L'Istituto Italiano di Cultura di
Toronto ospiterà l'inaugurazione della mostra
"Ritual" di Vincenzo Pietropaolo. L'iniziativa è stata
organizzata in collaborazione con The Mariano Elia Chair in
Italian-Canadian Studies at York University in occasione della
recente pubblicazione dell'omonimo libro "Ritual" del fotografo
documentarista italiano, che sarà presente all'evento.
L'esposizione comprende una collezione di 150 fotografie
che coprono 46 anni, incentrate sulla processione del Venerdì
Santo che ogni anno si snoda lungo le strade della Little Italy
di Toronto, la più grande comunità di immigrati italiani al
mondo. La processione, alla quale partecipano attori che
ripropongono fedelmente la Via Crucis, è un evento fortemente
sentita dalla comunità. Pietropaolo ha partecipato per oltre
40 anni, seguendone i cambiamenti, da piccola occasione
parrocchiale a grande raduno che ogni anno richiama decine di
migliaia di persone.
Nato in Italia e residente in Canada, il fotografo
documentarista da sempre è concentrato a ritrarre l'esperienza
degli immigrati, la cultura della classe operaia e più in
generale tematiche di giustizia sociale. (fonte AGI)
domenica 26 febbraio 2017
Trattato Ceta: la Basilicata accusa "Uccide le tipicità"
"L'applicazione dell'accordocommerciale globale Ceta tra Unione europea e Canada
sull'agroalimentare è un rischio mortale per tutte le tipicità
della Basilicata, che l'Italia deve respingere a tutela delle
imprese agricole e dei consumatori". Lo ha detto a Matera
il presidente regionale della Coldiretti, Piergiorgio Quarto,
nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato
il direttore dell'associazione, Francesco Manzari, e il
presidente della Coldiretti di Potenza, Teodoro Palermo.
"L'intesa, che dovrà essere ratificata dal Parlamento italiano - ha detto Quarto - rappresenterebbe un duro colpo sopratutto al settore cerealicolo, essendo il Canada un forte produttore di grano duro, e questo di fatto cancellerebbe la produzione lucana. A questo aggiungiamo la cancellazione di dazi, di controlli sulle presenze di glifosfati e di altre sostanze che le nostre norme vietano di utilizzare nelle coltivazioni. E' l'ennesimo favore alla grande industria, che potrebbe trovare conveniente sul piano logistico e dei costi produrre in Canada, utilizzando marchi registrati che si ispirano al made in Italy. Ci attiveremo in ogni sede - ha concluso - per scongiurare che un accordo di questo tipo, regolato da una semplice commissione paritetica su import ed export, possa cancellare le nostre produzioni non solo di grano duro ma anche di altre tipicità". (fonte ANSA)
"L'intesa, che dovrà essere ratificata dal Parlamento italiano - ha detto Quarto - rappresenterebbe un duro colpo sopratutto al settore cerealicolo, essendo il Canada un forte produttore di grano duro, e questo di fatto cancellerebbe la produzione lucana. A questo aggiungiamo la cancellazione di dazi, di controlli sulle presenze di glifosfati e di altre sostanze che le nostre norme vietano di utilizzare nelle coltivazioni. E' l'ennesimo favore alla grande industria, che potrebbe trovare conveniente sul piano logistico e dei costi produrre in Canada, utilizzando marchi registrati che si ispirano al made in Italy. Ci attiveremo in ogni sede - ha concluso - per scongiurare che un accordo di questo tipo, regolato da una semplice commissione paritetica su import ed export, possa cancellare le nostre produzioni non solo di grano duro ma anche di altre tipicità". (fonte ANSA)
Gulen vuole lasciare gli Stati Uniti per il Canada
Fethullah Gulen |
Lo ha detto alla CNNTurk il ministro della Giustizia turco, Bekir Bozdag, rilanciando i timori di Ankara secondo cui il magnate e predicatore islamico, accusato dal governo turco di essere la mente del fallito golpe del 15 luglio, intenda lasciare gli Stati Uniti nel timore di essere estradato.
"Queste attività hanno avuto un'accelerazione dopo l'elezione di Trump. Abbiamo anche riferito questa informazione al dipartimento di Stato Usa", ha aggiunto Bozdag.
Nei mesi scorsi Ankara aveva già lanciato l'allarme su presunti piani di fuga di Gulen dalla Pennsylvania, dove risiede in auto-esilio dal 1999, indicando come sue possibili destinazioni, oltre al Canada, Sud Africa, Egitto, Australia e Messico. (fonte ANSAmed).
Rai5, l'eterna frontiera a Wild Canada
Un viaggio in quattro episodi per
raccontare come, dall'Atlantico al Pacifico e fino al Mar
Glaciale Artico, la natura del Canada ha saputo piegarsi e
collaborare allo sviluppo della civiltà umana senza perdere il
suo carattere selvaggio. E' la serie Wild Canada, che Rai
Cultura propone da oggi alle 14.10 su Rai5.
Quando i primi esploratori europei arrivarono sulle coste orientali del Canada, alla fine del XV secolo, pensarono di aver trovato un paradiso di natura incontaminata, senza rendersi conto di quanto i popoli nativi, le cosiddette First Nations, avessero in realtà modificato il paesaggio nel corso dei secoli per rendere il territorio più facile da sfruttare per la caccia e la pesca.
Il primo episodio spiega come questi popoli abbiano modificato il paesaggio attraverso un uso controllato del fuoco, per contenere le foreste e favorire la diffusione delle praterie, dove cacciare bisonti e antilocapre. Quando la pratica degli incendi controllati cessò, l'acero, che il fuoco aveva sempre tenuto indietro, iniziò a diffondersi su gran parte del territorio, creando quei boschi meravigliosi, che in autunno regalano i celeberrimi paesaggi cangianti, simbolo del Canada.
(fonte ANSA)
Quando i primi esploratori europei arrivarono sulle coste orientali del Canada, alla fine del XV secolo, pensarono di aver trovato un paradiso di natura incontaminata, senza rendersi conto di quanto i popoli nativi, le cosiddette First Nations, avessero in realtà modificato il paesaggio nel corso dei secoli per rendere il territorio più facile da sfruttare per la caccia e la pesca.
Il primo episodio spiega come questi popoli abbiano modificato il paesaggio attraverso un uso controllato del fuoco, per contenere le foreste e favorire la diffusione delle praterie, dove cacciare bisonti e antilocapre. Quando la pratica degli incendi controllati cessò, l'acero, che il fuoco aveva sempre tenuto indietro, iniziò a diffondersi su gran parte del territorio, creando quei boschi meravigliosi, che in autunno regalano i celeberrimi paesaggi cangianti, simbolo del Canada.
(fonte ANSA)
mercoledì 15 febbraio 2017
Smart, in Canada e Usa sarà solo elettrica
La Smart diventerà, per quanto riguarda Canada e Stati Uniti, un brand esclusivamente elettrico. La lettera, indirizzata ai concessionari nordamericani, parla di uno stop delle versioni a benzina a partire dalla fine del 2017: secondo il ceo di Mercedes-Benz Usa, Dietmar Exler, a richiederlo è lo stesso mercato delle citycar. “Con il lancio della quarta generazione della fortwo electric drive – scrive il top manager – la gamma Smart sarà unicamente composta dalle versioni coupé e cabrio a emissioni zero”.
La svolta è spiegata anche dai freddi numeri: dal 2014 al 2016, le vendite americane del brand sono infatti calate da 10.453 unità a 6.211.
Secondo i piani della casa tedesca, la produzione delle Smart a benzina nei due mercati nordamericani cesserà in aprile, mentre le vendite continueranno fino all’esaurimento degli esemplari. Il Gruppo Daimler è a sua volta intenzionato a lanciare dieci modelli a batteria entro il 2025: tre di questi dovrebbero essere di tipo Smart.
La svolta è spiegata anche dai freddi numeri: dal 2014 al 2016, le vendite americane del brand sono infatti calate da 10.453 unità a 6.211.
Secondo i piani della casa tedesca, la produzione delle Smart a benzina nei due mercati nordamericani cesserà in aprile, mentre le vendite continueranno fino all’esaurimento degli esemplari. Il Gruppo Daimler è a sua volta intenzionato a lanciare dieci modelli a batteria entro il 2025: tre di questi dovrebbero essere di tipo Smart.
Air Canada: nuovo logo, nuove uniformi
La compagnia aerea Air Canada ha presentato un nuovo logo denominato 'Ispirato dal canada' per modernizzare la propria immagine, e visibile anche sulle divise del personale.
