Per il quarto anno di fila il Team Canada ha raggiunto la finale della Coppa Spengler. La formazione che allinea alcuni dei più forti giocatori canadesi del campionato elvetico ha superato in semifinale i tedeschi del Norimberga con il punteggio di 4-2. Nell'altra semifinale i finlandesi del KalPa Kuopio hanno avuto la meglio per 2-1 sui padroni di casa del Davos, in gergo 'rinforzato' con alcuni giocatori prestati da altre formazioni svizzere.
Vittorioso nelle precedenti tre finali, il Team Canada potrebbe così eguagliare il record di poker di vittorie consecutive che già detiene, quando si impose fra il 1995 e il 1998.
lunedì 31 dicembre 2018
domenica 30 dicembre 2018
Cinema canadese: "Stonados", il vero disastro è il film
Finisce il 2018 con un film canadese che era meglio non vedere. La mia review di pellicole 'made in Canada', dopo alcuni episodi sfortunati, si schianta (è proprio il caso di dirlo) su "L'urlo della Terra", titolo originale "Stonados", pellicola d'azione del 2013, film di una bruttezza difficilmente eguagliabile.
Wikipedia lo definisce in inglese (nessuno si è sprecato a realizzare una versione italiana) come "low-budget science-fiction action disaster television film directed by Jason Bourque. It is set in Boston and was filmed in Victoria, BC. The film was generally poorly received".
Il film tratta di un terrificante tornado a base di pietre (da qui la nuova parola creata per l'occasione 'stonado') che si abbatte sulla città di Boston. Il regista è canadese, Jason Bourque (si chiama veramente così, non ha nulla a che vedere con il protagonista del film di spionaggio "The Bourque Identity"), e canadese è l'intero cast, composto da Paul Johansson, Sebastian Spence, Jessica McLeod, Miranda Frigon, William B. Davis e Thea Gill.
Effetti speciali pessimi, interpretazione al limite della sopportazione, sceneggiatura orrenda. Di questo film non si salva nulla, a parte l'avvenenza della Frigon, attrice e cantante, di cui certamente avrò modo di parlare in un altro post.
Wikipedia lo definisce in inglese (nessuno si è sprecato a realizzare una versione italiana) come "low-budget science-fiction action disaster television film directed by Jason Bourque. It is set in Boston and was filmed in Victoria, BC. The film was generally poorly received".
Il film tratta di un terrificante tornado a base di pietre (da qui la nuova parola creata per l'occasione 'stonado') che si abbatte sulla città di Boston. Il regista è canadese, Jason Bourque (si chiama veramente così, non ha nulla a che vedere con il protagonista del film di spionaggio "The Bourque Identity"), e canadese è l'intero cast, composto da Paul Johansson, Sebastian Spence, Jessica McLeod, Miranda Frigon, William B. Davis e Thea Gill.
Effetti speciali pessimi, interpretazione al limite della sopportazione, sceneggiatura orrenda. Di questo film non si salva nulla, a parte l'avvenenza della Frigon, attrice e cantante, di cui certamente avrò modo di parlare in un altro post.
Khashoggi, Canada valuta l'annullamento di accordo economico con Arabia Saudita
Il primo ministro canadese JustinTrudeau ha annunciato che il suo governo sta cercando una via
d'uscita da un accordo da 13 miliardi di dollari concluso dalla
società locale General Dynamics Corp. con l'Arabia Saudita per
la vendita di alcuni veicoli corazzati.
In un'intervista trasmessa domenica concessa all'emittente CTV, Trudeau ha detto che il governo sta cercando "di capire se esiste un modo per non esportare più questi veicoli in Arabia Saudita". Il primo ministro non ha fornito ulteriori dettagli. In precedenza, Trudeau aveva fatto sapere che questo accordo non poteva essere annullato a causa delle pesanti penali contenute nel contratto. Il mese scorso pero', il premier canadese aveva detto che il Canada potrebbe congelare i permessi di esportazione relativi ad accordi per l'esportazione di forniture militari "usate impropriamente".
Da oltre quattro mesi è in corso una disputa diplomatica tra i due paesi, aggravata dall'omicidio del giornalista Jamal Khashoggi, avvenuto il 2 ottobre nel consolato saudita di Istanbul per mano di un commando inviato da Riad. (fonte: AGI)
In un'intervista trasmessa domenica concessa all'emittente CTV, Trudeau ha detto che il governo sta cercando "di capire se esiste un modo per non esportare più questi veicoli in Arabia Saudita". Il primo ministro non ha fornito ulteriori dettagli. In precedenza, Trudeau aveva fatto sapere che questo accordo non poteva essere annullato a causa delle pesanti penali contenute nel contratto. Il mese scorso pero', il premier canadese aveva detto che il Canada potrebbe congelare i permessi di esportazione relativi ad accordi per l'esportazione di forniture militari "usate impropriamente".
Da oltre quattro mesi è in corso una disputa diplomatica tra i due paesi, aggravata dall'omicidio del giornalista Jamal Khashoggi, avvenuto il 2 ottobre nel consolato saudita di Istanbul per mano di un commando inviato da Riad. (fonte: AGI)
Cina, liberata l'insegnante arrestata dopo il caso Huawei
Sarah McIver, l'insegnante originaria dell'Alberta detenuta in Cina a causa di un problema con il suo permesso di lavoro, è stata liberata ed è subito rientrata nel proprio Paese. Il fatto era avvenuto nel contesto delle ritorsioni reciproche fra le due nazioni a causa dell'arresto in Canada di Meng Wanzhou,
alta dirigente della società tecnologica cinese Huawei.
Ufficialmente il fermo della McIver non era collegato al caso, tuttavia era arrivato dopo gli arresti, avvenuti il 10 dicembre, di altri due cittadini canadesi, l'ex diplomatico Michael Kovrig e il consulente per i rapporti con la Corea del Nord Michael Spavor, accusati di aver messo a rischio la sicurezza nazionale cinese.
Ufficialmente il fermo della McIver non era collegato al caso, tuttavia era arrivato dopo gli arresti, avvenuti il 10 dicembre, di altri due cittadini canadesi, l'ex diplomatico Michael Kovrig e il consulente per i rapporti con la Corea del Nord Michael Spavor, accusati di aver messo a rischio la sicurezza nazionale cinese.
venerdì 14 dicembre 2018
Hezbollah, anche per il Canada sono terroristi
La bandiera di Hezbollah |
Comunque, il buon Salvini si trova in ottima compagnia nel definire questo presunto partito politico come 'terrorista'. Lo è perfino per il super garantista Canada. E pure per Stati Uniti, Francia e Olanda. Oltre agli stati del Gulf Cooperation Council, cioé Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Oman e Kuwait, e in questo caso la cosa diventa comica, visto che, in questo caso, si tratta di alcuni fra i grandi Stati che proprio il terrorismo internazionale sostengono a furia di milioni di dollari investiti per la diffusione dell'Islam.
giovedì 29 novembre 2018
Lauren Southern, no all'islam e all'immigrazione
Lauren Southern in una foto tratta dal suo profilo Facebook |
Lauren Southern, l'attivista che combatte islam, immigrazione e Ong
La giornalista-attivista Lauren Souther, seguita sui social e idolo della destra americana: anti-gender e contro l'immigrazione, combatte le azioni delle Ong nel Mediterraneo
di Giuseppe De Lorenzo
C'era anche lei nella barca che venerdì scorso ha cercato di fermare la nave Aquarius della Ong "Sos Mediterranée" nel porto di Catania: Lauren Southern, giovane giornalista che vive in Canada e sposa le battaglie della destra americana ed europea.
"Se i politici non fermeranno le imbarcazioni - diceva in diretta su Periscope durante il blitz - ci pensiamo noi a fermare le Ong".
Bionda, affascinante, molto seguita sui social. Su Twitter raccoglie qualcosa come 273mila follower, gran parte dovuti alle sue manifestazioni pro-Trump. Come accadde all'University of California di Berkeley, dove Lauren andò il 27 aprile scorso per protestare contro l'annullamento della conferenza dell'autrice conservatore Ann Coulter.
