mercoledì 17 giugno 2015

Musulmani sempre più legati all'ISIS, dal Canada un nuovo monito

Tarek Fatah
Il terrorismo dell'ISIS altro non è che terrorismo islamico. Una realtà che, per il quieto vivere, molte nazioni occidentali, già fin troppo invase da genti di lingua e cultura araba, faticano a individuare, ma che in altri casi, sono gli stessi islamici a riconoscere.
Come nel caso di Tarek Fatah, giornalista e scrittore canadese di origine pachistana di chiaro stampo liberale, che in un articolo pubblicato sul Sun mette in guardia sulla reale presa di coscienza da parte dei musulmani nei confronti del terrorismo, sino alla confutazione delle stesse parole del presidente statunitense Barack Obama, quando, non senza un velo di ipocrisia, ha parlato di Islam come "religione di pace".
Parole 'vuote' secondo Fatah, perché se per qualche credente la relgione islamica rappresenta una semplice condotta morale da mantenere, aumenta sempre di più il numero di coloro, anche fra i cosiddetti moderati, per i quali l'Islam è intrinsecamente intriso dall'obiettivo della jihad e della supremazia finale dei musulmani sui non musulmani.
Per questo lo stesso Fatah invita i credenti nell'Islam a rifiutare questo accostamento e a rendersi di come la sharia sia inapplicabile al giorno d'oggi in uno stato moderno. Una lotta assai difficile.