La sesta edizione dei Canadian Championship va ai Montreal Impact: la squadra del Quebec, che annovera tra le sue fila Alessandro Nesta, Marco Di Vaio e Matteo Ferrari, si è laureata campione del Canada, al termine di un minitorneo che ricorda molto quello dei primi scudetti italiani: le squadre partecipanti sono infatti solamente quattro, e la manifestazione si articola in semifinali e finale con gare di andata e ritorno.
Nella finalissima i nerazzurri francofoni si sono imposti sui Vancouver Whitecaps grazie alle reti realizzate in trasferta, dopo lo 0-0 dell'andata. Sul campo della squadra dell'Alberta è finita 2-2, con pareggio decisivo colto nel finale da Camara all'84'. Whitecaps due volte in vantaggio, con Camilo al 4' e Kobayashi al 69', ma in entrambi i casi gli Impact trovavano il pari, prima con Felipe (49') e poi, appunto, con Camara a 6 minuti dalla fine. I tre azzurri sono stati in campo per tutti i 90 minuti.
Montreal, grazie a questo successo, si è anche qualificata alla prossima CONCACAF Champions League.
(foto sito ufficiale Montreal Impact)
Edizione 2013
Semifinali:
Toronto-Montreal 2-0 / 0-6
Edmonton-Vancouver 2-3 / 0-2
Finale:
Montreal-Vancouver 0-0 / 2-2
venerdì 31 maggio 2013
MLB 2013: Toronto Blue Jays, la stagione non ha già più senso
Anche quest'anno si preannuncia l'ennesima stagione amara per i Toronto Blue Jays. Cinque titoli della East Division dell'American League, addirittura due World Series nel 1992 e 1993. Poi più nulla. Soltanto simpatiche corsette sul prato verde del Rogers Centre, belle giornate di sole passate senza emozioni con le gambe distese sul seggiolino davanti, perché ce lo si può permettere in uno stadio semivuoto. Nemmeno la consolazione, negli ultimi anni, di chiudere con un record positivo.
Quest'anno addirittura, se possibile, va peggio del solito: ultima posizione netta nella divisione, un record (si fa per dire) di 23 partite vinte e 31 perse, quando la penultima del gironcino, Tampa Bay, ne fa invece 29-24. Insomma, stagione già ampiamente compromessa e sbadigli garantiti. Ne guadagneranno forse i venditori di gadget disseminati lungo il perimetro interno circostante allo stadio.
Per una nazione che è appassionata di baseball, comunque, avere una franchigia in MLB è già quasi un lusso, e soprattutto è un lusso poter schierare un giocatore come José Bautista, esterno dominicano, la vera 'stella' della squadra. Miglior battitore di fuoricampo della American League nel 2010 e nel 2011 e primatista nella storia dei Blue Jays in fuoricampo in una singola stagione (54), due anni fa sembrava sul punto di dover essere parte di un 'trade' di grido. Ma, con o senza di lui, la storia non cambia: anche per quest'anno, come ormai succede dal 1993, niente playoff.
Quest'anno addirittura, se possibile, va peggio del solito: ultima posizione netta nella divisione, un record (si fa per dire) di 23 partite vinte e 31 perse, quando la penultima del gironcino, Tampa Bay, ne fa invece 29-24. Insomma, stagione già ampiamente compromessa e sbadigli garantiti. Ne guadagneranno forse i venditori di gadget disseminati lungo il perimetro interno circostante allo stadio.
Per una nazione che è appassionata di baseball, comunque, avere una franchigia in MLB è già quasi un lusso, e soprattutto è un lusso poter schierare un giocatore come José Bautista, esterno dominicano, la vera 'stella' della squadra. Miglior battitore di fuoricampo della American League nel 2010 e nel 2011 e primatista nella storia dei Blue Jays in fuoricampo in una singola stagione (54), due anni fa sembrava sul punto di dover essere parte di un 'trade' di grido. Ma, con o senza di lui, la storia non cambia: anche per quest'anno, come ormai succede dal 1993, niente playoff.
Hottie Holli, il ghiaccio bollente di Chatham
La splendida Hottie Holli è una delle attrici 'hard' più rinomate del panorama internazionale. Moretta e vivace, è nata proprio in Canada, a Chatham. In questo post, vi proponiamo alcune sue foto 'calde', ma ovviamente soltanto quelle 'lecite'...
Nata nel dicembre 1984, Holli ha 27 anni ed è entrata nell'industria nel porno abbastanza tardi, circa cinque anni fa.
Nata a Chatham, nell'Ontario, le sue misure sono 34C-24-34 (non chiedetemi la
traduzione) e i suoi 'ruoli' nei film che interpreta sono prevalentemente dedicati al genere 'interracial' e 'lesbian'.
Nel video che aggiungo alla galleria fotografica racconta un po' di sé, dei film che produce e un po' di altra 'pubblicità progresso' che, sinceramente, ho evitato accuratamente di ascoltare. Il video è comunque tratto da Youtube e quindi senza rischi di carattere 'censorio'. E allora godetevi le foto di questa dolce quanto aggressiva pulzella canadese! (foto tratte da Internet)
Nata nel dicembre 1984, Holli ha 27 anni ed è entrata nell'industria nel porno abbastanza tardi, circa cinque anni fa.
Nata a Chatham, nell'Ontario, le sue misure sono 34C-24-34 (non chiedetemi la
traduzione) e i suoi 'ruoli' nei film che interpreta sono prevalentemente dedicati al genere 'interracial' e 'lesbian'.
Nel video che aggiungo alla galleria fotografica racconta un po' di sé, dei film che produce e un po' di altra 'pubblicità progresso' che, sinceramente, ho evitato accuratamente di ascoltare. Il video è comunque tratto da Youtube e quindi senza rischi di carattere 'censorio'. E allora godetevi le foto di questa dolce quanto aggressiva pulzella canadese! (foto tratte da Internet)
Economia canadese, il PIL cresce del 2,5% nel primo trimestre
E' stato un primo trimestre andato oltre le più rosee attese, quello vissuto dall'economia canadese. Il PIL nazionale ha infatti registrato una crescita del 2,5% nei primi tre mesi di quest'anno, la maggiore a partire dal 2011. Gli analisti avevano infatti previsto un incremento minore, pari al 2,3%.
Secondo l'ufficio nazionale di statistica del Canada, sarebbero state le esportazioni a dare il maggior contributo all'espansione.
Intanto la banca centrale canadese ha tenuto il tasso di interesse di riferimento all'1%. Lo comunica l'istituto, affermando che l'economia globale crescerà in maniera soltanto "modesta" nel 2013.
(foto Economynewsworldwide)
Secondo l'ufficio nazionale di statistica del Canada, sarebbero state le esportazioni a dare il maggior contributo all'espansione.
Intanto la banca centrale canadese ha tenuto il tasso di interesse di riferimento all'1%. Lo comunica l'istituto, affermando che l'economia globale crescerà in maniera soltanto "modesta" nel 2013.
(foto Economynewsworldwide)
mercoledì 29 maggio 2013
Alenia-Aermacchi, il centenario celebrato a Ottawa
Il centenario di Alenia-Aermacchi, la maggiore realtà industriale italiana in campo aeronautico, è stato celebrato a Ottawa con un ricevimento offerto da Gian Lorenzo Cornado, ambasciatore d'Italia in Canada, e da Ben Stone, Ceo di Alenia-Aermacchi North America, presenti rappresentanti del governo, dell'industria della difesa e della stampa canadesi.
