Ancora Canada presente nella Guida Online
50 Top Italy. Nata da una idea
di Barbara Guerra e Albert Sapere, insieme al giornalista
Luciano Pignataro, la guida online, consultabile gratuitamente, è
dedicata al meglio della ristorazione italiana, e recensisce, in
totale, i migliori duecento da Nord a Sud della Penisola.
Nell'ambito de "I Migliori Ristoranti Italiani nel Mondo 2019", sezione internazionale della guida, curata da Guido Barendson,
che ha visto trionfare il ristorante Passerini a Parigi, dello
chef Giovanni Passerini, la seconda posizione è andata al Don Alfonso 1890, di Toronto.
A dare i voti, "nel rispetto dell'anonimato, dell'autonomia
e, ovviamente, pagando il conto" come sottolineano i curatori,
una giuria composta da 130 ispettori. Rivoluzionario il metodo
di giudizio, con grande rilievo dato al servizio e
all'accoglienza, elementi fondamentali di una ristorazione
attenta alla propria clientela.
lunedì 2 dicembre 2019
giovedì 7 novembre 2019
Commissione Fisco, Justin Trudeau incontra Richard Neal
Neal e Trudeau (foto tratta dal profilo Twitter di Trudeau) |
Neal è un attore chiave nel processo di ratifica del nuovo accordo fra Stati Uniti, Messico e Canada, che la Camera a maggioranza democratica sta di fatto boicottando.
Il ministro del lavoro, Patty Hadju, si unirà all'incontro allargato tra Neal, Trudeau e il ministro degli Esteri Chrystia Freeland, per fornire un aggiornamento su come il Canada stia cercando di aiutare il Messico a rispettare una disposizione chiave dell'Usmca per migliorare i diritti dei lavoratori messicani. (fonte: Nova)
mercoledì 17 luglio 2019
Caso Huawei, prossime decisioni solo a ottobre
Potrebbe essere rinviata a dopo le elezioni federali qualsiasi decisione da parte del governo canadese (che si svolgeranno a ottobre) relativamente alla partecipazione del colosso tecnologico cinese Huawei alla rete 5G.
Secondo quanto si apprende da fonte Nova, il governo liberale del primo ministro Justin Trudeau pare riluttante a muoversi fino a quando il destino dei due cittadini
canadesi Michael Spavor e Michael Kovrig, entrambi detenuti in Cina, diventerà più chiaro. Gli esperti di Ottawa stanno riesaminando le implicazioni sulla sicurezza delle reti 5G, ma anche gli Stati Uniti sono preoccupati che l'uso di apparecchiature Huawei possa minare la sicurezza nazionale.
In precedenza, le autorità canadesi avevano arrestato un'alta l'alta dirigente di Huawei, Meng Wanzhou, su richiesta degli stessi Stati Uniti. All'arresto della Wanzhou, figlia del fondatore di Huawei, aveva fatto seguito la ritorsione cinese con la detenzione di Spavor e Kovrig, consigliere dell'International Crisis Group il primo, ex diplomatico il secondo. I pubblici ministeri statunitensi accusano la Wanzhou di transazioni con l'Iran in violazione delle sanzioni americane.
Secondo quanto si apprende da fonte Nova, il governo liberale del primo ministro Justin Trudeau pare riluttante a muoversi fino a quando il destino dei due cittadini
canadesi Michael Spavor e Michael Kovrig, entrambi detenuti in Cina, diventerà più chiaro. Gli esperti di Ottawa stanno riesaminando le implicazioni sulla sicurezza delle reti 5G, ma anche gli Stati Uniti sono preoccupati che l'uso di apparecchiature Huawei possa minare la sicurezza nazionale.
In precedenza, le autorità canadesi avevano arrestato un'alta l'alta dirigente di Huawei, Meng Wanzhou, su richiesta degli stessi Stati Uniti. All'arresto della Wanzhou, figlia del fondatore di Huawei, aveva fatto seguito la ritorsione cinese con la detenzione di Spavor e Kovrig, consigliere dell'International Crisis Group il primo, ex diplomatico il secondo. I pubblici ministeri statunitensi accusano la Wanzhou di transazioni con l'Iran in violazione delle sanzioni americane.
Foto con bacio dietro al leone morto, scoppia la polemica
E' polemica in Canada per la scelta, da parte di una coppia di Edmonton, di farsi fotografare durante un intenso bacio dietro a un leone appena ucciso durante una battuta di caccia in Sud Africa. L'immagine, diventata in breve tempo 'virale', era stata postata sulla pagina Facebook della Legelela Safaris (il cui sito è, al momento, irraggiungibile, anche sui social), azienda promotrice di safari con tanto di 'caccia al trofeo', ovvero l'emozione (si fa per dire) della ricerca e uccisione di un vasto numero di animali selvaggi. “Hard work in the hot Kalahari sun… well done”, era scritto in calce alla foto.
I due, Carolyn e Darren Carter, hanno in breve raccolto, oltre alla carcassa del leone, valanghe di insulti online, scatenando il cosiddetto 'popolo del web'. Alla coppia canadese, che nella vita gestisce un'impresa specializzata in tassidermia (tecnica di preparazione e conservazione dei corpi degli animali per la loro visualizzazione, come per la messa a punto dei 'trofei di caccia' o per l'esposizione nei musei, fonte Wikipedia), la 'campagna d'odio' ha scosso relativamente gli animi. L'unica reazione è stata quella di spostare a 'privata' la propria pagina Facebook. I due, de lresto, più volte avevano postato immagini che li ritraevano trionfanti di fianco ad altri animali morti. Per cacciare e uccidere uno gnu, per esempio, la Legelela Safaris si fa pagare 800 dollari, una giraffa vale 3mila, mentre la 'pelle' di un babbuino non vale quasi nulla, appena 200 miseri dollari.
