martedì 30 gennaio 2018

Riscaldamento globale 'restringe' gli insetti, studio canadese

Il riscaldamento globale influisce sulla 'taglia' degli organismi: lo afferma uno studio canadese dell'Università della BritishColumbia, in cui si sottolinea come l'aumento delle temperature stia influendo in maniera decisiva in particolare sulle dimensioni di alcuni coleotteri.
Alla ricerca, pubblicata sul Journal of Animal Ecology, ha lavorato una squadra di studenti che ha esaminato circa 6.500 coleotteri di otto specie diverse, originari di due regioni canadesi, e conservati nella collezione del museo dell'ateneo, riportando per ognuno informazioni di diverso tipo, dalle dimensioni a luogo e data di ritrovamento. Un lavoro che ha portato alla raccolta di dati per un arco temporale di un secolo. Gli studenti hanno così misurato i cambiamenti di taglia negli insetti negli ultimi 40 o 100 anni e hanno messo in relazione questi dati con quelli sui cambiamenti del clima nelle due aree di provenienza dei coleotteri.
Dall'analisi è emerso che negli ultimi 45 anni si sono verificati aumenti di temperatura in autunno di 1,6 gradi nel Lower Mainland e di 2,25 gradi nell'Okanagan. A fronte di questi incrementi alcuni scarafaggi risultavano più piccoli e altri no. A risentire maggiormente del cambiamento di clima i coleotteri più grandi, ridottisi del 20% in quasi mezzo secolo.

Bitcoin, 'cripto' hedge fund Polychain guarda alla Borsa di Toronto

Polychain Capital, il 'cripto' hedge fund appoggiato da Sequoia Capital e Andreessen Horowitz, lavora alla quotazione. L'obiettivo è sbarcare alla Borsa di Toronto e raccogliere 325 milioni di dollari. Lo riporta l'agenzia Bloomberg.
Polychain, che investe in asset legati alle blockchain, è stato creato nel 2016 da Olaf Carlson-Wee, il primo dipendente della piattaforma di scambio di Bitcoin Coinbase. (fonte: ANSA)

Italia-Canada, riunione sistema a Ottawa per le strategie 2018

Claudio Taffuri, ambasciatore italiano in Canada
Monitoraggio degli appalti pubblici all'indomani dell'entrata in vigore dell'accordo di libero scambio Ue-Canada, promozione del comparto difesa e aerospazio, attrazione degli investimenti canadesi 'inwards', energie pulite, ricerca scientifica e tecnologica: questi i temi tratteggiati dall'ambasciatore italiano in Canada, ClaudioTaffuri, nel corso di una riunione di coordinamento a Ottawa dei rappresentanti degli Enti preposti alla promozione del sistema economico italiano in Canada.
Alla riunione, hanno partecipato i Consoli Generali di Toronto, Montreal e Vancouver, i Direttori degli Istituti di Cultura, i rappresentanti del Ministero della Difesa, ICE, ENIT, Camere di Commercio italiane, Banca d'Italia, e delle più importanti aziende italiane in Canada: Astaldi, Campari, Delmar Chemicals, Enel Green Power, Ferrero, Fincantieri, GE Nuovo Pignone, IDS North America, Lavazza, Leonardo, Rina Services e Thor & Partners.
Scopo della riunione era di definire le priorità strategiche per l'azione promozionale italiana in Canada del 2018 con l'obiettivo - ha detto l'Ambasciatore Taffuri - "di imprimere un impulso e uno slancio ancor maggiore alle già eccellenti relazioni bilaterali".
Sul piano dell'export, la bilancia commerciale bilaterale fra Italia e Canada ha segnato nei primi undici mesi del 2017 risultati positivi: l'Italia si è confermata l'ottavo fornitore del Canada con un volume dell'interscambio di circa 9,5 miliardi di dollari canadesi e una crescita delle esportazioni del +7.5% rispetto allo stesso periodo del 2016. (fonte: ANSA)

sabato 27 gennaio 2018

Davos, Trudeau, presenta il CPTPP e bacchetta Trump

In attesa di Donald Trump, al Forum Economico Mondiale di Davos fari puntati su Justin Trudeau, che ha improntato il proprio discorso sulla parità di genere economica, spiegando che gli Stati Uniti avrebbero un'economia di 1.750 miliardi di dollari più grande se le donne avessero gli stessi diritti e retribuzioni degli uomini, ennesima 'lezioncina' a distanza nei confronti del presidente americano in procinto di atterrare nella località svizzera.
Il primo ministro canadese ha anche coniato il suo CPTPP, l'accordo commerciale trans-pacifico delineato da 11 Paesi dopo l'abbandono dei negoziati da parte della Casa Bianca, e che al TPP iniziale aggiunge la connotazione 'comprehensive' e 'progressive'. "Sono lieto di annunciare che abbiamo appena raggiunto a Tokyo l'accordo commerciale CPTPP. Abbiamo inserito elementi progressisti per farne un win-win per tutti, è il giusto accordo che porterà più lavoro e prosperità per la classe media in Canada".

Bombardier vince guerra commerciale con Boeing

La società canadese Bombardier ha vinto la guerra commerciale contro l'americana Boeing negli Stati Uniti. La International Trade Commission (ITC americana, l'autorità statunitense per il commercio, ha bocciato all'unanimità le tariffe del 292% varate dall'amministrazione di Donald Trump sugli ordinativi degli aerei passeggeri serie C della Bombardier da parte di vettori americani. Un duro colpo per la Boeing che aveva accusato la rivale canadese di pratiche commerciali scorrette, "rea" di essersi aggiudicata un ordine Delta "per la sua politica di prezzi stracciati". (fonte: AGI)