Nel messaggio di saluto, Cornado ha sottolineato che Alenia-Aermacchi, fondata nel 1913 da Giulio Macchi come Società Anonima Nieuport-Macchi, è oggi il principale attore industriale nel campo aeronautico, con una attività bilanciata tra settore civile e quello della difesa, ed è uno dei principali pilastri di Finmeccanica, il maggiore gruppo industriale italiano nel settore della alte tecnologie e uno dei principali partner industriali delle Forze Armate Italiane.
Ben Stone ha evidenziato l'interesse col quale Alenia-Aermacchi North America guarda al mercato canadese, con particolare riguardo per il programma di acquisizione di velivoli per il Search and Rescue ad ala fissa (FWSAR), al quale AANA partecipa con il C-27J (del quale ha presentato un modello in scala).
I dirigenti di Alenia-Aermacchi North America sono in questi giorni ad Ottawa per partecipare a CANSEC, la principale esposizione canadese dedicata alla sicurezza e alla difesa.
(foto tratta dalla home page di Alenia-Aermacchi North America)
Nel messaggio di saluto, Cornado ha sottolineato che Alenia-Aermacchi, fondata nel 1913 da Giulio Macchi come Società Anonima Nieuport-Macchi, è oggi il principale attore industriale nel campo aeronautico, con una attività bilanciata tra settore civile e quello della difesa, ed è uno dei principali pilastri di Finmeccanica, il maggiore gruppo industriale italiano nel settore della alte tecnologie e uno dei principali partner industriali delle Forze Armate Italiane.
Ben Stone ha evidenziato l'interesse col quale Alenia-Aermacchi North America guarda al mercato canadese, con particolare riguardo per il programma di acquisizione di velivoli per il Search and Rescue ad ala fissa (FWSAR), al quale AANA partecipa con il C-27J (del quale ha presentato un modello in scala).
I dirigenti di Alenia-Aermacchi North America sono in questi giorni ad Ottawa per partecipare a CANSEC, la principale esposizione canadese dedicata alla sicurezza e alla difesa.
(foto tratta dalla home page di Alenia-Aermacchi North America)
Video e poesia: Ottawa sotto la neve, soffice dolcezza
Ottawa, città dai due volti: rispetto a Toronto è certamente più piccola e provinciale, quasi un deserto dei tartari che scompare di fronte alla vita formicolante all'ombra dei grattacieli.
Eppure la capitale canadese ha un suo fascino e una singolarità e dolcezza. Pulita, meticolosa, ordinata, attraversata dal quel corso d'acqua che d'inverno (e anche primavera) si mantiene tanto ghiacciato da poter consentire vivaci partite di hockey.
Se pensate che Toronto sia fredda perché è in Canada, allora sappiate che Ottawa, che è a nord della GTA, è molto ma molto più gelida. Un lungo inverno desolato, per una città splendida nei suoi tratti, ma fondamentalmente pallosa.
Eppure Ottawa conserva tanta silenziosa poesia. Quelle vie le ho percorse, immerso nella neve fino alle caviglie, cercando caldi negozi in cui rifugiarmi, anche se solo per pochi secondi, per poter respirare un poco di aria tiepida.
Luci riflesse della notte si specchiano negli occhi di chi ama Ottawa e la desidera scoprire nei suoi angoli più remoti. La capitale del Canada non si impossesserà di voi come una modella da giornale patinato. Dovrete scoprirla piano, in una notte piena di neve come quella del video che state per guardare.
Clicca qui per vedere il video
Eppure la capitale canadese ha un suo fascino e una singolarità e dolcezza. Pulita, meticolosa, ordinata, attraversata dal quel corso d'acqua che d'inverno (e anche primavera) si mantiene tanto ghiacciato da poter consentire vivaci partite di hockey.
Se pensate che Toronto sia fredda perché è in Canada, allora sappiate che Ottawa, che è a nord della GTA, è molto ma molto più gelida. Un lungo inverno desolato, per una città splendida nei suoi tratti, ma fondamentalmente pallosa.
Eppure Ottawa conserva tanta silenziosa poesia. Quelle vie le ho percorse, immerso nella neve fino alle caviglie, cercando caldi negozi in cui rifugiarmi, anche se solo per pochi secondi, per poter respirare un poco di aria tiepida.
Luci riflesse della notte si specchiano negli occhi di chi ama Ottawa e la desidera scoprire nei suoi angoli più remoti. La capitale del Canada non si impossesserà di voi come una modella da giornale patinato. Dovrete scoprirla piano, in una notte piena di neve come quella del video che state per guardare.
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Formula Uno, GP Canada 2013: le Pirelli P Zero nelle prove libere
E arrivò la grande settimana del Gran Premio del Canada di Formula Uno, che si svolgerà sul circuito cittadino di Montreal, la principale città del Quebec. E durante le prove libere che si disputeranno 'a nord del confine' i vari team avranno l'opportunità di testare la nuova gamma di pneumatici Pirelli P Zero, mentre per la gara utilizzeranno le stesse specifiche di inizio stagione, senza modifiche.
Il nuovo pneumatico verrà portato in Canada come prototipo per le prove libere, come consentito dalla normativa vigente. Ogni pilota riceverà due set di questa nuova gomma media soltanto per le due sessioni del venerdì.
(foto Eracemotorblog)
Il nuovo pneumatico verrà portato in Canada come prototipo per le prove libere, come consentito dalla normativa vigente. Ogni pilota riceverà due set di questa nuova gomma media soltanto per le due sessioni del venerdì.
(foto Eracemotorblog)
Matrimonio gay, l'esempio del Canada
La notizia del tanto discusso matrimonio gay celebrato in Francia e delle sue conseguenze mi porta a fare, non dico delle riflessioni, perché a me, francamente, di quello che fa il mio prossimo frega assai poco, almeno fino a quando non viene a pestare i calli miei. Ma certo mi spinge a raccontarvi un paio di cose su come venga, nel Paese 'a nord el confine', vissuto il problema. Certo fa impressione vedere la differenza del rapporto verso l'omosessualità esistente in certa Europa (e, ovviamente, l'Italia) e la questione gay.
Il matrimonio gay in Canada è legale dal 2005. Anche prima comunque la maggioranza delle provincie canadesi autorizzavano le unioni fra persone dello stesso sesso.
Toronto è, almeno a parole, assai aperta al mondo omosessuale: il Toronto Pride che vi si tiene è uno dei gay pride più importanti del mondo, e la questione non vale nemmeno la pena di essere dibattuta, tanto è scontata.
Sono gay l'ex sindaco della città, David Miller, eletto per due volte alla massima carica cittadina, ora ufficialmente non affiliato ad alcun partito ma uomo certamente più di sinistra che di destra; ma è gay anche George Smitherman, che la corsa alla poltrona di 'mayor' l'ha invece persa nel 2010 a favore di Rob Ford, e lui certamente di sinistra non è, essendo iscritto al partito liberale. Di più, Smitherman e il proprio compagno, anzi marito, Christopher Peloso, hanno dei figli adottati.
La differenza fra Europa e Canada (più ancora che non rispetto agli Stati Uniti), ma non solo in tema di materia di sessualità, ma anche di altre situazioni (vedi per esempio il problema dell'integrazione), è che da quelle parti il problema è molto meno politico che da noi. La sinistra non ne fa necessariamente un cavallo di battaglia perché si tratta di una questione trasversale. La destra (sempre che in Canada ne esista una) non vi si oppone strenuamente perché chi si dichiara gay non ha bisogno né di barricate né di gesti fuori dalle righe. In Canada la legge è veramente uguale per tutti, e tutti la rispettano. La certezza del diritto è la più grande arma contro ogni sopruso. Nessuno mette in discussione i diritti dei gay: ma state pur certi che nessuna manifestazione omosex travalicherà i limiti della decenza e del buon gusto, né vi si scorgeranno atti di violenza (vedi anche il recente Occupy Toronto).
