Arriva dal Canada un'altra dura condanna per le slot machine, quelle devastanti macchinette mangiasoldi che portano all'autodistruzione molti giocatori dilettanti e no. Si tratta di una condanna 'scientifica', che porta la griffe dell'Università di Waterloo, attraverso una ricerca condotta da Mike Dixon, e pubblicata sul Journal of Gambling Studies.
Le musiche e gli scampanellii che accompagnano il gioco delle slot machine, pare infatti inducano i giocatori a sovrastimare il numero di volte in cui hanno vinto, spingendoli a giocare ancora. Si tratterebbe di suoni celebrativi che le macchinette producono anche quando i giocatori non perdono tutti i soldi scommessi, ma solo una parte.
Un meccanismo che, sostengono i ricercatori canadesi, creerebbe l'illusione di vittoria anche quando in realtà il denaro perso è maggiore di quello ancora in mano, come nel caso di giocate da un dollaro con 'vittorie', si fa per dire, di venti centesimi, una perdita in realtà di ottanta centesimi, ma che può essere percepita in maniera diversa se accompagnata da jingle trionfanti.