Lei si chiama Diana Fox Carney, ed è la moglie dell'importantissimo banchiere canadese Mark Carney, ora governatore della Banca Centrale d'Inghilterra.
Background da economista e fra le protagoniste del think tank progressista "Canada 2020", la signora Carney, britannica purosangue, ha rivelato nel suo blog le regole per una gestione della casa all'insegna della frugalità.
Un esempio? Il materiale scolastico da comperare tutto l'anno ideale per i figli (i Carney ne hanno quattro, tutti ovviamente infilati in scuole pregiatissime e costose): "Conviene acquistare penne e matite che durino tutto l'anno, utilizzandole anche quando non sono più nuovi e lucenti".
Altro suggerimento ai genitori è quello di condividere gli ordini 'online' per contenere le spese. Il tutto per una gestione domestica che sia senza sprechi ed 'eco-friendly'.
Già in passato la signora Carney aveva condiviso i suoi consigli sul proprio blog, perfino in materia di giardinaggio, proponendo di utilizzare escrementi organici (di mucca) per concimare prati e fiori.
A Natale, invece, si era concentrata sullo spreco della carta per i regali: assicurarsi che sia riciclabile. (foto National Post)
martedì 27 agosto 2013
lunedì 26 agosto 2013
Fetish a Toronto, una notte nello Subspace...
Una notte in perfetto clima 'fetish' a Toronto: possibile, anzi, facile. Facilissimo, se conosci Craig Galbraith, barbuto 'born and raised' in Toronto, e ottieni l'invito per una delle sue feste notturne, collegate al suo gruppo chiamato Subspace, a sua volta connesso a quella eccelsa forma d'arte underground contemporanea rappresentata dal Torture Garden (in italiano "Il giardino dei supplizi", da una novella di Octave Mirbeau), club di fetish, sadomaso, body art e tanto altro formatosi per la prima volta a Londra agli inizi degli anni '90, spesso chiuso e osteggiato dalla polizia, ma che ha ospitato, fra gli altri, personaggi di primo piano della scena culturalmusicale alternativa come Marilyn Manson, Dita Von Teese, Jean Paul Gaultier, Boy George e Marc Almond. Ah beh, dimenticavo, e ovviamente anche Massimiliano Bordignon...
Detto dell'istituzione e del luogo, sabato sera l'appuntamento era fissato nel più noto 'swingers club' di Toronto, il Wicked, per l'occasione riadattato a locale dark, dove è andato in scena il Medical Fetish Ball.
Dell'evento, però, parlerò in una prossima occasione, magari una volta rientrato a Milano, aggiungendovi una bella intervista realizzata con lo stesso Galbraith.
(foto Bordignon)
Detto dell'istituzione e del luogo, sabato sera l'appuntamento era fissato nel più noto 'swingers club' di Toronto, il Wicked, per l'occasione riadattato a locale dark, dove è andato in scena il Medical Fetish Ball.
Dell'evento, però, parlerò in una prossima occasione, magari una volta rientrato a Milano, aggiungendovi una bella intervista realizzata con lo stesso Galbraith.
(foto Bordignon)
Sidney Crosby protagonista dell'ultimo video della Reebok
Un video davvero fatto molto bene, come tutti quelli che hanno lo sport come protagonista da queste parti.
Ovviamente non è la prima volta che Crosby compare in una pubblicità. Uomo Reebok per eccellenza, 'Sid the Kid', polemicamente 'beccato' dalla stampa canadese per aver recentemente non rispettato una fila all'aeroporto, ritorna sulla terra (o almeno fa finta) in una clip che lo 'apparenta' ai tanti appassionati di hockey in Nord America, sia esso sul ghiaccio oppure no.
domenica 25 agosto 2013
Verona-Milan, l'esordio in campionato passa da un... Gatto Nero
Per cominciare la seconda parte della mia vacanza torontina, nulla ci poteva essere di meglio se non che guardare la partita d'esordio del Milan in campionato, per giunta in simpatica compagnia.
E noi italiani di Little Italy, scusate se mi arrogo questo appellativo, abbiamo il consueto piacere di andare a vedere il campionato di Serie A nei bar di College Street (rigorosamente West), e in particolare al celeberrimo Gatto Nero. Che poi, alla fine, è risultato quanto mai consono al risultato dei prodi rossoneri, in versione triste e malridotta.