Coniugi Sherman: nessun suicidio, fu assassinio

La polizia canadese indaga per omicidio nel caso della morte della coppia di miliardari Honey eBarry Sherman, rinvenuti senza vita nella loro casa a Toronto in dicembre.
Dopo sei settimane di indagini le autorità tornano sui propri passi e, accantonata l'ipotesi dell'omicidio-suicidio, parlano ora di omicidio commesso da più persone.
Nessuna indiscrezione sui possibili responsabili anche se, secondo alcuni spifferi, la lista sarebbe 'lunga'.
La coppia era stata rivenuta senza vita nella propria abitazione da un agente immobiliare. Il fatto che non ci fossero indicazioni di ingressi forzati nell'abitazione ha lasciato presupporre che si trattasse di un omicidio-suicidio, ipotesi fin da subito respinta dalla famiglia. Le nuove prove raccolte indirizzano ora però la polizia sulla strada dell'omicidio. I coniugi Sherman erano popolare per la loro attività di beneficenza, elargendo milioni di dollari a università e ospedali. (fonte: ANSA)

martedì 23 gennaio 2018

Brexit, la Gran Bretagna esplora la via del Canada

Nelle due foto due immagini tratte da Il Sole 24 Ore
In un articolo del quotidiano Il Sole 24 Ore, la giornalista Chiara Bussi sottolinea come potrebbe essere quello canadese il modello preso a prestito dalla Gran Bretagna per la Brexit. Per i britannici si profilerebbe così un accordo ispirato a quello con il Canada, pur se con alcune modifiche. Una soluzione che renderebbe meno traumatici gli effetti della rottura.
Scrive la Bussi: "Dopo l’opzione del modello svizzero o di quello norvegese, un accordo su ispirazione del Ceta, l’Accordo economico e commerciale globale siglato con il Canada, sembra negli ultimi tempi in pole position... Non si tratterà di un semplice “copia e incolla”, precisano gli addetti ai lavori, ma questo accordo di libero scambio, il primo siglato con un Paese del G7, potrebbe rappresentare un punto di partenza per i negoziati che inizieranno a marzo. Con possibili integrazioni per arrivare a un «Canada plus», o persino a un «plus plus plus», a seconda degli aspetti che dovranno essere precisati e concordati. Un’ipotesi che non dispiacerebbe a Italia, Germania e Belgio, perché consentirebbe di limitare i danni della Brexit".

Classifica migliori nazioni al mondo, Canada dietro solo alla Svizzera

Le classifiche dei vari parametri canadesi
Il Canada è stato classificato come seconda migliore nazione al mondo nella graduatoria stilata da U.S. News & World Report Best Countries, in occasione del World Economic Forum di Davos.
Secondo il rapporto, al comando della classifica, tenendo conto di tutti i parametri, è la Svizzera, mentre alle spalle del Paese nordamericano si piazzano Germania, Regno Unito e Giappone. La Francia è al nono posto, l’Italia al 15°. Le classifiche mettono in fila, per ciascun parametro, i primi venti Paesi del globo.
Leggi anche:
Reputation Institute, Canada primo in classifica nel 2017

Nafta, prendono il via i negoziati a Montreal

E' incerto il destino dell'accordo commerciale Nafta tra Stati Uniti, Canada e Messico che dovranno limare le loro differenze durante il nuovoround negoziale al via da oggi a Montreal.
Si tratta del sesto e penultimo ciclo di trattative per modernizzare l'intesa di libero scambio a tre siglata nel 1994, dopo che il presidente Donald Trump ha preteso la sua rinegoziazione. Washingtonaddebita al Nafta la perdita di migliaia di posti di lavoro a stelle e strisce nel manifatturiero e l'imponente rosso commerciale degli USA con il Messico. Il ministro del Commercio canadese ha messo in chiaro che Ottawa non accetterà un accordo che non tuteli i propri interessi.
Fra le questioni più scottanti, la proposta statunitense di fissare un livello minimo di componenti auto "Made in America". (fonte: AGI)

lunedì 22 gennaio 2018

NHL, i Leafs rompono il tabù della Battle of Ontario

Questa volta i Toronto Maple Leafs ce l'hanno fatta, imponendosi nella Battle of Ontario, e per giunta in trasferta, superando per 4-3 gli Ottawa Senators, sfoderando un grande inizio di terzo periodo, che gli ha consentito di recuperare due reti di svantaggio realizzando un tris mortifero per i padroni di casa.
La serie delle tre partite stagionali rimane a favore dei biancorossoneri, ma i Leafs potranno pareggiare la sfida nell'ultimo incontro in programma in calendario, che si giocherà all'Air Canada Centre il 10 febbraio.

I PRECEDENTI STAGIONALI:
18/09/2017 - Ottawa Senators-Toronto Maple Leafs 6-2 (preseason)
19/09/2017 - Toronto Maple Leafs-Ottawa Senators 2-5 (preseason)
21/10/2017 - Ottawa Senators-Toronto Maple Leafs 6-3
10/01/2018 - Toronto Maple Leafs-Ottawa Senators 3-4



venerdì 19 gennaio 2018

Trudeau contro il movimento per la vita: "Non in linea con la nostra società"

Justin Trudeau, primo ministro canadese, una volta di più ribadisce la propria linea connessa con alcuni dei punti fermi della sinistra mondiale, quali quelli dell'aborto.
Clamorosa la notizia che arriva dal Nord America in cui, in antitesi alla linea del presidente statunitense, Donald Trump, Trudeau obbligherà i gruppi che vogliono sfruttare i fondi del programma per il lavoro giovanile estivo ad impegnarsi a rispettare e sostenere i cosiddetti 'diritti individuali', che comprenderebbero pure quelli riproduttivi, ovvero quelli relativi all'aborto. Il programma prevede 70mila posti per giovani tra i 15 e i 30 anni. Finora molti gruppi in difesa della vita potevano godere di agevolazioni per assumere giovani avvocati che lavorassero su casi legali in cui fossero coinvolte persone colluse con atti abortisti. Verranno discriminate perfino le aziende che si rifiuteranno di firmare documenti in cui esprimano chiaramente il proprio favore all'aborto e all'ideologia LGBT.
Trudeau però è andato oltre, in pratica cancellando l'idea stessa di 'antiabortismo' dai valori della società canadese, un atto insomma di bolscevismo mentale, definendo chi difende i 'non ancora nati' come persone "non in linea con ciò che noi siamo come governo e come società".
Un atto illiberale oltre che a favore dell'omicidio di chi non può difendersi, sventolante una presunta libertà femminile che non può certo definirsi realizzata sulla morte di ciò che è la vera essenza della donna: la maternità.