Insieme al collega Gavin McInnes, la Southern intrattenne il pubblico della destra statunitense al MLK Park leggendo un estratto del discorso che avrebbe dovuto tenere la Coulter nell'Ateneo "progressista". "Possono essere in grado di impedirci di parlare al campus - disse - potrebbero essere in grado di lanciare pugni, di spruzzarci spray al peperoncino, di buttarci contro mattoni, ma non possono fermare un'idea". E poi aggiunse: "Non possono fermare la storia di questa nazione e la nostra determinazione a difendere la libertà di parola".
Nata nel 1995, ha lavorato per "The Rebel Media", un quotidiano online canadese incardinato sui temi conservatori. Tra le altre cose, la Southern si è anche candidata per il Libertarian Party of Canada alle elezioni federali del 2015. Gli studi li ha iniziati alla Fraser Valley, per poi abbandonarli e concentrarsi sulle sue battaglie politiche. Alle elezioni del 2015 rischiò di non arrivare in fondo alla campagna elettorale quando i colleghi di partito protestarono per la sua manifestazione anti-femminista che divenne rapidamente virale sui social. Reintegrata poco prima del voto, perse la corsa elettorale ma guadagnò visibilità mediatica. Non solo. Nel 2016 a Vancouver mentre sosteneva le ragioni anti-gender, sottolineando come in natura esistano solo il maschio e la femmina, un avversario le rovesciò un recipiente pieno di urina in testa. Il forte seguito raccolto in anni di militanza le ha permesso di scalare rapidamente la vetta dei libri più venduti su Amazon a gennaio 2017, quando è uscito il suo libro su islam e immigrazione.
Nei giorni precedenti alla missioni anti-Ong a Catania, Lauren aveva realizzato un lungo reportage insieme a Generazione Identitaria. Che su temi come Nazione, Patria e identità fonda le sue battaglie. Un po' le idee sposate dalla Southern.
Jeon So-mi nei guai per colpa delle 'trasparenze'
Jeon So-mi, cantante nata in Canada e di origini coreane, canadesi e olandesi, è di nuovo al centro dell'attenzione, e delle polemica, proprio in Corea del Sud, la terra in cui ha scelto di lavorare e di crescere, anche in tema di notorietà.
17 anni, Jeon So-mi ha fatto di parlare di sé i tanti fan sparsi in giro per il mondo (e in particolare in Asia) in particolare per le foto in un succinto abito trasparente postate sul suo account Twitter.
Vincitrice del reality "Produce 101", la giovane cantante ha fatto parte di una classica K-pop band, le I.O.I., un trio che, in un'altra foto 'galeotta' scattata nell'ottobre 2017, era stato accusato di... bere alcolici (cosa vietata ai minori in Corea del Sud) in quanto le ragazze posavano accanto a delle bottiglie di prodotti alcolici.
17 anni, Jeon So-mi ha fatto di parlare di sé i tanti fan sparsi in giro per il mondo (e in particolare in Asia) in particolare per le foto in un succinto abito trasparente postate sul suo account Twitter.
Vincitrice del reality "Produce 101", la giovane cantante ha fatto parte di una classica K-pop band, le I.O.I., un trio che, in un'altra foto 'galeotta' scattata nell'ottobre 2017, era stato accusato di... bere alcolici (cosa vietata ai minori in Corea del Sud) in quanto le ragazze posavano accanto a delle bottiglie di prodotti alcolici.
Keystone XL, TransCanada vuole riprendere i lavori
La TransCanada ha chiesto ai giudici
federali statunitensi di poter riprendere i lavori dell'oleodotto
Keystone XL per collegare le sabbie bituminose dell'Alberta al Texas.
Il portavoce della TransCanada, Terry Cunha, ha detto che la società ha fermato tutti i lavori dopo le sentenza del giudice federale del Montana che si è espresso contro il progetto negli Usa lo scorso mese. La società reclama ora di poter continuare a lavorare nonostante tale sentenza.
"L'ingiunzione attuale sta rappresentando una minaccia diretta e immediata sul mantenimento di circa 700 posti di lavoro e di altre posizioni create per sostenere le attività che precedono la realizzazione di questo progetto", ha dichiarato Cunha in una nota sulla pipeline. (fonte: AGI)
Il portavoce della TransCanada, Terry Cunha, ha detto che la società ha fermato tutti i lavori dopo le sentenza del giudice federale del Montana che si è espresso contro il progetto negli Usa lo scorso mese. La società reclama ora di poter continuare a lavorare nonostante tale sentenza.
"L'ingiunzione attuale sta rappresentando una minaccia diretta e immediata sul mantenimento di circa 700 posti di lavoro e di altre posizioni create per sostenere le attività che precedono la realizzazione di questo progetto", ha dichiarato Cunha in una nota sulla pipeline. (fonte: AGI)
Esperto G20 canadese aggredito a Buenos Aires
John Kirton |
Kirton, autore di numerosi saggi e responsabile del gruppo di ricerca sul G20 dell'Università di Toronto, stava camminando vicino a una stazione di autobus, non lontano dalla darsene dove si trovano alcuni dei migliori ristoranti della città, quando è stato aggredito da sconosciuti che gli hanno derubato di tutto quanto aveva con sé. "Non piangete per me, ma per l'Argentina!", ha twittato ironicamente sul proprio profilo.
Lake Louise, la Weidle più veloce nelle prove
L'ultima gara presentata dall'austriaco Kronen Zeitung |
La tedesca Kira Weidle è stata la più veloce con il tempo di 1'49"26, davanti alla coppia di austriache composta da Nicole Schmidhofer (1'49"85) e Cornelia Hütter (1'50"09).
Migliore azzurra Nadia Fanchini, che con il decimo tempo ha chiuso in 1'50"99. E' scesa in pista anche Federica Brignone che, dopo il successo nel gigante di Killington, aveva annunciato di voler gareggiare ormai anche in questa disciplina. Per lei 19° posto in 1'51"46, mentre più indietro Nicol Delago ha chiuso in 1'51"59.
Orso grizzly uccide madre e la piccola figlia
Un orso grizzly ha ucciso una donna di 37 e la sua bambina di 10 mesi. E' successo in Canada, nel territorio di Yukon, vicino al lago Einarson, in una remota zona
boschiva.
La donna, Valerie Theoret, insegnante di francese, si trovava in vacanza con il marito e la piccola Adele Roesholt. Il padre della piccola si era allontanato dalla baita, e anche lui è stato affrontato dall'orso, che ha affrontato e ucciso. Purtroppo però il dramma si era già compiuto.
La donna, Valerie Theoret, insegnante di francese, si trovava in vacanza con il marito e la piccola Adele Roesholt. Il padre della piccola si era allontanato dalla baita, e anche lui è stato affrontato dall'orso, che ha affrontato e ucciso. Purtroppo però il dramma si era già compiuto.
martedì 30 ottobre 2018
Gambero Rosso, premiato il Don Alfonso 1890 di Toronto
Importante riconoscimento per il nuovo ristorante canadese di Alfonso Iaccarino, inserito fra i 500 indirizzi top del Gambero Rosso. L'Apertura dell'Anno va infatti al Don Alfonso 1890, situato in 19 Toronto Street, in un quartiere esclusivo all'interno del Consumer’s Gas Building del 1852 di proprietà di Nick Di Donato (presidente e CEO della Liberty Entertainment Group).
Come scrive Floriana Barone nel suo post sul blog di Luciano Pignataro, nella cucina del nuovo locale canadese operano Alfonso ed Ernesto Iaccarino, affiancati da Saverio Macri, mentre general manager è Massimo Landi, salernitano con una lunga esperienza londinese e un curriculum con nomi prestigiosi come Savoy Hotel e Cipriani..
Come scrive Floriana Barone nel suo post sul blog di Luciano Pignataro, nella cucina del nuovo locale canadese operano Alfonso ed Ernesto Iaccarino, affiancati da Saverio Macri, mentre general manager è Massimo Landi, salernitano con una lunga esperienza londinese e un curriculum con nomi prestigiosi come Savoy Hotel e Cipriani..