I due, Carolyn e Darren Carter, hanno in breve raccolto, oltre alla carcassa del leone, valanghe di insulti online, scatenando il cosiddetto 'popolo del web'. Alla coppia canadese, che nella vita gestisce un'impresa specializzata in tassidermia (tecnica di preparazione e conservazione dei corpi degli animali per la loro visualizzazione, come per la messa a punto dei 'trofei di caccia' o per l'esposizione nei musei, fonte Wikipedia), la 'campagna d'odio' ha scosso relativamente gli animi. L'unica reazione è stata quella di spostare a 'privata' la propria pagina Facebook. I due, de lresto, più volte avevano postato immagini che li ritraevano trionfanti di fianco ad altri animali morti. Per cacciare e uccidere uno gnu, per esempio, la Legelela Safaris si fa pagare 800 dollari, una giraffa vale 3mila, mentre la 'pelle' di un babbuino non vale quasi nulla, appena 200 miseri dollari.
lunedì 15 luglio 2019
Attentato Chisimaio, uccisa anche canadese di origine somala
Il ricordo di Hodan Nalayeh |
Fra le vittime all'interno dell'hotel, in cui erano presenti diversi politici in vista delle elezioni presidenziali della regione semi autonoma dello Giuba, ma anche uomini d'affari e giornalisti, la reporter di nazionalità canadese ma di origine somala Hodan Nalayeh, 43 anni, nota per avere fondato la piattaforma web Integration Tv, tutta dedicata alla cronaca somala, quella all'interno dei confini nazionali ma anche quella della diaspora. Emigrata in Canada a sei anni con la sua famiglia, la reporter somala era tornata da poco a Chisimaio per raccontare da vicino il proprio Paese. Insieme alla Nalayeh è morto anche suo marito, Farid, e un altro giornalista, Mohamed Omar Sahal: sono i primi due reporter uccisi quest'anno in Somalia, nazione in cui, dalla fuga del dittatore Siad Barre (1992) sono stati uccisi 66 cronisti.
Chiesa anglicana canadese, no alle nozze gay
La Chiesa anglicana canadese ha respinto una mozione per riconoscere le nozze gay. Il suo sinodo generale ha respinto una mozione volta a modificare
la sua definizione di matrimonio come "unione tra uomo e donna"
per aprire alle nozze omosessuali, legali nel Paese dal 2005.
Per entrare in vigore, la proposta doveva ottenere i due terzi dei voti nei tre Ordini (vescovi, preti e laici) e poi essere convalidata nelle due riunioni consecutive del sinodo. Dopo essere stata approvata nel 2016, stavolta la proposta non è passata: nonostante la larga maggioranza ottenuta tra preti e laici, tra i vescovi la mozione non ha ottenuto il sostegno richiesto.
Un'altra misura adottata a Vancouver, dove il sinodo si svolge fino a martedì, ha tuttavia lasciato un certo margine di manovra alle diocesi per celebrare nozze omosessuali.
La Chiesa anglicana canadese conta più di 500mila fedeli, raggruppati in 1.700 parrocchie. (fonte: AGI)
Per entrare in vigore, la proposta doveva ottenere i due terzi dei voti nei tre Ordini (vescovi, preti e laici) e poi essere convalidata nelle due riunioni consecutive del sinodo. Dopo essere stata approvata nel 2016, stavolta la proposta non è passata: nonostante la larga maggioranza ottenuta tra preti e laici, tra i vescovi la mozione non ha ottenuto il sostegno richiesto.
Un'altra misura adottata a Vancouver, dove il sinodo si svolge fino a martedì, ha tuttavia lasciato un certo margine di manovra alle diocesi per celebrare nozze omosessuali.
La Chiesa anglicana canadese conta più di 500mila fedeli, raggruppati in 1.700 parrocchie. (fonte: AGI)
mercoledì 19 giugno 2019
Kawhi Leonard pronto all'addio, dai Raptors ai Clippers
Kawhi Leonard |
Leonard, prossimo 'free agent', avrebbe espresso, secondo ESPN, il desiderio di trasferirsi a Los Angeles sponda Clippers, per spostarsi vicino alla natia Riverdale, in California.
Il Canada rialza la testa, basta hijab in Quebec
E' il Quebec, la provincia canadese da sempre più legata alla tradizione, a rilanciare il senso di identità e difesa della cultura laica e occidentale del Paese 'a nord del confine', che un equivoco e pericoloso senso di eguaglianza aveva messo in pericolo accogliendo le più assurde richieste da parte di tutte le minoranze etniche presenti nella nazione governata dal sempre più malfermo 'liberal' Justin Trudeau.
L'approvazione di una recente legge sull'immigrazione stabilisce infatti, fra l'altro, il divieto di indossare l'hijab e ogni altro simbolo religioso sul posto di lavoro, in particolare nel servizio pubblico. Una cosa che dovrebbe apparire normale per qualsiasi Stato che si definisca laico, ma che per i 'viziati' cittadini canadesi, ha sollevato le polemiche dei soliti benpensanti, peraltro normalmente favorevole a togliere i crocifissi dagli stessi luoghi di lavoro.
Ovviamente a strepitare i cosiddetti 'difensori delle libertà civili' e i leader delle associazioni musulmane. Protagonista la Bill 21 che, oltre allo hijab, vieta pure l kippah ebraica, negata per tutti coloro che ricoprano incarichi di responsabilità nel settore pubblico, tra cui poliziotti, giudici e insegnanti; il provvedimento non riguarda invece, misteriosamente, gli impiegati governativi e i semplici dipendenti pubblici.
Simon Jolin-Barrette, ministro dell'Immigrazione della provincia canadese, difende la scelta legittima della provincia,non a casa utilizzando il termine di 'nazione': "Per la nazione del Quebec è legittimo decidere quale forma di secolarismo applicare sul suo territorio e nelle sue istituzioni". Jolin-Barrette rappresenta il riding di Borduas come membro della Coalition Avenir Québec (CAQ), partito di centro-destra in chiara opposizione al Partito Liberale di Trudeau.
L'approvazione di una recente legge sull'immigrazione stabilisce infatti, fra l'altro, il divieto di indossare l'hijab e ogni altro simbolo religioso sul posto di lavoro, in particolare nel servizio pubblico. Una cosa che dovrebbe apparire normale per qualsiasi Stato che si definisca laico, ma che per i 'viziati' cittadini canadesi, ha sollevato le polemiche dei soliti benpensanti, peraltro normalmente favorevole a togliere i crocifissi dagli stessi luoghi di lavoro.
Ovviamente a strepitare i cosiddetti 'difensori delle libertà civili' e i leader delle associazioni musulmane. Protagonista la Bill 21 che, oltre allo hijab, vieta pure l kippah ebraica, negata per tutti coloro che ricoprano incarichi di responsabilità nel settore pubblico, tra cui poliziotti, giudici e insegnanti; il provvedimento non riguarda invece, misteriosamente, gli impiegati governativi e i semplici dipendenti pubblici.
