Sono parole di speranza quelli che il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha rivolto alla foltissima comunità italocanadese di Toronto radunatasi per incontrarlo.
E dalle lodi per gli emigrati e i figli degli emigrati che tanto si sono distinti in questa terra lontana, Letta trae spunto per sferzare la politica italiana. Il premier ha infatti osservato che con il loro lavoro e la loro forza sono stati "più credibili" della politica di Roma, troppo spesso "confusa e complessa".
"Con la vostra forza - ha sottolineato Letta - avete sostituito le tante difficoltà che la politica italiana ha vissuto".
Il presidente del Consiglio ha parlato a una cena di gala in qualità di ospite d'onore, a fianco del premier Stephen Harper. E qui, passando con grande disinvoltura dall'inglese, al francese e all'italiano, Letta ha messo in chiaro come l'Italia "venga da un periodo complicato che non è ancora finito". Quindi ha elencato i momenti in cui i nostri immigrati in Canada hanno aiutato la terra dei loro avi, citando ad esempio la solidarietà dimostrata in occasione del terremoto de L'Aquila. Ma il discorso di Letta è andato oltre, arrivando a descrivere un sistema politico ancora troppo debole e diviso, pur non citando esplicitamente i tanti problemi da affrontare per il suo esecutivo: "In passato avete sostituito le tante difficoltà della nostra politica nazionale. Con la vostra forza ci avete rappresentato come persone credibili e responsabili. Tutto questo - ha sottolineato Letta - ha voluto dire molto di più di quanto noi da Roma abbiamo potuto fare. Per questo voglio ringraziarvi".
Infine, tra gli applausi, ha comunque chiuso il suo intervento con una nota di ottimismo: "Credo che le maggiori difficolta'' le abbiamo alle spalle. Il nostro futuro sarà migliore".