Tassi, il Canada li alza all'1,75%
La Banca Centrale del Canada ha
alzato il tasso di riferimento di un quarto di punto portandolo
all'1,75%. E' la terza stretta monetaria varata quest'anno e la
quinta da quando, nel 2017, ha iniziato ad aumentare i tassi
nel 2017.
Inoltre, per la prima volta negli ultimi 10 anni, l'istituto centrale ha dichiarato di prevedere la rimozione completa dello stimolo monetario, e nel comunicato ha omesso il riferimento ad "approccio graduale", sottolineando la necessità di portare i tassi a livelli non più compatibili con una politica espansiva. (fonte: ANSA)
Inoltre, per la prima volta negli ultimi 10 anni, l'istituto centrale ha dichiarato di prevedere la rimozione completa dello stimolo monetario, e nel comunicato ha omesso il riferimento ad "approccio graduale", sottolineando la necessità di portare i tassi a livelli non più compatibili con una politica espansiva. (fonte: ANSA)
martedì 23 ottobre 2018
Il vino italiano si presenta in Canada
Il vino italiano ha cominciato il proprio grande tour del Canada. "A Tasting of Wines from
Italy" è il nome del roadshow, organizzato dall'ICE (Istituto per il Commercio
Estero).
Giunta alla sua 23.a edizione, la manifestazione farà tappa come ogni anno a Vancouver, Calgary, Toronto e terminerà a Montreal. L'iniziativa è divenuta con gli anni l'appuntamento commerciale di riferimento per il trade canadese e rappresenta oggi l'evento più accreditato dedicato al vino 'made in Italy' nel paese nordamericano.
Cento produttori italiani partecipano ai 'walk around tasting', con l'opportunità di entrare in contatto con oltre 3.500 operatori e interlocutori specializzati.
Numerose anche le iniziative 'satellite': a Vancouver si svolgerà il seminario "Taste of Tuscany" destinato ai 'product consultants' del monopolio e ai 'wine media' mentre a Calgary ci sarà la premiazione della migliore lista di vini dei ristoranti italiani.
In collaborazione con Vinitaly partiranno inoltre dei corsi di formazione nelle aree dove il vino è meno conosciuto con tappe a Ottawa, Halifax e St.Johns.
Per quanto riguarda la presenza sul mercato canadese, quella del vino italiano vive un ottimo momento. Il valore delle importazioni negli ultimi dieci anni è aumentato in modo esponenziale, da 301 milioni di dollari a 515 milioni, con una crescita del 71%. L'Italia è il primo esportatore di vino in Canada a livello quantitativo, con 80 milioni di litri forniti nel 2017, una crescita del 9% rispetto al 2016 (73,4 milioni di litri). In termini di vendite, il vino italiano ha superato il miliardo di dollari canadesi: circa 1/7 del fatturato totale del vino in Canada. Le tipologie di vino e i territori sono ancora dominati dalla presenza di regioni importanti come Toscana e Veneto ma si registra l'emergere delle regioni meridionali (Puglia, Campania e Sicilia) che per il rapporto qualità-prezzo risultano assai competitive. In definitiva, il Canada si presenta come un Paese ad alto consumo di bevande alcoliche, e il consumo di vino in particolare è cresciuto in modo significativo, specialmente nelle Province più popolate, come Ontario e Quebec. (foto Bordignon)
Giunta alla sua 23.a edizione, la manifestazione farà tappa come ogni anno a Vancouver, Calgary, Toronto e terminerà a Montreal. L'iniziativa è divenuta con gli anni l'appuntamento commerciale di riferimento per il trade canadese e rappresenta oggi l'evento più accreditato dedicato al vino 'made in Italy' nel paese nordamericano.
Cento produttori italiani partecipano ai 'walk around tasting', con l'opportunità di entrare in contatto con oltre 3.500 operatori e interlocutori specializzati.
Numerose anche le iniziative 'satellite': a Vancouver si svolgerà il seminario "Taste of Tuscany" destinato ai 'product consultants' del monopolio e ai 'wine media' mentre a Calgary ci sarà la premiazione della migliore lista di vini dei ristoranti italiani.
In collaborazione con Vinitaly partiranno inoltre dei corsi di formazione nelle aree dove il vino è meno conosciuto con tappe a Ottawa, Halifax e St.Johns.
Per quanto riguarda la presenza sul mercato canadese, quella del vino italiano vive un ottimo momento. Il valore delle importazioni negli ultimi dieci anni è aumentato in modo esponenziale, da 301 milioni di dollari a 515 milioni, con una crescita del 71%. L'Italia è il primo esportatore di vino in Canada a livello quantitativo, con 80 milioni di litri forniti nel 2017, una crescita del 9% rispetto al 2016 (73,4 milioni di litri). In termini di vendite, il vino italiano ha superato il miliardo di dollari canadesi: circa 1/7 del fatturato totale del vino in Canada. Le tipologie di vino e i territori sono ancora dominati dalla presenza di regioni importanti come Toscana e Veneto ma si registra l'emergere delle regioni meridionali (Puglia, Campania e Sicilia) che per il rapporto qualità-prezzo risultano assai competitive. In definitiva, il Canada si presenta come un Paese ad alto consumo di bevande alcoliche, e il consumo di vino in particolare è cresciuto in modo significativo, specialmente nelle Province più popolate, come Ontario e Quebec. (foto Bordignon)
Terremoto al largo di Vancouver, nessuna vittima
Tre forti scosse di terremoto hanno scosso il Canada, pur non provocando danni a persone o cose. La scossa più forte ha raggiunto la magnitudo di 6,8° della Scala Richter.
Il sisma è stato registrato al largo di Port Hardy, nella British Columbia. Non è stata diramata nemmeno un’allerta tsunami. L'osservatorio geologico degli Stati Uniti ha riferito l'epicentro del sisma è stato individuato a circa 300 chilometri da Tofino e a circa 200 chilometri dalla costa dell'isola di Vancouver, a una profondità di 10 chilometri. La scossa più forte è stata preceduta da un sisma di magnitudo 6,6 e seguita da un’altra scossa di 6,5.
La comunità scientifica ritiene che quella zona della zolla del Pacifico, nota con il nome di placca Juan de Fuca, sia potenzialmente in grado di causare terremoti anche superiori a magnitudo 8. Il 26 gennaio 1700, nella stessa area, si verificò un gigantesco terremoto, fra 8,7° e 9,2° della Scala Richter, cui fece seguito uno tsunami devastante (l'Orphan Tsunami) che si propagò per l'intero Pacifico, provocando migliaia di vittime. (foto 3B Meteo)
Il sisma è stato registrato al largo di Port Hardy, nella British Columbia. Non è stata diramata nemmeno un’allerta tsunami. L'osservatorio geologico degli Stati Uniti ha riferito l'epicentro del sisma è stato individuato a circa 300 chilometri da Tofino e a circa 200 chilometri dalla costa dell'isola di Vancouver, a una profondità di 10 chilometri. La scossa più forte è stata preceduta da un sisma di magnitudo 6,6 e seguita da un’altra scossa di 6,5.
La comunità scientifica ritiene che quella zona della zolla del Pacifico, nota con il nome di placca Juan de Fuca, sia potenzialmente in grado di causare terremoti anche superiori a magnitudo 8. Il 26 gennaio 1700, nella stessa area, si verificò un gigantesco terremoto, fra 8,7° e 9,2° della Scala Richter, cui fece seguito uno tsunami devastante (l'Orphan Tsunami) che si propagò per l'intero Pacifico, provocando migliaia di vittime. (foto 3B Meteo)
mercoledì 15 agosto 2018
Reddito minimo garantito, stop in Ontario
Il ministro Lisa MacLeod |
Il precedente governo liberale aveva lanciato un programma pilota, promuovendo il salario minimo come una panacea contro povertà e lavoro precario. L'esperimento dell'Ontario, da 150 milioni di dollari canadesi (quasi 100 milioni di euro), ha coinvolto 4mila partecipanti in tre diverse regioni di questa Provincia: da persone con lavori poco pagati, a precari, fino a cittadini con bisogno di assistenza sociale.