Simon Jolin-Barrette, ministro dell'Immigrazione della provincia canadese, difende la scelta legittima della provincia,non a casa utilizzando il termine di 'nazione': "Per la nazione del Quebec è legittimo decidere quale forma di secolarismo applicare sul suo territorio e nelle sue istituzioni". Jolin-Barrette rappresenta il riding di Borduas come membro della Coalition Avenir Québec (CAQ), partito di centro-destra in chiara opposizione al Partito Liberale di Trudeau.
sabato 8 giugno 2019
NBA finals 2019: Toronto Raptors sul 3-1, a un passo dalla storia
I Toronto Raptors si impongono in gara-4 delle finali NBA sui Golden State Warriors, violando per la seconda volta il parquet della Oracle Arena, in questo caso con il punteggio di 105-92.
Lo strappo decisivo arriva nel terzo periodo, con un parziale di 37-21, e un secondo tempo fatto di 63 punti dei canadesi, che chiudono ogni possibilità di ripresa dei californiani.
Ora Golden State avrà tre giorni per cercare di ricostruire mentalmente le proprie legittime aspirazioni di vittoria dell'anello, ma soprattutto per cercare di rimettere in piedi Kevin Durant, ancora assente, in una serie di finale che ha visto proprio negli infortuni dei Warriors il segno distintivo. Ma Toronto ha vinto meritatamente, grazie al solito 'mostruoso' Kawhi Leonard, autore alla fine di 36 punti e 12 rimbalzi, mentre Serge Ibaka e Pascal Siakam segnano rispettivamente 20 e 19 punti. Dall'altra parte il miglior marcatore è Klay Thompson con 28 punti, Stephen Curry segue con 27, ma poi c'è il vuoto. E con gara-5 ora i Raptors potrebbero trovare, per sé e per il Canada, il primo incredibile anello della propria storia.
sabato 1 giugno 2019
Cypress Hills Massacre, il 1° giugno 1873 fu strage indiana
Il luogo del massacro |
Almeno venti le vittime dello scontro a fuoco, che vide da una parte un gruppo di una decina di cacciatori di bisonti e venditori di whisky statunitensi e canadesi, dall'altra un piccolo gruppo di indiani Assiniboine. Sul campo, dopo lo scontro a fuoco, rimasero almeno venti 'nativi' e un 'bianco'.
La disputa era nata dal furto di alcuni cavalli subito dal gruppo di cacciatori e mercanti, guidati da Thomas W. Hardwick e John Evans, i quali immediatamente dettero la colpa dell'azione agli abitanti del vicino campo indiano.
Pur avendo avuto prove quasi certe dell'innocenza della tribù Assiniboine, il gruppo si diresse verso il campo, confortato dal fatto che, in effetti, era possibile che un singolo 'nativo' fosse responsabile del furto. Il capotribù, Little Soldier, respinse ogni accusa, e anzi offrì ai cacciatori due dei suoi cavalli migliori nell'attesa di del recupero dei capi spariti.
Non vi è certezza, né testimonianze affidabili, sul perché la situazione in breve degenerò. I fatti vollero che, mentre la discussione proseguiva e si faceva sempre più animata, il gruppo dei 'visi pallidi' si allontanò di poco dal campo per disporsi su una fila pronto a fare fuoco. Lo scontro che ne seguì ebbe conseguenze terrificanti per gli Assiniboine, peggio armati e alla mercé delle armi dei 'bianchi'
La vicenda legale che ne seguì ebbe scarso effetto, e nessuno dei cacciatori e dei commercianti di whisky soffrì alcuna pena detentiva. Nella memoria collettiva canadese questo fatto alimentò invece il sentimento anti-americano, sebbene del gruppo di 'bianchi' facessero parte anche diversi cittadini del Canada. A 'nord del confine' la sensazione fu che gli americani venissero a spadroneggiare e uccidere come meglio credevano, senza rispetto di regole o territori. Il Cypress Hills Massacre è solo uno tanti 'sgarbi' tra le due nazioni nordamericane, e sicuramente uno dei più gravi fatti legati al rapporto con i 'nativi' della storia del Canada.
Alanis Morissette, compleanno in attesa del nono disco
Alanis Morissette (foto Lou Rocco / ABC via Getty Images) |
Per lei una cifra impressionante di dischi venduti: fra album e singoli, la stima è di oltre 75 milioni di copie in tutto il mondo, con 76 candidature e 37 premi, fra cui 12 Juno Awards, 7 Grammy, 3 MTV Video Music Awards, 3 Billboard Music Awards, 2 American Music Awards e un Brit Award.
La Morissette cantò l'inno nazionale all'inaugurazione dei campionati mondiali di pattinaggio di figura del 1988, mentre due anni dopo è arrivato il suo primo contratto, con la MCA Records. Nel 1991 ecco il primo album, "Alanis", immediatamente doppio disco di platino in Canada, dove vendette oltre centomila copie. Il primo singolo, "Too Hot", entrò invece nella Top Ten della classifica canadese. Nel 1993 il trasferimento a Los Angeles, un 'tradimento' sonoro che presto portò a quella doppia nazionalità mai troppo digerita dai suoi connazionali.
Toronto Nights: Wildflower, divertirsi in un museo
Sul blog canadese BlogTo.com è davvero splendida la definizione del Wildflower, uno dei locali più 'in' delle notti torontine: "Going to Wildflower is like getting drunk in a nice art gallery, except it's way more fun, there are no whiny children, and no one asks you to leave when you loudly misinterpret the O'Keeffe". Insomma, una simpatica ubriachezza non molesta, corredata da sbuffi d'arte e manciate a piene mani di divertimento.
Sito al 550 di Wellington Street, in pieno Fashion District, il Wildflower è in reatà la lounge del Thompson Hotel di Toronto (dove peraltro trascorsi un ultimo dell'anno), di cui viene definito uno dei locali più 'visionari'. Wildflower è anche il drink principale del locale, un mix di tequila e Yellow Red Bull dal costo di 16 dollari. Ovviamente, in aggiunta, al cocktail e al locale, tante belle ragazze, come nelle foto tratte dal sito TorontoNightClub, scattate la sera di domenica 26 maggio.
