minniti che si trova proprio a Toronto per una riunione del G7. "Fino a due anni fa - ha osservato - nessuno poteva pensare di prendere un van ed andare contro i pedoni che stavano camminando e poi ad un certo punto è arrivato Al-Adnani ed ha spiegato che poteva essere fatto". (fonte: ANSA)

Attentato Toronto, i titoli dei giornali italiani e i commenti

Così in prima pagina su Il Corriere della Sera
E' passato un giorno dall'attentato di Toronto che ha provocato la morte di almeno dieci persone e per il quale è stato arrestato un giovane studente di origine armena, Alek Minassian. In questo post si è deciso di inserire gli articoli pubblicati da alcuni dei principali giornali italiani. Nell'occasione la scelta è caduta su quelli di cui è possibile, per vari motivi, recuperare il formato pdf, quello più facile da 'fotografare' per riprodurre in maniera chiara sul web. La scelta è così caduta su due fra i principali quotidiani nazionali, Il Corriere della Sera e La Repubblica, uno nazionale ma considerato maggiormente 'locale' (Il Mattino) e due chiaramente regionalisti, Il Gazzettino e La Gazzetta del Mezzogiorno.




Attentato Toronto, gli strani silenzi del governo

Un tweet significativo, dubbi sulle notizie della CBC
Dieci morti, decine di ferite, un furgone lanciato tra la folla. Ci sono tutti gli ingredienti del terrorismo islamico. Ma dal Canada, dove l'attentato si è verificato, prevale la tesi del momento di follia (peraltro, ancora senza motivazione) da parte di Alek Minassian, studente di origine armena, Paese a maggioranza cristiana. Di certo, la presenza islamica in Canada non è una novità e altri attentati di matrice musulmana si sono verificati. Nelle grandi città, però, la convivenza religiosa è un vero e proprio mantra, così come l'ideale della multietnicità. Ed è dalle grandi città che arrivano i voti per i 'liberali' di Justin Trudeau. Che, subito, si è affrettato a negare ogni legame con il terrorismo relativamente alla strage. "Le indagini continuano, ma è abbastanza chiaro che non c'è collegamento con la sicurezza nazionale", ha detto il primo ministro canadese in conferenza stampa a Ottawa.
Trudeau ha avvertito che "ci vorrà tempo" per capire le ragioni alla base del gesto del giovane armeno. Intanto però, prima di fornire i dati dell'attentatore, la televisione canadese, così come la polizia di Toronto, hanno atteso fin troppo a lungo, tanto che la notizia del nome e delle origini del criminale è stata fornita per prima dall'emittente statunitense CBS. Al momento, inoltre, sono sconosciute sia le motivazioni che la religione dell'attentatore armeno. E' vero, in effetti, che sebbene l'Armenia sia a maggioranza cristiana, minoranze armene sono presenti in Iran e Libano, dove la presenza islamica è assai superiore.

Attentato Toronto, lo stragista è di origine armena

Si chiama Alek Minassian lo stragista di Toronto, l'uomo che con un furgone ha travolto e ucciso almeno dieci persone in Yonge Street. L'identità dell'assassino, originario di Richmond Hill ma di etnia armena, è stata confermata dal capo della polizia, Mark Saunders.
Minassian è uno studente del Seneca College ed era già noto alle forze dell'ordine. Si era documentato sul web leggendo informazioni sulla strage del 2014 di Isla Vista, in California. Minassian è stato incriminato con l'accusa di 10 omicidi premeditati e per tentato omicidio dei feriti. Il giovane si è presentato dal giudice indossando una tuta bianca, con la testa rasata e le braccia dietro la schiena.

lunedì 23 aprile 2018

Attentato Toronto, la vicinanza di Trudeau e della Wynne

Justin Trudeau, primo ministro del Canada, ha espresso vicinanza alle vittime dell'attentato di Toronto, in cui un furgone ha travolto un numero imprecisato di passanti, uccidendone almeno cinque, secondo le prime stime: "Ovviamente i nostri cuori sono con tutte le persone coinvolte, sapremo e diremo qualcosa di più nelle prossime ore", le prime parole del premier.
Messaggio di identico tono da parte del premier dell'Ontario, Kathleen Wynne.
Nel frattempo il Sunnybrook Hospital ha annunciato di avere ricevuto almeno otto pazienti incondizioni critiche.

Attentato Toronto, almeno cinque morti accertati

Potrebbe essere di cinque una prima stima delle vittime causate da un furgone scagliato sulla folla a Toronto. La notizia è riportata dai media locali ma un testimone, intervistato dalla televisione locale CP24, ha parlato di almeno 40 persone falciate dal mezzo, il cui conducente è già stato fermato dalla polizia, per quello che appare come un atto terroristico
Nel frattempo l'Unità di Crisi della Farnesina è a lavoro e verifiche sono in corso sui fatti e sull'eventuale coinvolgimento di connazionali. La città di Toronto è infatti una fra le più popolate da cittadini italiani in tutto il mondo. Se ne stimano, fra prima, seconda e terza generazione, circa 800mila.

