Quando ho detto che me ne sarei andato, al "Gatto Nero" sono rimasti un attimo in silenzio, senza capire perché si dovrebbe lasciare il Canada per l'Italia, ma poi, ricordando quelle vecchie sensazioni del cuore, quelle il cui calore è quasi dimenticato, ecco arrivare un sorriso sciolto: "Fai bene, beato te". Già, beato io. In mezzo a qualche rude italocanadese e a qualche 'Sora Lella' di circostanza, mi ritrovo italiano fra italiani.
Là dove i 'polentoni' si trasformano in 'terroni', dove l'orgoglio nazionale trova i suoi motivi in questo nostro essere banalmente 'brava gente', gente di casa e famiglia, gente che vuole bene e che dà tanto, a cominciare dal cuore. Ho visto molto cuore negli occhi di quelli che mi stavano di fianco sul volo
Ho rivisto Roma, bella come non mai, ho cavalcato il 'cavallo di ferro' attraverso la Toscana, e alla fine rieccomi a casa, ecco Milano. Sono sicuro che fra qualche giorno torneranno presto le insofferenze. Intanto, però, lasciatemi godere di questo 'bagno' di banalissima, dolcissima, meravigliosa 'italianità'.