Sullo stesso argomento leggi anche:
Lost and Found, dress code chic / EFS, nel cuore del Fashion District
Sito al 550 di Wellington Street, in pieno Fashion District, il Wildflower è in reatà la lounge del Thompson Hotel di Toronto (dove peraltro trascorsi un ultimo dell'anno), di cui viene definito uno dei locali più 'visionari'. Wildflower è anche il drink principale del locale, un mix di tequila e Yellow Red Bull dal costo di 16 dollari. Ovviamente, in aggiunta, al cocktail e al locale, tante belle ragazze, come nelle foto tratte dal sito TorontoNightClub, scattate la sera di domenica 26 maggio.
Sullo stesso argomento leggi anche:
Lost and Found, dress code chic / EFS, nel cuore del Fashion District
Indigene scomparse e uccise, lo Star accusa il governo
Se non fosse che ormai il vecchio refrain del politically correct lo si è capito da anni, saremmo tentati di credere all'articolo pubblicato dal giornale canadese Star, intitolato "Il Canada ha consentito un genocidio - dice un rapporto sulle donne e ragazze indigene scomparse o assassinate".
Un titolo da brividi, raccolto direttamente dall'edizione di Vancouver, a firma di Jeremy Nuttall.
Nell'articolo vengono tirate in ballo in maniera piuttosto generica le istituzioni canadesi e la loro incapacità di ascoltare le 'necessità' degli indigeni (che poi sarebbero quelli che noi chiamiamo 'indiani').
La chiave dell'articolo ruoterebbe, secondo l'autore, attorno al concetto espresso in queste righe: "The resulting report — titled Reclaiming Power and Place — explores the systematic failures of Canada's institutions to protect Indigenous women as well as breaches of Indigenous rights that contribute to harm against them". In pratica, istituzioni cattive e incapaci di proteggere le popolazioni 'native'. Scorrendo l'articolo, ancora non si capisce quale sia il punto, perché e dove sia la relazione fra le sparizioni delle donne, gli omicidi e la violenza cui vengono sottoposte e le presunte 'colpe' del governo canadese. In un contesto, quello dei 'nativi' nordamericani, che vede, questo è certo, un'endemica percentuale di crimine vari compiuti dai pellerossa, e non certo per colpa del governo, ma per una cronica situazione di disagio, disoccupazione e alcolismo che ne minano molto speso il vivere quotidiano (chiedere in particolare ai cittadini del Manitoba).
La chiosa dell'articolo è però illuminante e tende a fare capire l'obiettivo del giornalista, che esprime chiaramente lo 'Star-pensiero', come sempre collegato a quella sinistra libertaria che serpeggia da sempre nell'ipocrita Canada degli elettori di Justin Trudeau: "Genocide is the sum of the social practices, assumptions and actions detailed within this report," reads the executive summary. "As many witnesses expressed, this country is at war, and Indigenous women, girls and 2SLGBTQQIA (two-spirit, lesbian, gay, bisexual, transgender, queer, questioning, intersex and asexual) people are under siege". Ecco il punto: ma quali donne scomparse o assassinate? Il vero motivo di tanta discriminazione è legato ai problemi di gay, lesbiche, trans e transgender, insomma, i cosiddetti 'diversi'. Ma cosa tutto questo c'entri con le sparizioni delle donne non è dato saperlo.
Un titolo da brividi, raccolto direttamente dall'edizione di Vancouver, a firma di Jeremy Nuttall.
Nell'articolo vengono tirate in ballo in maniera piuttosto generica le istituzioni canadesi e la loro incapacità di ascoltare le 'necessità' degli indigeni (che poi sarebbero quelli che noi chiamiamo 'indiani').
La chiave dell'articolo ruoterebbe, secondo l'autore, attorno al concetto espresso in queste righe: "The resulting report — titled Reclaiming Power and Place — explores the systematic failures of Canada's institutions to protect Indigenous women as well as breaches of Indigenous rights that contribute to harm against them". In pratica, istituzioni cattive e incapaci di proteggere le popolazioni 'native'. Scorrendo l'articolo, ancora non si capisce quale sia il punto, perché e dove sia la relazione fra le sparizioni delle donne, gli omicidi e la violenza cui vengono sottoposte e le presunte 'colpe' del governo canadese. In un contesto, quello dei 'nativi' nordamericani, che vede, questo è certo, un'endemica percentuale di crimine vari compiuti dai pellerossa, e non certo per colpa del governo, ma per una cronica situazione di disagio, disoccupazione e alcolismo che ne minano molto speso il vivere quotidiano (chiedere in particolare ai cittadini del Manitoba).
La chiosa dell'articolo è però illuminante e tende a fare capire l'obiettivo del giornalista, che esprime chiaramente lo 'Star-pensiero', come sempre collegato a quella sinistra libertaria che serpeggia da sempre nell'ipocrita Canada degli elettori di Justin Trudeau: "Genocide is the sum of the social practices, assumptions and actions detailed within this report," reads the executive summary. "As many witnesses expressed, this country is at war, and Indigenous women, girls and 2SLGBTQQIA (two-spirit, lesbian, gay, bisexual, transgender, queer, questioning, intersex and asexual) people are under siege". Ecco il punto: ma quali donne scomparse o assassinate? Il vero motivo di tanta discriminazione è legato ai problemi di gay, lesbiche, trans e transgender, insomma, i cosiddetti 'diversi'. Ma cosa tutto questo c'entri con le sparizioni delle donne non è dato saperlo.
venerdì 31 maggio 2019
Pence assicura: Trump sosterrà il Canada verso la Cina
Mike Pence e Justin Trudeau |
Il premier canadese JustinTrudeau ha in realtà recentemente spesso criticato diverse scelte dell'amministrazione Trump, in particolare l'onda antiabortista affermatasi ultimamente in diversi Stati. Ha tuttavia sollecitato a più riprese un sostegno degli Stati Uniti per il rilascio dell'ex-diplomatico Michael Kovrig e dell'imprenditore Michael Spavor, arrestati il 10 dicembre scorso in Cina in quello che è stato visto come un tentativo di far pressione sul Canada dopo l'arresto della numero uno di Huawei Meng Wanzhou arrestata pochi giorni prima su richiesta degli Stati Uniti. Il tema è stato già sollevato dagli americani durante i colloqui Usa-Cina sul commercio, ma secondo alcuni osservatori in modo piuttosto cauto. (fonte: ANSA-AP)
Finali NBA 2019: Raptors eccelsi, vincono gara-1
I Toronto Raptors hanno fatto propriagara-1 delle finali NBA, che ha paralizzato la metropoli dell'Ontario, coinvolgendo oltre ogni immaginazione una città che fino a pochi anni fa ignorava quasi del tutto il mondo della pallacanestro.