In occasione di tre eventi che si sono svolti pochi giorni fa contemporaneamente a Toronto, Montreal e Vancouver, la compagnia di bandiera canadese ha presentato una nuova livrea per la sua intera flotta, con nuove divise eleganti per i propri dipendenti, e un assaggio di alcuni dei nuovi menù che verranno offerti a bordo. L'uniforme bianca e nera mette in evidenza l'iconica foglia d'acero rosso presente sulla coda di tutti i velivoli Air Canada, dopo un'assenza di 24 anni.
Questa nuova immagine, che riflette la vasta geografia del Paese e il contrasto delle stagioni, facendo riferimento alla sua fauna e al patrimonio delle nazioni aborigene, è stato progettata dallo studio internazionale di Winkreative, guidato dall'imprenditore canadese Tyler Brûlé. Tre aereicon questo nuovo logo entreranno in servizio da subito, tra cui un Boeing 787 Dreamliner.
In occasione di tre eventi che si sono svolti pochi giorni fa contemporaneamente a Toronto, Montreal e Vancouver, la compagnia di bandiera canadese ha presentato una nuova livrea per la sua intera flotta, con nuove divise eleganti per i propri dipendenti, e un assaggio di alcuni dei nuovi menù che verranno offerti a bordo. L'uniforme bianca e nera mette in evidenza l'iconica foglia d'acero rosso presente sulla coda di tutti i velivoli Air Canada, dopo un'assenza di 24 anni.
Questa nuova immagine, che riflette la vasta geografia del Paese e il contrasto delle stagioni, facendo riferimento alla sua fauna e al patrimonio delle nazioni aborigene, è stato progettata dallo studio internazionale di Winkreative, guidato dall'imprenditore canadese Tyler Brûlé. Tre aereicon questo nuovo logo entreranno in servizio da subito, tra cui un Boeing 787 Dreamliner.
Trattato Ceta: Ue e Canada, una firma per diminuire i dazi
L'Unione Europea e il Canada hanno firmato il capitolo agroalimentare del Ceta, l'accordo di libero scambio approvato dal Parlamento europeo.
Il trattato prevede il riconoscimento di tutto un elenco di prodotti Dop e Igp in Canada, Paese da sempre scettico sulle denominazioni di qualità europee, apertura di un contingente dedicato ai formaggi europei, azzeramento di dazi e semplificazione per l'export di vini e liquori, dolciumi, pasta, biscotti, preparati di frutta e verdura.
Secondo elaborazioni Nomisma su dati Istat, nel 2015 l'Italia ha esportato in Canada prodotti agroalimentari per oltre 720 milioni di euro (circa 300 solo di vino) e ha importato per circa 450 milioni di euro, soprattutto cereali come il grano.
Secondo i suoi sostenitori, l'accordo dovrebbe aumentare i volumi di scambio riducendo i costi delle esportazioni. Il Canada eliminerà i dazi per il 90,9% dei prodotti agricoli al momento dell'entrata in vigore del Ceta e per il 91,7% dopo una transizione di sette anni. Ottawa aprirà una quota da 18.500 tonnellate per i formaggi europei, supplementare a quella già prevista dagli accordi Wto.
L'Unione Euroopea, da parte sua, eliminerà il 92,2% dei dazi agricoli all'entrata in vigore e il 93,8% dopo sette anni. L'Ue ha concesso al Canada contingenti a dazio zero per: circa 50.000 tonnellate di carne di manzo non trattato con ormoni (0,6% dei consumi europei), 75.000 tonnellate per le carni suine (0,4%) e 8.000 per il mais dolce.
Sopra le quote concordate su questi prodotti sensibili, l'Ue continuerà ad applicare dazi, che saranno invece azzerati su grano tenero e duro, semi oleosi e legumi.
Il trattato prevede il riconoscimento di tutto un elenco di prodotti Dop e Igp in Canada, Paese da sempre scettico sulle denominazioni di qualità europee, apertura di un contingente dedicato ai formaggi europei, azzeramento di dazi e semplificazione per l'export di vini e liquori, dolciumi, pasta, biscotti, preparati di frutta e verdura.
Secondo elaborazioni Nomisma su dati Istat, nel 2015 l'Italia ha esportato in Canada prodotti agroalimentari per oltre 720 milioni di euro (circa 300 solo di vino) e ha importato per circa 450 milioni di euro, soprattutto cereali come il grano.
Secondo i suoi sostenitori, l'accordo dovrebbe aumentare i volumi di scambio riducendo i costi delle esportazioni. Il Canada eliminerà i dazi per il 90,9% dei prodotti agricoli al momento dell'entrata in vigore del Ceta e per il 91,7% dopo una transizione di sette anni. Ottawa aprirà una quota da 18.500 tonnellate per i formaggi europei, supplementare a quella già prevista dagli accordi Wto.
L'Unione Euroopea, da parte sua, eliminerà il 92,2% dei dazi agricoli all'entrata in vigore e il 93,8% dopo sette anni. L'Ue ha concesso al Canada contingenti a dazio zero per: circa 50.000 tonnellate di carne di manzo non trattato con ormoni (0,6% dei consumi europei), 75.000 tonnellate per le carni suine (0,4%) e 8.000 per il mais dolce.
Sopra le quote concordate su questi prodotti sensibili, l'Ue continuerà ad applicare dazi, che saranno invece azzerati su grano tenero e duro, semi oleosi e legumi.
martedì 14 febbraio 2017
Trump-Trudeau, prove di disgelo a Washington
(foto Pablo Martinez Monsival / Associated Press) |
Trump,"cacciamo i criminali". E' 'caso Flynn', in bilico
Primo faccia a faccia Trump-Trudeau, prove di collaborazione
di Anna Lisa Rapanà
"Quello che stiamo facendo è cacciare via i criminali". Donald Trump difende così i raid delle forze dell'ordine contro immigrati illegali arrestati a centinaia in pochi giorni. Ancora una volta difende il suo operato con fermezza, affermando che sono gli americani a chiederglielo.
E' il tema caldo a Washington che squarcia inevitabilmente il clima pacato e diplomatico della conferenza stampa con il premier canadese Trudeau alla sua prima visita nella Casa Bianca di Trump. Mentre montano le tensioni anche sul 'caso Flynn' con la Casa Bianca che in serata ha confermato: il presidente sta "valutando la situazione" che riguarda il suo consigliere per la sicurezza, finito nella bufera dopo indiscrezioni di sue conversazioni con l'ambasciatore russo sulle sanzioni a Mosca. Davanti a voci sempre più insistenti che il suo posto nella West Wing è in bilico.
E' su questo sfondo che si è tenuto il primo faccia a faccia alla Casa Bianca tra Donald Trump e Justin Trudeau. I due leader trovano un terreno comune sulla creazione e la salvaguardia di posti di lavoro nel Nord America e sulla necessità di rafforzare la lotta al terrorismo. Ma sul tavolo restano i nodi dei rapporti commerciali, col presidente americano che mette in discussione il Nafta e la politica di
accoglienza dei rifugiati. Il premier canadese ha ribadito che il Canada resterà fedele ai suoi valori in tema di accoglienza dei profughi, ha però descritto con gli Usa un rapporto strettissimo, possibile grazie al "mutuo rispetto" e non ha mancato di sottolineare che no, non è venuto a Washington per "dare lezioni".
Così la visita a Washington del giovane e carismatico leader del nord si gioca su un delicato equilibrio, che trova poi una 'causa comune' immediata nel sostegno alle donne business leader con il lancio di una task force Usa-Canada volta proprio a potenziare il ruolo delle donne nel business. E con l'aiuto di Ivanka. La 'first daughter' è infatti testimonial dell'iniziativa, seduta accanto al premier canadese nella tavola rotonda che ha riunito donne manager dei due paesi.
Non si ferma nel frattempo l'acceso dibattito circa il bando sugli ingressi negli Usa di persone provenienti da sette paesi a maggioranza musulmana che resta sospeso dopo che una corte d'appello federale in California ha respinto il ricorso con cui l'amministrazione Trump aveva chiesto il ripristino dell'ordine esecutivo. Resta l'ipotesi di una nuova stesura del testo, che riavvierebbe il processo scongiurando - o quanto meno interrompendo - una potenziale lunga battaglia legale diretta alla Corte Suprema dove manca ancora la conferma del nono giudice, Neil Gorsuch, indicato da Trump per ristabilire l'equilibrio dopo la scomparsa del conservatore Antonin Scalia.