Insomma, da queste (anzi, quelle, purtroppo) parti, la vita scorre senza intoppi perché chi, a Toronto, sbraiterebbe insulti in corteo, scribacchiando muri e lanciando pietre, verrebbe caricato immediatamente su di un cellulare della polizia e rispedito al mittente del Paese di provenienza. Dove regna l'ordine, prospera la libertà. Di tutti.
(foto Bordignon)
Il matrimonio gay in Canada è legale dal 2005. Anche prima comunque la maggioranza delle provincie canadesi autorizzavano le unioni fra persone dello stesso sesso.
Toronto è, almeno a parole, assai aperta al mondo omosessuale: il Toronto Pride che vi si tiene è uno dei gay pride più importanti del mondo, e la questione non vale nemmeno la pena di essere dibattuta, tanto è scontata.
Sono gay l'ex sindaco della città, David Miller, eletto per due volte alla massima carica cittadina, ora ufficialmente non affiliato ad alcun partito ma uomo certamente più di sinistra che di destra; ma è gay anche George Smitherman, che la corsa alla poltrona di 'mayor' l'ha invece persa nel 2010 a favore di Rob Ford, e lui certamente di sinistra non è, essendo iscritto al partito liberale. Di più, Smitherman e il proprio compagno, anzi marito, Christopher Peloso, hanno dei figli adottati.
La differenza fra Europa e Canada (più ancora che non rispetto agli Stati Uniti), ma non solo in tema di materia di sessualità, ma anche di altre situazioni (vedi per esempio il problema dell'integrazione), è che da quelle parti il problema è molto meno politico che da noi. La sinistra non ne fa necessariamente un cavallo di battaglia perché si tratta di una questione trasversale. La destra (sempre che in Canada ne esista una) non vi si oppone strenuamente perché chi si dichiara gay non ha bisogno né di barricate né di gesti fuori dalle righe. In Canada la legge è veramente uguale per tutti, e tutti la rispettano. La certezza del diritto è la più grande arma contro ogni sopruso. Nessuno mette in discussione i diritti dei gay: ma state pur certi che nessuna manifestazione omosex travalicherà i limiti della decenza e del buon gusto, né vi si scorgeranno atti di violenza (vedi anche il recente Occupy Toronto).
Insomma, da queste (anzi, quelle, purtroppo) parti, la vita scorre senza intoppi perché chi, a Toronto, sbraiterebbe insulti in corteo, scribacchiando muri e lanciando pietre, verrebbe caricato immediatamente su di un cellulare della polizia e rispedito al mittente del Paese di provenienza. Dove regna l'ordine, prospera la libertà. Di tutti.
(foto Bordignon)
martedì 28 maggio 2013
Video pazzesco, uomo si lancia dall'aereo all'aeroporto Pearson!
Incredibile all'aeroporto Pearson di Toronto: un uomo si è lanciato da un aereo che stava rullando sulla pista dopo essere atterrato proveniente da Cuba poco dopo la mezzanotte di lunedì.
La persona, che non ha riportato ferite, ha aperto uno sportello di emergenza dell'aereo, un volo della flotta Sunwing, e si è lanciato sulla pista, venendo bloccato dal personale di terra e quindi consegnato alle forze dell'ordine.
Secondo Fiona Thivierge, della polizia canadese, l'uomo avrebbe problemi di salute mentale ed è stato portato in un ospedale locale. In effetti, contro di lui non verranno mosse accuse: "Le sue azioni ricadono sotto il Mental Health Act", ha concluso la Thivierge, aggiungendo che questo è il primo incidente del genere a sua conoscenza.
La persona, che non ha riportato ferite, ha aperto uno sportello di emergenza dell'aereo, un volo della flotta Sunwing, e si è lanciato sulla pista, venendo bloccato dal personale di terra e quindi consegnato alle forze dell'ordine.
Secondo Fiona Thivierge, della polizia canadese, l'uomo avrebbe problemi di salute mentale ed è stato portato in un ospedale locale. In effetti, contro di lui non verranno mosse accuse: "Le sue azioni ricadono sotto il Mental Health Act", ha concluso la Thivierge, aggiungendo che questo è il primo incidente del genere a sua conoscenza.
Fiat Doblò in Canada grazie alla Tofas
Una nuova versione del veicolo commerciale Doblò verrà prodotta dalla Tofas, controllata turca della Fiat, e sarà destinata al mercato canadese e statunitense. La produzione comincerà a partire dal secondo semestre del 2014.
Tofas investirà oltre 160 milioni di dollari per effettuare le modifiche necessarie all'omologazione per l'importazione negli Stati Uniti e nel Canada.
Fiat Group Automobiles SpA (FGA) e Tofas hanno con questo obiettivo siglato una lettera di intenti per la fornitura al Gruppo Chrysler di Fiat Doblò destinati alla commercializzazione in Nord America con il marchio Ram.
Tofas è una joint-venture tra FGA e il Gruppo Koç, fondata nel 1968. La notizia viene riportata dall'agenzia Bloomberg, citando un comunicato di borsa della società quotata a Istanbul, che prevede di esportare 175.000 veicoli tra il 2014 e il 2021. (foto The Race Site)
Tofas investirà oltre 160 milioni di dollari per effettuare le modifiche necessarie all'omologazione per l'importazione negli Stati Uniti e nel Canada.
Fiat Group Automobiles SpA (FGA) e Tofas hanno con questo obiettivo siglato una lettera di intenti per la fornitura al Gruppo Chrysler di Fiat Doblò destinati alla commercializzazione in Nord America con il marchio Ram.
Tofas è una joint-venture tra FGA e il Gruppo Koç, fondata nel 1968. La notizia viene riportata dall'agenzia Bloomberg, citando un comunicato di borsa della società quotata a Istanbul, che prevede di esportare 175.000 veicoli tra il 2014 e il 2021. (foto The Race Site)
Bank of Canada, le nuove banconote profumano di sciroppo d'acero
Chiamatelo pure il sapore dei soldi, o meglio, in questo caso, l'odore dei soldi. Già, perché c'è chi giura che le nuove banconote di plastica della Bank of Canada abbiano un inconfondibile sapore, manco a dirlo, di sciroppo d'acero, al secolo 'maple syrup', il 'miele' estratto dalla foglia d'acero, il simbolo indiscusso del Canada.
Chiamata direttamente in causa, la Bank of Canada ha smentito qualsiasi intervento 'dolcificante', ma va detto che i 'rumours' riguardo alla vicenda erano cominciati quasi subito, con l'immissione delle nuove banconote nel novembre 2011.
Sotto potete vedere il video del servizio realizzato dalla CBC al riguardo.
(foto tratta da Internet)
Chiamata direttamente in causa, la Bank of Canada ha smentito qualsiasi intervento 'dolcificante', ma va detto che i 'rumours' riguardo alla vicenda erano cominciati quasi subito, con l'immissione delle nuove banconote nel novembre 2011.
Sotto potete vedere il video del servizio realizzato dalla CBC al riguardo.
(foto tratta da Internet)
giovedì 23 maggio 2013
NHL playoff 2013: Ottawa Senators, il piacere di partire sfavoriti
Siamo sempre gli 'underdog', d'accordo, ma in gara-3 gli Ottawa Senators hanno colto una vittoria epica. Quella, arrivata nel secondo overtime, e il fatto di giocare in casa, riequilibrano un poco il peso della quarta partita della semifinale della Eastern Conference contro i Pittsburgh Penguins.