Contro i Golden State Warriors, grandi favoriti della vigilia e campioni in carica, allo Scotiabank Centre è finita con il punteggio di 118-109.
Con gli ospiti privi di Kevin Durant, fra i padroni di casa è stato Pascal Siakam a dominare con 30 punti, 8 rimbalzi e 5 assist) e in difesa, mentre l'atteso Kawhi Leonard segna solo cinque tiri dal campo, ma esce fuori alla distanza quando c'è più bisogno di lui: alla fine totalizzerà 23 punti, 8 rimbalzi e 5 assist.
Per i Warriors, mentre Stephen Curry va a referto con 34 punti ma senza entusiasmare, Draymond Green fa segnare una tripla doppia (10 punti, 10 rimbalzi, 10 assist) ed è l'ultimo ad arrendersi.
Contro i Golden State Warriors, grandi favoriti della vigilia e campioni in carica, allo Scotiabank Centre è finita con il punteggio di 118-109.
Con gli ospiti privi di Kevin Durant, fra i padroni di casa è stato Pascal Siakam a dominare con 30 punti, 8 rimbalzi e 5 assist) e in difesa, mentre l'atteso Kawhi Leonard segna solo cinque tiri dal campo, ma esce fuori alla distanza quando c'è più bisogno di lui: alla fine totalizzerà 23 punti, 8 rimbalzi e 5 assist.
Per i Warriors, mentre Stephen Curry va a referto con 34 punti ma senza entusiasmare, Draymond Green fa segnare una tripla doppia (10 punti, 10 rimbalzi, 10 assist) ed è l'ultimo ad arrendersi.
Michelle Williams sulla copertina di Elle Canada di maggio
Da "Dawson's Creek" a "I segreti di Brokeback Mountain", è l'attrice americana Michelle Williams a essere finita sulla copertina di Elle Canada del mese di maggio. Uno spirito libero, come la definisce l'autrice dell'articolo, Rachel Syme, che l'ha incontrata a New York, sorseggiando un cappuccino.
La stessa Syme la definisce un misto tra Marcel Marceau e Audrey Hepburn.
Nata nel Montana, è anche una nota attrice teatrale. Ha ricevuto una candidatura ai Tony Awards per lo spettacolo teatrale "Blackbird", quattro al Premio Oscar, cinque ai Golden Globe (vincendone uno), quattro al Premio BAFTA, cinque agli Screen Actors Guild Awards e cinque agli Independent Spirit Awards (vincendone due).
La stessa Syme la definisce un misto tra Marcel Marceau e Audrey Hepburn.
Nata nel Montana, è anche una nota attrice teatrale. Ha ricevuto una candidatura ai Tony Awards per lo spettacolo teatrale "Blackbird", quattro al Premio Oscar, cinque ai Golden Globe (vincendone uno), quattro al Premio BAFTA, cinque agli Screen Actors Guild Awards e cinque agli Independent Spirit Awards (vincendone due).
Finali NBA 2019, a Toronto entusiasmo alle stelle
Toronto Raptors contro Golden State Warriors, finali NBA quasi a sorpresa, che tanto entusiasmo hanno portato nel mondo della palla a spicchi. Canada mobilitato e così pure la provincia dell'Ontario, ma tanto tifo per i Raptors anche negli Stati Uniti, con la maggior parte dei tifosi americani che si sono dichiarati a favore di Toronto, forse anche per spezzare il dominio dei californiani, da cinque anni vincitori della Western Conference e finalisti NBA, con tre vittorie finali conquistate, le ultime due consecutive. Di contro, per i Raptors c'è soltanto una vittoria di conference (quest'anno) e sei titoli divisionali (2007, 2014, 2015, 2016, 2018 e 2019).
A fronte di tanto tifo a favore, qualche voce contraria, ovvero gli appassionati dei Toronto Maple Leafs, la squadra dell'hockey ghiaccio NHL che ha forgiato lo sport di casa torontina, ma che manca l'appuntamento con la vittoria di lega dal 1967 (la Stanley Cup). Per loro un'eventuale vittoria dei Raptors potrebbe risultare come l'ennesimo smacco verso una squadra che ormai manca la vittoria da troppi anni.
A fronte di tanto tifo a favore, qualche voce contraria, ovvero gli appassionati dei Toronto Maple Leafs, la squadra dell'hockey ghiaccio NHL che ha forgiato lo sport di casa torontina, ma che manca l'appuntamento con la vittoria di lega dal 1967 (la Stanley Cup). Per loro un'eventuale vittoria dei Raptors potrebbe risultare come l'ennesimo smacco verso una squadra che ormai manca la vittoria da troppi anni.
mercoledì 29 maggio 2019
Tecnologia e auto, l'uomo come modello
Una modella all'EICMA 2013 (foto Bordignon) |
Grazie a un nuovo sistema di guida autonoma più 'umano', le auto imparano a ragionare come gli automobilisti in carne e ossa, per orientarsi su strade nuove e intricate usando solo gli 'occhi' delle telecamere e una semplice mappa GPS. L'auto non deve più mappare e studiare tutte le nuove strade sprecando tempo con mappe complesse (solitamente generate attraverso scansioni 3D), che sono pesanti da generare e processare al volo.
Per addestrare il sistema, un pilota in carne e ossa ha guidato un'auto autonoma dotata di telecamere e di un sistema di navigazione GPS, in modo da raccogliere dati da varie strade periferiche (come la struttura delle vie e la presenza di ostacoli).
sabato 25 maggio 2019
Senators, Mister Smith va a... Ottawa
Denis DJ Smith e Pierre Dorion, gm dei Senators |
Sith è quasi un carneade nel mondo dei 'mister' del puck. Per lui quella dei Sens è la prima panchina assoluta in National Hockey League da capo allenatore, dopo avere trascorso quattro stagioni come 'assistente' dei Toronto Maple Leafs, per i quali curava in particolare la parte difensiva.