Subito dopo la loro salita al potere, i conservatori hanno rivisto la loro posizione sul salario minimo e il ministro per i Servizi sociali, Lisa MacLeod, ha annunciato la fine del test, descritto come "piuttosto costoso". "Non è la risposta per le famiglie dell'Ontario", ha aggiunto. Le autorità non hanno pubblicato dati a sostegno della loro posizione. "Non sarebbe stato sostenibile - ha concluso MacLeod - spendere più soldi per un programma che non funziona, non avrebbe aiutato nessuno". (fonte: AGI)
Ponte Morandi, il racconto di due ragazze canadesi
Il drammatico crollo del Ponte Morandi a Genova avrebbe potuto coinvolgere anche due giovani ragazze canadese, originarie di Toronto.
La notizia, riportata da diversi organi d'informazione canadesi, Tamar Bresge e Melissa Light, rispettivamente 23 e 22 anni, sfiorate alla lontana dalla vicenda, ma che hanno comunque ritenuto di dover raccontare la propria esperienza.
Le due giovani si trovavano infatti su di un treno proveniente dalla Francia e diretto verso Milano. Al momento del collasso del ponte il treno si trovava fermo alla stazione di Genova, pronto a ripartire lungo un percorso che lo avrebbe portato a passare proprio sotto alla struttura.
Le due studentesse hanno raccontato ai giornali l'iniziale sbigottimento, durante un violento temporale, un rumore sordo, e poi il passaggio delle informazioni avvenuto tra passeggero e passeggero, in un crescendo di agitazione. Le due ragazze hanno parlato di un 'ritardo', avvenuto alla stazione di Genova, che probabilmente avrebbe salvato loro la vita.
La notizia, riportata da diversi organi d'informazione canadesi, Tamar Bresge e Melissa Light, rispettivamente 23 e 22 anni, sfiorate alla lontana dalla vicenda, ma che hanno comunque ritenuto di dover raccontare la propria esperienza.
Le due giovani si trovavano infatti su di un treno proveniente dalla Francia e diretto verso Milano. Al momento del collasso del ponte il treno si trovava fermo alla stazione di Genova, pronto a ripartire lungo un percorso che lo avrebbe portato a passare proprio sotto alla struttura.
Le due studentesse hanno raccontato ai giornali l'iniziale sbigottimento, durante un violento temporale, un rumore sordo, e poi il passaggio delle informazioni avvenuto tra passeggero e passeggero, in un crescendo di agitazione. Le due ragazze hanno parlato di un 'ritardo', avvenuto alla stazione di Genova, che probabilmente avrebbe salvato loro la vita.
martedì 14 agosto 2018
Origine della crosta terrestre spiegata dalle rocce canadesi
Sarebbe stato un terribilebombardamento di meteoriti, avvenuto 4,2 miliardi di anni fa, a
forgiare e formare la crosta terrestre. Questa l'ipotesi che
spiegherebbe l'origine delle enigmatiche rocce, ricche di
silice, trovate in Canada, in quella che è la più antica
formazione rocciosa terrestre. Lo spiega il gruppo della Curtin University di Perth sulla rivista Nature Geoscience, che
presenterà lo studio domani a Boston alla Goldmischmidt Conference.
Le alte temperature necessarie a fondere la crosta terrestre poco profonda sarebbero quindi state causate da una pioggia di meteoriti caduta circa mezzo miliardo di anni dopo la formazione del pianeta. Tutto ciò avrebbe sciolto la crosta ricca di ferro e formato le rocce di granito che ci sono tuttora sulla Terra. Il nostro pianeta, ai suoi albori, 'indossava' un manto composto principalmente di rocce scure, povere di silice (dette mafiche). Le rocce trovate in Canada sono invece ricche di silice (o felsiche).
"Il nostro modello dimostra che queste rocce derivano dallo scioglimento di quelle pre-esistenti, basaltiche e ricche di ferro, che si sono formate sugli strati più alti della crosta della Terra primitiva", precisa Tim Johnson, coordinatore dello studio. Secondo i ricercatori le rocce originali, povere di silice, devono essersi parzialmente sciolte a basse pressioni. Ma per generare le prime rocce ricche di silice deve esserci stato un evento così potente e speciale da generare temperature di 900 , come appunto il riscaldamento causato da un bombardamento di meteoriti. "Pensiamo che le rocce nello strato meno profondo della crosta terrestre si siano sciolte producendo le rocce che vediamo oggi - conclude -. Queste antiche rocce felsiche devono essere state molto comuni, anche se dopo 4 miliardi di anni e lo sviluppo delle placche tettoniche, non ne rimane quasi nessuna". (fonte: ANSA)
Le alte temperature necessarie a fondere la crosta terrestre poco profonda sarebbero quindi state causate da una pioggia di meteoriti caduta circa mezzo miliardo di anni dopo la formazione del pianeta. Tutto ciò avrebbe sciolto la crosta ricca di ferro e formato le rocce di granito che ci sono tuttora sulla Terra. Il nostro pianeta, ai suoi albori, 'indossava' un manto composto principalmente di rocce scure, povere di silice (dette mafiche). Le rocce trovate in Canada sono invece ricche di silice (o felsiche).
"Il nostro modello dimostra che queste rocce derivano dallo scioglimento di quelle pre-esistenti, basaltiche e ricche di ferro, che si sono formate sugli strati più alti della crosta della Terra primitiva", precisa Tim Johnson, coordinatore dello studio. Secondo i ricercatori le rocce originali, povere di silice, devono essersi parzialmente sciolte a basse pressioni. Ma per generare le prime rocce ricche di silice deve esserci stato un evento così potente e speciale da generare temperature di 900 , come appunto il riscaldamento causato da un bombardamento di meteoriti. "Pensiamo che le rocce nello strato meno profondo della crosta terrestre si siano sciolte producendo le rocce che vediamo oggi - conclude -. Queste antiche rocce felsiche devono essere state molto comuni, anche se dopo 4 miliardi di anni e lo sviluppo delle placche tettoniche, non ne rimane quasi nessuna". (fonte: ANSA)
giovedì 2 agosto 2018
Centinaio parla con il Canada, CETA ma non solo
"Al G2 dei ministri dell'Agricoltura ho
parlato col mio omologo del Canada del CETA e anche dei
prodotti esclusi da quell'accordo. Ci lavoreremo". Il ministro
dell'Agricoltura Gian Marco Centinaio, ospite di Agorà, su
Rai3, dichiara che gli incontri avuti a Buenos Aires sono stati
particolarmente "belli". "Abbiamo avuto incontri bilaterali
importanti con Russia, Cina e Canada - spiega - e anche con i
ministri di agricoltura e turismo dell'Argentina, Paese in cui
ci sono tantissimi italiani".
Il CETA, l'Accordo economico e commerciale globale di libero scambio tra Canada e Unione europea, prevede l'eliminazione dei dazi da oltre il 90% dei prodotti agricoli. (fonte: AGI)
Il CETA, l'Accordo economico e commerciale globale di libero scambio tra Canada e Unione europea, prevede l'eliminazione dei dazi da oltre il 90% dei prodotti agricoli. (fonte: AGI)
Migranti, il Canada usa anche siti dna per identificazione
Dna e siti di genealogia per scoprire
identificare i migranti. E' il metodo utilizzato dalle forze di
frontiera canadesi, che però precisano "solo quando non sono
percorribili altre strade".
Il portavoce della Canada BorderServices Agency (CBSA), Jayden Robertson, ha spiegato alla BBC che "prima di immettere i dati personali di una persona su un sito per la ricerca del dna ne chiediamo il consenso", ma diversi avvocati che si occupano dei diritti dei migranti in Canada hanno lanciato l'allarme sul rischi che le informazioni ottenute non siano protette in modo adeguato.
Ancestry, uno dei siti più utilizzati per la ricerca di alberi genealogici e dna, ha chiarito in un comunicato che "la loro priorità è proteggere la privacy dei clienti e garantire che abbiano il pieno controllo dei dati che li riguardano". (fonte: ANSA)
Il portavoce della Canada BorderServices Agency (CBSA), Jayden Robertson, ha spiegato alla BBC che "prima di immettere i dati personali di una persona su un sito per la ricerca del dna ne chiediamo il consenso", ma diversi avvocati che si occupano dei diritti dei migranti in Canada hanno lanciato l'allarme sul rischi che le informazioni ottenute non siano protette in modo adeguato.