martedì 16 gennaio 2018

La ragazzina islamica ha mentito, nessuna aggressione

Khawlah Norman
"Hijab Hoax", l'inganno dell'hijab. Sono questi i titoli dei giornali canadesi dopo la falsa notizia, pubblicata il 13 gennaio, dell'aggressione che una ragazzina musulmana di 11 anni avrebbe subito a Toronto da parte di un uomo che l'avrebbe tagliato il tradizionale copricapo islamico (hijab) con un paio di forbici, in quello che, inevitabilmente, era stato subito etichettato come un attacco di matrice razzista e islamofobo, proprio mentre il Canada si prepara a ricordare il primo anniversario della sparatoria avvenuta alla moschea di Quebec City, che aveva provocato la morte di sei persone.
La giovane islamica, Khawlah Noman, era balzata al centro dell'attenzione dei media, rilasciando anche un'insolita conferenza stampa, in cui aveva affermato di essersi "sentita confusa e spaventata". "Ho urlato quando ho visto che iniziava a tagliarmi l'hijab e lui è fuggito, - aveva proseguito la ragazza - ma poi è ritornato e ha continuato".
Immediate erano state le condanne da parte del mondo canadese, sempre molto sensibile al tema 'razzismo'. Il premier dell'Ontario, Kathleen Wynne, aveva definito l'attacco "un atto codardo e di odio".
E' bastata però una breve analisi dei fatti, da parte della polizia canadese, per negare la presunta 'evidenza'. "Una squadra di investigatori ha raccolto una quantità significativa di prove ed è giunta alla conclusione che gli eventi non si sono verificati", hanno confermato i responsabili delle forze dell'ordine.
Ovviamente dai 'liberali' dell'Ontario, di cui il primo ministro, Justin Trudeau, è campione, non è arrivata nessuna correzione di tiro rispetto alle accuse di intolleranza sparate a caso.

Corea, vertice a Vancouver sulle sanzioni

Si svolge questo martedì il Vancouver Ministers' Meeting on Security and Stability on the Korean Peninsula, non senza polemiche. Il governo canadese – co-promotore dell'iniziativa assieme agli Stati Uniti – sottolinea che il summit dei ministri degli Esteri è finalizzato a "dimostrare solidarietà in opposizione alle azioni illegali e pericolose della Corea del Nord» e a «lavorare insieme per rafforzare gli sforzi diplomatici verso una penisola coreana sicura, prospera e denuclearizzata". A questo fine, in agenda spicca il tema di come "rafforzare l'efficacia del regime sanzionatorio globale a supporto di un ordine internazionale basato sulle regole".
I partecipanti sono una ventina: Canada, Stati Uniti, Australia, Belgio, Colombia, Danimarca, Francia, Grecia, India, Italia, Giappone, Olanda, Nuova Zelanda, Norvegia, Filippine, Corea del Sud, Svezia, Thailandia, Turchia e Regno Unito.
Cina e Russia, che non partecipano all'incontro, hanno già espresso la loro contrarietà a un vertice che, in sostanza, riunisce i capi della diplomazia dei Paesi che parteciparono alla guerra di Corea del 1950-1953 sotto l'egida delle Nazioni Unite in difesa del Sud.

sabato 13 gennaio 2018

Epatite B, studio italocanadese scopre il virus in una mummia di 500 anni fa

Identificato il virus dell'epatite B in una mummia di 450 anni fa, dopo che per anni si è pensato che la causa della morte di un bambino vissuto circa 500 anni fa, il cui corpo fu imbalsamato e conservato nelle arche sepolcrali della Basilica di San Domenico Maggiore a Napoli, fosse il vaiolo.
Oggi, un team internazionale di ricercatori della McMaster University di Hamilton in Canada, diretto da Hendrik Poinar, e della divisione di paleopatologia dell'Università di Pisa, costituito da Gino Fornaciari e Valentina Giuffra, ha appurato che il bambino era portatore del virus dell'epatite B, gettando nuova luce su un agente patogeno complesso e mortale, che uccide quasi un milione di persone ogni anno.
I risultati sono stati pubblicati sulla rivista online "Plos Pathogens".
Nel corso delle missioni esplorative dell'Università di Pisa nella Basilica di San Domenico Maggiore a Napoli, dirette dal professor Fornaciari negli anni '80-'90, fu ritrovata la mummia intatta di un bambino di due anni indossante ancora la veste monastica dell'Ordine Domenicano, grazie alla quale i ricercatori hanno ottenuto il sequenziamento completo del genoma di un antico ceppo del virus dell'epatite B (HBV). (fonte: AGI)

Cambio Dollaro USA-Loonie, lieve miglioramento nel breve periodo

Facendo riferimento ai dati del 10 gennaio espressi dal sito di Teleborsa, si nota un composto rialzo per il cross USD contro Loonie, che archivia la sessione con un guadagno dello 0,66%. Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte del Dollaro USA nei confronti del Dollaro Canadese restano ancora lette in chiave negativa. Qualche segnale di miglioramento emerge invece per l'impostazione di breve periodo, letto attraverso gli indicatori più veloci che evidenziano una diminuzione della velocità di discesa. Possibile a questo punto un rallentamento della discesa in avvicinamento a 1,2451. La resistenza più immediata è stimata a 1,2589. Le attese sono per una fase di reazione intermedia tesa a riposizionare il quadro tecnico su valori più equilibrati e target a 1,2727, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi. (fonte: Teleborsa)