Della difesa del tempo che fu nemmeno l'ombra, anzi. Attacco evanescente, centrocampo così così. Perdere nella 'fatal Verona' è stato un attimo, giusto il tempo di consentire a un semipensionato del pallone di incornare felicemente due zuccate nella porta difesa da 'farfallina Abbiati'. Ma si sa, il Milan è questo, non conta più tanto vincere o perdere, di questi tempi già sventolare una bandiera è segno di vita e continuità, fra ricchi investitori stranieri e sempre più mediocri protagonisti della pedata.
Così, oltre a qualche battuta autoironica, della giornata al celeberrimo Gatto Nero è rimasta solo qualche foto e la pizza d'ordinanza in versione napoletana, peraltro più che discreta. Che il nome della pizza sia un preambolo per il prossimo vincitore dello scudetto? (foto Bordignon)
Air Canada compagna di viaggio, una settimana fra Toronto e Bogotà
Una settimana senza aggiornamenti. Perché? Perché tutti hanno diritto a una vacanza, me compreso.
E così, a dispetto dell'ovvio crollo degli 'utenti unici' e il mandare a farsi benedire tutte le statistiche, eccomi trascorrere una 'vacanza nella vacanza', destinazione Bogotà, Colombia, sebbene il Canada, bene o male, c'entri lo stesso, visto che la linea aerea d'appoggio, volo diretto andata e ritorno 'from Toronto', è stata Air Canada.
Perfetta, comoda, inappuntabile. La differenza c'è, e si vede tutta nella cortesia e nella professionalità dell'equipaggio, nella comodità dei sedili, nei 'benefit' proposti, pure nella qualità del cibo. Complimenti ad Air Canada. E la Colombia? Ambivalente, da tutti i punti di vista. Anche se poi, scusate, per il resto, sono un po' fatti miei... (foto Bordignon)
E così, a dispetto dell'ovvio crollo degli 'utenti unici' e il mandare a farsi benedire tutte le statistiche, eccomi trascorrere una 'vacanza nella vacanza', destinazione Bogotà, Colombia, sebbene il Canada, bene o male, c'entri lo stesso, visto che la linea aerea d'appoggio, volo diretto andata e ritorno 'from Toronto', è stata Air Canada.
Perfetta, comoda, inappuntabile. La differenza c'è, e si vede tutta nella cortesia e nella professionalità dell'equipaggio, nella comodità dei sedili, nei 'benefit' proposti, pure nella qualità del cibo. Complimenti ad Air Canada. E la Colombia? Ambivalente, da tutti i punti di vista. Anche se poi, scusate, per il resto, sono un po' fatti miei... (foto Bordignon)
sabato 17 agosto 2013
Quaranta pitoni in una camera d'albergo
Non si è ancora spenta l'eco della drammatica morte dei due fratellini di Campbellton, strangolati nel sonno da un pitone 'domestico', che lo stesso tipo di serpente è tornato clamorosamente a fare parlare di sé e ancora una volta in Canada.
Una coppia appena sfrattata, infatti, si è rifugiata in una stanza di un motel a Brantford, nell'Ontario, assieme ai suoi 40 pitoni. I 40 rettili, che vanno dai 30 centimetri al metro e mezzo, erano tenuti in molte casse di plastica.
Ora sono stati affidati alla società canadese per la protezione degli animali, anche perché apparivano evidenti i segni di alcuni maltrattamenti subiti dalle bestiole.
In Ontario il possesso di animali esotici è illegale.
Una coppia appena sfrattata, infatti, si è rifugiata in una stanza di un motel a Brantford, nell'Ontario, assieme ai suoi 40 pitoni. I 40 rettili, che vanno dai 30 centimetri al metro e mezzo, erano tenuti in molte casse di plastica.
Ora sono stati affidati alla società canadese per la protezione degli animali, anche perché apparivano evidenti i segni di alcuni maltrattamenti subiti dalle bestiole.
In Ontario il possesso di animali esotici è illegale.
martedì 13 agosto 2013
Video incredibili: la pazza sfida di Clovermead, migliaia di api in faccia
Alla Clovermead Adventure Farm, in Ontario, ogni anno va in scena una bizzarra sfida annuale: i partecipanti devono infatti cospargersi il volto, e anche metà del busto, con api vive: vince chi ne ha di più. Per decretare il vincitore, i concorrenti vengono pesati prima e dopo l'assalto degli insetti.
Ad aggiudicarsi la vittoria, quest'anno, è stata Marenda Schipper (nella foto tratta da Facebook), una ventenne studentessa di agraria di origine brasiliana. La sua 'barba' pesava qualcosa come 2,2 chili per un totale di circa 20 mila api.
Per attirare a sé gli insetti, i partecipanti tengono al collo una gabbietta con un'ape regina. i più abili sono anche capaci di dare una forma alle "barbe" ronzanti cospargendosi di vaselina, sostanza sgradita agli insetti, le zone che non vogliono siano coperte.