Nell'occhio del ciclone adesso però c'è Flynn. Lui si è scusato con collaboratori e colleghi, in particolare per aver coinvolto il vice presidente Mike Pence e aver sviato l'attenzione dal messaggio dell'amministrazione. Dapprima Trump non si esprime, mentre Kellyanne Conway, una delle più strette collaboratrici, garantisce che il presidente ha "piena fiducia" nel suo consigliere per la sicurezza nazionale. Salvo poi essere surclassata da una nota di Sean Spicer, portavoce della Casa Bianca: il presidente "sta valutando la situazione". I media non mancano di notare la discrepanza, fino a parlare di contraddizioni. Come ad avvalorare la tesi dei malumori che prendono il sopravvento nella West Wing, con indiscrezioni che segnalano tensioni tali da far ipotizzare già un 'rimpasto' possibile, e che potrebbe riguardare anche il chief of staff Rince Priebus. Considerato in principio una scelta di 'garanzia' verso il partito repubblicano, secondo alcuni osservatori potrebbe adesso rimanere vittima delle tensioni interne al più prossimo entourage del presidente. Così come Sean Spicer, la cui 'performance' non sarebbe sempre stata giudicata soddisfacente.
Trump: Trudeau, sui rifugiati non sono qui per dare lezioni
(foto Mark Wilson / Getty Images) |
Il Canada "può essere un esempio" ha sottolineato Trudeau, che via Twitter aveva annunciato l'accoglienza in Canada di 40.000 rifugiati dalla Siria. Durante la conferenza stampa congiunta con Trump alla Casa Bianca, il primo ministro canadese ha ribadito l'impegno sull'accoglienza degli immigrati mentre il presidente Usa ha spiegato il bando come una questione di sicurezza nazionale. "Il Canada ha pensato che tenere il Paese al sicuro sia una della responsabilità del governo e alle volte continuiamo a perseguire la nostra politica di apertura rispetto ai rifugiati senza compromettere la nostra sicurezza", ha osservato Trudeau. Trump, per contro, ha difeso il bando, rimarcando che non si possono lasciare "entrare i 'cattivi'. E' una questione di buon senso e continueremo a perseguirla con vigore". (fonte: AGI)
Trump incontra Trudeau, stretta di mano e sorrisi fra i due leader
Donald Trump, presidente degli Stati Uniti, e Justin Trudeau, primo ministro del Canada, si sono incontrati quest'oggi alla Casa Bianca.
Al termine del meeting, durante la conferenza stampa congiunta, Trump ha sottolineato l'importanza di "relazioni commerciali reciproche" con il Canada, costruendo ponti per scambi commerciali "ancora più forti".
Relativamente all'accordo commerciale Nafta, che lega gli USA a Canada e Messico, e che Trump ha minacciato di voler boicottare, il leader statunitense ha ribadito come le relazioni commerciali fra i due Paesi nordamericani siano "eccezionali" e molto diverse da quelle con il Messico.
Trudeau, dal canto suo, ha indicato l'importanza "del libero flusso di beni e servizi" fra i due Paesi perché, se molti posti di lavoro canadesi dipendono delle relazioni con gli Usa, altrettanti posti di lavoro, negli Stati Uniti, dipendono dalle relazioni con il Canada. "Quello che le due amministrazioni faranno - ha assicurato Trudeau - è continuare a creare buoni posti di lavoro, consentendo il libero flusso di beni e servizi".
Al termine del meeting, durante la conferenza stampa congiunta, Trump ha sottolineato l'importanza di "relazioni commerciali reciproche" con il Canada, costruendo ponti per scambi commerciali "ancora più forti".
Relativamente all'accordo commerciale Nafta, che lega gli USA a Canada e Messico, e che Trump ha minacciato di voler boicottare, il leader statunitense ha ribadito come le relazioni commerciali fra i due Paesi nordamericani siano "eccezionali" e molto diverse da quelle con il Messico.
Trudeau, dal canto suo, ha indicato l'importanza "del libero flusso di beni e servizi" fra i due Paesi perché, se molti posti di lavoro canadesi dipendono delle relazioni con gli Usa, altrettanti posti di lavoro, negli Stati Uniti, dipendono dalle relazioni con il Canada. "Quello che le due amministrazioni faranno - ha assicurato Trudeau - è continuare a creare buoni posti di lavoro, consentendo il libero flusso di beni e servizi".
lunedì 13 febbraio 2017
Unione Europea, giovedì Trudeau a Strasburgo
Il voto finale del Parlamento
europeo sull'accordo di libero scambio tra Ue e Canada, il Ceta,
è uno dei principali punti in agenda nella sessione plenaria in
programma da oggi a giovedì prossimo a Strasburgo.
Mercoledì ci sarà il voto, mentre giovedì mattina il primo ministro canadese JustinTrudeau terrà un discorso in aula sulle relazioni fra Unione Europea e Canada. Sarà la prima volta di un primo ministro canadese al Parlamento europeo.
Mercoledì ci sarà il voto, mentre giovedì mattina il primo ministro canadese JustinTrudeau terrà un discorso in aula sulle relazioni fra Unione Europea e Canada. Sarà la prima volta di un primo ministro canadese al Parlamento europeo.
NHL: Ottawa Senators, shutout per Craig Anderson
Sei squadre canadesi sul ghiaccio, ma solo una alla fine vince nell'ultima notte NHL, gli Ottawa Senators che, contemporaneamente al rientro fra i pali di Craig Anderson, alle prese con un grave problema familiare. Coni New York Islanders, al Canadian Tire Centre, finisce 3-0 con reti di Jean Gabriel Pageau, Zack Smith e Mark Stone, che ha toccato quota 20 reti.
Male tutte le altre: i Vancouver Canucks perdono in casa dei Boston Bruins con il punteggio di 4-3, malgrado l'iniziale vantaggio e gol realizzati da Burrows, Granlund e Horvat; i Toronto Maple Leafs cadono all'Air Canada Centre contro i tradizionali rivali dei Buffalo Sabres per 3-1 e singolo acuto del solito rookie Mitch Marner; i Montreal Canadiens hanno perso in casa per 4-2 con i St. Louis Blues con marcature di Pacioretty e Weber; e infine ancora con i Winnipeg Jets, sconfitti in casa 4-1 dai Tampa Bay Lightning e gol di Trouba. Per Calgary, Vancouver e Winnipeg i playoff sono sempre più lontani.
Male tutte le altre: i Vancouver Canucks perdono in casa dei Boston Bruins con il punteggio di 4-3, malgrado l'iniziale vantaggio e gol realizzati da Burrows, Granlund e Horvat; i Toronto Maple Leafs cadono all'Air Canada Centre contro i tradizionali rivali dei Buffalo Sabres per 3-1 e singolo acuto del solito rookie Mitch Marner; i Montreal Canadiens hanno perso in casa per 4-2 con i St. Louis Blues con marcature di Pacioretty e Weber; e infine ancora con i Winnipeg Jets, sconfitti in casa 4-1 dai Tampa Bay Lightning e gol di Trouba. Per Calgary, Vancouver e Winnipeg i playoff sono sempre più lontani.
domenica 12 febbraio 2017
The Enlightenmen, concerto elettrico a Montreal
E' fissato per sabato 18 febbraio l'inaugurazione di 'The
Enlightenmen', concert d'electricite sotto la direzione di
Quiet Ensemble, Fabio Di Salvo e Bernardo Vercelli.
L'iniziativa, che andrà in scena allo Studio d'Essai a Montreal, è stata organizzata dall'Istituto italiano di cultura di Montreal in collaborazione con Les Productions Recto-Verso.
'The Enlightenment' sostituisce l'orchestra classica con un imponente sistema di illuminazione. Prendendo la linea melodica, battendo il tempo sul beat o sincope, luci al neon, luci stroboscopiche e luci di scena sostituiscono violini tradizionali, clarinetti e percussioni. Con metodi di amplificazione e manipolazioni varie, ronzii, squilli, sussurri e disturbi provenienti da lampade incandescenti sono trasformati, e questo è tutto il potenziale sonoro dell'energia elettrica che viene così rivelato.
L'iniziativa, che andrà in scena allo Studio d'Essai a Montreal, è stata organizzata dall'Istituto italiano di cultura di Montreal in collaborazione con Les Productions Recto-Verso.
'The Enlightenment' sostituisce l'orchestra classica con un imponente sistema di illuminazione. Prendendo la linea melodica, battendo il tempo sul beat o sincope, luci al neon, luci stroboscopiche e luci di scena sostituiscono violini tradizionali, clarinetti e percussioni. Con metodi di amplificazione e manipolazioni varie, ronzii, squilli, sussurri e disturbi provenienti da lampade incandescenti sono trasformati, e questo è tutto il potenziale sonoro dell'energia elettrica che viene così rivelato.
Ritrovato dopo cinque anni, canadese era stato dato per morto
Era scomparso cinque anni fa ed era stato dato ormai per morto dalla sua famiglia. Anton Pilipa, canadese, è stato ritrovato in Brasile, nella foresta Amazzonica, dove
sarebbe arrivato a piedi, compiendo buona parte dei 12mila chilometri di distanza a piedi.