Bitcoin, il pollo fritto di KFC si compra in criptovaluta

Il pollo fritto di Kentucky Fried Chicken si può comprare anche in bitcoin. E' un'opzione disponibile solo in Canada e per un periodo limitato.
La scelta, più che una reale apertura alle criptovalute, è un'iniziativa di marketing, che però testimonia quanto i bitcoin siano diventati un argomento popolare. I clienti non possono presentarsi al bancone per pagare con la criptovaluta, ma possono farlo solo online: la transazione passa attraverso BitPay ed è disponibile per un solo prodotto, il "Bitcoin Bucket". Una confezione che costa 20 dollari canadesi, cui se ne aggiungono 5 per la consegna a domicilio.
Ma come fa KFC a calcolare il cambio, vista la volatilità di bitcoin? In modo piuttosto artigianale: sulla propria pagina Facebook, il marchio ha creato un contatore che segnala, in tempo reale, le fluttuazioni del valore del secchio. Cioè a quanti bitcoin equivalgono 20 dollari canadesi (nel secondo in cui queste righe sono state scritte 0,00104 bitcoin). Con una proposta speciale per il creatore della criptovaluta: "Se Satoshi rivela la sua identità - ha scritto su Twitter KFC Canada - il suo secchio lo offriamo noi". (fonte: AGI)

giovedì 11 gennaio 2018

NHL, Ottawa Senators vincenti nella Battle of Ontario

Gli Ottawa Senators rimangono la 'bestia nera' dei Toronto Maple Leafs e, anche in una delle loro peggiori stagioni recenti, vincendo per 4-3 sul ghiaccio avversario, ottengono la seconda vittoria stagionale nella Battle of Ontario, addirittura la sesta consecutiva se si contano anche le due sfide di 'preseason' e le ultime due partite della scorsa stagione.
Arrivati all'Air Canada Centre senza nulla da perdere, dopo il collasso casalingo contro i Chicago Blackhawks (2-8), i Senators si sono portati sul doppio vantaggio realizzando un gol nei primi due tempi con Thomas Chabot e Mike Hoffman, ma sono poi stati ripresi dai padroni di casa con Andreas Borgman e James van Riemsdyk, quest'ultimo in rete dopo 54 secondi nel terzo periodo. Subito dopo arrivava però il nuovo vantaggio di Ottawa, firmato da Gabriel Dumont, ma al 12'28" Morgan Rielly impattava nuovamente. Una distrazione dei Leafs creava, a tre minuti dalla fine, una situazione di 3-contro-1 che Tom Pyatt sfruttava al meglio, malgrado negli ultimi due minuti di gioco il 'goalie' di casa, Frederik Andersen, uscisse dai pali per l'uomo di movimento in più, creando così diversi momenti di panico sotto la porta di Craig Anderson, senza però riuscire a evitare la sconfitta finale.

I PRECEDENTI STAGIONALI:
18/09/2017 - Ottawa Senators-Toronto Maple Leafs 6-2 (preseason)
19/09/2017 - Toronto Maple Leafs-Ottawa Senators 2-5 (preseason)
21/10/2017 - Ottawa Senators-Toronto Maple Leafs 6-3

Negli ultimi 11 confronti fra le due rivali 'provinciali', Ottawa comanda con ben nove vittorie, una sconfitta e una sconfitta agli shootout, con un bilancio di reti di 44-28. Anderson infine, portiere dei Sens, ha vinto gli ultimi sette confronti disputati contro i rivali.



Nafta, il Canada si prepara all'uscita degli Stati Uniti

Un incontro dei rappresentanti Nafta
Il Canada si prepara all'uscita degli Stati Uniti dall'accordo commerciale Nafta (North American Free Trade Agreement). Lo riferisce una fonte che preferisce rimanere anonima in vista del prossimo round commerciale a Montreal alla fine del mese.
"Il governo canadese - ha spiegato la fonte - è consapevole della possibilità che il presidente Donald Trump annunci che gli Stati Uniti si ritirino dal Nafta", l'accordo di libero scambio a tre che comprende anche il Messico. Le negoziazioni si svolgeranno a Montreal dal 23 al 28 gennaio prossimi.
I titoli delle società Usa interessate al Nafta sono crollati ieri a Wall Street, mentre le valute canadese e messicana hanno perso terreno contro il dollaro. Trump ha costretto Canada e Messico a rinegoziare l'accordo commerciale siglato nel 1994, avvertendo che in assenza di un accordo gli USA si ritireranno. (fonte: AGI)

lunedì 8 gennaio 2018

Nomi indiani al posto di quelli ufficiali, la comica della nuova toponomastica canadese

Basta 23rd Avenue, ma l'impronunciabile Maskekosihk Trail
Si riproduce per intero un articolo tratto dal sito internet de Il Post, dedicato alla nuova toponomastica canadese e ai problemi sollevati dalle nuove proposte governative, tese a sostituire gli storici nomi franco-britannici con altri, trattati dalla tradizione indiana delle popolazioni 'native', una sorta di 'debito storico' che il governo di Justin Trudeau sente di dovere nei confronti degli aborigeni nordamericani.

La nuova toponomastica canadese 
In realtà è vecchia: negli ultimi anni molti nomi di strade e di luoghi sono stati cambiati con gli equivalenti delle popolazioni native

In Canada da anni si sostituiscono, o si provano a sostituire, toponimi di origine europea con parole o nomi delle etnie native canadesi. Lo si fa seguendo una raccomandazione della Dichiarazione dei diritti dei popoli indigeni delle Nazioni Unite, che riconosce alle popolazioni native il diritto di conservare i propri nomi per indicare comunità ed elementi geografici. Nel 2017 più di 600 toponimi indigeni sono stati aggiunti ai registri nazionali, e oggi circa 30mila dei 350mila toponimi canadesi sono di origine indigena. Uno di questi è la stessa parola “Canada”, che nella lingua irochese significa “villaggio”.