Chi ha in squadra Sid 'the Kid' Crosby, Evgeni Malkin, Brendan Morrow e Jerome Iginla non può certo aver paura di noi. Ma noi questa sera non avremo paura di loro, magari confidando che, ai due 'fattori' già citati prima se ne aggiunga un altro, quello della mancanza di decisione nello scegliere il 'goalie' titolare.
Daniel Alfredsson sarà ancora una volta il nostro Franco Baresi, ma le similitudini tra Senators e Milan potrebbero fermarsi qui. Go Sens Go è il grido di battaglia, e ci mancherebbe altro, speriamo solo non resti strozzato in gola, ma esploda come alla fine di gara-3.
Nel video che vi propongo, le fasi salienti del secondo overtime di gara-3, con il gol decisivo di Colin Greening, sperando che sia di buon auspicio... (foto ESPN)
Chi ha in squadra Sid 'the Kid' Crosby, Evgeni Malkin, Brendan Morrow e Jerome Iginla non può certo aver paura di noi. Ma noi questa sera non avremo paura di loro, magari confidando che, ai due 'fattori' già citati prima se ne aggiunga un altro, quello della mancanza di decisione nello scegliere il 'goalie' titolare.
Daniel Alfredsson sarà ancora una volta il nostro Franco Baresi, ma le similitudini tra Senators e Milan potrebbero fermarsi qui. Go Sens Go è il grido di battaglia, e ci mancherebbe altro, speriamo solo non resti strozzato in gola, ma esploda come alla fine di gara-3.
WTA Strasburgo 2013: Eugenie Bouchard fatale per Camila Giorgi
Una tennista canadese è stata fatale per l'italiana Camila Giorgi, sconfitta al secondo turno degli "Internationaux de Strasbourg", torneo WTA International da 235.000 dollari di montepremi che si tiene a Strasburgo, in Francia, su campi in terra battuta.
L'italiana infatti, negli ottavi di finale, dopo aver superato a sorpresa Marion Bartoli, ha ceduto in due set alla giovanissima canadese Eugenie Bouchard, numero 93, quebecoise (è infatti nata a Westmount, la città della famiglia Molson, presso Montreal) e classe 1994: 6-3, 6-0 il punteggio finale in favore della nordamericana, campionessa dell'edizione 'junior' Wimbledon junior lo scorso anno.
mercoledì 22 maggio 2013
Maple Leafs, in due video tutta l'amarezza dei tifosi
'Epic Collapse'. Così definiva il "Toronto Sun" l'incredibile sconfitta dei Toronto Maple Leafs sul ghiaccio dei Boston Bruins in una gara-7 di un primo turno dei playoff di Stanley Cup che rimarrà indimenticabile nella storia delle due squadra. Nel bene per gli americani, nel male per i canadesi.
Bostoniani sotto di tre reti a poco più di dieci minuti dalla fine e dominati nel gioco, quindi un golletto che pare avere il sapore della consolazione. E poi, senza portiere, giocandosi il tutto per tutto, ecco il 4-3 a 80 secondi dalla fine e, appena 20 secondi più tardi, il 4-4 che manda tutti all'overtime. Ma ormai l'inerzia della gara è cambiata, e l'ennesimo errore di una difesa rivedibile manda in paradiso i Bruins e all'inferno i Leafs.
Eppure per i tifosi di Toronto mi dispiace davvero. Perché per loro il sogno dei playoff, giunto dopo tanto tempo, si è infranto proprio sul più bello. E nei due video che vi propongo recuperati da Youtube c'è tutta l'amarezza di quella Maple Leaf Square (rigorosamente senza la 's') che conosco bene e su cui tante volte ho camminato, condividendo l'entusiasmo di tre 'inizi stagione' e la disisllusione di due annate. Ripresa dall'alto, tutta l'incredulità e l'amarezza del popolo del tifo torontino.
Coco Rocha esalta la moda 2.0 (video)
Ed eccola qui, la canadese bella e perfetta: Coco Rocha, un nome un programma, ma soprattutto un melange etnico tipico del 'nuovo mondo' a nord del confine: nata a Vancouver nel 1988, di origini irlandesi, gallesi e russe.
Nel 2006 appare sulla copertina di "Vogue Italia" e sfila, tra gli altri, per Dolce e Gabbana, Prada e Versace.
Stavolta la bella canadesina scoperta mentre zampettava sul ritmo di musica irlandese ha parlato a MarieClaire.it della tecnologia associata alla moda.
E arriva una bella 'scopertona', ovvero che per la Rocha le innovazioni tecnologiche avrebbero profondamente modificato il volto del mondo del fashion, allargandolo a un maggior numero di utenti. "A mio parere per tanto tempo l'industria del fashion è rimasta un mondo intoccabile, profondamente elitario. Ma da qualche decennio a questa parte ha abbracciato la tecnologia, invertendo un trend che dura da centinaia d'anni... Sono contenta di essere stata testimone di questo importante cambiamento".
Sempre la Rocha ha poi parlato della sua attività online e di come il marito la aiuti in questo. Cioè, mi chiedo, senza di lui non sarebbe in grado nemmeno di aprirsi un blog? "Se non ci fosse stato lui sarei stata costretta a chiudere diversi account perché non ho abbastanza tempo per curarli tutti io personalmente. Ma è importante riuscire a gestire tutto in famiglia perché così garantisco l'autenticità dei miei alter ego virtuali". Alter ego virtuali? Da una canadese mi aspettavo sinceramente qualcosa di più...
Nel 2006 appare sulla copertina di "Vogue Italia" e sfila, tra gli altri, per Dolce e Gabbana, Prada e Versace.
Stavolta la bella canadesina scoperta mentre zampettava sul ritmo di musica irlandese ha parlato a MarieClaire.it della tecnologia associata alla moda.
E arriva una bella 'scopertona', ovvero che per la Rocha le innovazioni tecnologiche avrebbero profondamente modificato il volto del mondo del fashion, allargandolo a un maggior numero di utenti. "A mio parere per tanto tempo l'industria del fashion è rimasta un mondo intoccabile, profondamente elitario. Ma da qualche decennio a questa parte ha abbracciato la tecnologia, invertendo un trend che dura da centinaia d'anni... Sono contenta di essere stata testimone di questo importante cambiamento".
Sempre la Rocha ha poi parlato della sua attività online e di come il marito la aiuti in questo. Cioè, mi chiedo, senza di lui non sarebbe in grado nemmeno di aprirsi un blog? "Se non ci fosse stato lui sarei stata costretta a chiudere diversi account perché non ho abbastanza tempo per curarli tutti io personalmente. Ma è importante riuscire a gestire tutto in famiglia perché così garantisco l'autenticità dei miei alter ego virtuali". Alter ego virtuali? Da una canadese mi aspettavo sinceramente qualcosa di più...
Sabbie bituminose, grido d'allarme
Tutta colpa delle sabbie bituminose canadesi. Questa sentenza sarebbe il segreto del 'colpo di grazia' calato sugli sforzi per salvare il pianeta dai cambiamenti climatici.
Lo sfruttamento intensivo delle note sabbie e del petrolio che contengono sarebbe quindi alla base delle recenti problematiche climatiche, tanto che la vicenda potrebbe essere oggetto di un embargo da parte dell'Unione Europea.
Lo afferma in un'intervista al "Guardian" James Hansen, uno dei pionieri della climatologia mondiale. "Il petrolio dalle sabbie bituminose ha senso solo per un ristretto numero di persone che stanno facendo molti soldi da questo prodotto", ha detto Hansen.
Secondo alcune stime le riserve canadesi sono le terze al mondo per volume di petrolio, ma la loro estrazione provoca da tre a quattro volte più scorie ed emissioni del petrolio convenzionale.