Terrore a Toronto, furgone investe la folla

Terrorismo islamico? Forse, ma potrebbe essere solo il frutto di una normale follia l'incidente che, a Toronto, ha portato un furgone a investire fra le otto e le dieci persone nella zona di Yonge Street, il cuore cittadino. La polizia ha chiuso le due strade al cui incrocio si è verificato l'incidente.
L'attentatore è già stato tratto in custodia dalle forze dell'ordine, ma le sue generalità non sono ancora state diramate.
Secondo una prima ricostruzione, un furgone bianco ha improvvisamente superato la barriera che separa la strada dall'area pedonale e ha travolto le persone sul marciapiede. Secondo alcuni testimoni l'uomo avrebbe estratto una pistola una volta raggiunto e circondato dalla polizia.
La polizia ha invitato tutti a stare lontani dalla zona dell'incidente, mentre le autorità cittadine hanno fermato la linea della metropolitana che passa nella zona. In questi giorni a Toronto si svolgono i lavori del G7 dei ministri degli Esteri.

sabato 14 aprile 2018

NHL playoff 2018, tre giornate di squalifica per Kadri

Il brutto fallo di Nazem Kadri su Tommy Wingels
Tre gare di sospensione: questo il verdetto per la gomitata che Nazem Kadri, centro dei Toronto Maple Leafs, ha rifilato a Tommy Wingels dei Boston Bruins in gara-1 della serie più bella della Eastern Conference. Kadri era intervenuto in difesa per 'vendicare' un 'sandwich' che Zdeno Chara e lo stesso Wingels avevano effettuato nei confronti di Mitch Marner. Decisamente dura la carica nei confronti di Wingels, già chinato e a pochi centimetri dalla balaustra.
Mike Babcock, coach dei Leafs, non si scompone e non fa polemiche, sebbene abbia ammesso che si sarebbe aspettato una sola giornata di squalifica. Al posto di Kadri, al centro della prima linea, verrà spostato l'esperto Patrick Marleau. Gara-2 si disputerà questa notte, ancora al TD Garden di Boston. La serie vede i Bruins guidare 1-0 grazie al 5-1 di gara-1.

NHL playoff 2018, i Jets concedono il bis

I Winnipeg Jets fanno propria anche gara-2 dei playoff NHL. In casa, contro i Minnesota Wild, finisce 4-1 grazie alle reti di Andrew Copp, Patrik Laine, Tyler Myers e Paul Stastny, contro cui non può nulla il gol di Zach Parise, giunto a 45 secondi dal termine con già il risultato acquisito per i canadesi.
Nelle altre due partite della terza giornata della postseason, netta rivincita per i Philadelphia Flyers nella Battle of Pennsylvania contro i Pittsburgh Penguins.
Dopo lo 0-7 di gara-1 ecco il 5-1 esterno nella seconda sfida, con Sean Couturier autore del game-winning-goal e serie in parità.
Infine, continua la folle favola dei Vegas Golden knights che, alla loro prima stagione assoluta in NHL, dopo la prima vittoria storica nei playoff concedono il bis, ma questa volta dopo due overtime. Contro i Los Angeles Kings decide il finlandese Erik Haula dopo oltre 95 minuti di gioco, portando così la serie sul 2-0 per la franchigia del Nevada.

venerdì 13 aprile 2018

NHL playoff 2018, i Leafs crollano a Boston

Seconda giornata di playoff NHL e brutta sconfitta per i Toronto Maple Leafs, che all'esordio nella serie contro i Boston Bruins al TD Garden, cadono malamente, sconfitti per 5-1. Avanti con Brad Marchand in power-play, gli americani venivano raggiunti da una rete di Zach Hyman già nel primo periodo, ma lo 'strappo' arrivava nella seconda metà del tempo centrale, ancora in superiorità con David Backes e a pochi secondi dal termine con David Pastrnak.
Nel periodo finale rimpinguavano il punteggio Sean Kuraly e David Krejci, per l'ennesima volta in power-play, che ha portato così la percentuale di realizzazione con l'uomo in più per i Bruins al 50% (tre gol su sei tentativi), mentre i Leafs hanno sprecato le tre possibilità avute. Da segnalare anche la gomitata di Nazem Kadri su Tommy Wingels, che ha portato all'espulsione del giocatore canadese, che potrebbe così saltare gara-2.
Per quanto riguarda le altre partite, clamoroso il successo esterno dei Columbus Blue Jackets sul ghiaccio dei Washington Capitals, giunto all'overtime, per 4-3. Vittoria esterna anche per i San Jose Sharks, un netto 3-0 nel derby con gli Anaheim Ducks con doppietta di Evander Kane. Successi interni invece per Nashville Predators (5-2 ai Colorado Avalanche) e per i Tampa Bay Lightning (ancora 5-2 ai New Jersey Devils).

