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giovedì 28 marzo 2019

Tears for Fears, un loro famoso video venne girato a Toronto

La modella canadese Joan Densmore nel video
Forse non tutti sanno che il celebre video della canzone "Head over Heels" dei Tears for Fears, realizzata nel 1985, uno dei brani di punta di tutta la storia della new-wave anni '80, è stato girato in Canada, per la precisione all'Emmanuel College Library dell'Università di Toronto.
Il video, una bonaria presa in giro degli studenti dei corsi di teologia, venne diretto dal britannico Nigel Dick, specializzato in clip musicali e che proprio con i TFF aveva cominciato la sua attività, che lo avrebbe poi visto collaborare con, fra gli altri, Boy George, David Bowie, Phil Collins, Sting, Bono Vox e i Duran Duran.
Nel video il protagonista assoluto era, ovviamente, il leader della formazione di Bath, Roland Orzabal. Non poteva mancare l'altro componente del gruppo, Curt Smith, ma soprattutto l'altra presenza 'dominante' del video è quella della modella canadese Joan Densmore, che interpreta il ruolo dell'affascinante libraria bionda con tanto di ammiccanti occhiali e un look in perfetto stile anni '80.


L'Emmanuel College Library oggi

sabato 13 maggio 2017

Tablet pericolosi per lo sviluppo dei bambini

Tablet, smartphone e simili, guardare troppo i loro schermi mobili può fare molto male, specialmente per i più piccoli, in particolare i bambini con età comprese fra i sei e i 24 mesi.
Lo sostiene uno studio canadese, presentato al "Pediatric Academic Societies Meeting", dalla professoressa Catherine Birken della Toronto University.
Lo studio è stato effettuato su 900 bambini, esaminati a 18 mesi nella loro capacità di comunicazione con suoni, formazione di parole più meno corrette e di frasi: i principali dati emersidicono che più del 20% dei piccoli trascorre almeno 28 minuti al giorno davanti a qualche tipo di screen di strumenti elettronici mobili. Ogni aumento di 30 minuti del tempo trascorso davanti a uno screen si è tradotto in un incremento del 49% dei rischi di ritardi nelle capacità di espressione verbale dei bambini.

mercoledì 11 dicembre 2013

Scoperto un nuovo gas serra, 7mila volte più potente della CO2

Si chiama 'per fluoro tributilammina' (Pftba) ed è un gas serra presente nell'atmosfera della Terra, che finora non era mai stato considerato. Un gas che avrebbe un effetto 7mila volte più elevato rispetto all'anidride carbonica. Lo hanno rilevato gli scienziati del dipartimento di Chimica della Toronto University. Il Pftba non esiste in natura, ma è stato impiegato dalla metà del XX secolo per diverse applicazioni, fra cui la costruzione di dispositivi elettrici, ed è ancora oggi utilizzato in diversi liquidi impiegati a livello industriale per testare le apparecchiature elettroniche.
Al momento, dicono gli esperti, "non sono noti processi capaci di rimuovere o distruggere il Pftba nella bassa atmosfera e per questo ha un tempo di permanenza davvero alto, nell'ordine delle centinaia di anni".
"La perfluorotributilammina - ha concluso Cora Young (nella foto), che insieme ad Angela Hong e a Scott Mabury ha compiuto la scoperta - permane nell'atmosfera davvero a lungo, e ha un'efficienza radiativa molto elevata": quest'ultimo parametro rende la molecola un gas serra molto efficiente, e quindi più pericoloso per l'atmosfera. "A causa di queste sue caratteristiche, ha un potenziale impatto sul riscaldamento globale molto alto. Calcolato su una finestra temporale di 100 anni, che è la vita media del Pftba, una singola molecola di perfluorotributilammina ha lo stesso impatto sul riscaldamento globale di 7.100 molecole di anidride carbonica".

sabato 21 settembre 2013

Malasanità nel mondo, 40 milioni di casi nel mondo

Sono oltre 40 milioni di episodi di malasanità che avvengono ogni anno in tutto il mondo e due terzi di questi si verificano nei paesi a basso e medio reddito.
Lo sostiene uno studio condotto dalla Toronto University e pubblicato sul British Medical Journal, che ha analizzato i risultati di più di 4mila articoli sull'assistenza sanitaria negli ospedali dal 1976 in avanti.
Il tutto sulla base di sette parametri chiave correlati a cure di scarsa qualità: danni da farmaci prescritti, infezioni delle vie urinarie associate a cateteri, infezioni del sangue associate a cateteri, polmoniti acquisite in ospedale, coaguli di sangue, cadute e piaghe da decubito.

Squali in diminuzione, a rischio le barriere coralline

Chi non ha mai tifato per lo squalo nel famoso film "Jaws"? La perfezione, la crudeltà e la totale mancanza di morale con cui questo meraviglioso essere vivente uccide le proprie prede è pari forse soltanto a quella di un antico dinosauro.
Intanto, uno studio della Toronto University, coordinato da Jonathan Ruppert, ha stabilito che la pesca eccessiva degli squali starebbe danneggiando le barriere coralline.
Secondo lo studio, pubblicato sulla rivista "Plos One", la mancanza di pescicane (o pescecani?) determina una sorta di reazione a catena che si ripercuoterebbe anche sui coralli.
"Nelle zone in cui i numeri di squali sono ridotti a causa della pesca commerciale, vi è anche una diminuzione dei pesci erbivori che svolgono un ruolo chiave nella promozione della salute dei coralli", ha spiegato Ruppert, "il declino delle popolazioni di squali è apparso dai nostri risultati direttamente correlato a cambiamenti fondamentali nella struttura delle catene alimentari tra le barriere".
La ricerca ha dimostrato che la diminuzione di squali favorisce l'aumento di predatori di medio livello - come i dentici - ma riduce il numero di erbivori come i pesci pappagallo (Scaridae), molto importanti per la salute delle barriere coralline, perché mangiano le alghe che, altrimenti, avrebbero la meglio sui giovani coralli al largo della costa nord-ovest dell'Australia.