Pilipa era scomparso nel 2012 da Toronto. La sua famiglia non aveva più alcuna speranza di ritrovarlo, ma nei giorni scorsi è arrivata la telefonata inattesa: la polizia brasiliana ha chiamato e comunicato che aveva ritrovato il ragazzo, ora 39enne.
Pilipa quando è svanito nel nulla soffriva di problemi mentali, ha ricordato il fratello, volato in Brasile per riportarlo a casa.
Pilipa era scomparso nel 2012 da Toronto. La sua famiglia non aveva più alcuna speranza di ritrovarlo, ma nei giorni scorsi è arrivata la telefonata inattesa: la polizia brasiliana ha chiamato e comunicato che aveva ritrovato il ragazzo, ora 39enne.
Pilipa quando è svanito nel nulla soffriva di problemi mentali, ha ricordato il fratello, volato in Brasile per riportarlo a casa.
sabato 11 febbraio 2017
Dion Phaneuf, un gol per festeggiare un anno con i Senators
La vittoria ottenuta dagli Ottawa Senators l'altra notte con i Dallas Stars per 3-2 è stata particolarmente significativa per diversi motivi. Dapprima, e forse è il motivo più importante, per il ritorno al successo della franchigia canadese dopo due sconfitte senza reti all'attivo. Ma anche, e altrettanto notevole, per la rete e l'importanza assunte da Dion Phaneuf, arrivato a Ottawa esattamente un anno fa attraverso un 'trade' che, ai tempi, destò particolare scalpore.
Phaneuf, infatti, era il capitano degli 'odiati' rivali dei Toronto Maple Leafs, e l'idea di arrivare ai Senators parve ai più quanto meno bizzarra. Era l'8 febbraio 2016 e il roccioso difensore che, finora, ha sempre giocato in Canada dall'inizio della sua carriera (dal 2005 al 2010 nei Calgary Flames, dal 2010 al 2016 a Toronto e quindi a Ottawa), arrivava ai Senators in cambio di Milan Michalek, giocatore non prolifico (e peraltro 'rotto'), molto benvoluto dalla tifoseria biancorossonera.
"Mi piace molto la città, la gente è incredibile e abbiamo grandi tifosi", ha detto alla stampa Phaneuf in questi giorni, manifestando la sua piena soddisfazione per il cambio di aria. "Il gruppo è stato fin dal primo giorno grandissimo. Mi hanno accettato fin da subito, facendomi sentire come fossi a casa (Phaneuf è nativo di Edmonton, Alberta) e sono davvero felice di essere qui e di fare parte di questa squadra".
Va detto che Phaneuf, se ai tempi di Calgary era considerato il vero trascinatore della squadra, difensore in grado di fare anche 20 reti a stagione (capitò nell'anno del suo esordio, cui fecero seguito due annate a quota 17), a Toronto, pur venendo insignito della 'C' di capitano non riuscì mai a entrare veramente nei cuori dei tifosi, anche a causa probabilmente di una resa inferiore alle attese, a seguito della quale venne messo sul banco degli imputati per le reiterate mancate qualificazioni dei Leafs ai playoff.
A Ottawa, quest'anno, Phaneuf ha già totalizzato 21 punti in 52 partite, e con sette reti realizzate è tornato sui livelli produttivi del passato. A corollario di tutto ciò, proprio per festeggiare il primo anno passato vestendo la nuova casacca, ecco il gol, splendido, realizzato contro Dallas, in inferiorità numerica, il primo della serata dei Sens, un secco slap-shot dopo un ingaggio offensivo, cui ha fatto seguito, poco dopo una bella 'fight' con Jamie Benn senza esclusione di colpi. E anche i tifosi di Ottawa, dopo un'iniziale diffidenza, lo hanno accolto nei loro cuori. Anzi, in questo caso il suo essere stato 'cacciato' dai Leafs e rinato nella Capitale, ha fatto sentir loro una sottile sensazione di perfido piacere.
Phaneuf, infatti, era il capitano degli 'odiati' rivali dei Toronto Maple Leafs, e l'idea di arrivare ai Senators parve ai più quanto meno bizzarra. Era l'8 febbraio 2016 e il roccioso difensore che, finora, ha sempre giocato in Canada dall'inizio della sua carriera (dal 2005 al 2010 nei Calgary Flames, dal 2010 al 2016 a Toronto e quindi a Ottawa), arrivava ai Senators in cambio di Milan Michalek, giocatore non prolifico (e peraltro 'rotto'), molto benvoluto dalla tifoseria biancorossonera.
"Mi piace molto la città, la gente è incredibile e abbiamo grandi tifosi", ha detto alla stampa Phaneuf in questi giorni, manifestando la sua piena soddisfazione per il cambio di aria. "Il gruppo è stato fin dal primo giorno grandissimo. Mi hanno accettato fin da subito, facendomi sentire come fossi a casa (Phaneuf è nativo di Edmonton, Alberta) e sono davvero felice di essere qui e di fare parte di questa squadra".
Va detto che Phaneuf, se ai tempi di Calgary era considerato il vero trascinatore della squadra, difensore in grado di fare anche 20 reti a stagione (capitò nell'anno del suo esordio, cui fecero seguito due annate a quota 17), a Toronto, pur venendo insignito della 'C' di capitano non riuscì mai a entrare veramente nei cuori dei tifosi, anche a causa probabilmente di una resa inferiore alle attese, a seguito della quale venne messo sul banco degli imputati per le reiterate mancate qualificazioni dei Leafs ai playoff.
A Ottawa, quest'anno, Phaneuf ha già totalizzato 21 punti in 52 partite, e con sette reti realizzate è tornato sui livelli produttivi del passato. A corollario di tutto ciò, proprio per festeggiare il primo anno passato vestendo la nuova casacca, ecco il gol, splendido, realizzato contro Dallas, in inferiorità numerica, il primo della serata dei Sens, un secco slap-shot dopo un ingaggio offensivo, cui ha fatto seguito, poco dopo una bella 'fight' con Jamie Benn senza esclusione di colpi. E anche i tifosi di Ottawa, dopo un'iniziale diffidenza, lo hanno accolto nei loro cuori. Anzi, in questo caso il suo essere stato 'cacciato' dai Leafs e rinato nella Capitale, ha fatto sentir loro una sottile sensazione di perfido piacere.
NHL: Vancouver Canucks, successo con shutout a Columbus
Quattro squadre canadesi sul ghiaccio nelle 11 partite della penultima notte NHL, con un bilancio onorevole di tre vittorie e una sconfitta arrivata all'overtime.
Il successo più importante lo ottengono i Vancouver Canucks, che sbancano il ghiaccio dei forti Columbus Blue Jackets con il punteggio di 3-0, shutout di Miller e reti di Eriksson, Megna e Daniel Sedin.
Bene anche gli Ottawa Senators che, dopo due ko subiti senza segnare nemmeno un gol, si impongono per 3-2 contro i Dallas Stars dell'ex Spezza, realizzando due reti in inferiorità numerica, di cui una clamorosa, con passaggio indietro degli ospiti nella gabbia priva del portiere, un autogol non contemplato nell'hockey che ha premiato l'ultimo canadese ad avere toccato il disco, Chris Kelly. Le altre due reti portano la firma di Phaneuf e Stone, mentre fa segnare il suo ritorno vincente in porta Condon.
Vincono anche, imponendosi non senza fatica, i Montreal Canadiens, al termine di una gara pirotecnica vinta all'overtime in casa degli Arizona Coyotes con il punteggio di 5-4, con doppietta di Pacioretty, giunto a quota 27 reti, e acuti di Markov, Radulov e Galchenyuk, autore della rete decisiva nel prolungamento.
Supplementare necessario anche all'Air Canada Centre, dove però i Toronto Maple Leafs hanno dovuto cedere alla distanza con i St. Louis Blues. Di Morgan Rielly il gol del temporaneo pareggio torontino.
Il successo più importante lo ottengono i Vancouver Canucks, che sbancano il ghiaccio dei forti Columbus Blue Jackets con il punteggio di 3-0, shutout di Miller e reti di Eriksson, Megna e Daniel Sedin.
Bene anche gli Ottawa Senators che, dopo due ko subiti senza segnare nemmeno un gol, si impongono per 3-2 contro i Dallas Stars dell'ex Spezza, realizzando due reti in inferiorità numerica, di cui una clamorosa, con passaggio indietro degli ospiti nella gabbia priva del portiere, un autogol non contemplato nell'hockey che ha premiato l'ultimo canadese ad avere toccato il disco, Chris Kelly. Le altre due reti portano la firma di Phaneuf e Stone, mentre fa segnare il suo ritorno vincente in porta Condon.