giovedì 12 aprile 2018

NHL playoff 2018, Winnipeg vince gara-1

Prima giornata di playoff NHL e ottima partenza per i Winnipeg Jets che, nella prima sfida contro i Minnesota Wild, si impongono per 3-2 grazie alle reti di Patrik Laine, Joe Morrow e Mark Scheifele, mentre gli ospiti hanno risposto con l'eterno Matt Cullen, mai dimenticato in Italia (in particolare a Cortina d'Ampezzo) e un gol di Zach Parise.
Nelle altre sfide della giornata Canada protagonista anche nella Battle of Pennsylvania, che in gara-1 ha visto i Pittsburgh Penguins mesmerizzare i Philadelphia Flyers con un devastante 7-0, ma soprattutto con tre reti del canadese volante 'Sid the Kid' Crosby, autore della sua terza hat-trick nei playoff.
E ancora un canadese è stato protagonista in Nevada, dove i Vegas Golden Knights hanno vinto la propria partita d'esordio assoluto nei playoff al primo anno di vita. E' stato infatti Shea Theodore, da Langley, a realizzare l'unica rete della serata per l'1-0 che è valso il successo finale.
Winnipeg tornerà sul ghiaccio venerdì sera per gara-2, da disputarsi ancora in casa, mentre giovedì sera toccherà all'altra squadra canadese qualificata per i playoff, i Toronto Maple Leafs di Mike Babcock.

mercoledì 11 aprile 2018

Toronto FC in finale di Champions League centronordamericana

Grandissimo risultato per i Toronto FC, squadra canadese della MLS partecipante alla Concacaf Champions League, che ha raggiunto la finale della manifestazione grazie al pareggio per 1-1 colto allo stadio Azteca di Città del Messico contro il Club America, dopo il successo ottenuto in casa con il punteggio di 3-1.
Il gol del temporaneo vantaggio dei TFC, squadra dove milita l'italiano Sebastian Giovinco, è stato realizzato da Jonathan Osorio.
Nella doppia finale i canadesi affronteranno un'altra formazione messicana, il Chivas, che in semifinale ha superato i New York Red Bulls. La gara di andata è prevista al BMO Field di Toronto il 17 aprile, il ritorno si disputerà una settimana dopo, il 24.


NHL playoff 2018: Toronto e Winnipeg le canadesi sul ghiaccio

Prendono il via questa notte i playoff 2018 della National Hockey League, il momento topico dell'intera stagione hockeistica mondiale. Ancora scosso dal tragico incidente che ha coinvolto una giovane squadra di hockey del Saskatchewan costato la vita a 15 persone, il movimento degli sportivi e dei tifosi si è subito mobilitato per una gigantesca raccolta fondi da devolvere alle famiglie delle vittime.
Appare così quasi sottotono l'aspetto sportivo, comunque sempre importantissimo. Due soltanto le squadre canadesi qualificate alla postseason ma, soprattutto per quanto riguarda i Toronto Maple Leafs nella Eastern Conference, le prospettive sono quanto mai allettanti. I Leafs affronteranno i Boston Bruins in un epico duello da Original Six che li con lo sfavore del ghiaccio, ma alla pari nei pronostici, visto anche l'esito dell'ultima volta nei playoff tra le due squadre, con i Bruins che si imposero in una epica gara-7 solo al termine di una pazzesca rimonta da tutti data per impossibile.
Nella Western Conference spazio invece per i Winnipeg Jets, squadra fresca e tosta, con alle spalle un pubblico entusiasta, che se la dovrà vedere, questa volta con il favore del ghiaccio, con la formazione americana con un pubblico così 'hockeistico' da apparire quasi canadese, ovvero i Minnesota Wild, per una serie che, in questo caso, la vede grande favorita.
Male tutte le altre squadre canadesi, rimandate, bocciate o addirittura decise, a un certo punto della stagione, quando ormai i playoff sono parsi irraggiungibili, a scendere nella graduatoria per godere di draft migliore al momento delle scelte 2018.