Nel 2001 alcune località intorno a Ottawa – la capitale canadese, che prende il suo nome dall’etnia nativa canadese degli Odawa – furono accorpate alla città: si crearono così diverse situazioni di “doppioni”, strade che si chiamavano allo stesso modo e che da quel momento si ritrovarono nella stessa città. Sono circa 80, e da 15 anni si sta provando a cambiarne i nomi: ma spesso non è semplice, ha spiegato un articolo dell’Economist, perché molti residenti non sono d’accordo. Lo scorso novembre il comune ha per esempio rinominato una delle strade chiamate River Street con un nome alternativo, Onigam Street: “onigam” in algonchino significa “trasporto di merci”.

Un altro nome che ha creato delle dispute è stato Maskekosihk Trail (letteralmente “sentiero del popolo della terra della medicina”), scelto dal comune di Edmonton, il capoluogo della provincia dell’Alberta, per sostituire 23rd Avenue. Un consigliere comunale si è opposto alla decisione dicendo che il nuovo nome è più difficile da pronunciare del precedente: i rappresentanti dei Cree – la principale etnia nativa canadese – hanno risposto dicendo di aver dovuto «affrontare degli scioglilingua» sin dall’arrivo degli europei.

In alcuni casi i nomi non sono stati sostituiti, nonostante la volontà di farlo: quando la provincia dei Territori del Nord-Ovest si separò da quella di Nunavut nel 1999, fu proposto di cercarle un nome più breve. La seconda proposta che ricevette più voti fu “Bob”. Alla fine però non se ne fece nulla e il vecchio nome fu mantenuto. In un altro caso, nel 2015, tutti i nomi alternativi proposti per un fiume, il Mackenzie, sono stati accettati: ora lo si può chiamare Dehcho, Deho, Kuukpak, Nagwichoonjik o Grande Rivière. Hanno tutti lo stesso significato, cioè “grande fiume”.

I Nakoda, un’altra etnia nativa canadese, vorrebbero poi che la città di Calgary, la terza più grande del Canada, diventasse “Wichispa Oyade”, che significa “città dell’Elbow”, dal nome di uno dei tre fiumi che la attraversano. I Siksika invece vorrebbero che si chiamasse “Mohkinstsis-aka-piyosis”, che significa “molte case sul fiume Elbow”. L’amministrazione provinciale però non ha mai considerato di rinominare la città, il cui nome deriva da quello della baia di Calgary, in Scozia.

In alcuni casi, diversamente rispetto a quello di Calgary, le ragioni a favore della sostituzione di un toponimo sono legate a ciò che fece la persona da cui deriva. Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha per esempio cambiato il nome dell’edificio in cui si trova il suo ufficio, che era chiamato palazzo Hector-Louis Langevin, perché era il nome di un avvocato che provò a tagliare i legami tra i bambini nativi canadesi e le loro famiglie facendoli vivere nei convitti da lui fondati. Per una ragione simile, i gruppi che rappresentano i nativi canadesi vorrebbero cambiare nome al fiume Cornwallis, che si trova nella Nuova Scozia: il suo nome deriva infatti da quello di un governatore britannico che offriva delle ricompense a chi gli portava gli scalpi della tribù Mi’kmaq.

Una delle più recenti discussioni su questo tema riguarda Amherst Street, una strada di Montreal lunga 1,5 chilometri. Prende il suo nome da Jeffrey Amherst, un comandante dell’esercito britannico che a metà del 18esimo secolo combatté contro i popoli nativi alleati dei francesi, in quelli che oggi sono il Canada e gli Stati Uniti. Amherst chiamava i nativi americani «razza esecrabile» e diceva che avrebbero dovuto essere completamente sterminati. Per questo l’Amherst College del Massachusetts non riconosce più il comandante come propria mascotte, sebbene ne abbia mantenuto il nome. Montreal vuole fare lo stesso con la sua strada, ma per ora non ha ancora trovato un nome sostitutivo: una delle opzioni prese in considerazione è Pontiac, il nome di un capo Odawa che si ribellò contro Amherst.

Mondiali Under 20 hockey ghiaccio, il Canada torna campione

Vanno al Canada i Mondiali Under 20 di hockey ghiaccio. Nella finale giocata contro la Svezia però, i nordamericani hanno dovuto sudare non poco per tornare a conquistare il titolo, che mancava dal loro palmarés dal 2015.
A Buffalo, i nordamericani hanno infatti sconfitto la Svezia con il punteggio di 3-1, ma soltanto grazie a un break negli ultimi istanti di gioco, quando ormai la sfida sembrava incanalarsi verso l'overtime. La formazione di Monten ha tenuto l'1-1 fino al 58'20", quando Steenbergen ha riportato avanti i suoi; a chiudere la contesa è poi giunto 26" dopo il gol di Formenton a porta vuota.
Per il Canada si tratta del 17° titolo in questa competizione, mentre per gli scandinavi il secondo posto rappresenta una sorta di 'abbonamento': 11 volte è toccato agli svedesi, recentemente nel 2008, nel 2009, nel 2013 e nel 2014, oltre a quello di quest'anno.
La medaglia di bronzo è andata agli Stati Uniti, padroni di casa, impostisi con un netto 9-3 sulla Repubblica Ceca.

L'albo d'oro del torneo, nato nel 1977, dal 1990

domenica 7 gennaio 2018

In Canada parte la corsa al cobalto, prezzi raddoppiati

Si riproduce di seguito l'articolo, tratto dal quotidiano La Stampa, a firma di Francesco Semprini, dedicato alla 'corsa al cobalto'.

Auto elettriche, smartphone e batterie. E in Canada parte la corsa al cobalto
I prezzi del minerale raddoppiati in un anno, Toronto vuole superare il Congo come produttore mondiale

di Francesco Semprini

È l’elemento chimico di numero atomico 27. Il suo simbolo è «Co» e il nome sembra derivi dal greco kobalos, traducibile con folletto, «kobold» in tedesco, probabilmente dato ai minatori della Foresta Nera che incolpavano i folletti di fargli trovare un metallo inutile anziché il desiderato oro. Ed invece oggi il cobalto è protagonista di un riscatto senza precedenti che gli sta facendo scalare la tavola periodica degli elementi sino ad affacciarsi all’Olimpo dei metalli preziosi. Ed il tutto grazie alla progressiva, quanto inesorabile, diffusione delle auto elettriche, perché il cobalto è un materiale fondamentale per la realizzazione delle batterie al litio che vengono poi montate sulle cosiddette vetture «alternative» a basso impatto ambientale. 

