Strage a Portapique, città canadese della Nuova Scozia, situata sulla costa atlantica. Un uomo vestito da poliziotto ha ucciso 17 persone, fra le quali un agente di polizia (appartenente al corpo dei 'mountie', le note 'giubbe rosse' canadesi), in una sparatoria durata diverse ore.
Secondo quanto riportano gli organi di stampa locali, l'omicida è stato poi catturato dalla polizia. L'autore è stato identificato come Gabriel Wortman, 51 anni. L'agente ucciso è la 23.enne Heidi Stevenson, madre di due figli.
I 17 morti di Portapique superano nel numero il massacro del 1989 al Politecnico di Montreal, che vide la morte di 14 persone.
Visualizzazione post con etichetta massacro. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta massacro. Mostra tutti i post
lunedì 20 aprile 2020
sabato 1 giugno 2019
Cypress Hills Massacre, il 1° giugno 1873 fu strage indiana
![]() |
Il luogo del massacro |
Almeno venti le vittime dello scontro a fuoco, che vide da una parte un gruppo di una decina di cacciatori di bisonti e venditori di whisky statunitensi e canadesi, dall'altra un piccolo gruppo di indiani Assiniboine. Sul campo, dopo lo scontro a fuoco, rimasero almeno venti 'nativi' e un 'bianco'.
La disputa era nata dal furto di alcuni cavalli subito dal gruppo di cacciatori e mercanti, guidati da Thomas W. Hardwick e John Evans, i quali immediatamente dettero la colpa dell'azione agli abitanti del vicino campo indiano.
Pur avendo avuto prove quasi certe dell'innocenza della tribù Assiniboine, il gruppo si diresse verso il campo, confortato dal fatto che, in effetti, era possibile che un singolo 'nativo' fosse responsabile del furto. Il capotribù, Little Soldier, respinse ogni accusa, e anzi offrì ai cacciatori due dei suoi cavalli migliori nell'attesa di del recupero dei capi spariti.
Non vi è certezza, né testimonianze affidabili, sul perché la situazione in breve degenerò. I fatti vollero che, mentre la discussione proseguiva e si faceva sempre più animata, il gruppo dei 'visi pallidi' si allontanò di poco dal campo per disporsi su una fila pronto a fare fuoco. Lo scontro che ne seguì ebbe conseguenze terrificanti per gli Assiniboine, peggio armati e alla mercé delle armi dei 'bianchi'
La vicenda legale che ne seguì ebbe scarso effetto, e nessuno dei cacciatori e dei commercianti di whisky soffrì alcuna pena detentiva. Nella memoria collettiva canadese questo fatto alimentò invece il sentimento anti-americano, sebbene del gruppo di 'bianchi' facessero parte anche diversi cittadini del Canada. A 'nord del confine' la sensazione fu che gli americani venissero a spadroneggiare e uccidere come meglio credevano, senza rispetto di regole o territori. Il Cypress Hills Massacre è solo uno tanti 'sgarbi' tra le due nazioni nordamericane, e sicuramente uno dei più gravi fatti legati al rapporto con i 'nativi' della storia del Canada.
giovedì 8 gennaio 2015
Charlie Hebdo, la solidarietà del vignettista del Sun
La strage di Charlie Hebdo tocca da vicino anche il Canada e i canadesi, da sempre legati a filo doppio alle libertà personali e di espressione, e recentemente toccati in maniera diretta dalla follia del terrorismo islamico.
Andy Donato, una delle 'matite' ha scritto un editoriale accorato sul The Sun, ricordando la sua lunga militanza come vignettista, durante la quale ha spesso dovuto subire critiche, anche pesanti, ma nella quale ha anche sempre potuto esprimere la propria opinione. E anche lui, come ogni persona, come ogni uomo e donna vera, in questo momento non si tirerà indietro, continuando a fare con coscienza il proprio mestiere.
Andy Donato, una delle 'matite' ha scritto un editoriale accorato sul The Sun, ricordando la sua lunga militanza come vignettista, durante la quale ha spesso dovuto subire critiche, anche pesanti, ma nella quale ha anche sempre potuto esprimere la propria opinione. E anche lui, come ogni persona, come ogni uomo e donna vera, in questo momento non si tirerà indietro, continuando a fare con coscienza il proprio mestiere.
mercoledì 7 gennaio 2015
Charlie Hebdo strage: i titoli e le foto dei giornali canadesi
Vigliacchi e assassini, senza pietà. Nella mattina in cui partecipo a una interessante conferenza stampa dal CAIM, il Coordinamento delle Associazioni Islamiche di Milano, ecco che arriva la strage di Charlie Hebdo. Una carneficina senza pari, su cui sarebbe possibile fare ogni genere di speculazione e propaganda politica. Lo avrei fatto pure io, se non fosse che proprio stamane, mentre la follia islamica uccideva persone innocenti la cui unica colpa era quella di pensare, avevo l'opportunità, peraltro gradita, di conoscere un altro genere di Islam, che non riesco in alcun modo a legare a quello omicida che troppo spesso abbiamo imparato a conoscere.
Ecco i titoli dei giornali canadesi, non tutti aggiornati, visto che da quelle parti si stanno svegliando soltanto adesso...
Ecco i titoli dei giornali canadesi, non tutti aggiornati, visto che da quelle parti si stanno svegliando soltanto adesso...
Iscriviti a:
Post (Atom)