Vincono anche, imponendosi non senza fatica, i Montreal Canadiens, al termine di una gara pirotecnica vinta all'overtime in casa degli Arizona Coyotes con il punteggio di 5-4, con doppietta di Pacioretty, giunto a quota 27 reti, e acuti di Markov, Radulov e Galchenyuk, autore della rete decisiva nel prolungamento.
Supplementare necessario anche all'Air Canada Centre, dove però i Toronto Maple Leafs hanno dovuto cedere alla distanza con i St. Louis Blues. Di Morgan Rielly il gol del temporaneo pareggio torontino.
venerdì 10 febbraio 2017
Sanremo: Keanu Reeves fra rock, hockey e Vasco Rossi
Keanu Reeves, ospite del Festival di Sanremo, ha raccontato la propria affascinante storia agli affascinati spettatori italiani.
Il famoso attore canadese (è nato in Libano, ma all'età di due anni si è trasfeerito con la madre a Toronto) ha parlato a ruota libera, dapprima attraverso un lungo colloquio con Maria De Filippi, in cui ha ricordato quando, per mantenersi, faceva il commesso in un negozio di alimentari italiano in cui faceva egli stesso la pasta (Reeves ha fra l'altro anche origini italiane, essendo parte della sua famiglia originaria di Bassano del Grappa), e ha poi raccontato i tempi del college di La Salle, in cui starreggiava come portiere della squadra di hockey ghiaccio, veniva chiamato "The Wall" e pareva destinato a una grande carriera in NHL.
E ancora Reeves ha parlato della sua passione per la moto, che ha pagato con più di un incidente, la conquista del piacere di avere una casa dopo una vita trascorsa in giro per il mondo e in case in affitto per poi parlare di un suo libro che si chiama "Ode alla felicità".
Alla fine un omaggio al suo passato di bassista rock, fatto con uno strumento preso a prestito dal bassista dell'orchestra e basato su un classico giro rock/grunge con accompagnamento di batteria e chitarra. La sua canzone italiana preferita è "Va bene così" di Vasco Rossi, scoperta grazie alla sorella, fidanzata con un italiano.
Il famoso attore canadese (è nato in Libano, ma all'età di due anni si è trasfeerito con la madre a Toronto) ha parlato a ruota libera, dapprima attraverso un lungo colloquio con Maria De Filippi, in cui ha ricordato quando, per mantenersi, faceva il commesso in un negozio di alimentari italiano in cui faceva egli stesso la pasta (Reeves ha fra l'altro anche origini italiane, essendo parte della sua famiglia originaria di Bassano del Grappa), e ha poi raccontato i tempi del college di La Salle, in cui starreggiava come portiere della squadra di hockey ghiaccio, veniva chiamato "The Wall" e pareva destinato a una grande carriera in NHL.
E ancora Reeves ha parlato della sua passione per la moto, che ha pagato con più di un incidente, la conquista del piacere di avere una casa dopo una vita trascorsa in giro per il mondo e in case in affitto per poi parlare di un suo libro che si chiama "Ode alla felicità".
Alla fine un omaggio al suo passato di bassista rock, fatto con uno strumento preso a prestito dal bassista dell'orchestra e basato su un classico giro rock/grunge con accompagnamento di batteria e chitarra. La sua canzone italiana preferita è "Va bene così" di Vasco Rossi, scoperta grazie alla sorella, fidanzata con un italiano.
Trump incontrerà Trudeau il 13 febbraio alla Casa Bianca
E finalmente arrivò il giorno del grande incontro: l'America di Sinistra incontro l'America di Destra. I leader di Canada e Stati Uniti si troveranno uno di fronte all'altro lunedì 13 febbraio, quando il primo ministro canadese Justin Trudeau scenderà lungo il confine, fino a Washington, per incontrare (o affrontare?) il presidente Donald Trump alla Casa Bianca.
Trudeau sarà il terzo capo di governo ricevuto da Trump, dopo la britannica Theresa May e il premier giapponese Shinzo Abe, atteso per oggi. "Forti relazioni fra Stati Uniti e Canada aiutano la classe media di entrambe le nostre nazioni. Lunedì incontrerò Donald Trump in DC (Washington, ndr) per continuare con questo identico obiettivo", ha twittato Trudeau sul proprio profilo 'social'.
Al centro del colloquio la rinegoziazione del trattato di libero scambio Nafta fra Usa, Messico e Canada, ma probabilmente si parlerà anche di accoglienza di rifugiati e altri aspetti economici.
Trudeau sarà il terzo capo di governo ricevuto da Trump, dopo la britannica Theresa May e il premier giapponese Shinzo Abe, atteso per oggi. "Forti relazioni fra Stati Uniti e Canada aiutano la classe media di entrambe le nostre nazioni. Lunedì incontrerò Donald Trump in DC (Washington, ndr) per continuare con questo identico obiettivo", ha twittato Trudeau sul proprio profilo 'social'.
Al centro del colloquio la rinegoziazione del trattato di libero scambio Nafta fra Usa, Messico e Canada, ma probabilmente si parlerà anche di accoglienza di rifugiati e altri aspetti economici.
giovedì 9 febbraio 2017
La Freeland sull'incontro con Tillerson: "Produttivo"
"Produttivo". Così il ministro canadese dei Rapporti economici internazionali, Chrystia Freeland, ha definito il proprio incontro con il nuovo segretario di Stato statunitense Rex Tillerson con un tweet sul proprio profilo 'social'.
I temi di discussione fra le due parti sono molti, a cominciare dalla vicenda legata all'accordo Nafta e all'accoglienza dei rifugiati. "Abbiamo discusso delle priorità più importanti legate alle relazioni economiche fra Canada e Stati uniti, ha proseguito la Freeland nel tipico linguaggio 'social' fatto di sigle e acronimi.
I temi di discussione fra le due parti sono molti, a cominciare dalla vicenda legata all'accordo Nafta e all'accoglienza dei rifugiati. "Abbiamo discusso delle priorità più importanti legate alle relazioni economiche fra Canada e Stati uniti, ha proseguito la Freeland nel tipico linguaggio 'social' fatto di sigle e acronimi.
Erik Guay medaglia d'oro nel superG di St. Moritz
Va al Canada la medaglia d'oro ai Mondiali di St. Moritz, grazie al trionfo di Erik Guay nel superG maschile. Sua la vittoria con il tempo di 1'25"38 sul norvegese Kjetil Jansrud, argento in 1'25"83.
Guay è il più anziano campione del mondo nella storia dello sci. Ha infatti vinto il mondiale all'età di 35 anni e sei mesi (è nato il 5 agosto 1981). Era già stato campione mondiale di discesa libera a Garmisch nel 2011 e ha vinto una coppa di superG. In Coppa del Mondo si è imposto cinque volte con 8 secondi e 11 terzi posti.
Altra medaglia canadese con il bronzo di Manuel Osborne-Paradis, sceso con il crono di 1'25"89, che a sua volta ha lasciato la medaglia di legno all'altro norvegese Aleksander Kilde.
Il 27 gennaio scorso, nel superG di Garmisch, Guay era stato protagonista senza danni di una drammatica caduta su un salto molto simile a quelli della Corviglia di St. Moritz.
Male gli italiani: il migliore è stato Dominik Paris, che ha chiuso soltanto al 9° posto in 1'26"40. Poco più indietro Peter Fill in 1'26"49.
Guay è il più anziano campione del mondo nella storia dello sci. Ha infatti vinto il mondiale all'età di 35 anni e sei mesi (è nato il 5 agosto 1981). Era già stato campione mondiale di discesa libera a Garmisch nel 2011 e ha vinto una coppa di superG. In Coppa del Mondo si è imposto cinque volte con 8 secondi e 11 terzi posti.
Altra medaglia canadese con il bronzo di Manuel Osborne-Paradis, sceso con il crono di 1'25"89, che a sua volta ha lasciato la medaglia di legno all'altro norvegese Aleksander Kilde.
Il 27 gennaio scorso, nel superG di Garmisch, Guay era stato protagonista senza danni di una drammatica caduta su un salto molto simile a quelli della Corviglia di St. Moritz.
Male gli italiani: il migliore è stato Dominik Paris, che ha chiuso soltanto al 9° posto in 1'26"40. Poco più indietro Peter Fill in 1'26"49.
Trump, incontro con i ministri degli esteri di Canada e Messico: nuove tasse?
Un momento dell'incontro fra la Freeland e Tillerman |
Trump ha ventilato la possibilità di imporre tariffe sull'import di prodotti in Usa da questi Paesi oltre a reclamare che siano i messicani a pagare per il muro al confine.
La Freeland, durante una conferenza stampa al dipartimento di Stato dopo l'incontro con Tillerson, ha messo in chiaro che Ottawa "risponderà in modo appropriato" se gli Usa decideranno di tassare i prodotti canadesi.