Ancestry, uno dei siti più utilizzati per la ricerca di alberi genealogici e dna, ha chiarito in un comunicato che "la loro priorità è proteggere la privacy dei clienti e garantire che abbiano il pieno controllo dei dati che li riguardano". (fonte: ANSA)
giovedì 19 luglio 2018
I ghiacciai canadesi si stanno restringendo
I ghiacciai artici del Canada si
vanno restringendo, e alcuni sono già spariti. L'allarme viene
lanciato da una ricerca dell'Università di Ottawa sull'isola di
Ellesmere, la più settentrionale del paese.
Lo studio è basato su foto satellitari ed è stato pubblicato sulla rivista Journalof Glaciology.
I 1.773 ghiacciai dell'isola (la decima al mondo per estensione) dal 1999 al 2015 si sono ristretti del 6%, perdendo una superficie di 1.700 chilometri quadrati. Nessun ghiacciaio si è allargato, alcuni sono spariti del tutto. Una ricerca precedente, basata su foto aeree, aveva registrato una perdita di 927 chilometri quadrati fra il 1959 e il 2000. La velocità di scioglimento dei ghiacci, secondo gli studiosi, è aumentata nel nuovo millennio.
Dal 1948 al 2016 la temperatura media nell'isola di Ellesmere è salita di 3,6 gradi, uno degli aumenti più rapidi al mondo. L'accelerazione secondo la ricerca è avvenuta alla metà degli anni '90. (fonte: ANSA)
Lo studio è basato su foto satellitari ed è stato pubblicato sulla rivista Journalof Glaciology.
I 1.773 ghiacciai dell'isola (la decima al mondo per estensione) dal 1999 al 2015 si sono ristretti del 6%, perdendo una superficie di 1.700 chilometri quadrati. Nessun ghiacciaio si è allargato, alcuni sono spariti del tutto. Una ricerca precedente, basata su foto aeree, aveva registrato una perdita di 927 chilometri quadrati fra il 1959 e il 2000. La velocità di scioglimento dei ghiacci, secondo gli studiosi, è aumentata nel nuovo millennio.
Dal 1948 al 2016 la temperatura media nell'isola di Ellesmere è salita di 3,6 gradi, uno degli aumenti più rapidi al mondo. L'accelerazione secondo la ricerca è avvenuta alla metà degli anni '90. (fonte: ANSA)
lunedì 16 luglio 2018
Ray Emery annega nel lago Ontario, lutto nell'hockey
Dramma nel mondo dell'hockey canadese e mondiale. Ray Emery, 35 anni, storico portiere degli Ottawa Senators, è morto annegato mentre nuotava nel lago Ontario, nei pressi di Hamilton Harbour, area dove viveva. Le cause alla base dell'annegamento non sono ancora state accertate.
Emery ha portato i Senators da protagonista alla finale di Stanley Cup poi persa contro gli Anaheim Ducks nel 2006-07, mentre ne aveva vinta una, ma da riserva, con i Chicago Blackhawks nel 2012-13. Protagonista di qualche evento sopra le righe sia dentro che fuori dal campo, Emery fu uno dei pochissimi 'goalie fighter'. Di lui si ricordano infatti molti scontri e risse sul ghiaccio, tanto che il compagno dei Senators, Brian McGrattan, disse un giorno che, se fosse stato un giocatore di movimento, Emery sarebbe stato sicuramente un 'enforcer'. Al termine della stagione 2012-13 vinse anche il William M. Jennings Trophy assieme al compagno Corey Crawford come portieri meno battuti del campionato.
Emery ha portato i Senators da protagonista alla finale di Stanley Cup poi persa contro gli Anaheim Ducks nel 2006-07, mentre ne aveva vinta una, ma da riserva, con i Chicago Blackhawks nel 2012-13. Protagonista di qualche evento sopra le righe sia dentro che fuori dal campo, Emery fu uno dei pochissimi 'goalie fighter'. Di lui si ricordano infatti molti scontri e risse sul ghiaccio, tanto che il compagno dei Senators, Brian McGrattan, disse un giorno che, se fosse stato un giocatore di movimento, Emery sarebbe stato sicuramente un 'enforcer'. Al termine della stagione 2012-13 vinse anche il William M. Jennings Trophy assieme al compagno Corey Crawford come portieri meno battuti del campionato.
domenica 1 luglio 2018
NHL: Tavares torna a 'casa', ai Maple Leafs per 7 anni
John Tavares diventa un giocatore dei Toronto Maple Leafs. La grande caccia durata molti anni si è così conclusa grazie alla messa sotto contratto del giocatore, 27 anni e 'quasi' torontino doc, essendo nativo di Mississauga, cittadina alle porte della metropoli dell'Ontario.
Tavares, cognome portoghese (come tantissimi dei cittadini di Toronto) ma di madre polacca, non appena diventato 'free agent' ha firmato con i Leafs per sette anni, per un totale di 11 milioni di dollari all'anno.
Il centro canadese, campione olimpico nel 2014, ha giocato nella sua carriera NHL solamente nei New York Islanders, per un totale di nove stagioni con 669 partite, 272 gol e 349 assist in regular-season. Nel 2012-13, durante il 'lockout', ha militato in Svizzera con la maglia del Berna.
Se i Leafs da sempre corteggiavano Tavares, l'interesse è sempre stato reciproco: il giocatore non ha mai fatto mistero della sua fede per il club di Toronto, e in queste ore girano per il web le sue foto da bambino in cameretta ricoperto da coperte e altri gadget biancoblù.
Tavares, cognome portoghese (come tantissimi dei cittadini di Toronto) ma di madre polacca, non appena diventato 'free agent' ha firmato con i Leafs per sette anni, per un totale di 11 milioni di dollari all'anno.
Il centro canadese, campione olimpico nel 2014, ha giocato nella sua carriera NHL solamente nei New York Islanders, per un totale di nove stagioni con 669 partite, 272 gol e 349 assist in regular-season. Nel 2012-13, durante il 'lockout', ha militato in Svizzera con la maglia del Berna.
Se i Leafs da sempre corteggiavano Tavares, l'interesse è sempre stato reciproco: il giocatore non ha mai fatto mistero della sua fede per il club di Toronto, e in queste ore girano per il web le sue foto da bambino in cameretta ricoperto da coperte e altri gadget biancoblù.
Entrano in vigore i dazi antiamericani
Il confine fra Stati Uniti e Canada a Buffalo |
Così, nel giorno in cui il Paese celebra la sua festa nazionale, il Canada Day, vengono imposti dazi del 25% su metalli, ma anche del 10% su oltre 250 prodotti provenienti dagli USA, fra cui anche birra, whiskey e succo d'arancia.
sabato 30 giugno 2018
Mutsumi Takahashi riceverà l'Order of Canada
Va a Mutsumi Takahashi, anchorwoman della televisione CTV, la più alta onorificenza civile canadese, l'Order of Canada.
La giapponese nativa di Shiroishi, è arrivata in America da bambina, ed è cresciuta nei dintorni di Côte Saint-Luc, Quebec, debuttando in una televisione canadese, la CFCF 12, nel lontano 1982.
Per la CTV la Takahashi trasmette da Montreal, dove lavora da più di 35 anni.
La giapponese nativa di Shiroishi, è arrivata in America da bambina, ed è cresciuta nei dintorni di Côte Saint-Luc, Quebec, debuttando in una televisione canadese, la CFCF 12, nel lontano 1982.
Per la CTV la Takahashi trasmette da Montreal, dove lavora da più di 35 anni.
Magna acquisisce l’italiana Olsa per 230 milioni di euro
Il gruppo canadese Magna International Inc. ha inglobato l’azienda di illuminazione torinese Olsa Spa, per circa 230 milioni di euro.