Il governo del Canada ha minacciato una guerra commerciale all'Europa in caso di boicottaggio.
(foto Il Giornale)
lunedì 20 maggio 2013
NHL playoff 2013: Ottawa Senators, maratona vincente
Torna Jason Spezza e gli Ottawa Senators abbattono il tabù dei Pittsburgh Penguins, sconfiggendoli per la prima volta in stagione e portandosi a casa gara-3 delle semifinali della Eastern Conference.
Finisce 2-1 al secondo overtime, con reti canadesi firmate da Daniel Alfredsson in inferiorità numerica (si dice 'shorthanded') a pochi secondi dalla fine quando tutto sembrava ormai perso, e quindi di Colin Greening dopo che i 'Pens' avevano più volte sfiorato la rete della vittoria che sarebbe valsa un definitivo 3-0 nella serie.
Tutto invece torna così in discussione, sebbene Pittsburgh rimanga la grande favorita della sfida. Ora si pensa a gara-4, che si giocherà nuovamente allo Scotiabank Place della capitale canadese. Go Sens Go!
(foto ESPN)
Finisce 2-1 al secondo overtime, con reti canadesi firmate da Daniel Alfredsson in inferiorità numerica (si dice 'shorthanded') a pochi secondi dalla fine quando tutto sembrava ormai perso, e quindi di Colin Greening dopo che i 'Pens' avevano più volte sfiorato la rete della vittoria che sarebbe valsa un definitivo 3-0 nella serie.
Tutto invece torna così in discussione, sebbene Pittsburgh rimanga la grande favorita della sfida. Ora si pensa a gara-4, che si giocherà nuovamente allo Scotiabank Place della capitale canadese. Go Sens Go!
(foto ESPN)
domenica 19 maggio 2013
Masa Inokuchi, l'arte di costruire violini: il video
Questo splendido e breve video intervista che vi invito a vedere è stato realizzato a Toronto, e vede protagonista Masa Inokuchi, uno dei più grandi costruttori di violini al mondo (ma in realtà realizza qualsiasi strumento a corda, dai violoncelli ai contrabbassi, che con il figlio Miki, terza generazione di una famiglia dedicata da sempre a questo lavoro artigianale, gestisce la propria bottega al 31 di Railside Road Unit 6.
Mentre il sole asciuga le mie finestre questa domenica mattina, dopo tanta acqua, il suono delle parole di Masa e la musica di sottofondo mi accompagnano nella scoperta di questo personaggio. L'intervista è stata realizzata da Maurice Chang.
(foto tratta da un frame del video)
L'acqua più antica del mondo è sotto l'Ontario
Sono davvero tante le scoperte scientifiche realizzate in Canada. Molto spesso per la capacità e la munificità degli enti deputati a realizzarle, dotati di una tale organizzazione che porta in molti casi alla cosiddetta 'fuga dei cervelli' italiani. In altre situazioni, come questa, si tratta di mera fortuna, o meglio, del fatto di trovarsi la scoperta direttamente sotto i propri piedi.
Una sacca di acqua risalente a circa due miliardi e mezzo di anni fa è stata infatti scoperta nel sottosuolo canadese, nella Provincia dell'Ontario, a una profondità di 2,4 chilometri. Si tratterebbe così dell'acqua più antica della Terra, nella quale potrebbero trovarsi tracce di sostanze chimiche note per sostenere la vita.
Un dato che, come pubblicato da "Nature", potrebbe indicare come la vita sulla Terra si sarebbe sviluppata anche prima di quello che si suppone attualmente. Ma non solo: le stesse ricerche potrebbero fornire informazioni circa la possibilità di vita su Marte. Si è trovata infatti una forte analogia fra la scoperta canadese e la teoria secondo cui, sotto la superficie del Pianeta Rosso, potrebbero essere presenti tracce di acqua che un tempo avrebbero ospitato la vita.
La sacca acquifera è rimasta isolata e quindi incontaminata per tutto questo tempo, e ora i risultati possono indurci a ripensare quali posti del nostro pianeta siano adatti a sviluppare la vita. Potrebbero inoltre rivelare indizi su come i microbi si evolvano in uno stato di isolamento e senza il calore generato dal Sole.
I ricercatori delle università di Manchester e Lancaster, nel Regno Unito, insieme a quelli di Toronto e McMaster, in Canada, sono riusciti ad analizzare l'acqua che è fuoriuscita da un pozzo di una miniera nei pressi della sacca canadese e hanno scoperto che è ricca di gas disciolti come forme di idrogeno, metano e diversi gas nobili come elio, neon, argon e xeno. L'acqua rappresenta un'insospettata oasi nella crosta terrestre e conserva le tracce delle condizioni ambientali presenti sulla Terra quando era relativamente giovane.
L'acqua trovata nella miniera canadese, che sgorga alla velocità di quasi due litri al minuto, ha caratteristiche simili a quelle dell'acqua, più recente, che fuoriesce da una miniera profonda 2,8 chilometri sotto il Sud Africa, e che sarebbe stata in grado di supportare microbi. "Abbiamo trovato un sistema fluido interconnesso al basamento cristallino canadese che è di miliardi di anni ed è in grado di sostenere la vita", ha detto il professor Chris Ballentine dell'università di Manchester, co-autore dello studio e direttore del progetto.
(foto National Geographic)
sabato 18 maggio 2013
Terremoto a Ottawa, sisma avvertito fino a Detroit
Due terremoti hanno colpito la zona nord ovest di Ottawa nelle ultime ore, ma sono stati avvertiti anche nelle zone di Toronto, nel Quebec e, negli Stati Uniti, Detroit e in alcune zone dell'Ohio.
Il primo sisma ha colpito alle 9.43 di ieri mattina a circa 70 chilometri a nord ovest della capitale canadese, con una magnitudo di 5.1, poi aggiornata a magnitudo 5.2. Dieci minuti più tardi è arrivata anche una scossa di assestamento di magnitudo 4.1, e successivamente altre tre scosse di assestamento di magnitudo 2.1, 2.2 e 3.2.
Le scosse sono state particolarmente lunghe, fino a durare quasi un minuto. In molti casi testimoni hanno avvertito il suono di esplosione. Non si registrano comunque né danni né feriti.
(foto tratta dalla home page del sito WETM)
Come aprono i giornali: Toronto Star, luci su Rob Ford
La prima pagina (virtuale) del Toronto Star di oggi, sabato 18 maggio, prosegue la 'telenovela' del sindaco torontino Rob Ford, che sarebbe stato 'beccato' in un video girato clandestinamente a fumare una pipa di crack. Smentite, minacce di querele, inviti a raccontare tutta la verità. L'articolo porta la firma della 'pasionaria' dello Star, l'italocanadese Rosie DiManno, già nota per avere violentemente attaccato Silvio Berlusconi in diversi editoriali.
E poi: che fine ha fatto Laura Babcock, 23 anni, la cui ultima telefonata sarebbe stata diretta verso Dellen Millard, sospettato nell'omicidio di Tim Bosma?
Infine spazio allo sport, con la sconfitta dei Toronto Blue Jays in MLB per mano dei New York Yankees e il terribile percorso verso l'eliminazione dai playoff NHL vissuta dai giocatori dei Toronto Maple Leafs.
(foto tratta dalla home page del Toronto Star)
NHL playoff 2013: Ottawa Senators ko anche in gara-2
Niente da fare per gli Ottawa Senators, sconfitti 4-3 dai Pittsburgh Penguins anche in gara-2 delle semifinali della Eastern Conference dell'NHL. Per i 'sens' le reti portano la firma di Kyle Turris in power-play, Colin Greening e Jean-Gabriel Pageau, una rete per tempo e con pareggio sfiorato nel finale, durante il minuto di empty-net.