Nelle 'minors junior' (ovvero le leghe giovanili, in pratica una sorta di campionato Under 21), vanta però un alloro importante, la Memorial Cup 2015 con gli Oshawa Generals.
Smith è nato nel 1977 a Windsor, nell'Ontario, ed è il 14° head-coach nella storia degli Ottawa Senators.
mercoledì 22 maggio 2019
Quebec City, proprietario dello zoo accusato di crudeltà
Immagini dello zoo, a quanto pare, poco rispondenti al vero |
Una ventina di ufficiali governativi si è recato nello zoo quebecchese per controllare le condizioni di leoni, tigri, lupi, cervi e molti altri animali.
Ewa Demianowicz, portavoce della Humane Society International Canada, ha sottolineato come "ci fossero animali che non sembravano avere un accesso a una quantità adeguata di cibo e acqua, e che parevano nella necessità di ricevere cure veterinarie".
Trahan deve ora affrontare due incriminazioni, per 'criminal animal neglect' e 'criminal animal cruelty'. Si tratta della prima volta che, in Canada, il proprietario di uno zoo deve affrontare delle accuse del genere.
martedì 21 maggio 2019
Collision 2019, Italia presente con 19 aziende
Ha preso il via a Toronto, presso l'Enercare Centre, la rassegna mondiale di tecnologia "Collision 2019". Un evento fondamentale per il settore, cui prendono parte 120 nazioni, fra cui anche l'Italia, con 25mila partecipanti e 3.750 ceo di grandi aziende, con tutti i colossi mondiali dell'innovazione
tecnologica, da IBM a Intel, da Amazon a Facebook, con spazi
aperti per raccontare le nuove frontiere del web, a cominciare
da Lindsey Turrentine, vicepresidente dei contenuti interattivi
del network americano CBS.
L'Istituto italiano per il Commercio con l'estero accompagna 19 marchi italiani, tra imprese, incubatori e acceleratori del settore. "Il nostro obiettivo - spiega Matteo Picariello, direttore di ICE Canada - è mettere in evidenza la filiera italiana in un contesto mondiale e farlo proprio a maggio, mese che sancisce l'inizio delle celebrazioni per il 500° anniversario della morte di Leonardo da Vinci".
L'Istituto italiano per il Commercio con l'estero accompagna 19 marchi italiani, tra imprese, incubatori e acceleratori del settore. "Il nostro obiettivo - spiega Matteo Picariello, direttore di ICE Canada - è mettere in evidenza la filiera italiana in un contesto mondiale e farlo proprio a maggio, mese che sancisce l'inizio delle celebrazioni per il 500° anniversario della morte di Leonardo da Vinci".
sabato 4 maggio 2019
Beghelli Canada passa all'Ascot Capital Group
La bolognese Beghelli, società
attiva nel settore elettronico e della sicurezza e quotata a
Piazza Affari ha finalizzato la cessione di Beghelli Canada alla
'Newco 11302264 Canada Inc', controllata da Ascot Capital Group.
L'operazione - spiega una nota dell'azienda emiliana - vede la cessione dell'intera partecipazione ad un prezzo di circa 14 milioni di euro: Beghelli Canada, iscritta nel bilancio consolidato per circa 6 milioni di euro, consente di realizzare una plusvalenza, al lordo di imposte, pari a circa 8 milioni di euro. Nel 2018 Beghelli Canada ha registrato ricavi per 18,2 milioni di euro.
"L'operazione - ha dichiarato Gian Pietro Beghelli, presidente e fondatore della società bolognese - rappresenta per il Gruppo Beghelli la conferma della strategia di concentrazione sul mercato europeo, ricco di opportunità per una società come la nostra, che, insieme alla costante innovazione tecnologica, ha sempre prestato grande attenzione agli aspetti normativi ed e' quindi in grado di interpretare al meglio le particolarità di un mercato comunitario, che tuttavia conserva ancora distinzioni regolamentari e di utilizzo nei vari paesi".
L'acquisto di Beghelli Canada, ha osservato David Nathaniel, amministratore delegato di Ascot Capital Group, "è per noi strategica, in quanto ci consente di rafforzare la nostra posizione competitiva, di creare sinergie e di incrementare la value proposition al mercato". (fonte: ANSA)
L'operazione - spiega una nota dell'azienda emiliana - vede la cessione dell'intera partecipazione ad un prezzo di circa 14 milioni di euro: Beghelli Canada, iscritta nel bilancio consolidato per circa 6 milioni di euro, consente di realizzare una plusvalenza, al lordo di imposte, pari a circa 8 milioni di euro. Nel 2018 Beghelli Canada ha registrato ricavi per 18,2 milioni di euro.
"L'operazione - ha dichiarato Gian Pietro Beghelli, presidente e fondatore della società bolognese - rappresenta per il Gruppo Beghelli la conferma della strategia di concentrazione sul mercato europeo, ricco di opportunità per una società come la nostra, che, insieme alla costante innovazione tecnologica, ha sempre prestato grande attenzione agli aspetti normativi ed e' quindi in grado di interpretare al meglio le particolarità di un mercato comunitario, che tuttavia conserva ancora distinzioni regolamentari e di utilizzo nei vari paesi".
L'acquisto di Beghelli Canada, ha osservato David Nathaniel, amministratore delegato di Ascot Capital Group, "è per noi strategica, in quanto ci consente di rafforzare la nostra posizione competitiva, di creare sinergie e di incrementare la value proposition al mercato". (fonte: ANSA)
martedì 23 aprile 2019
Guerra della spazzatura tra Filippine e Canada
Rodrigo Duterte |
La querelle riguarda i rifiuti che sono stati esportati dal Canada a Manila nel biennio 2013-2014 quando, al porto della capitale filippina, sono arrivate navi porta-container con tonnellate di scarti. Secondo le autorità di Manila, quella che era stata registrata come plastica da riciclare era invece immondizia. Nel 2016 un tribunale aveva ordinato il ritorno in patria degli scarti a spese dell'esportatore.
