giovedì 29 novembre 2018

Lauren Southern, no all'islam e all'immigrazione

Lauren Southern in una foto tratta dal suo profilo Facebook
Di seguito pubblico un interessante articolo de "Il Giornale", pubblicato l'anno scorso dedicato a una delle giornaliste d'assalto dell'alt-right del Canada, la bionda Lauren Southern, torontina, classe 1995, decisa a fare sentire alta la propria voce nel mondo dormiente e politically correct canadese.

Lauren Southern, l'attivista che combatte islam, immigrazione e Ong

La giornalista-attivista Lauren Souther, seguita sui social e idolo della destra americana: anti-gender e contro l'immigrazione, combatte le azioni delle Ong nel Mediterraneo

di Giuseppe De Lorenzo

C'era anche lei nella barca che venerdì scorso ha cercato di fermare la nave Aquarius della Ong "Sos Mediterranée" nel porto di Catania: Lauren Southern, giovane giornalista che vive in Canada e sposa le battaglie della destra americana ed europea.
"Se i politici non fermeranno le imbarcazioni - diceva in diretta su Periscope durante il blitz - ci pensiamo noi a fermare le Ong".
Bionda, affascinante, molto seguita sui social. Su Twitter raccoglie qualcosa come 273mila follower, gran parte dovuti alle sue manifestazioni pro-Trump. Come accadde all'University of California di Berkeley, dove Lauren andò il 27 aprile scorso per protestare contro l'annullamento della conferenza dell'autrice conservatore Ann Coulter.
Insieme al collega Gavin McInnes, la Southern intrattenne il pubblico della destra statunitense al MLK Park leggendo un estratto del discorso che avrebbe dovuto tenere la Coulter nell'Ateneo "progressista". "Possono essere in grado di impedirci di parlare al campus - disse - potrebbero essere in grado di lanciare pugni, di spruzzarci spray al peperoncino, di buttarci contro mattoni, ma non possono fermare un'idea". E poi aggiunse: "Non possono fermare la storia di questa nazione e la nostra determinazione a difendere la libertà di parola".
Nata nel 1995, ha lavorato per "The Rebel Media", un quotidiano online canadese incardinato sui temi conservatori. Tra le altre cose, la Southern si è anche candidata per il Libertarian Party of Canada alle elezioni federali del 2015. Gli studi li ha iniziati alla Fraser Valley, per poi abbandonarli e concentrarsi sulle sue battaglie politiche. Alle elezioni del 2015 rischiò di non arrivare in fondo alla campagna elettorale quando i colleghi di partito protestarono per la sua manifestazione anti-femminista che divenne rapidamente virale sui social. Reintegrata poco prima del voto, perse la corsa elettorale ma guadagnò visibilità mediatica. Non solo. Nel 2016 a Vancouver mentre sosteneva le ragioni anti-gender, sottolineando come in natura esistano solo il maschio e la femmina, un avversario le rovesciò un recipiente pieno di urina in testa. Il forte seguito raccolto in anni di militanza le ha permesso di scalare rapidamente la vetta dei libri più venduti su Amazon a gennaio 2017, quando è uscito il suo libro su islam e immigrazione.
Nei giorni precedenti alla missioni anti-Ong a Catania, Lauren aveva realizzato un lungo reportage insieme a Generazione Identitaria. Che su temi come Nazione, Patria e identità fonda le sue battaglie. Un po' le idee sposate dalla Southern.

Jeon So-mi nei guai per colpa delle 'trasparenze'

Jeon So-mi, cantante nata in Canada e di origini coreane, canadesi e olandesi, è di nuovo al centro dell'attenzione, e delle polemica, proprio in Corea del Sud, la terra in cui ha scelto di lavorare e di crescere, anche in tema di notorietà.
17 anni, Jeon So-mi ha fatto di parlare di sé i tanti fan sparsi in giro per il mondo (e in particolare in Asia) in particolare per le foto in un succinto abito trasparente postate sul suo account Twitter.
Vincitrice del reality "Produce 101", la giovane cantante ha fatto parte di una classica K-pop band, le I.O.I., un trio che, in un'altra foto 'galeotta' scattata nell'ottobre 2017, era stato accusato di... bere alcolici (cosa vietata ai minori in Corea del Sud) in quanto le ragazze posavano accanto a delle bottiglie di prodotti alcolici.

Keystone XL, TransCanada vuole riprendere i lavori

La TransCanada ha chiesto ai giudici federali statunitensi di poter riprendere i lavori dell'oleodotto Keystone XL per collegare le sabbie bituminose dell'Alberta al Texas.
Il portavoce della TransCanada, Terry Cunha, ha detto che la società ha fermato tutti i lavori dopo le sentenza del giudice federale del Montana che si è espresso contro il progetto negli Usa lo scorso mese. La società reclama ora di poter continuare a lavorare nonostante tale sentenza.
"L'ingiunzione attuale sta rappresentando una minaccia diretta e immediata sul mantenimento di circa 700 posti di lavoro e di altre posizioni create per sostenere le attività che precedono la realizzazione di questo progetto", ha dichiarato Cunha in una nota sulla pipeline. (fonte: AGI)

Esperto G20 canadese aggredito a Buenos Aires

John Kirton
John Kirton, ricercatore canadese e uno dei massimi esperti mondiali del G20, è statoaggredito, percosso e derubato a Buenos Aires, mentre passeggiava con due colleghi nella moderna zona di Puerto Madero.
Kirton, autore di numerosi saggi e responsabile del gruppo di ricerca sul G20 dell'Università di Toronto, stava camminando vicino a una stazione di autobus, non lontano dalla darsene dove si trovano alcuni dei migliori ristoranti della città, quando è stato aggredito da sconosciuti che gli hanno derubato di tutto quanto aveva con sé. "Non piangete per me, ma per l'Argentina!", ha twittato ironicamente sul proprio profilo.

Lake Louise, la Weidle più veloce nelle prove

L'ultima gara presentata dall'austriaco Kronen Zeitung
A Lake Louise, nella provincia canadese dell'Alberta, è tempo di prove in vista delle due discese libere previste di Coppa del Mondo di sci, cui farà seguito la disputa di un Super-G.
La tedesca Kira Weidle è stata la più veloce con il tempo di 1'49"26, davanti alla coppia di austriache composta da Nicole Schmidhofer (1'49"85) e Cornelia Hütter (1'50"09).
Migliore azzurra Nadia Fanchini, che con il decimo tempo ha chiuso in 1'50"99. E' scesa in pista anche Federica Brignone che, dopo il successo nel gigante di Killington, aveva annunciato di voler gareggiare ormai anche in questa disciplina. Per lei 19° posto in 1'51"46, mentre più indietro Nicol Delago ha chiuso in 1'51"59.

Orso grizzly uccide madre e la piccola figlia

Un orso grizzly ha ucciso una donna di 37 e la sua bambina di 10 mesi. E' successo in Canada, nel territorio di Yukon, vicino al lago Einarson, in una remota zona boschiva.
La donna, Valerie Theoret, insegnante di francese, si trovava in vacanza con il marito e la piccola Adele Roesholt. Il padre della piccola si era allontanato dalla baita, e anche lui è stato affrontato dall'orso, che ha affrontato e ucciso. Purtroppo però il dramma si era già compiuto.