sabato 7 aprile 2018

Humboldt Broncos, 14 ragazzi muoiono in incidente stradale

Un'immagine festosa recente degli Humboldt Broncos
E' stata una fra le giornate più drammatiche nella storia dello sport, dell'hockey e del Canada. Un bilancio di 14 morti, di età compresa fra i 16 e i 21 anni, è quello legato all'incidente che ha colpito la squadra degli Humboldt Broncos, formazione giovanile di hockey partecipante alla Saskatchewan Junior Hockey League.
Il pullman che trasportava la formazione canadese si è infatti scontrato con un camion. Il mezzo viaggiava sulla Highway 35, a nord di Tisdale, nella provincia del Saskatchewan. A bordo del bus c'erano 28 persone, la metà delle quali sono morte, compreso l'autista. Gli altri 14 sono stati portati in ospedale e tre sono in condizioni critiche. In un tweet, il primo ministro Justin Trudeau ha scritto: "Non riesco a immaginare cosa stiano passando questi genitori".
La squadra avrebbe dovuto disputare una gara di playoff della Junior Hockey League contro i Nipawin Hawks. "Un incidente tremendo", ha commentato sconvolto il presidente della squadra avversaria ai media locali. La SJHL è un importante trampolino di lancio per l'hockey professionistico. Enorme la partecipazione popolare sui social con l'hashtag #PrayforHumboldt.

mercoledì 4 aprile 2018

Grace Park, un cuore canadese dagli occhi a mandorla nel robot di Battlestar Galactica

Grace Park e Tricia Helfer
Sì, signore. Ai suoi ordini, signore. Come comanda e dispone, signore. Prego, Boomer, accomodati. Sharon Valerii, tenente e pilota di Vipers, ma anche pericoloso Cylon numero 8 nella famosa serie televisiva "Battlestar Galactica", non può non essere nei miei, nei nostri, nei vostri sogni. E non solo per quel meraviglioso sorriso-non sorriso orientale, quel misto di sguardo tonto-attonito-misterioso che ci piace pensare sia intrigante e nasconda qualche rubino speciale che soddisfi le voglie e i desideri nascosti e inconfessati che ognuno di noi cela nel nostro animo. Ma Grace Park, il vero nome del tenente Valerii, è stata paradossalmente una mia vicina di casa, visto che, pur essendo nata in California nel 1974, si è trasferita a 22 mesi di vita a Vancouver, sì, proprio in Canada. Di evidente origine coreana, lingua che capisce vagamente (ma ora studia spagnolo), purtroppo è maritata (attendo con ansia il divorzio) e, su Wikipedia, di lei si dice: "As of 2004, Park lives in Vancouver with her husband, Phil Kim. She was named #93 in Maxim Online's 2006 Hot 100 List and named #81 on the Maxim magazine "Hot 100 of 2005" list". Ma credo non ci sia bisogno di scriverlo: le foto parlano da sole! Qui sotto, ecco Grace Park (o è Sharon Valerii? o è numero 8?) che ci spiega come fare un eccezionale e unico cocktail, che prima d'ora solamente i Cylon avevano osato bere... (fonte: L'Urlo del Diavolo)

martedì 3 aprile 2018

Sedin, i gemelli dei Canucks hanno detto stop

I gemelli omozigoti Sedin
La coppia gemellare dell'NHL ha deciso di dire 'stop'. Daniel Sedin ed Henrik Sedin, infatti, pilastri storici dei Vancouver Canucks, squadra nella quale militano da 18 anni, si ritirano. Una decisione che cambia la storia di questa franchigia canadese, che anche grazie ai due svedesi di Örnsköldsvik classe 1980, arrivò a vincere il Presidents' Trophy nella stagione 2010-11, arrivando anche alla finale di Stanley Cup, dove venne clamorosamente sconfitta dai Boston Bruins per 4-3 nella serie.
Per Daniel, a oggi, si contano 1225 partite di regular-season in NHL con 986 punti (370+616) e 102 nei playoff con 71 punti (25+46), mentre per Henrik il totale dello score è di 1248 partite di regular-season con 1020 punti (237+783) e 105 nei playoff con 78 punti (23+55).

domenica 1 aprile 2018

Trudeau istituisce la Giornata delle Scuse

Justin Trudeau, primo ministro del Canada, ha istituzionalizzato la Giornata delle Scuse. Una nuova festività canadese che andrà in scena il 29 febbraio ogni quattro anni, e che rende così ufficiali tutte le varie 'excusatio' che il premier nordamericano ha via via profferto nei confronti delle donne, dei gay, delle lesbiche, dei neri, degli aborigeni e di tante altre etnie o minoranze ritenute danneggiate, nel corso della storia, dal governo di matrice britannica durante il suo progetto di costruzione della terra canadese. Negli anni non bisestili l'Apologies' Day verrà traslato al 1° aprile. Sarà questo così il giorno deputato, per tutti, di poter rivolgere a chiunque le proprie scuse per sgarbi effettuati o ringraziamenti mai rivolti, un po' come nel telefilm "My Name is Earl", in cui il protagonista ricercava le persone con cui scusarsi per una colpa commessa nei loro confronti, in modo da ristabilire il proprio kharma personale.