La serie si aggiorna quindi sul 2-0 per i 'pinguini' di Sidney Crosby (hat-trick per lui), anche se in questo caso, va detto, i canadesi, pur se sempre di rincorsa, hanno dato parecchio filo da torcere alla strafavorita franchigia della Pennsylvania. Un auspicio positivo, quindi, in attesa della doppia sfida che si giocherà prossimamente sul ghiaccio casalingo dello Scotiabank Place.
Nel video che vi propongo, l'eccezionale presentazione della CBC, la televisione canadese, di gara-1 tra le due squadre. (foto ESPN)
La pillola contraccettiva non funziona, 60 donne canadesi fanno causa
Un gruppo di sessanta donne canadesi, tutte originarie dell'Ontario, di cui quaranta in stato interessante pur avendo assunto la pillola contraccettiva, hanno fatto ricorso collettivo contro la società farmaceutica Apotex, a cui chiedono 800 milioni di dollari di risarcimento. Tutte prendevano la pillola Alysena, secondo quanto riferito dal loro avvocato, Sandy Zaitseff, citato dal quotidiano "The Globe and Mail".
Nell'aprile scorso, 50mila confezioni di Alysena erano state ritirate dal mercato, dopo la scoperta che un lotto di questo farmaco conteneva due file di placebo invece di una sola. Cinque giorni dopo il richiamo era stato esteso ad altri 11 lotti.
Fra i tanti video legati alla vicenda, ho deciso di proporvi quello legato al commento di Ms. Condom, una simpatica fanciulla canadese che ha fatto la propria irruzione nel web nel mese di febbraio 2012 con una considerevole messe di video di commento e di breaking news, tutti utilizzando un fallo di plastica al posto del microfono.
(foto tratta dalla home page del sito ufficiale della Apotex)
Keystone XL, la Camera USA pronta a votare per l'oleodotto
La prossima settimana la Camera statunitense voterà un disegno di legge per permettere la costruzione della sezione settentrionale del Keystone XL, ovvero l'oleodotto che dovrebbe trasportare il petrolio estratto dalle sabbie bituminose di Hardisty (Alberta, Canada) a Steele City (Oklahoma, Stati Uniti).
L'azienda canadese sta già costruendo i 780 chilometri del progetto per la zona meridionale - conosciuto come il Gulf Coast Project, tra Cushing (Oklahoma) e Port Arthur (Texas) - completato per due terzi, e per cui ha ottenuto il necessario permesso federale.
Il Northern Route Approval Act, già discusso in commissione, darebbe alla TransCanada il permesso di costruire i 1.900 chilometri di oleodotto, sfidando l'autorità del presidente statunitense, Barack Obama, la cui decisione è attesa per l'estate. Secondo i repubblicani, l'oleodotto non ha bisogno dell'approvazione della Casa Bianca, ma del Congresso.
Secondo il Congressional Research Service (Crs), think tank del Congresso, le due Aule hanno più diritto del presidente di far pesare il proprio parere su un oleodotto internazionale. In uno dei due rapporti stilati sull'argomento, il think tank ha sottolineato che il potere del Congresso sul commercio internazionale è stabilito dalla Costituzione.
Intanto lo scorso 22 marzo, il Senato ha approvato un emendamento non vincolante al budget a favore della costruzione dell'oleodotto, con 62 voti a favore e 37 contrari.
(foto tratta dalla home page del sito di TransCanada)
Sarah Michelle Gellar e quella Toronto che non c'è più
Gli Ottawa Senators in pista a Pittsburgh contro i Penguins per una impossibile serie da riequilibrare nei playoff NHL, la notte italiana rischiarata dai capelli biondi di Sarah Michelle Gellar che si trasformano in corvini nelle braccia del cantante degli Stone Temple Pilots nel video di "Sour Girl". Musica fredda e lancinante come una lama d'acciaio, suono algido, freddo, come la roccia di un promontorio sul Mare del Nord.
Il cellulare che si resetta da solo alla mia destra, mentre il dvd di "Supernatural" giace alla mia sinistra. Una collina di buio, occhi profondi che mi assorbono come i tasti del computer attirano le mie dita.
Il basement di Toronto nella notte non mi appartiene più, accendo il mio 42 pollici ma non trovo più la CBC, solo calcio, politica sbagliata e niente altro. Ridatemi i biondi capelli di Sarah Michelle Gellar, e spegnete la luce.
(foto tratta dal video di "Sour Girl", Stone Temple Pilots)
venerdì 17 maggio 2013
Gianni Bardini dal Canada alla Colombia, l'ambasciatore in Toscana style
Dal Toronto a Bogotà, ma non solo, nell'affascinante curriculum politico di Gianni Bardini che, va detto, ha fatto 'quasi' come me: invaghitosi del Canada, ha poi 'tradito' la terra 'a nord del confine' per la Colombia. Io invece ho scelto di tornare in Italia.
Da agosto questo signore toscano dai modi gentili, che ho spesso visto sorridente al Corriere Canadese, rappresenta gli interessi italiani nel difficile Paese sudamericano. Il tutto dopo l'espresso gradimento del governo di Juan Manuel Santos (presidente colombiano e sosia del comandante Kirk, peraltro interpretato dal canadesissimo William Shatner).
Bardini, nato a Siena nel 1959 entra in carriera diplomatica nel 1984. Il suo primo incarico alla Farnesina è al Cerimoniale e, successivamente, al Servizio Stampa. Nel 1986 parte per Toronto e poi nel 1990 è a Tunisi. Al suo rientro a Roma nel 1994 è assegnato alla Direzione Generale Affari Economici. Nel 1998 parte per Melbourne dove è Console Generale e nel 2001 si trasferisce alla Rappresentanza permanente presso il Consiglio Atlantico a Bruxelles. Nel 2005 rientra a Roma alla Direzione Generale Cooperazione
Politica Multilaterale ed i Diritti Umani. Nel 2008 torna a Toronto con l`incarico di Console Generale.
(foto tratta da Internet)
Video hard distrugge la carriera militare di Alexandra-Kim
Ogni tanto la 'pruderie' canadese porta a scoprire alcune notizie legate alla vita privata di alcune persone, sbattuta sulla prima pagina di alcuni tabloid in perfetto stile britannico. E' il caso della catena del 'Sun' che, proprio sullo stile d'oltreoceano, attravero il "Toronto Sun", l'"Ottawa Sun", il "Calgary Sun", eccetera, unisce con sapienza notizie deflagranti, foto ammiccanti e una spolverata di sano conservatorismo. E così diventa di importanza capitale la notizia dell'iPhone rubato a una giovane soldatessa canadese, con tanto di video 'hard' incorporato.
Alexandra-Kim Martin-Roberge, militare dal maggio 2009 e il sogno di 'servire' in fanteria, un po' come quello di spegnere incendi lo era di Grisù il Draghetto. Quebecoise, una delle due uniche donne del Terzo Battaglione del Royal Canadian Regiment, il suo obiettivo era poter andare in missione operativa in Afghanistan. Ma il furto, da parte di un commilitone, nel 2010, del suo cellulare con una clip lunga 13 minuti che la ritraeva visibilmente intenta in scene di sesso, ne ha distrutto la carriera.
"E' stata come l'esplosione di una bomba atomica. Per una donna in fanteria, questa è la peggior cosa che possa capitare", ha detto la Martin-Roberge al "Sun". E, peggio nel peggio, le immagini sono circolate anche in tutti gli ambienti militari, anche in quelli stranieri. Arrivando perfino all'insulto gratuito, o ad alcune bizzarre richieste di autografo da parte di sconosciuti che la fermavano mentre si trovava in operazione. Alla beffa si è aggiunto l danno di dove ripresentarsi di fronte a una corte marziale.