L’azienda con base a Torino, che nacque nel lontano 1947 e occupa circa 2500 persone nel mondo, vanta tra i propri clienti produttori auto premium europei che Magna non arrivava a toccare, per i sistemi di illuminazione, come Daimler, Volkswagen e BMW, oltre FCA ovviamente. Il presidente John O’Hara si è interessato a Olsa per la crescente dose di elettronica e tecnologia personalizzata che i gruppi illuminazione hanno nelle auto moderne. (fonte: automoto.it)
L’azienda con base a Torino, che nacque nel lontano 1947 e occupa circa 2500 persone nel mondo, vanta tra i propri clienti produttori auto premium europei che Magna non arrivava a toccare, per i sistemi di illuminazione, come Daimler, Volkswagen e BMW, oltre FCA ovviamente. Il presidente John O’Hara si è interessato a Olsa per la crescente dose di elettronica e tecnologia personalizzata che i gruppi illuminazione hanno nelle auto moderne. (fonte: automoto.it)
Il presidente Fico ha incontrato l'ambasciatore del Canada
La Bugailiskis con Fico |
La Bugailiskis, originaria di Hamilton, è stata nominata ambasciatore canadese in Italia nell'agosto del 2017. (fonte: Yahoo)
A Toronto il supermercato dove si paga solo quello che si può
Un'immagine del nuovo supermercato di Gordon |
Toronto, il supermarket dove il cliente prende quello che vuole ma paga quello che può
Canada: l'iniziativa di uno chef stellato per combattere la fame e ridurre gli sprechi alimentari
di Siria Guerrieri
A Toronto, in Canada, apre il supermercato dei sogni: si entra, si riempie il carrello con ciò di cui si ha bisogno, e una volta arrivati alla cassa si paga solo quello che si può. Anche nulla, se non si ha un conto in banca e si è privi di denaro.
È il primo supermarket del “paga quello che puoi”, nato per promuovere un’etica del consumo alimentare fuori dalla logica del profitto. Un’iniziativa dello chef Jagger Gordon, stella della cucina canadese, che contro ogni criterio di mercato ha lanciato la nuova idea di “spesa” alimentare: arrivati in cassa si paga in base alla propria capacità economica. Un successo immediato, con oltre 200 clienti che già il primo giorno hanno riempito i corridoi tra gli scaffali del super.
L’idea di aprire l’originale market è nata dalla constatazione che in Canada un bambino su quattro soffre la mancanza di cibo. “Me ne sono reso conto per la prima volta – racconta Gordon al Global Citizen - quando mia figlia, che era andata a una festicciola di classe con pigiama party a casa di un compagno di scuola, è tornata a casa la mattina seguente prima del previsto. Il motivo: a casa dell’amichetto non c’era cibo per fare colazione. Dati alla mano, ho scoperto che si tratta di una piaga diffusa in tutto il Paese”.
Le cifre sono impressionanti: in Canada 4 milioni di persone, tra cui un milione e mezzo di bambini, soffre la fame. Contemporaneamente la quantità di cibo che finisce nella spazzatura a causa di sprechi alimentari - ma anche di abitudini sbagliate nella catena che porta gli alimenti dal produttore al consumatore in cui il 70% di frutta e verdura viene scartato solo perché di forma e aspetto non conforme agli standard - raggiunge ogni giorno le tonnellate.
Una contraddizione stridente: se in una casa di canadesi su otto si soffre quotidianamente la fame, al tempo stesso nella catena della distribuzione cibo perfettamente commestibile viene buttato via. E così Gordon ha iniziato un ciclo virtuoso: in accordo con produttori e altri supermercati raccoglie frutta e verdura, buona ma fuori calibro, che altrimenti sarebbe finita nella spazzatura, e la mette a disposizione nel suo supermercato. Dove ognuno paga in base alla propria disponibilità economica: i clienti sono incoraggiati a prendere dagli scaffali solo quello di cui hanno effettivamente bisogno, e a pagare per quello che possono.
Il Frosinone in Canada con "Per amore della tua Terra"
Dopo un solo anno di Serie B, il Frosinone è riuscito a tornare in Serie A coronando un'emozionante stagione con la promozione. Si pensa ora alla Serie A ma anche a una particolare tournée che vedrà la formazione gialloazzurra impegnata in Canada. In una nota il club spiega: "Abbiamo scelto 'Per amore della tua Terra' come slogan della prima tournée in Canada, perché è il luogo in cui è presente una delle comunità ciociare più numerose al mondo. Questo è l'inizio di un progetto che porterà nel tempo il Frosinone Calcio nei luoghi dove vivono i ciociari all'estero. L'obiettivo è lo sviluppo del nostro brand in parallelo con la promozione del territorio ciociaro, della propria cultura, delle tradizioni e delle eccellenze enogastronomiche. Un progetto che si differenzia per unicità perché continuativo e strutturato nel tempo. Gli strumenti che ci aiuteranno in questo percorso di crescita e sviluppo saranno le affiliazioni con le scuole calcio, di cui 4 già operative, le accademie Frosinone, i campus e gli scambi interculturali. Non ultimo il contatto tra gli sponsor e di merchandising".
La squadra sarà in ritiro al Nottawasaga Resort ad Alliston, a 70 chilometri da Toronto. Ci sarà anche un luogo chiamato Casa Frosinone, vero quartier generale della squadra in terra canadese, punto d'incontro quotidiano per tifosi, stampa, addetti ai lavori e calciatori. In più ci saranno anche sponsor e aziende del territorio ciociaro che, in virtù di quest'iniziativa, si potranno promuovere anche in America.
La tournée durerà dal 16 luglio al 1° agosto, fra allenamenti, amichevoli ed eventi vari. I primi tre giorni saranno di lavoro, poi il 20 luglio la prima partita contro lo Shooting Star, Il 23 luglio il Frosinone incontrerà l'All Stars Canada, il 25 una selezione della Lega 1 canadese. Infine il 31 l'amichevole di chiusura contro Detroit. Le partite si giocheranno allo York University Stadium. (fonte: SkySport)
La squadra sarà in ritiro al Nottawasaga Resort ad Alliston, a 70 chilometri da Toronto. Ci sarà anche un luogo chiamato Casa Frosinone, vero quartier generale della squadra in terra canadese, punto d'incontro quotidiano per tifosi, stampa, addetti ai lavori e calciatori. In più ci saranno anche sponsor e aziende del territorio ciociaro che, in virtù di quest'iniziativa, si potranno promuovere anche in America.
La tournée durerà dal 16 luglio al 1° agosto, fra allenamenti, amichevoli ed eventi vari. I primi tre giorni saranno di lavoro, poi il 20 luglio la prima partita contro lo Shooting Star, Il 23 luglio il Frosinone incontrerà l'All Stars Canada, il 25 una selezione della Lega 1 canadese. Infine il 31 l'amichevole di chiusura contro Detroit. Le partite si giocheranno allo York University Stadium. (fonte: SkySport)
Il Canada impone tariffe per 12,6 miliardi di dollari sui prodotti USA
Il ministro canadese Chrystia Freeland |
"Il Canada ha scelto di rispondere solo con una ritorsione misurata e reciproca, dollaro per dollaro", ha detto il ministro canadese degli Esteri, Chrystia Freeland, che ha dato notizia dei dazi parlando ai metalmeccanici di un'acciaieria di Hamilton, nell'Ontario. Tra gli altri prodotti americani colpiti dai dazi canadesi, figurano la carta igienica e i cetriolini. (fonte: AGI)
venerdì 29 giugno 2018
Islanda, troppo turismo: è colpa di Justin Bieber
Un suggestivo articolo de Il Giornale parla dell'Islanda e di come il giovane cantante canadese Justin Bieber l'abbia inconsapevolmente messa in... pericolo. Vi propongo alcuni stralci dell'articolo di Marzio G. Mian.
L'Islanda verso il collasso «È colpa di Justin Bieber»
Troppi turisti, poche strutture e natura a rischio. Accuse al video della popstar girato fra i ghiacciai
di Marzio G. Mian
"Non si sente più parlare islandese per le strade, è un suicidio, altro che Venezia. Quest'estate sarà la mazzata finale", dice Edward Hujbens, professore di geografia umana a Reykjavík. È la famosa invasione dei turisti in Islanda, lo scorso anno 2,5 milioni di arrivi in un'isola abitata da 346mila persone. La previsione è che entro ottobre si superino i tre milioni, uno tsunami. Le entrate dal turismo, circa 10 miliardi di dollari nel 2017, sono diventate la prima voce del PIL, doppiando quelle dalla pesca, una sciagura per l'identità nazionale, una benedizione per le casse dello Stato dopo il crac finanziario seguito alla crisi del 2008.