A brindare sono i minatori del Canada, un Paese ricco di giacimenti di cobalto che hanno visto aumentare come non mai la richiesta del metallo in passato disponibile in grandi quantità nelle miniere della Repubblica democratica del Congo. I conflitti che stanno però dilaniando il Paese africano, associati a una serie di problematiche relative allo sfruttamento di mano d’opera locale, rendono complicato, se non proibitivo, l’approvvigionamento da fonti congolesi, pertanto il settore dell’«automotive innovativa» si rivolgono altrove. Ma non è tutto, perché il metallo, che è un ottimo conduttore assieme a litio e nickel, è largamente utilizzato anche nella realizzazione di batteria per prodotti elettronici portatili, come smartphone e pc. 

Un business globale da miliardi di dollari, un’opportunità imperdibile per il Canada terzo produttore di cobalto dopo Congo e Cina, con una quota del 6% sull’output mondiale secondo Us Geological Survey, l’ente federale americano di settore. Ecco allora che giganti nazionali come Vale, titolare di una miniera di cobalto a Sudbury, in Ontario, e Sherritt International, stanno accelerando su investimenti e produzione. Accanto a loro, però, ci sono realtà più piccole, come Royal Nickel, First Cobalt e Fortune Minerals, che stanno raccogliendo fondi di «venture Capital» per dar via a esplorazioni del sottosuolo, alla ricerca di giacimenti da sfruttare. Il balzo della domanda ha spinto il prezzo del cobalto a 75 mila dollari per «metric ton» al London Metal Exchange, ovvero oltre il doppio rispetto ai valori di inizio anno. Secondo quanto riporta il «Wall Street Journal», le attese sono per un ulteriore raddoppio dei prezzi di listino nei prossimi due anni, legati a un massiccio aumento della richiesta di batteria per auto elettriche. E soprattutto in virtù delle ristrettezze nell’offerta del metallo, visto che sino a qualche tempo fa il Congo produceva circa i due terzi del cobalto utilizzato nel mondo. Sino a quando l’opinione pubblica internazionale non ha preso coscienza delle devastanti condizioni dei lavoratori delle miniere nazionali e dello sfruttamento del lavoro minorile. 

Secondo un rapporto di Amnesty International pubblicato nel 2016, le compagnie congolesi impiegano anche bambini di sette anni sottoposti a turni di lavoro massacranti e sicurezza azzerata. Il «cobalto dello sfruttamento» veniva poi venduto a raffinerie cinesi e quindi destinato all’industria delle batterie. Un fenomeno che ha provocato l’indignazione collettiva e l’introduzione di certificazioni ad hoc per assicurare la provenienza del metallo e impedire che la corsa al metallo non si prestasse a nuove forme di schiavismo. Tanto che nove grandi produttori di auto come Volkswagen, Ford e Daimler hanno dato vita a un osservatorio al fine di individuare la provenienza delle materie prime utilizzate per componenti e veicoli, a partire proprio dall’oggi tanto desiderato cobalto.

sabato 6 gennaio 2018

Due aerei si scontrano a Toronto, nessuna vittima

Due aerei si sono scontrati questo venerdì notte al Pearson International Airport di Toronto, causando l'incendio della coda di uno di questi. Miracolosamente non si registrano né vittime né feriti.
Protagonisti dell'incidente un aereo della compagnia WestJet, arrivato da Cancun, Messico, con 168 passeggeri e sei membri del personale di bordo, fermo nell'attesa di muoversi il 'gate' assegnatogli, e un aereo della Sunwing, che stava arrivando da un altro imbarco, completamente vuoto e rimorchiato dal personale di terra.

venerdì 5 gennaio 2018

Sacchetti di plastica, Montreal mette al bando le borse sottili

Sulla base di una normativa teoricamente simile a una già in vigore in Italia – ma disattesa nel nostro paese secondo i calcoli di Assobioplastiche dal 60% dei casi – dal Canada arriva un esempio positivo: Montreal, dal 1° gennaio, è la prima grande città canadese a bandire completamente l’uso delle classiche borse di plastica sottili (sotto ai 50 micrometri), sia tradizionali che biodegradabili (contengono un additivo che ne facilita la decomposizione con luce e calore). Potranno continuare ad essere usate quelle per i prodotti freschi ma alla cassa bisognerà comunque utilizzare una borsa di plastica spessa o riutilizzabile. L’importo per famiglia sarà ben più rilevante: 15 centesimi per ogni borsa di plastica spessa, mentre quelle riutilizzabili (in stoffa, cartone o altro materiale) costano – tasse incluse – oltre 1,20 dollari, mentre Amazon e Walmart ne vendono di più resistenti a oltre 2 dollari l’una.
Tutti i commercianti hanno pochi mesi di tempo per adeguarsi: dal 5 giugno (data scelta simbolicamente perché è la Giornata mondiale dell’Ambiente) scatteranno multe sino a 2.000 dollari per le catene (la metà per i negozi individuali) alla prima infrazione, poi a salire.
A breve seguiranno altre città: Victoria, capitale della British Columbia ma di ridotte dimensioni, ha già annunciato che adotterà un analogo provvedimento da luglio, mentre anche Vancouver – la principale metropoli dell’Ovest – sta ragionandoci, e probabilmente seguirà Toronto. (fonte: Democratica.com)