Non ci saranno conseguenze, ma intanto la sua carriera è rovinata e la Martin-Roberge è in cura presso uno psicanalista. "Avrei dato tutto per il mio reggimento, ho fatto uno sforzo enorme come donna per essere accettata in un ambiente maschile", ha detto. Ma, probabilmente, non ne è valsa la pena.
(foto Jacques Charbonneau)
Alexandra-Kim Martin-Roberge, militare dal maggio 2009 e il sogno di 'servire' in fanteria, un po' come quello di spegnere incendi lo era di Grisù il Draghetto. Quebecoise, una delle due uniche donne del Terzo Battaglione del Royal Canadian Regiment, il suo obiettivo era poter andare in missione operativa in Afghanistan. Ma il furto, da parte di un commilitone, nel 2010, del suo cellulare con una clip lunga 13 minuti che la ritraeva visibilmente intenta in scene di sesso, ne ha distrutto la carriera.
"E' stata come l'esplosione di una bomba atomica. Per una donna in fanteria, questa è la peggior cosa che possa capitare", ha detto la Martin-Roberge al "Sun". E, peggio nel peggio, le immagini sono circolate anche in tutti gli ambienti militari, anche in quelli stranieri. Arrivando perfino all'insulto gratuito, o ad alcune bizzarre richieste di autografo da parte di sconosciuti che la fermavano mentre si trovava in operazione. Alla beffa si è aggiunto l danno di dove ripresentarsi di fronte a una corte marziale.
Non ci saranno conseguenze, ma intanto la sua carriera è rovinata e la Martin-Roberge è in cura presso uno psicanalista. "Avrei dato tutto per il mio reggimento, ho fatto uno sforzo enorme come donna per essere accettata in un ambiente maschile", ha detto. Ma, probabilmente, non ne è valsa la pena.
(foto Jacques Charbonneau)
Rob Ford ha fatto 'crack'
Rob Ford che fuma crack, quasi un ossimoro per chi conosce le abitudini 'conservatrici' del sindaco di Toronto che ha sostituito quel David Miller che per sette lunghi ha retto, con atteggiamento più che liberale, le sorti della città più 'open minded' del Nord America.
La vicenda nasce da un video girato con uno smartphone da un gruppo di somali, che starebbe cercando di venderlo a giornali scandalistici a cifre altissime, un video che sarebbe stato visto da due giornalisti del Toronto Star e da un collega di Gawker.
I reporter hanno detto di aver visto il video tre volte; Ford, seduto in una stanza, sembra fumare una pipa da crack, biascicando qualche parola contro Pierre Trudeau, ex primo ministro canadese e padre dell'attuale leader del partito liberale canadese, definito un 'frocio' (fatto che invece potrebbe essere assolutamente reale, conoscendolo).
Immediata la reazione degli avocati del sindaco, 44 anni tra pochi giorni, in carica dal dicembre 2010, spesso criticato per atteggiamenti 'sopra le righe', fino all'accusa di essere stato trovato ubriaco in più di un'occasione , con tanto di richiesta di entrare in un centro di disintossicazione. Va detto che il Toronto Star non può certamente essere definito un giornale 'conservatore', ma va anche aggiunto che Ford, votato dalle periferie torontine, mentre la città è solidamente un feudo del 'laburismo' più acceso, non è mai stato amato da queste parti. Troppo 'amerikano', troppo eccessivo, troppo fieramente 'wasp' in una città aperta naturalmente alle spinte provenienti da quell'enorme percentuale di stranieri che ne costituisce il nerbo.
(foto tratta dall'home page del Toronto Star)
mercoledì 15 maggio 2013
Space Oddity nello spazio, è virale il video di Chris Hadfield
Ormai è già storia, leggenda dei video virali e dello spazio che mischia scienza e fantascienza. In una clip che unisce la poesia visionaria di Stanley Kubrick e il senso del vuoto cosmico di Ridley Scott, è ormai diventato 'virale' sul web il video che Chris Hadfield, comandante canadese della missione Expedition 35 sulla Stazione Spaziale Internazionale, ha realizzato cantando una 'cover' del celebre "Space Oddity", canzone pubblicata da David Bowie nel 1969 in occasione dell'impresa dell'Apollo 11.
Nato a Sarnia, nell'Ontario, nel 1959, Hadfield ha scritto, postando il video, davvero geniale: "In tributo al genio di David Bowie, ecco Space Oddity, registrata sulla stazione spaziale. Un'ultima vista del mondo". Voce e chitarra sono state
registrate a bordo della Stazione spaziale, mentre il piano e gli altri strumenti sono stati aggiunti da un gruppo di collaboratori sulla Terra. Il testo del pezzo è anche stato lievemente cambiato: invece di 'Major Tom' il personaggio inventato da Bowie, Hadfield cita infatti la navetta Soyuz. Lo stesso 'duca bianco' ha dimostrato di apprezzare la scelta, commentando sul proprioo profilo Facebook: "Hallo Spaceboy".
Personalmente trovo questa scelta qualcosa di incredibilmente poetico e struggente. Forse una delle migliori e più vere interpretazioni di questa dolcissima meravigliosa canzone.
(foto The Times)
martedì 14 maggio 2013
Corriere Canadese: pubblicazioni sospese, ma la testata va riaperta al più presto
Cosa succede al Corriere Canadese? Succede che il più grande e storico giornale italiano all'estero (venne fondato da Dan Iannuzzi nel 1954), punto di riferimento per la comunità italocanadese (oltre un milione e mezzo di persone, mica cotiche), ha deciso di sospendere le pubblicazioni. E al Corriere io ci sono anche stato, durante i miei quasi tre anni di Canada. Ed è per questo che la notizia mi fa ancora più male. Perché conosco chi ci lavora, e bene.
Ora leggo da Wikipedia che "il giorno 4 maggio 2013, la direzione della Multimedia Nova Corporation ha dovuto sospendere le pubblicazioni del giornale in modo indeterminato, con messa in liquidazione della testata a causa dell'interruzione dei pagamenti da parte dell'Italmedia, l'editore del Corriere".
Sul sito del Corriere leggo le parole sconsolate di Franco Siddi, segretario Generale della FNSI, che non portano soldi, ma tanta solidarietà, e almeno è qualcosa, soprattutto quando, nelle righe conclusive del suo intervento sottolinea: "Ai colleghi la piena solidarietà e l'impegno a non lasciarli soli, a far sentire comunque la loro voce – che da oggi diventa di speranza in una riapertura al più presto possibile – da parte della Federazione Italiana della Stampa e mia personale". La speranza è che questa bella frase non rimanga tale, ma si solidifichi presto in una fattiva riapertura della testata.
Aggiungo, peraltro senza conoscere dati e numeri, che sebbene sia comprensibile il peso dei costi della carta e della stampa, almeno la testata online la si poteva lasciare tranquillamente operativa. Oppure il 'colosso' Corriere (perché tale è) è franato così, all'improvviso, sulle proprie gambe, come un brontosauro finito nelle sabbie mobili?
Chiudo con le parole del direttore, Paola Bernardini, con cui ho avuto il piacere di lavorare, nel suo articolo di 'commiato' (spero davvero temporaneo): "Questa drastica sospensione della pubblicazione del Corriere colpisce una redazione già provata da una pesante ristrutturazione e che da quattro anni lotta con i contributi tagliati, il Milleproroghe, gli effetti della crisi economica globale, il magro fatturato pubblicitario (ps: lo so bene, c'ero anch'io in quei giorni...)... Il Corriere avrà un futuro? La chiusura definitiva sarebbe un 'delitto editoriale'. Perché un quotidiano che ha quasi 60 anni di storia, il secondo più antico a Toronto dopo lo Star, non avrebbe dovuto subire tutto questo. Doveva e deve essere considerato un bene prezioso, di cui si avrà la percezione solo quando verrà a mancare".