Ottawa si è detta "fortemente impegnata" a risolvere la questione in collaborazione con le autorità filippine; un gruppo di lavoro congiunto sta esaminando "lo spettro completo delle questioni legate alla rimozione dei rifiuti in vista di una risoluzione tempestiva", ha fatto sapere il ministero dell'Ambiente canadese. (fonte: AGI)
lunedì 15 aprile 2019
Notre Dame, incendio: i titoli dei giornali canadesi
Sono diversi i giornali canadesi che hanno deciso di aprire con il disastro della cattedrale di Notre Dame i propri siti internet. Tutti, tranne alcuni, fra cui, paradossalmente, quello del maggiore giornale francofono, la Montreal Gazette.
Di seguito, invece, in questo post, i 'frame' delle aperture di Toronto Sun, Toronto Star, The Globe & Mail e il Vancouver Sun.
Il Toronto Sun definisce le cause 'sconosciute', ma riporta anche l'ipotesi del possibile legame dell'incendio ai lavori di ristrutturazione in corso all'interno della struttura parigina.
Di seguito, invece, in questo post, i 'frame' delle aperture di Toronto Sun, Toronto Star, The Globe & Mail e il Vancouver Sun.
Il Toronto Sun definisce le cause 'sconosciute', ma riporta anche l'ipotesi del possibile legame dell'incendio ai lavori di ristrutturazione in corso all'interno della struttura parigina.
Robert Gale, addio allo storico dj
Si è spento a causa di un incidente stradale Robert “Bobby” Gale, 62 anni, uno dei 'mostri sacri' delle radio private canadesi.
Gale è stato investito da un camion al termine di un concerto, mentre attraversava la strada con una tanica di benzina in mano con la quale stava per rifornire, presumibilmente, il proprio automezzo.
Il disc-jockey di Windsor aveva fatto il proprio esordio in radio nel 1975, nella locale stazione radio CJOM 88, una delle prime emittenti rock. Successivamente aveva lavorato per 106 FM Detroit, Winnipeg CHIQ FM, Montreal CHOM FM e Toronto Q107. Negli anni '80 aveva lavorato per la PolyGram, per poi fondare una propria azienda.
Per molti la figura di Gale ha assurto quasi i toni di 'leggenda' all'interno del mondo delle radio e domenica uno speciale programma in su onore è stato mandato in onda nello slot generalmente da lui occupato con il programma "The Sunday Glide".
Gale è stato investito da un camion al termine di un concerto, mentre attraversava la strada con una tanica di benzina in mano con la quale stava per rifornire, presumibilmente, il proprio automezzo.
Il disc-jockey di Windsor aveva fatto il proprio esordio in radio nel 1975, nella locale stazione radio CJOM 88, una delle prime emittenti rock. Successivamente aveva lavorato per 106 FM Detroit, Winnipeg CHIQ FM, Montreal CHOM FM e Toronto Q107. Negli anni '80 aveva lavorato per la PolyGram, per poi fondare una propria azienda.
Per molti la figura di Gale ha assurto quasi i toni di 'leggenda' all'interno del mondo delle radio e domenica uno speciale programma in su onore è stato mandato in onda nello slot generalmente da lui occupato con il programma "The Sunday Glide".
Seimila autobus cancellati in un mese
Oltre 6mila corse di bus cancellate in un mese. Sono i numeri forniti dall'OC Transpo, ovvero la rete di trasporto di Ottawa, capitale del Canada. I numeri sono impressionanti: lungo un periodo di 29 giorni tra febbraio e marzo, sono statti infatti cancellati ben 6284 viaggi, con un minimo, per giornata, di 20, e un massimo di 883. In media, ogni giorno, ci sono 7696 corse, di cui portate a termine 7479.
Un vero problema, soprattutto in un periodo di tempo in cui il clima è freddo e gelido. Difatti, il giorno delle 883 cancellazioni, il 13 febbraio, aveva visto Ottawa venire colpita da una forte tempesta di neve. Un grave problema per la popolazione, spesso nemmeno avvertita dei fatti, un allargarsi di braccia da parte delle autorità, che tuttora non sono riuscite a venire a capo della situazione.
Un vero problema, soprattutto in un periodo di tempo in cui il clima è freddo e gelido. Difatti, il giorno delle 883 cancellazioni, il 13 febbraio, aveva visto Ottawa venire colpita da una forte tempesta di neve. Un grave problema per la popolazione, spesso nemmeno avvertita dei fatti, un allargarsi di braccia da parte delle autorità, che tuttora non sono riuscite a venire a capo della situazione.
sabato 13 aprile 2019
Incendio nel ristorante, 800 bottiglie pregiate di vino distrutte
Un ristorante italiano di Ottawa, la Vittoria Trattoria (esattamente in quest'ordine), è andato completamente distrutto a causa di un incendio che ha sconvlto lo storico palazzo sito in ByWard Market.
Il sindaco della città, Jim Watson, ha fatto i complimenti ai pompieri, oltre cento, che sono riusciti in poco tempo a impedire che lefiamme si estendessero, distruggendo oltremodo il palazzo.
Il danno, per il locale di William Street, aperto nel 1996, è comunque enorme, e consta di due milioni di dollari canadesi, anche a causa delle oltre 800 etichette di vino di alto livello presenti nelle cantine del ristorante.
Il sindaco della città, Jim Watson, ha fatto i complimenti ai pompieri, oltre cento, che sono riusciti in poco tempo a impedire che lefiamme si estendessero, distruggendo oltremodo il palazzo.
Il danno, per il locale di William Street, aperto nel 1996, è comunque enorme, e consta di due milioni di dollari canadesi, anche a causa delle oltre 800 etichette di vino di alto livello presenti nelle cantine del ristorante.
sabato 6 aprile 2019
Piogge e scioglimento ghiacci, sale il rischio allagamenti
Un'immagine di Ottawa allagata (foto CBC.ca) |
Per questo motivo, quest'anno saranno ben 280mila i sacchi di sabbia a disposizione della comunità per creare degli spartiacque atti a contenere la grande quantità di acqua prevista nei prossimi giorni.
E, mentre il Rideau Canal viene sempre monitorato, senza peraltro creare particolari allarmismi, l'Ottawa River Regulation Planning Board sta preparando i dettagli di un piano di contenimento per evitare spiacevoli sorprese.
martedì 2 aprile 2019
Canne libere, tutti in fila per drogarsi
Lunghe file, ma non troppo, nella provincia dell'Ontario per i primi negozi autorizzati alla vendita di cannabis secondo la nuova permissiva legge canadese
Nella Capitale, Ottawa, hanno aperto in tre (Centretown, Wellington West Village e ByWard Market), mentre in tutta la Provincia delle 25 richieste di apertura, solo 10 sono state approvate. Uno solo il negozio che ha aperto i battenti a Toronto.