Il capo della diplomazia messicana ha ribadito quanto asserito dal presidente Enrique Pena Nieto, escludendo che il Messico pagherà per il muro e che la questione "non è negoziabile". L'incontro di Tillerson con Videgaray non era indicato nel comunicato di Foggy Bottom ma è stato reso noto dal governo messicano. (fonte: AGI)
mercoledì 8 febbraio 2017
NHL: Calgary Flames, colpaccio a Pittsburgh
Nella notte NHL scendono in campo ben sei squadre canadesi su sette, ma solo due ottengono la vittoria: i Calgary Flames ottengono un successo importante in casa dei Pittsburgh Penguins per 3-2 dopo gli shootout, con l'unico penalty realizzato da Kris Versteeg, grande prova in porta del goalie Chad Johnson, mentre i primi due gol erano stati realizzati da Ferland e Frolik. I Toronto Maple Leafs si sbarazzano in casa dei Dallas Stars per 3-1 con gol che portano la firma di Gardiner, Matthews e Zaitsev.
Male tutte le altre, con i Winnipeg Jets che cedono 4-2 sul ghiaccio dei forti Minnesota Wild, mentre gli Ottawa Senators, per la seconda volta consecutiva, non riescono a segnare per tutto l'incontro e vengono travolti 6-0 dai St. Louis Blues. Sconfitte, infine, anche per i Montreal Canadiens, in casa dei deboli Colorado Avalanche per 4-0, e dei Vancouver Canucks, ospiti dei Nashville Predators e ko con il punteggio di 4-2.
Male tutte le altre, con i Winnipeg Jets che cedono 4-2 sul ghiaccio dei forti Minnesota Wild, mentre gli Ottawa Senators, per la seconda volta consecutiva, non riescono a segnare per tutto l'incontro e vengono travolti 6-0 dai St. Louis Blues. Sconfitte, infine, anche per i Montreal Canadiens, in casa dei deboli Colorado Avalanche per 4-0, e dei Vancouver Canucks, ospiti dei Nashville Predators e ko con il punteggio di 4-2.
Somali entrano in Canada, respinti per un cavillo
Un piccolo gruppo di somali, circa una ventina, hanno sfidato il gelo invernale per poter fare ingresso in Canada.
Il tentativo di entrare clandestinamente nel 'Paese a Nord del Confine' nasce dal bando operato da Donald Trump nei confronti delle nazioni dove regnano regimi collegati al terrorismo islamico e dove è più difficile il controllo dei cosiddetti 'rifugiati', e dalla contemporanea 'chiamata' del primo ministro canadese Justin Trudeau verso coloro che vogliano migrare verso l'estero.
Dopo cinque ore di marcia nella neve a 20 gradi sotto zero, il gruppo di africani ha attraversato il confine con la provincia del Manitoba e, credendosi al sicuro, hanno chiamato la polizia federale. Un errore che potrebbe costare a loro caro: un accordo tra Stati Uniti e Canada vieta a quest'ultimo di accogliere richiedenti asilo se prima siano passati dall'America. Un cavillo che potrebbe risultare loro fatale.
Il tentativo di entrare clandestinamente nel 'Paese a Nord del Confine' nasce dal bando operato da Donald Trump nei confronti delle nazioni dove regnano regimi collegati al terrorismo islamico e dove è più difficile il controllo dei cosiddetti 'rifugiati', e dalla contemporanea 'chiamata' del primo ministro canadese Justin Trudeau verso coloro che vogliano migrare verso l'estero.
Dopo cinque ore di marcia nella neve a 20 gradi sotto zero, il gruppo di africani ha attraversato il confine con la provincia del Manitoba e, credendosi al sicuro, hanno chiamato la polizia federale. Un errore che potrebbe costare a loro caro: un accordo tra Stati Uniti e Canada vieta a quest'ultimo di accogliere richiedenti asilo se prima siano passati dall'America. Un cavillo che potrebbe risultare loro fatale.
Bruce Cassidy ai Bruins, l'ex Alleghe al posto di Claude Julien
Dopo Ken Hitchcock, un altro storico allenatore viene sostituito in NHL: è successo a Claude Julien, da dieci anni head-coach dei Boston Bruins, che portò a vincere la Stanley Cup nella stagione 2010-11 (leggendario successo per 4-3 nella serie con i Vancouver Canucks). Da due stagioni incapace di qualificarsi per i playoff, la squadra del New England anche in questa stagione è in grosse difficoltà.
Al suo posto arriva una vecchia conoscenza dell'hockey italiano, quel Bruce Cassidy nativo di Ottawa e classe 1965, che furoreggiò in Italia con la maglia dell'Alleghe fra il 1990 e il 1993, in quello che fu il periodo d'oro dell'hockey ghiaccio italiano.
Una lunga militanza nelle 'minors', Cassidy aveva già allenato in NHL per due stagioni, guidando i Washington Capitals nelle stagioni 2002-03 e 2003-04, arrivando ai playoff nella prima e venendo licenziato nella seconda dopo 26 partite. Era già nell'organizzazione dei Bruins, essendo il capo allenatore della squadra di Providence, farm-team di Boston in AHL.
Al suo posto arriva una vecchia conoscenza dell'hockey italiano, quel Bruce Cassidy nativo di Ottawa e classe 1965, che furoreggiò in Italia con la maglia dell'Alleghe fra il 1990 e il 1993, in quello che fu il periodo d'oro dell'hockey ghiaccio italiano.
Una lunga militanza nelle 'minors', Cassidy aveva già allenato in NHL per due stagioni, guidando i Washington Capitals nelle stagioni 2002-03 e 2003-04, arrivando ai playoff nella prima e venendo licenziato nella seconda dopo 26 partite. Era già nell'organizzazione dei Bruins, essendo il capo allenatore della squadra di Providence, farm-team di Boston in AHL.
Trump, idea Palin come ambasciatore in Canada
Sarah Palin (foto di Brandi Simons / AP) |
Il ruolo di inviato a Ottawa è per scoperto, dopo la fine del mandato di Bruce Heyman left Ottawa.
Certamente si tratta di una scelta ruolo non fondamentale, se paragonata alle tante seccature cui si trova a dover affrontare il nuovo governo di Donald Trump. Lo steso Heyman, del resto, aspettò ben sei mesi, nel 2014, prima di vedere ratificata la sua nomina dal Senato.
Nata a Sandpoint, nelll'Idaho, la Palin è stata governatore dell'Alaska dal 2006 al 2009, oltre a candidata vicepresidente di John McCain.
martedì 7 febbraio 2017
Il Canada di Trudeau accoglie i rifugiati islamici, ma caccia gli svizzeri
foto tratta dal giornale Chronicle Herald |
Evidentemente tanto è l'amore per gli arabi e gli islamici, che i canadesi si devono essere dimenticati degli europei. Infatti la vicenda riguarda Judit e Daniel Huwiler e i loro due figli di 14 e 11 anni, Daniel jr. e Thomas, obbligati a lasciare il Canada, dove risiedono dal 2013, il prossimo 23 febbraio.
La famiglia di Daniel (i genitori e i suoi otto fratelli) si era trasferita nella nazione della Foglia d'Acero circa vent'anni fa. Il più giovane dei fratelli, Daniel appunto, li aveva raggiunti in compagnia della moglie solo quattro anni fa e non aveva mai ottenuto il passaporto canadese.
Gli Huwiler erano entrati in Canada grazie a un visto turistico e nei quattro anni successivi hanno tentato invano di ottenere un permesso di dimora. Nonostante l'aiuto di tre avvocati e 40 lettere firmate da amici e conoscenti di Bridgewater, la cittadina dove risiedono e dove sono molto benvoluti, le autorità canadesi ne hanno deciso l'espulsione. Judit e Daniel, durante la loro permanenza in Canada, non potevano lavorare a causa del visto turistico e sono stati aiutati finanziariamente dalla famiglia ungherese di lei, ma i soldi sono finiti.
La decisione ha distrutto gli Huwiler: “I nostri figli sono in lacrime. Dove sta l'umanità?”. La famiglia non riesce a immaginarsi una vita in Svizzera: “Abitiamo qui da anni, ci siamo conosciuti nel 1999 negli USA e i nostri figli hanno il passaporto americano. In Svizzera abbiamo vissuto poco e siamo scappati in Canada dopo diversi episodi di bullismo nei confronti di Daniel Jr. e Thomas, che non parlano nemmeno una parola di tedesco”. Le autorità canadesi però sono state inflessibili. (fonte: Ticinonews)
Coppa Davis: follia Shapovalov, palla addosso al giudice, Canada squalificato
Brutta conclusione a Ottawa della
sfida di Coppa Davis di tennis fra Canada e Gran Bretagna. Nel
singolare decisivo il canadese Denis Shapovalov si è reso protagonista di un
episodio poco edificante. In svantaggio per 6-3 6-4 2-1 contro
il britannico Kyle Edmund, il 17enne di origini russe, proprio
dopo aver subito il break nel terzo gioco del terzo set, in un
gesto di stizza ha tirato una pallata in tribuna finendo però
per colpire in pieno volto il giudice di sedia Arnaud
Gabas.
