Keanu Reeves, ospite del Festival di Sanremo, ha raccontato la propria affascinante storia agli affascinati spettatori italiani.
Il famoso attore canadese (è nato in Libano, ma all'età di due anni si è trasfeerito con la madre a Toronto) ha parlato a ruota libera, dapprima attraverso un lungo colloquio con Maria De
Filippi, in cui ha ricordato quando, per mantenersi, faceva il commesso in un negozio di alimentari italiano in cui faceva egli stesso la pasta (Reeves ha fra l'altro anche origini italiane, essendo parte della sua famiglia originaria di Bassano del Grappa), e ha poi raccontato i tempi del college di La Salle, in cui starreggiava come portiere della squadra di hockey ghiaccio, veniva chiamato
"The Wall" e pareva destinato a una grande carriera in NHL.
E ancora Reeves ha parlato della sua passione per la moto, che ha
pagato con più di un incidente, la conquista del
piacere di avere una casa dopo una vita trascorsa in giro per il
mondo e in case in affitto per poi parlare di un suo libro che
si chiama "Ode alla felicità".
Alla fine un omaggio al suo passato di bassista rock,
fatto con uno strumento preso a prestito dal bassista
dell'orchestra e basato su un classico giro rock/grunge con
accompagnamento di batteria e chitarra. La sua canzone italiana
preferita è "Va bene così" di Vasco Rossi, scoperta grazie alla
sorella, fidanzata con un italiano.