Per evitare danni alla persona tutte le api, prima della competizione, vengono stordite con del gas apposito.
Ad aggiudicarsi la vittoria, quest'anno, è stata Marenda Schipper (nella foto tratta da Facebook), una ventenne studentessa di agraria di origine brasiliana. La sua 'barba' pesava qualcosa come 2,2 chili per un totale di circa 20 mila api.
Per attirare a sé gli insetti, i partecipanti tengono al collo una gabbietta con un'ape regina. i più abili sono anche capaci di dare una forma alle "barbe" ronzanti cospargendosi di vaselina, sostanza sgradita agli insetti, le zone che non vogliono siano coperte.
Per evitare danni alla persona tutte le api, prima della competizione, vengono stordite con del gas apposito.
domenica 11 agosto 2013
Rogers Cup 2013: Serena Williams trionfa, e chi altri?
Una finale senza storia quella tra Serena Williams e Sorana Cirstea, quella valida per l'edizione 2013 della Rogers Cup, di scena sui campi in cemento del Rexall Place, lo splendido impianto situato a nord di Toronto, all'interno del campus della York University.
L'americana si impone per la terza volta nel torneo WTA Premier 5 con un montepremi di quasi 2,5 milioni di dollari, che già aveva vinto nel 2001 e nel 2011.
Risultato finale, 6-2, 6-0, a testimonianza di una sfida a senso unico, che solo nel primo set la rumena, sostenuta da un tifo 'etnico' e rumoroso, aveva provato a raddrizzare con tanto di break e passaggio dallo 0-3 al 2-3. Tutto lì e niente più. Si giustificano così le sue lacrime finali, raddrizzatesi in sorriso dopo le parole di incoraggiamento di Serena e gli applausi dell'intero stadio, non pieno in ogni ordine di posti. (foto Bordignon)
Jim Courier batte John McEnroe e vince la Rogers Legends Cup
Anche l'Azarenka dà forfait, Errani e Vinci erano favorite nel doppio
L'americana si impone per la terza volta nel torneo WTA Premier 5 con un montepremi di quasi 2,5 milioni di dollari, che già aveva vinto nel 2001 e nel 2011.
Risultato finale, 6-2, 6-0, a testimonianza di una sfida a senso unico, che solo nel primo set la rumena, sostenuta da un tifo 'etnico' e rumoroso, aveva provato a raddrizzare con tanto di break e passaggio dallo 0-3 al 2-3. Tutto lì e niente più. Si giustificano così le sue lacrime finali, raddrizzatesi in sorriso dopo le parole di incoraggiamento di Serena e gli applausi dell'intero stadio, non pieno in ogni ordine di posti. (foto Bordignon)
Jim Courier batte John McEnroe e vince la Rogers Legends Cup
Anche l'Azarenka dà forfait, Errani e Vinci erano favorite nel doppio
Rogers Cup 2013: McEnroe-Courier, divertimento, applausi e uno spogliarello fuori programma
John McEnroe contro Jim Courier: è stato questo il succoso antipasto della finale della Rogers Cup 2013 edizione femminile (tra Serena Williams e Sorana Cirstea), che si sta svolgendo sui campi in cemento del Rexall Place, lo splendido impianto situato a nord di Toronto, all'interno del campus della York University.
McEnroe-Courier dicevo, sfida d'altri tempi, in questo caso valida per la Rogers Legends Cup.
E' stata una partita vera, ma anche no, con i due campioni abilmente microfonati, così come il giudice di sedia, a scambiarsi battute e arrabbiature più o meno finte (soprattutto nel caso del buon vecchio John).
E' stata una partita vera, ma anche no, con i due campioni abilmente microfonati, così come il giudice di sedia, a scambiarsi battute e arrabbiature più o meno finte (soprattutto nel caso del buon vecchio John).
Alla fine la vittoria è andata a Courier, impostosi in rimonta con il punteggio di 8-6 sull'unico set previsto.
Pubblico felice, fotografi contenti, con McEnroe che, alla fine, ha provveduto pure a un piccolo spogliarello fuori programma, lanciando la sua maglia sudata in mezzo al pubblico. Si salvi chi può...
(foto Bordignon)
Serena Williams trionfa nel singolare femminile
Anche l'Azarenka dà forfait, Errani e Vinci erano favorite nel doppio
(foto Bordignon)
Serena Williams trionfa nel singolare femminile
Anche l'Azarenka dà forfait, Errani e Vinci erano favorite nel doppio
Prima alba a Toronto, con tanto di mendicante aggressivo
La mia prima notte a Toronto, trascorsa al Drake Hotel, si ferma alle 5 del mattino, con sveglia da jet-leg inevitabile.