Nessun danno serio per lui a parte un occhio pesto, ma il giudice arbitro Brian Early, che ha assistito all'incidente, ha stabilito l'immediata squalifica di Shapovalov per condotta antisportiva nonostante le ripetute scuse del giocatore canadese, visibilmente dispiaciuto e pentito del gesto. Grazie alla squalifica di Shapovalov la Gran Bretagna - che era priva del numero 1 mondiale Andy Murray - ha vinto l'incontro per 3-2 e si è qualificata per i quarti di finale, dove incontrerà la Francia. (fonte: ANSA)
Nessun danno serio per lui a parte un occhio pesto, ma il giudice arbitro Brian Early, che ha assistito all'incidente, ha stabilito l'immediata squalifica di Shapovalov per condotta antisportiva nonostante le ripetute scuse del giocatore canadese, visibilmente dispiaciuto e pentito del gesto. Grazie alla squalifica di Shapovalov la Gran Bretagna - che era priva del numero 1 mondiale Andy Murray - ha vinto l'incontro per 3-2 e si è qualificata per i quarti di finale, dove incontrerà la Francia. (fonte: ANSA)
La sinistra e gli islamici radicali, il vero pericolo del Canada
Yosra Khogali e il suo tweet dopo il Toronto Pride 2016 |
Dopo la vicenda che ha portato alcuni ignoti ad attaccare gli uffici della deputata conservatrice Kellie Leitch, ecco la vicenda legata al movimento islamico Black Lives Matter Toronto (BLMTO), in cui la cofondatrice Yusra Khogali ha letteralmente perso la cosiddetta bussola: rimane famoso il suo tweet "Per favore (plz), Allah, dammi la forza di non maledire e uccidere tutti questi bianchi là fuori. Plz plz plz". Quindi la protesta di fronte alla casa del premier dell'Ontario, Kathleen Wynne.
E ancora, sempre nella 'gloria di Allah', nel luglio 2016, durante la Toronto Pride Parade (la prima in cui un primo ministro, nell'occasione Justin Trudeau, fosse presente, la clamorosa protesta sempre di BLMTO, in cui la Khogali strillò slogan contro il Toronto Pride, ritenuto un evento 'contro i neri' ("anti-blackness") e bloccandolo per mezzora, e facendo seguire il tutto da un tweet delirante: "We shut it down. We won. #blackpride”. L'ultima uscita, meravigliosa (si fa per dire), con la definizione di Trudeau come di un “white supremacist”.
E' cosa invece di ieri, e qui si parla di giovani bianchi, attivisti di sinistra, l'irruzione all'interno dell'Università di Toronto, in cui un gruppo di altri giovani, riuniti nell'associazione Generation Screwed, ala studentesca della Canadian Taxpayers Federation, nella quale non traspare alcuna colorazione politica, aveva organizzato un dibattito a cui erano invitati professori e giornalisti.
Eventi inquietanti, diversi e prolungati nel tempo, a mio avviso segnali perfino potenzialmente più pericolosi della recente strage di Quebec City. Alexandre Bissonette è un ragazzo solo, cresciuto in un humus di odio del tutto personale. Questa marmaglia, invece, è fatta di più teste, segue un flusso comune, e rischia una deriva sempre più pericolosa.
NHL: Maple Leafs sempre più pazzi, stavolta è ko con gli Islanders
C'erano solo i Toronto Maple Leafs a rappresentare il Canada nella notte NHL, e ancora una volta la squadra di Mike Babcock ha disputato l'ennesima partita 'folle'. Dopo il 6-5 ottenuto in casa dei Boston Bruins, è però arrivato il ko, ancora per 6-5, ma all'overtime, subito sul ghiaccio dei New York Islanders, risultato che, per ora, ancora non incide sulla classifica dei Leafs, terzi nell'Atlantic Division e quindi in posizione utile per poter accedere ai playoff. A pari punti, con i Bruins, valgono, e non poco, le quattro gare in più che i canadesi devono ancora disputare.
Al Barclays Center passano per primi i padroni di casa con Ryan Strome, ma Nikita Soshnikov e Auston Matthews riportano avanti i torontini già nel primo periodo, prima di essere raggiunti dall'ex Nikolay Kulemin. Nel tempo centrale i Leafs allungano di nuovo con Mitch Marner e poi, in shorthanded, fanno 4-2 con Zach Hyman, ma gli americani si rifanno sotto con Brock Nelson. Nel periodo finale Josh Bailey agguanta il pari, William Nylander riporta avanti Toronto con solo due minuti da giocare, ma al 18'31" Andrew Ladd impatta, con NYI senza portiere, e porta tutti all'overtime dove, al 2'42", decide la rete di Brock Nelson. Ai Leafs resta la consolazione di un punto conquistato e di aver portato ben cinque 'rookie' a realizzare un gol in serata.
Al Barclays Center passano per primi i padroni di casa con Ryan Strome, ma Nikita Soshnikov e Auston Matthews riportano avanti i torontini già nel primo periodo, prima di essere raggiunti dall'ex Nikolay Kulemin. Nel tempo centrale i Leafs allungano di nuovo con Mitch Marner e poi, in shorthanded, fanno 4-2 con Zach Hyman, ma gli americani si rifanno sotto con Brock Nelson. Nel periodo finale Josh Bailey agguanta il pari, William Nylander riporta avanti Toronto con solo due minuti da giocare, ma al 18'31" Andrew Ladd impatta, con NYI senza portiere, e porta tutti all'overtime dove, al 2'42", decide la rete di Brock Nelson. Ai Leafs resta la consolazione di un punto conquistato e di aver portato ben cinque 'rookie' a realizzare un gol in serata.
lunedì 6 febbraio 2017
Yukon Quest, al via Laura Trentani e Roberto Ragazzi
La partenza della Yukon Quest |
Partenza da Whitehorse e poi per mille miglia fino a Fairbanks, ripercorrendo il winter trail che i cercatori d’oro, durante la gold rush, facevano per raggiungere il Klondike e l’interno dell’Alaska. Alla partenza 21 equipaggi con le loro mute.
Alla gara dei due italiani è associato anche un conto di solidarietà cui si può contribuire attraverso un versamento in denaro.
NHL: Edmonton vince il derby canadese agli shootout
Anche l'NHL si inchina alla notte che porterà alla leggendaria vittoria dei New England Patriots nel Superbowl, e così le tre serate in programma vengono tutte disputate nel primo pomeriggio americano.
Su tutte spicca il derby canadese fra Montreal Canadiens ed Edmonton Oilers, con i secondi che si impongono per 1-0 solo attraverso gli shootout e i primi che subiscono così la terza sconfitta consecutiva (quinta nelle ultime dieci), pur mantenendo nettamente la leadership nell'Atlantic Division (i secondi, gli Ottawa Senators, sebbene con quattro partite da recuperare, sono staccati di otto punti). Ossigeno invece per gli ilers che, nella Pacific Division, devono difendere il loro terzo posto dall'assalto dei Los Angeles Kings. Eroe della serata Cam Talbot che, oltre a parare tutti e 22 i tiri dei Canadiens, ha bloccato i tre tiri di rigore finali, facendo così risultare decisivo il primo marcato dal suo compagno di squadra, Leon Draisaitl.
Nell'altra partita che ha visto una squadra canadese protagonista, i Calgary Flames perdono 4-3 al Madison Square Garden contro i New York Rangers, di cui subiscono il ritorno dopo un iniziale vantaggio. Le reti per i 'rossi' dell'Alberta portano la firma di Brouwer, Hamilton e Tkachuk. E stasera torneranno in scena i Toronto Maple Leafs, ospiti dei New York Islanders.
Su tutte spicca il derby canadese fra Montreal Canadiens ed Edmonton Oilers, con i secondi che si impongono per 1-0 solo attraverso gli shootout e i primi che subiscono così la terza sconfitta consecutiva (quinta nelle ultime dieci), pur mantenendo nettamente la leadership nell'Atlantic Division (i secondi, gli Ottawa Senators, sebbene con quattro partite da recuperare, sono staccati di otto punti). Ossigeno invece per gli ilers che, nella Pacific Division, devono difendere il loro terzo posto dall'assalto dei Los Angeles Kings. Eroe della serata Cam Talbot che, oltre a parare tutti e 22 i tiri dei Canadiens, ha bloccato i tre tiri di rigore finali, facendo così risultare decisivo il primo marcato dal suo compagno di squadra, Leon Draisaitl.