Monika Schaefer arrestata in Germania per negazionismo

Monika Schaefer
L'arresto in Germania della violinista canadese Monika Schaefer, accusata di negazionismo, che nella nazione tedesca di oggi viene considerato reato, mi lascia sgomento. Qualsiasi cosiddetto reato di opinione o di pensiero e parola non dovrebbe avere spazio in una nazione civile.
Nel 2018 quanto successo durante la Seconda Guerra Mondiale, sia dal punto di vista pratico che idealistico, dovrebbe ormai appartenere alle casse di legno dove sono rinchiusi i cadaveri di chi ha combattuto ed è morto, per gli ideali dell'una e dell'altra parte. Invece ancora oggi leggiamo di politici che sventolano bandiere di paura per difendere demagogicamente i privilegi di piccole caste, così legittimando i governi con cui quotidianamente siamo costretti a confrontarci.
Premesso questo, la notizia cruda è che la Schaefer, insegnante di violino dell'Alberta, è stata arrestata a Monaco di Baviera mentre assisteva al processo che vedeva coinvolta Sylvia Stolz, avvocato noto per le sue posizioni negazioniste, e arrestata a sua volta per questo 'psicoreato' che in Germania viene considerato un crimine.
La Schaefer ha realizzato anche un altro video, sempre disponibile su Youtube, collegato alla Truth and Justice for Germans Society, un'organizzazione mirata a restaurare il 'buon nome' della Germania, in particolare collegato ai fatti accaduti durante la guerra. Va detto che, osservando il logo del gruppo (e anche alcune capigliature dei suoi iscritti), i legami con il neonazismo appare siano puramente... voluti.
Soddisfazione al riguardo è stata espressa dall'organizzazione ebraica del B’nai Brith Canada.
La Schaefer si era candidata nel 2016 con il Green Party, ma poi aveva dovuto ritirarsi dopo un video, da lei postato su Youtube, in cui definiva l'Olocausto "la più grande e perniciosa bugia della storia".

Startup Toronto: Rubikloud raccoglie 37 milioni di dollari

Nuovo aumento di capitale da 37 milioni di dollari per Rubikloud, la startup che aiuta i rivenditori a innovare con strumenti cloud che utilizzano intelligenza artificiale.
Il round è stato guidato da Intel Capital, Inovia Capital, Oteaf, Horizons Ventures e Access Industries. Elana Lian ha guidato l'investimento per Intel Capital e si unirà al consiglio di amministrazione di Rubikloud. L'investimento porta a 47 milioni di dollari le risorse raccolte dalla società, fondata nel 2013 da Dan Theirl, Frank Thomas, Kerry Liu (ceo) e basata a Toronto.
Rubikloud offre una serie di prodotti 'Software as a service' (SaaS) per aiutare i rivenditori a rendere più efficienti le promozioni e a profilare meglio i clienti, dando anche ai commercianti la possibilita' di creare proprie applicazioni personalizzate. Fra gli strumenti sviluppati, RubiCore, per importare e convalidare i dati delle aziende dai loro sistemi a quello proprietario di Rubikloud. RubiOne, poi, è un set di strumenti di machine learning e librerie progettate per creare le proprie applicazioni.
L'azienda prevede di utilizzare le risorse dell'aumento di capitale per l'espansione internazionale, con l'obiettivo di aprire uffici in Europa e in Asia. Proprio l'internazionalizzazione è al centro della riflessione di Kerry Liu. "I rivenditori tradizionali sanno bene che cosa rischiano se non utilizzano l'intelligenza artificiale", ha detto. "I primi tre livelli di vendita al dettaglio che l'Intelligenza Artificiale influenzerà e trasformerà saranno la supply chain - la catena di approviggionamento - la sede centrale dell'azienda e il negozio", ha aggiunto Stacey Shulman, Chief Innovation Officer presso la Retail Solutions Division di Intel Corporation. (fonte: AGI)

giovedì 4 gennaio 2018

BlackBerry, accordo con cinese Baidu per auto autonoma

BlackBerry e la cinese Baidu hanno siglato un accordo per sviluppare insieme tecnologia per la guida autonoma.
L'accordo ha messo le ali ai titoli della società con quartier generale a Toronto, saliti del 13%, sui massimi da quattro anni.
L'intesa, che vedrà l'utilizzazione del software di BlackBerry Qnx per la piattaforma di guida autonoma Baidu, denominata Apollo, segue analoghi accordi del gruppo canadese con società come Qualcomm, Denso e Aptiv, molto scrutinati dagli analisti. Qnx potrebbe infatti rivelarsi la tecnologia chiave per l'industria dei veicoli autonomi. BlackBerry prevede che Qnx cominci a generare ricavi dal 2019. (fonte: AGI)
Per tutte le notizie di carattere tecnologico, consulta il sito mvtechno.it

mercoledì 3 gennaio 2018

Sensuale e formosa, ecco la modella che fa impazzire i canadesi

Lei si chiama Cat Solomon ed è ovviamente un nome d'arte. Canadese di Toronto, è stata la modella di Jack Boland per l'edizione del 21 dicembre 2017 relativamente alla seguitissima pagina delle Sunshine Girls, ormai una tradizione storica del quotidiano nordamericano, che vanta decenni di modelle piùo meno affermate che, attraverso le pagine del giornale canadesi, hanno conosciuto un'ampia notorietà.
A fotografare le modelle del Sun è, ormai da tempo, Boland che, negli ultimi tempi, ha spostato la propria attenzione su fanciulle cosiddette 'curvy', formose e voluttuose, una vera e propria rivincita sugli 'stecchi' che hanno la fortuna della fashion fino a pochi anni fa.
Cat Solomon, che oltre a svolgere il lavoro di modella, è anche attrice e truccatrice, si ispira chiaramente ai personaggi dei cartoni animati, in particolare quelli dei fumetti della Marvel. Fa parte di numerose agenzie di moda, Bombshells Exclusives, Toronto Dymes, Beyounique Models e Kloeys Kloset, fra le altre, ed è comparsa già in altre due occasioni sul Sun, sempre fotografata da Boland: il 14 aprile 2015 e il 29 febbraio 2016.
Amante dei gatti, ne possiede uno che ha chiamato Sassy, come uno dei personaggi di "Homeward Bound". Appassionata degli anni '60, per lei, infine, anche alcuni lavori teatrali, come la partecipazione all'opera rock The Devil's Swan. (foto di Jack Boland)