In realtà i clienti attesi erano molti di più, tanto che i punti-vendita avevano assunto per l'occasione alcuni agenti di sicurezza.
Prima della legalizzazione della marijuana, a Ottawa erano stati poco più di una vendita di negozi illegali. La cannabis può anche essere comperata online.
Purtroppo, oltre ai drogati abitudinari, era inevitabile che anche alcuni 'nuovi utilizzatori' si mettessero in fila per l'acquisto, inserendosi in quel circolo vizioso di consumatori che, in molti casi, ha portato alla morte causa droghe pesanti. Ma tant'è, questo è il Canada di Justin Trudeau, che non ha mai negato di essersi drogato in tempi di gioventù.
Nella Capitale, Ottawa, hanno aperto in tre (Centretown, Wellington West Village e ByWard Market), mentre in tutta la Provincia delle 25 richieste di apertura, solo 10 sono state approvate. Uno solo il negozio che ha aperto i battenti a Toronto.
In realtà i clienti attesi erano molti di più, tanto che i punti-vendita avevano assunto per l'occasione alcuni agenti di sicurezza.
Prima della legalizzazione della marijuana, a Ottawa erano stati poco più di una vendita di negozi illegali. La cannabis può anche essere comperata online.
Purtroppo, oltre ai drogati abitudinari, era inevitabile che anche alcuni 'nuovi utilizzatori' si mettessero in fila per l'acquisto, inserendosi in quel circolo vizioso di consumatori che, in molti casi, ha portato alla morte causa droghe pesanti. Ma tant'è, questo è il Canada di Justin Trudeau, che non ha mai negato di essersi drogato in tempi di gioventù.
lunedì 1 aprile 2019
NHL 2019, la Battle of Ontario premia ancora i Senators
La prima pagina dell'Ottawa Sun il giorno dopo gara-4 |
La prima sfida tra le due squadre in questa stagione si era disputata il 7 ottobre 2018 a Toronto, con i Leafs sconfitti 5-3. Il 7 febbraio 2019 si giocava gara-2, unico successo per i Torontini, che in casa si imponevano con il punteggio di 5-4. I due confronti disputati a Ottawa si disputavano a pochi giorni uno dall'altro, a classifiche e obiettivi ormai definiti per entrambe le squadre, sebbene con risultati opposti: per Toronto qualificazione ai playoff, con probabile sfida con i Boston Bruins, per Ottawa ultimo posto assoluto e grandi possibilità di ottenere la prima scelta del draft 2019. Il 17 marzo vittoria per i Senators con il punteggio di 6-2, il 31 marzo ancora un successo per 4-2.
In totale i confronti ufficiali (amichevoli escluse) tra le due squadre dal 1992, tra regular-season e playoff, sono 144, con 72 vittorie dei Senators, 63 dei Leafs e 9 pareggi.
Le due pagine interne del giornale in cui si racconta gara-4 |
Grande Fratello, doppia uscita dalla Casa
Eddie Lin e Chelsea Bird |
Come sempre, decisivi sono stati gli atteggiamenti interni degli altri componenti della Casa, i risvolti delle vendette maturate per votazoni e prese di posizione precedenti. Per entrambi è arrivato già il tempo delle memorie: "Voglio essere ricordata come una donna forte e determinata. Una giocatrice forte e una donna forte", ha detto Chelsea con enfasi. "Voglio essere visto come un vero giocatore che non ha avuto paura di mostrare le proprie emozioni. Nella Casa ho dimenticato la presenza delle telecamere. Voglio essere ricordato come una persona genuina", ha concluso sorridendo Eddie.
sabato 30 marzo 2019
Un immigrato diventa la 'voce' dell’ISIS
Mohammed Khalifa |
Chrysler dopo General Motors, ancora tagli sul lavoro
Crisi occupazionale in Canada, in particolare nell'Ontario, dove Fiat Chrysler (FCA) ha annunciato
l'intenzione di tagliare circa 1.500 posti di lavoro nel suo
stabilimento di assemblaggio a Windsor, circa
un quarto della sua forza lavoro, attuando comunque contemporaneamente
misure a sostegno del pensionamento e del reimpiego dei
dipendenti, offrendo 'scivoli' pensionistici e ricollocamenti non appena saranno disponibili altre posizioni.
Si tratta di un ulteriore colpo per la provincia canadese con Toronto capitale dell'Ontario, dopo la perdita di oltre 2.500 posti di lavoro annunciati per la fine del 2019 presso lo stabilimento di assemblaggio della General Motors di Oshawa, sempre nei pressi di Toronto.
Doug Ford, premier dell'Ontario, ha da parte sua promesso di "combattere con le unghie e i denti per proteggere i posti di lavoro di Windsor".
Si tratta di un ulteriore colpo per la provincia canadese con Toronto capitale dell'Ontario, dopo la perdita di oltre 2.500 posti di lavoro annunciati per la fine del 2019 presso lo stabilimento di assemblaggio della General Motors di Oshawa, sempre nei pressi di Toronto.
Doug Ford, premier dell'Ontario, ha da parte sua promesso di "combattere con le unghie e i denti per proteggere i posti di lavoro di Windsor".
giovedì 28 marzo 2019
Tears for Fears, un loro famoso video venne girato a Toronto
La modella canadese Joan Densmore nel video |
Il video, una bonaria presa in giro degli studenti dei corsi di teologia, venne diretto dal britannico Nigel Dick, specializzato in clip musicali e che proprio con i TFF aveva cominciato la sua attività, che lo avrebbe poi visto collaborare con, fra gli altri, Boy George, David Bowie, Phil Collins, Sting, Bono Vox e i Duran Duran.
Nel video il protagonista assoluto era, ovviamente, il leader della formazione di Bath, Roland Orzabal. Non poteva mancare l'altro componente del gruppo, Curt Smith, ma soprattutto l'altra presenza 'dominante' del video è quella della modella canadese Joan Densmore, che interpreta il ruolo dell'affascinante libraria bionda con tanto di ammiccanti occhiali e un look in perfetto stile anni '80.
L'Emmanuel College Library oggi |
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