Nell'altra partita che ha visto una squadra canadese protagonista, i Calgary Flames perdono 4-3 al Madison Square Garden contro i New York Rangers, di cui subiscono il ritorno dopo un iniziale vantaggio. Le reti per i 'rossi' dell'Alberta portano la firma di Brouwer, Hamilton e Tkachuk. E stasera torneranno in scena i Toronto Maple Leafs, ospiti dei New York Islanders.
domenica 5 febbraio 2017
Filmores, aggressione fuori dello strip club
Un uomo è rimasto ferito seriamente dopo una collutazione avvenuta all'esterno di uno strip club della zona centrale di Toronto.
Il locale, Filmores, si trova fra Dundas e George Street, mentre l'evento è avvenuto attorno alle 4 del mattino, ora in cui è stata chiamata la polizia.
Secondo una prima ricostruzione della polizia, non sarebbero state usate armi da taglio, ma le persone coinvolte non starebbero cooperando. Nemmeno il sesso o l'età della vittima sono state diffuse.
La polizia di Toronto sta indagando nel frattempo anche su due altri casi: quello di un corpo ritrovato venerdì presso il Toronto Humber Yacht Club e quello relativo all'incidente stradale che ha causato, nell'area di Brampton, alla morte di una persona.
Il locale, Filmores, si trova fra Dundas e George Street, mentre l'evento è avvenuto attorno alle 4 del mattino, ora in cui è stata chiamata la polizia.
Secondo una prima ricostruzione della polizia, non sarebbero state usate armi da taglio, ma le persone coinvolte non starebbero cooperando. Nemmeno il sesso o l'età della vittima sono state diffuse.
La polizia di Toronto sta indagando nel frattempo anche su due altri casi: quello di un corpo ritrovato venerdì presso il Toronto Humber Yacht Club e quello relativo all'incidente stradale che ha causato, nell'area di Brampton, alla morte di una persona.
NHL: follia Maple Leafs, che vittoria a Boston
La notte NHL porta male alle squadre canadesi, tranne che ai Toronto Maple Leafs, che ottengono una mirabolante vittoria sul ghiaccio dei Boston Bruins, concorrente diretta nella caccia a un posto nei playoff, anche perché gli americani, ancora avanti di un punto in classifica, hanno però giovato ben cinque partite in più.
Senza logica lo svolgimento delle reti con Boston avanti nel primo periodo con David Pastrnak ma raggiunta da William Nylander. Nel secondo periodo allungano i Leafs con tre gol in tre minuti, realizzati da James van Riemsdyk e Nylander che ne piazza due (il secondo in power-play), firmando così la hat-trick personale. Ancora Pastrnak e Torey Krug in superiorità riportano sotto i Bruins prima della fine del periodo. Nell'ultimo terzo di gioco Ryan Spooner addirittura pareggia, ma Connor Brown riporta avnti i canadesi. Nuovo impatto di Patrice Bergeron in power-play ma, a un minuto e mezzo dalla fine, è ancora van Riemsdyk a decidere la partita.
Nelle altre partite i Montreal Canadiens cedono in casa ai Washington Capitals per 3-2 (Pacioretty e Radulov), i Winnipeg Jets crollano sul ghiaccio dei Colorado Avalanche con il punteggio di 5-2 (doppietta di Lowry), mentre gli Ottawa Senators manco segnano in casa dei Buffalo Sabres (4-0) dell'ex portiere Robin Lehner.
Senza logica lo svolgimento delle reti con Boston avanti nel primo periodo con David Pastrnak ma raggiunta da William Nylander. Nel secondo periodo allungano i Leafs con tre gol in tre minuti, realizzati da James van Riemsdyk e Nylander che ne piazza due (il secondo in power-play), firmando così la hat-trick personale. Ancora Pastrnak e Torey Krug in superiorità riportano sotto i Bruins prima della fine del periodo. Nell'ultimo terzo di gioco Ryan Spooner addirittura pareggia, ma Connor Brown riporta avnti i canadesi. Nuovo impatto di Patrice Bergeron in power-play ma, a un minuto e mezzo dalla fine, è ancora van Riemsdyk a decidere la partita.
Nelle altre partite i Montreal Canadiens cedono in casa ai Washington Capitals per 3-2 (Pacioretty e Radulov), i Winnipeg Jets crollano sul ghiaccio dei Colorado Avalanche con il punteggio di 5-2 (doppietta di Lowry), mentre gli Ottawa Senators manco segnano in casa dei Buffalo Sabres (4-0) dell'ex portiere Robin Lehner.
Extras: Paula Giroday in "Once Upon a Time"
Una foto di Paula Giroday tratta dalla sua pagina Facebook |
Nata a Coquitiam, nella British Columbia, la Giroday interpreta nell'occasione un'apprendista strega, Trish, pronta a seguire gli insegnamenti del potente mago Tremotino. Improvvisamente però appare Regina (interpretata da Lana Parrilla) che, per dimostrare di essere pronta per il posto di aspirante strega, si dimostra pronta a tutto e, senza alcuna remora, strappa il cuore di Trish e lo riduce in polvere stringendolo fra le proprie mani. Ovviamente Trish muore e il ruolo della Giroday termina quindi dopo pochi secondi.
Un perfetto "Extras", ma la Giroday non è proprio un'attrice di secondo piano, essendosi ritagliata gli onori della cronaca grazie alla nomination ricevuta al Canadian Screen Award per il miglior programma o serie originale prodotta per i media digitali. Accadde nel 2014, quando assieme a Jovanna Huguet, Fiona Vroom (entrambe attrici) e Nicholas Carella (produttrice), ideò e in parte scrisse "The True Heroines", un web drama che visse una sola stagione ma che riscosse un buon successo di critica.
Ma la Giroday è stata anche la protagonista di "The Janitor's Office" nel 2007 e di "How to Deal with an Axe Murderer" nel 2014 mentre, come spiega nell'intervista qui sotto, potrebbe riprendere una seconda serie di "The True Heroines".
La scena di OUaT con, sullo sfondo, Paula Giroday Sotto, l'intervista in cui la Giroday annuncia di voler riprendere "The True Heroines" |
sabato 4 febbraio 2017
Kellie Leitch, uffici assaliti a Collingwood
Atto di vandalismo presso gli uffici della deputata conservatrice Kellie Leitch a Collingwood, con scritte che hanno ricoperto i muri e un lenzuolo attaccato: “Hate puts us all at risk”, l'odio mette a rischio tutti noi, la traduzione della scritta, seguita dai nomi delle sei persone uccise nella strage della moschea di Quebec City.
La Leitch è nota per le sue posizioni ultraconservatrici, una delle pochissime voci levatesi in Canada a sostegno della politica di Donald Trump, in particolare relativamente alle restrizioni sull'immigrazione.
"La libertà di parola è un valore canadese", la risposta della Leitch commentando i fatti, che ha poi aggiunto: "Un oltraggioso atto di violenza, non solo nei confronti di chi lavorava all'interno della struttura, ma anche verso la struttura stessa della società canadese, dei valori della libertà e della tolleranza".
La Leitch è nota per le sue posizioni ultraconservatrici, una delle pochissime voci levatesi in Canada a sostegno della politica di Donald Trump, in particolare relativamente alle restrizioni sull'immigrazione.
"La libertà di parola è un valore canadese", la risposta della Leitch commentando i fatti, che ha poi aggiunto: "Un oltraggioso atto di violenza, non solo nei confronti di chi lavorava all'interno della struttura, ma anche verso la struttura stessa della società canadese, dei valori della libertà e della tolleranza".
Ben Cruchley, concerto fra i passeggeri di Fiumicino
Ben Cruchley a Fiumicino (foto tratta dal sito AdR) |
Al terminal 1 i viaggiatori hanno potuto apprezzare la maestria di Cruchley al pianoforte, che ha eseguito musiche ispirate alla "Romantica natura": un preludio di Claude Debussy, una "Variazione eroica" di Ludwig Van Beethoven e il Movimento di una Sonata di Wolfgang Amadeus Mozart.
Il giovane pianista, originario di Toronto, ha però anche invitato alcuni passeggeri, soprattutto giovanissimi, a cimentarsi al pianoforte con lui, attraverso mini lezioni, che potranno essere da viatico per appassionarsi allo strumento e alla disciplina musicale.
Cruchley, a Roma da poco più di due anni per seguire un corso di perfezionamento con Benedetto Lupo presso l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, si è avvicinatosi allo studio del pianoforte all'età di cinque anni. Prima di un aeroporto si era esibito in stazioni ferroviarie e Caffè.
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