Joshua Boyle, vittima dei talebani, arrestato per abusi sessuali

Joshua Boyle con la famiglia
E' giallo in Canada alla notizia che un ex ostaggio dei talebani, Joshua Boyle, liberato il 12 ottobre scorso con la moglie americana Caitlan Coleman e i loro tre figli nati durante la prigionia durata 5 anni, è stato arrestato e incriminato con 15 capi di imputazione, fra cui abusi sessuali e minacce di morte contro una vittima la cui identità non è stata rivelata.
Boyle comparirà di fronte a un giudice ad Ottawa. Boyle e la Coleman, sposati dal 2011, vennero sequestrati dai talebani nel 2012 durante un pericoloso viaggio a piedi per l'Afghanistan. Più tardi vennero ceduti al clan Haqqani, signori della guerra collegati ai militari pakistani.
Boyle, un musulmano convertito, si rifiutò di tornare in patria su un volo militare statunitense, temendo di finire nei guai perché difensore di un prigioniero 15enne di Guantanamo. Al suo arrivo in Canada ha accusato i sequestratori di avere stuprato la moglie e ucciso la figlia, sua quartogenita. accuse respinte dal portavoce degli ex studenti coranici, Zabihullah Mujahid. (fonte: AGI)

Maggie Manning, dal Canada a Brindisi per il tuffo di Capodanno

Viene riprodotto di seguito un articolo tratto da Brindisireport.

Dal Canada a Brindisi per il tuffo di Capodanno: la storia di Maggie
Maggie Manning, 17enne para-nuotatrice, è la 114esima iscritto al tuffo nella Conca. "Entusiasta di trascorrere le vacanze a Brindisi"

Si chiama Maggie Manning, 17enne para-nuotatrice e vive a Salmon Arm, in British Columbia - Canada. È proprio lei, con il numero di iscrizione 114 la più bella ed emozionante storia della nona edizione del “Tuffo di Capodanno” in programma, come noto, lunedì 1° gennaio 2018, quando alle ore 10 Maggie raggiungerà “La Conca” sulla Litoranea Nord, in località Sciaia a Brindisi in Puglia con i suoi familiari, per partecipare all’imperdibile evento entrato ormai nella tradizione del Capoluogo Adriatico.
A raccontare il perché di questa scelta, la stessa adolescente canadese che dalla sua casa dall’altra parte del globo, ha digitato la seguente mail: “Mi chiamo Maggie Manning ed ho 17 anni. La mia passione è nuotare e faccio appunto parte di un Team Canadese di para-nuotatori. Ho subito 10 operazioni ai fianchi ed ora indosso un tutore e cammino grazie alle stampelle”.
“Ogni anno la mia squadra di nuoto a Salmon Arm, ‘Be Canada’ nuota nel lago Shuswap il giorno di Capodanno devolvendo il ricavato alla Maggie Manning - Canada Primo Piano-2 ricerca sul diabete. Lo scorso anno il lago era così ghiacciato che vi erano ghiacci galleggianti”.
“Quest’anno quando ho saputo che avrei festeggiato l’arrivo de nuovo anno in Italia ho chiesto a mia madre se avessi potuto nuotare quel giorno ed insieme abbiamo cercato una manifestazione che facesse a caso mio. Quando ho scoperto con grande emozione che questo sarebbe potuto essere possibile, anche in Italia con il ‘Tuffo di Capodanno’, mi sono sentita felice e molto entusiasta di trascorrere le mie vacanze a Brindisi una città bellissima del sud Italia”.
“Successivamente, ho per caso conosciuto Francesca Scarano una ragazza che mi ha gentilmente aiutato a realizzare questo mio piccolo/grande desiderio , mettendosi a disposizione ed in contatto con i diretti organizzatori dell’ evento. Un caro saluto dal Canada M. Manning”
Una straordinaria testimonianza di tenacia di una atleta paralimpica che supera ogni barriera e che servirà come riflessione sulla dotazione anche negli stabilimenti balneari pubblici e privati brindisini di attrezzature per disabili.
Intanto sono saliti ufficialmente a 128 (20 donne e 11 minori 7-12 anni) i goliardici che per hanno sottoscritto la partecipazione all’atteso appuntamento brindisino del primo giorno dell’anno all’interno dello splendido stand allestito nella Galleria del Centro Commerciale “Le Colonne” di Brindisi, partner anche in questa edizione.
Anche in questa occasione, il “Tuffo di Capodanno” passaggio immancabile della tradizione brindisina, punta al record di iscrizioni e presenze per una iniziativa, senza scopo di lucro e da sempre legata alla solidarietà, con il sostegno anche da parte di semplici simpatizzanti non tuffatori, cittadini generosi, negozianti e aziende aderenti alla causa per l’obiettivo solidale di questa edizione: raccogliere fondi da devolvere all’Associazione “Il bene che ti voglio”, per la realizzazione di progetti destinati a bambini e ragazzi affetti da autismo.

martedì 2 gennaio 2018

NBA: DeRozan da record, 52 punti per lui

Notte da incorniciare per DeMar DeRozan, il giocatore dei Toronto Raptors che nella notte NBA del primo dell'anno ha trascinato i suoi alla vittoria su Milwaukee mettendo a segno 52 punti, suo record personale e la migliore marcatura di sempre nella sua formazione.
La partita è finita ai supplementari con il punteggio di 131-127 per i padroni di casa canadesi, ma lo spettacolo di DeRozan è stato assoluto, e consente a Toronto di restare al secondo posto nella classifica della Eastern Conference alle spalle dei Boston Celtics. (fonte: ANSA)

Capodanno Canada, le locandine dei party di Toronto

Locandine, immagini costruite apposta per attirare a non mancare a quello che viene considerato l'appuntamento più importante dell'anno.
Sono i poster che alcuni dei locali più importanti di Toronto hanno messo in rete e sulle proprie porte in vista dei party che hanno riempito in occasione della grande festa di Capodanno.
Ve ne ripropongo alcuni fra i più colorati e attraenti.