Per gli islandesi è stato un decennio folle, in linea con il loro carattere spregiudicato dettato da una natura così creativa da incastrare i vulcani dentro i ghiacciai. Prima della crisi era il terzo paese più competitivo al mondo, reddito medio 65mila dollari l'anno. La chiamavano la 'Tigre Boreale'. Solo vent'anni prima era il Paese più povero d'Europa, un luogo conosciuto solo come avamposto americano della Guerra Fredda. Eppure l'Islanda è l'unico angolo del pianeta a non aver mai conosciuto l'analfabetismo, i vichinghi arrivarono con un libro sotto il braccio. Tutti parlano l'inglese, ma sono in grado di leggere le saghe islandesi scritte mille anni fa da Erik il Rosso in persona... Poi è venuto il crollo, conti in banca evaporati in una notte. Si è scoperto che erano tutti debiti, 160mila euro per islandese. Le Range Rover ribattezzate Game Over... Secondo Einar Torfi Finnsson, responsabile delle guide alpine, ci sono state quattro fasi prima dell'invasione: la svalutazione della krona dopo la crisi, l'apertura di alcuni voli low cost, l'esplosione del vulcano Eyjafjallajökull nel 2010 che ha offuscato i cieli di mezzo mondo ma anche scatenato la curiosità internazionale per l'Islanda.
"E poi è arrivato Justin Bieber, è Justin Bieber che ci ha rovinati", dice Einar. La popstar canadese nel video "I'll Show You", (450 milioni di visualizzazioni), si mostra mentre rotola sui licheni, si bagna nell'acqua dei ghiacciai in discioglimento, s'affaccia sul baratro tra le scogliere, dando l'idea che in Islanda si può fare un tuffo 'into the wild', dritti nel Pleistocene. "È stato l'inizio del disastro", conferma Rannaveig Olafsdottir docente di sociologia del Turismo a Reykjavík. "Non c'era nessun piano, nessuna infrastruttura, nemmeno bagni sufficienti. I porti non sono adeguati alle navi da crociera, e le navi non sono adatte a queste latitudini, è un groviglio d'irresponsabilità incrociate, prima o poi succede una tragedia. Tutta questa gente che arriva pensa di vedere l'ultimo scampolo di Natura selvaggia prima che sparisca, e così contribuisce a distruggerla"... Certo, molti villaggi abbandonati con la crisi della pesca e molte fattorie in decadenza tornano a vivere perché i giovani aprono ristoranti, attrezzano alloggi e avviano aziende per le escursioni. Gira tanto denaro. "Ma stiamo perdendo l'anima, il senso di essere islandesi in un mondo globalizzato, quello spirito che ci ha creati in qualche modo speciali e misteriosi", dice Edward, il professore di geografia: "La prossima vittima del Turismo nel Grande Nord sarà la Groenlandia, ma noi continuiamo a metterli in guardia. Non fate come noi...".
L'Islanda verso il collasso «È colpa di Justin Bieber»
Troppi turisti, poche strutture e natura a rischio. Accuse al video della popstar girato fra i ghiacciai
di Marzio G. Mian
"Non si sente più parlare islandese per le strade, è un suicidio, altro che Venezia. Quest'estate sarà la mazzata finale", dice Edward Hujbens, professore di geografia umana a Reykjavík. È la famosa invasione dei turisti in Islanda, lo scorso anno 2,5 milioni di arrivi in un'isola abitata da 346mila persone. La previsione è che entro ottobre si superino i tre milioni, uno tsunami. Le entrate dal turismo, circa 10 miliardi di dollari nel 2017, sono diventate la prima voce del PIL, doppiando quelle dalla pesca, una sciagura per l'identità nazionale, una benedizione per le casse dello Stato dopo il crac finanziario seguito alla crisi del 2008.
Per gli islandesi è stato un decennio folle, in linea con il loro carattere spregiudicato dettato da una natura così creativa da incastrare i vulcani dentro i ghiacciai. Prima della crisi era il terzo paese più competitivo al mondo, reddito medio 65mila dollari l'anno. La chiamavano la 'Tigre Boreale'. Solo vent'anni prima era il Paese più povero d'Europa, un luogo conosciuto solo come avamposto americano della Guerra Fredda. Eppure l'Islanda è l'unico angolo del pianeta a non aver mai conosciuto l'analfabetismo, i vichinghi arrivarono con un libro sotto il braccio. Tutti parlano l'inglese, ma sono in grado di leggere le saghe islandesi scritte mille anni fa da Erik il Rosso in persona... Poi è venuto il crollo, conti in banca evaporati in una notte. Si è scoperto che erano tutti debiti, 160mila euro per islandese. Le Range Rover ribattezzate Game Over... Secondo Einar Torfi Finnsson, responsabile delle guide alpine, ci sono state quattro fasi prima dell'invasione: la svalutazione della krona dopo la crisi, l'apertura di alcuni voli low cost, l'esplosione del vulcano Eyjafjallajökull nel 2010 che ha offuscato i cieli di mezzo mondo ma anche scatenato la curiosità internazionale per l'Islanda.
"E poi è arrivato Justin Bieber, è Justin Bieber che ci ha rovinati", dice Einar. La popstar canadese nel video "I'll Show You", (450 milioni di visualizzazioni), si mostra mentre rotola sui licheni, si bagna nell'acqua dei ghiacciai in discioglimento, s'affaccia sul baratro tra le scogliere, dando l'idea che in Islanda si può fare un tuffo 'into the wild', dritti nel Pleistocene. "È stato l'inizio del disastro", conferma Rannaveig Olafsdottir docente di sociologia del Turismo a Reykjavík. "Non c'era nessun piano, nessuna infrastruttura, nemmeno bagni sufficienti. I porti non sono adeguati alle navi da crociera, e le navi non sono adatte a queste latitudini, è un groviglio d'irresponsabilità incrociate, prima o poi succede una tragedia. Tutta questa gente che arriva pensa di vedere l'ultimo scampolo di Natura selvaggia prima che sparisca, e così contribuisce a distruggerla"... Certo, molti villaggi abbandonati con la crisi della pesca e molte fattorie in decadenza tornano a vivere perché i giovani aprono ristoranti, attrezzano alloggi e avviano aziende per le escursioni. Gira tanto denaro. "Ma stiamo perdendo l'anima, il senso di essere islandesi in un mondo globalizzato, quello spirito che ci ha creati in qualche modo speciali e misteriosi", dice Edward, il professore di geografia: "La prossima vittima del Turismo nel Grande Nord sarà la Groenlandia, ma noi continuiamo a metterli in guardia. Non fate come noi...".
Da Montreal arriva il mantello che copre la luce
L'Istituto Nazionale per la Ricerca Scientifica di Montreal ha realizzato quello che può essere definito come un dispositivo che nasconda gli oggetti alla vista manipolando le frequenze della luce che li attraversano, una sorta di 'mantello
dell'invisibilità' in stile Harry Potter.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Optica. La maggior parte delle precedenti soluzioni funzionavano alterando il percorso della luce, facendole aggirare l'oggetto invece di attraversarlo. I ricercatori guidati da José Azana invece hanno elaborato un nuovo metodo: se l'oggetto riflette la luce verde, ad esempio, il dispositivo elimina solo la frequenza corrispondente, per poi ricostruire il fascio di luce com'era inizialmente dopo che ha attraversato l'oggetto, rendendolo invisibile.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Optica. La maggior parte delle precedenti soluzioni funzionavano alterando il percorso della luce, facendole aggirare l'oggetto invece di attraversarlo. I ricercatori guidati da José Azana invece hanno elaborato un nuovo metodo: se l'oggetto riflette la luce verde, ad esempio, il dispositivo elimina solo la frequenza corrispondente, per poi ricostruire il fascio di luce com'era inizialmente dopo che ha attraversato l'oggetto, rendendolo invisibile.
martedì 26 giugno 2018
Accordo CETA, per la Malmström conviene all'Italia
"Le esportazioni italiane in
Canada sono aumentate del +8% dallo scorso settembre, quando è
entrato in vigore in modo provvisorio il CETA, l'accordo di
libero scambio tra Unione Europea e Canada, quindi penso sia buono per il
Paese". Lo ha sottolineato la commissaria UE al commercio Cecilia Malmström.
