Da Bogotà a Toronto, lo stesso percorso che ho fatto più di una volta. Spesso lamentandomi delle continue perquisizioni e degli sguardi delle varie polizie che incontravo lungo la strada, fino a venire persino fermato, anche se solo per qualche minuto necessario a un breve controllo dei documenti, dalla polizia panamense (pochi minuti che bastarono a farmi perdere anni di vita).
Nel caso che vi racconto, però, la 'perquisa' ha avuto successo, e così una donna canadese è stata arrestata all'aeroporto El Dorado di Bogotà mentre tentava di imbarcarsi su un volo per Toronto con due chili di cocaina nascosti in una pancia finta.
Nel caso che vi racconto, però, la 'perquisa' ha avuto successo, e così una donna canadese è stata arrestata all'aeroporto El Dorado di Bogotà mentre tentava di imbarcarsi su un volo per Toronto con due chili di cocaina nascosti in una pancia finta.
La finta turista sembrava veramente in 'dolce attesa', ma ha catturato l'attenzione degli agenti quando uno di loro, una donna poliziotto, le ha chiesto di quanti mesi fosse incinta e lei ha reagito in modo aggressivo.
Così quando l'agente, insospettita, ha approfondito i controlli e molto delicatamente ha cominciato a toccare la pancia della donna, si è resa conto che era troppo dura e molto fredda.
Il motivo era semplice: la donna trasportava in una protesi di lattice color pelle due buste sigillate contenenti due chili di cocaina per un valore di 60mila dollari. La finta puerpera aveva raccontato agli agenti di essere incinta di sette mesi.
Così quando l'agente, insospettita, ha approfondito i controlli e molto delicatamente ha cominciato a toccare la pancia della donna, si è resa conto che era troppo dura e molto fredda.
Il motivo era semplice: la donna trasportava in una protesi di lattice color pelle due buste sigillate contenenti due chili di cocaina per un valore di 60mila dollari. La finta puerpera aveva raccontato agli agenti di essere incinta di sette mesi.
Se la lotta alla droga in Colombia, negli ultimi anni, ha dato ottimi risultati, e i re dei cartelli del narcotraffico sono stati in gran parte sconfitti, il traffico di stupefacenti è ancora molto intenso da quelle parti, tanto che, quando si è all'interno dell'aeroporto, sono gli stessi agenti ad avvisare di non lasciare incustodita la propria valigia, visto l'incessante pericolo che qualcuno voglia disfarsi di qualche 'bustina' inserendola nel bagaglio di qualche inconsapevole malcapitato turista.
Solo quest'anno, quasi 150 persone sono state arrestate per droga all'aeroporto di Bogotà e circa un terzo di loro sono cittadini stranieri, secondo le autorità colombiane. Così almeno, la prossima volta eviterò di lamentarmi.
(nelle tre foto Bordignon alcune immagini dell'aeroporto El Dorado di Bogotà)
Solo quest'anno, quasi 150 persone sono state arrestate per droga all'aeroporto di Bogotà e circa un terzo di loro sono cittadini stranieri, secondo le autorità colombiane. Così almeno, la prossima volta eviterò di lamentarmi.
(nelle tre foto Bordignon alcune immagini dell'aeroporto El Dorado di Bogotà)