E, aggiungo, faccia qualcosa quello stesso Ordine che da noi giornalisti pretende di essere giustificato rimanendo troppo spesso sordo ai nostri bisogni, alle sopraffazioni, alle umiliazioni cui siamo costretti ad assistere e a subire, quasi sempre da parte degli editori. Faccia qualcosa la politica, anche quella appena insediata a Ottawa e proveniente dall'Italia. Facciano qualcosa quelli che dicono sempre di essere 'pronti a fare qualcosa' quando serve, ma solo se serve a loro. Facciano qualcosa gli imprenditori, e sono tanti, che in Canada dividono il proprio cuore con l'Italia. Investire sull'informazione non è per forza un 'vuoto a perdere', se fatto con intelligenza e limpidezza. Le persone capaci al Corriere Canadese ci sono e le ho conosciute personalmente. Meritano rispetto e meritano di proseguire a fare quello che sanno fare meglio e che è il loro lavoro: quello del giornalista.
(foto tratta dalla home page del Corriere Canadese)
Ora leggo da Wikipedia che "il giorno 4 maggio 2013, la direzione della Multimedia Nova Corporation ha dovuto sospendere le pubblicazioni del giornale in modo indeterminato, con messa in liquidazione della testata a causa dell'interruzione dei pagamenti da parte dell'Italmedia, l'editore del Corriere".
Sul sito del Corriere leggo le parole sconsolate di Franco Siddi, segretario Generale della FNSI, che non portano soldi, ma tanta solidarietà, e almeno è qualcosa, soprattutto quando, nelle righe conclusive del suo intervento sottolinea: "Ai colleghi la piena solidarietà e l'impegno a non lasciarli soli, a far sentire comunque la loro voce – che da oggi diventa di speranza in una riapertura al più presto possibile – da parte della Federazione Italiana della Stampa e mia personale". La speranza è che questa bella frase non rimanga tale, ma si solidifichi presto in una fattiva riapertura della testata.
Aggiungo, peraltro senza conoscere dati e numeri, che sebbene sia comprensibile il peso dei costi della carta e della stampa, almeno la testata online la si poteva lasciare tranquillamente operativa. Oppure il 'colosso' Corriere (perché tale è) è franato così, all'improvviso, sulle proprie gambe, come un brontosauro finito nelle sabbie mobili?
Chiudo con le parole del direttore, Paola Bernardini, con cui ho avuto il piacere di lavorare, nel suo articolo di 'commiato' (spero davvero temporaneo): "Questa drastica sospensione della pubblicazione del Corriere colpisce una redazione già provata da una pesante ristrutturazione e che da quattro anni lotta con i contributi tagliati, il Milleproroghe, gli effetti della crisi economica globale, il magro fatturato pubblicitario (ps: lo so bene, c'ero anch'io in quei giorni...)... Il Corriere avrà un futuro? La chiusura definitiva sarebbe un 'delitto editoriale'. Perché un quotidiano che ha quasi 60 anni di storia, il secondo più antico a Toronto dopo lo Star, non avrebbe dovuto subire tutto questo. Doveva e deve essere considerato un bene prezioso, di cui si avrà la percezione solo quando verrà a mancare".
E, aggiungo, faccia qualcosa quello stesso Ordine che da noi giornalisti pretende di essere giustificato rimanendo troppo spesso sordo ai nostri bisogni, alle sopraffazioni, alle umiliazioni cui siamo costretti ad assistere e a subire, quasi sempre da parte degli editori. Faccia qualcosa la politica, anche quella appena insediata a Ottawa e proveniente dall'Italia. Facciano qualcosa quelli che dicono sempre di essere 'pronti a fare qualcosa' quando serve, ma solo se serve a loro. Facciano qualcosa gli imprenditori, e sono tanti, che in Canada dividono il proprio cuore con l'Italia. Investire sull'informazione non è per forza un 'vuoto a perdere', se fatto con intelligenza e limpidezza. Le persone capaci al Corriere Canadese ci sono e le ho conosciute personalmente. Meritano rispetto e meritano di proseguire a fare quello che sanno fare meglio e che è il loro lavoro: quello del giornalista.
(foto tratta dalla home page del Corriere Canadese)
NHL playoff 2013: Boston-Toronto, sfida secca tra Original Six
In tutto questo bailamme (da Wikizionario: confusione, caos, specialmente di rumore o fracasso prodotto dalla folla) di notizie in cui il Canada è protagonista, non posso evitare che la prima vera notizia di Canada 2.0 riguardi l'hockey ghiaccio.
Stanotte si gioca gara-7 dei quarti di finale della Eastern Conference fra Boston Bruins e Toronto Maple Leafs. Parliamo di NHL, of course. Fra mezzora o poco meno (al momento in cui questo post vedrà la luce) il TD Garden esploderà all'ingaggio d'inizio.
Canadesi totali 'underdog' della serie, eppure con la consapevole incoscienza di chi non ha nulla da perdere. Phil Kessel che ritrova il gol, Dion Phaneuf che ritrova la leadership, James Reimer che non ha mai avuto bisogno di ritrovarsi, perché in tanti lo hanno sempre impalmato 'portiere del futuro'.
E, come molti dicono 'the Future is Now'. Eppure, malgrado i quasi tre anni vissuti a Toronto e l'accredito fisso alla Gondola dell'Air Canada Centre, personalmente tiferò per i Bruins.
I fan dei Leafs sono troppo saccenti per i miei gusti. Perdenti come qualche squadra ben nota alle spiagge italiche, ma come questa eccessivamente chiassosi in tempi di vittoria. Non fanno per me. (foto ESPN)
lunedì 13 maggio 2013
Canada, un amore che non è mai finito
Ricominciamo: Canada e dintorni, scuse per passare il tempo, una scelta di vita che ho mantenuto per quasi tre anni, prima di ritornare a casa, perché, diciamocela tutta, alla fine vincono sempre gli affetti.
Il Canada e Toronto per me sono stati una splendida amante, ma dopo una intima relazione fatta di tanti abbracci ma anche di qualche litigio, il ritorno alla 'normalizzazione' è arrivato non senza qualche rimpianto.
Prima o poi tornerò, caro Canada, andremo fuori a prenderci un caffé insieme, magari al 'Gatto Nero', ci guarderemo negli occhi e ricorderemo il passato, quei momenti intensi vissuti assieme.
Intanto continuerò a parlare di te qui, su questo blog il cui nome evoca quello che gestivo altrove, in una struttura 'verticale' (od 'orizzontale', com'è che le chiamiano?). Buon Canada a tutti.
(foto Bordignon)
Il Canada e Toronto per me sono stati una splendida amante, ma dopo una intima relazione fatta di tanti abbracci ma anche di qualche litigio, il ritorno alla 'normalizzazione' è arrivato non senza qualche rimpianto.
Prima o poi tornerò, caro Canada, andremo fuori a prenderci un caffé insieme, magari al 'Gatto Nero', ci guarderemo negli occhi e ricorderemo il passato, quei momenti intensi vissuti assieme.
Intanto continuerò a parlare di te qui, su questo blog il cui nome evoca quello che gestivo altrove, in una struttura 'verticale' (od 'orizzontale', com'è che le chiamiano?). Buon Canada a tutti.
(foto Bordignon)
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