"Molti prodotti italiani sono particolarmente richiesti in Canada", ha spiegato la Malmström, commentando l'annuncio del ministro Gian Marco Centinaio di non voler ratificare il CETA.
"Molti prodotti italiani sono particolarmente richiesti in Canada", ha spiegato la Malmström, commentando l'annuncio del ministro Gian Marco Centinaio di non voler ratificare il CETA.
Mauro Tummolo e un sogno chiamato Canada
Mauro Tummolo in una foto tratta da Facebook |
"Canada? Mi seguono già da lì", conferma a Canada 2.0, "addirittura le ragazzine chiedono su Instagram quando farò un live. Mi scrivono: 'c’è Giovinco qui, perché tu non puoi esserci?'. Certo sarebbe bello portare la musica italiana dove c’è il nostro popolo".
Insomma, Tummolo ama il Canada, e in particolare una città come Toronto che sembra fatta apposta per un cantante come lui, amante del palco e della prova 'live'. Nella città dell'Ontario gli spazi non mancano di certo; ora non resta che accordare la chitarra e fare le prove microfono...
lunedì 25 giugno 2018
Giovane indiana massacrata e uccisa nel Manitoba
La vittima, Serena McKay |
Il massacro della giovane ragazzo è stato ripreso con dei cellulari e trasmesso in diretta su Facebook. Per la più giovane delle due ragazze incriminate, che ha ammesso la propria colpevolezza, la procura (la Corona, come si dice in Canada), ha richiesto una pena di sette anni di reclusione, mentre la difesa ha chiesto una condanna commisurata all'età minorenne, ovvero tre anni.
Le tre ragazze si trovavano insieme a una festa, nella quale avrebbero avuto un alterco. Colpita ripetutamente, la McKay sarebbe stata lasciata all'aperto, dove sarebbe poi morta di ipotermia.
Ottawa Senators, un draft che serve per la ricostruzione
Una squadra votata alla ricostruzione o, come si dice da queste parti, il 'rebuilding'. Questo appare dal draft operato dagli Ottawa Senators a Dallas, con una prima scelta, l'americano Brady Tkachuk, che potrebbe addirittura scegliere, nella prossima stagione, di rimanere nell'hockey dei college. Molti avrebbero invece gradito la scelta del ceco Filip Zadina. Non è andata in questo senso.
La serie delle 'trade' ha portato ai Senators anche una seconda prima scelta, Jacob Bernard-Docker, mentre la seconda scelta, 48.a assoluta, ha visto il promettente Jonathan Tychonik essere scelto da Pierre Dorion. Infine spazio per il portiere, Kevin Mandolese, 6.a scelta di Ottawa e 157.a assoluta, di cui si dice un gran bene. Il tutto, va detto, senza bisogno di cedere la 'stella' Erik Karlsson.
La serie delle 'trade' ha portato ai Senators anche una seconda prima scelta, Jacob Bernard-Docker, mentre la seconda scelta, 48.a assoluta, ha visto il promettente Jonathan Tychonik essere scelto da Pierre Dorion. Infine spazio per il portiere, Kevin Mandolese, 6.a scelta di Ottawa e 157.a assoluta, di cui si dice un gran bene. Il tutto, va detto, senza bisogno di cedere la 'stella' Erik Karlsson.
Il fantasma della ragazza fotografata nel 1850 riprende vita
Potrebbe essere definita come la 'ragazza fantasma' la giovane fotografata quasi due secoli fa, poco prima del 1850, con un dagherrotipo e la cui immagine, insieme a un gruppo di altre, è stata rivelata da gruppo della The University of Western Ontario, guidato da Madalena Kozachuk, il cui lavoro è descritto sulla rivista Scientific Reports.
Si tratta di immagini che, custodite nella National Gallery of Canada, apparivano ormai perse e irrecuperabili a causa dell'ossidazione e altri danni. "L'immagine è apparsa totalmente inaspettata, ora la si può vedere nei suoi più piccoli dettagli, dagli occhi alle pieghe del vestito", ha commentato la Kozachuk.
Negli ultimi tre anni i ricercatori sono riusciti a identificare la composizione chimica dell'ossidazione e come era cambiata l'immagine da un punto all'altro. Grazie a questo lavoro preliminare, e usando una tecnica nuova e non invasiva, che sfrutta la scansione rapida a raggi X e la microfluorescenza, sono riusciti ad analizzare i dagherrotipi nella loro completezza e la loro piastra, riportando alla luce i volti nascosti. Per ogni dagherrotipo la scansione è durata la bellezza di otto ore.
Il dagherrotipo è stata la prima forma di rappresentazione visiva della storia. Venne messo a punto dal francese Louis Jacques Mandé Daguerre, da un'idea di Joseph Nicéphore Niépce e del figlio di questi, Isidore, e venne presentato al pubblico nel 1839.
Si tratta di immagini che, custodite nella National Gallery of Canada, apparivano ormai perse e irrecuperabili a causa dell'ossidazione e altri danni. "L'immagine è apparsa totalmente inaspettata, ora la si può vedere nei suoi più piccoli dettagli, dagli occhi alle pieghe del vestito", ha commentato la Kozachuk.
Negli ultimi tre anni i ricercatori sono riusciti a identificare la composizione chimica dell'ossidazione e come era cambiata l'immagine da un punto all'altro. Grazie a questo lavoro preliminare, e usando una tecnica nuova e non invasiva, che sfrutta la scansione rapida a raggi X e la microfluorescenza, sono riusciti ad analizzare i dagherrotipi nella loro completezza e la loro piastra, riportando alla luce i volti nascosti. Per ogni dagherrotipo la scansione è durata la bellezza di otto ore.
Il dagherrotipo è stata la prima forma di rappresentazione visiva della storia. Venne messo a punto dal francese Louis Jacques Mandé Daguerre, da un'idea di Joseph Nicéphore Niépce e del figlio di questi, Isidore, e venne presentato al pubblico nel 1839.
domenica 24 giugno 2018
Attrici canadesi: Emily VanCamp protagonista di "Revenge"
Emily VanCamp e Madeleine Stowe , 'stelle' di "Revenge" |
La VanCamp è nata a Port Perry nel 1986, ha preso parte ad altre serie televisive come "Everwood", "Brothers & Sisters" e "The Resident". Proprio l'interpretazione del personaggio principale di "Revenge", Emily Thorne alias Amanda Clarke, le ha consentito di ottenere due candidature ai Teen Choice Awards.
Numerose le sue relazioni con altri attori, l'ultima delle quali risale però al 2011. Da allora l'attrice ha deciso di frequentare, e poi fidanzarsi, proprio con l'attore principale che le fa da contraltare in "Revenge", l'inglese Joshua Bowman, che nella serie interpreta il ruolo di Daniel, suo promesso marito. La prima importante esperienza della VanCamp fu però quella arrivata alla tenera età di 15 anni, legata alla sua partecipazione in "Glory Days", telefilm horror che, malgrado la cancellazione dopo solo nove episodi, mise in risalto la prova dell'attrice canadese, che pure ricopriva un personaggio di contorno (mentre il ruolo principale femminile era stato assegnato all'australiana Poppy Montgomery). Altri attori canadesi hanno fatto parte del cast di "Revenge": Henry Czerny, torontino di origini polacche, scelto come padre di Daniel; James Tupper, originario di Dartmouth, Nuova Scozia, che nel telefilm interpreta il suolo del padre di Amanda; Karine Vanasse, quebecchese di Drummondville, che nella serie entra in scena solo a partire dalla terza stagione, interpretando Margaux LeMarchal, figlia di un potente uomo d'affari.
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