Così come inevitabile diventa la prima 'sgambata' mattutina in terra canadese, con tanto di ubriaco che cerca di impietosirmi per il classico nichelino con una serie interminabile di "please, please, please" conclusa da un potente "fuck you", quando si rende che nulla riceverà primo perché non voglio, secondo perchè anche volessi, potrei dargli al massimo due euro, che da Starbucks non accettano. E proprio a Starbucks mi dirigerò fra poro per fare colazione, perché qui al Drake il 'breakfast' è in realtà un 'pre-brunch' con inizio alle 10.30.
Intanto ecco la foto del mattino, College Street West all'altezza di Dovercourt Road, poco oltre il Drake Hotel: sono le sei e mezza, il sole sale nel cielo, le vie restano deserte. (foto Bordignon)
Così come inevitabile diventa la prima 'sgambata' mattutina in terra canadese, con tanto di ubriaco che cerca di impietosirmi per il classico nichelino con una serie interminabile di "please, please, please" conclusa da un potente "fuck you", quando si rende che nulla riceverà primo perché non voglio, secondo perchè anche volessi, potrei dargli al massimo due euro, che da Starbucks non accettano. E proprio a Starbucks mi dirigerò fra poro per fare colazione, perché qui al Drake il 'breakfast' è in realtà un 'pre-brunch' con inizio alle 10.30.
Intanto ecco la foto del mattino, College Street West all'altezza di Dovercourt Road, poco oltre il Drake Hotel: sono le sei e mezza, il sole sale nel cielo, le vie restano deserte. (foto Bordignon)
Rogers Cup 2013: italiane tutte fuori, finale Williams-Cirstea
E' bastato non seguire per un paio di giorni, quelli del viaggio, tra partenza e arrivo a Toronto, la Rogers Cup (che nella sua edizione femminile proprio nella metropoli delll'Ontario si svolge), che le mie beniamine italiane rimaste, Roberta Vinci e Sara Errani, sono state eliminate sia nella versione singolo che in quella doppio.
Così, a giocarsi la finale del torneo WTA Premier 5 con un montepremi di quasi 2,5 milioni di dollari saranno la grande favorita, Serena Williams, che in semifinale ha eliminato la quarta in classifica, la polacca Agnieszka Radwanska, e la rumena Sorana Cirstea, che, a sorpresa, ha superato la cinese Li Na.
La maggiore delle sorelle Radwanska, che nei quarti aveva battuto la Errani, ha ceduto 7-6, 6-4 alla minore delle sorelle Williams, perdendo il sesto match su sei giocati contro la 31enne Serena, che oggi cercherà l'ottavo titolo del 2013 e il 54° in carriera.
La Cirstea, numero 27 del ranking e 23 anni, si è invece imposta per 6-2, 7-5, sulla Li Na, numero 5: per lei finora un titolo vinto nel 2008 a Tashkent e appena due finali.
Italiane ko, si diceva: la Radwanska nei quarti si è sbarazzata della Errani in due set: 7-6, 7-5. Nel primo ci sono stati ben 10 break di fila, con entrambe le giocatrici incapaci di difendere il proprio turno di servizio. L'azzurra ha avuto due set point al turno di battuta sul 5-4 e sul 6-5. Poi ha ceduto nettamente nel tie break. Nel secondo set la 24enne di Cracovia si e' portata sul 2-0. Sotto 3-1, Errani ha rimontato passando a condurre 4-3, quindi di nuovo la serie di break con la Radwanska che ha servito una prima volta per il match sul 5-4, per poi chiudere 7-5 al proprio servizio.
La Vinci aveva ceduto ancora prima, negli ottavi: la 30enne tarantina, numero 12 del tennis mondiale, è stata battuta dalla 24enne slovacca Dominika Cibulkova (numero 20) con il punteggio di 6-3, 7-6 in un'ora e 31 minuti. Nel secondo set Roberta ha rimontato da 0-3 a 5-3, per poi cedere al tie break.
Così, a giocarsi la finale del torneo WTA Premier 5 con un montepremi di quasi 2,5 milioni di dollari saranno la grande favorita, Serena Williams, che in semifinale ha eliminato la quarta in classifica, la polacca Agnieszka Radwanska, e la rumena Sorana Cirstea, che, a sorpresa, ha superato la cinese Li Na.
La maggiore delle sorelle Radwanska, che nei quarti aveva battuto la Errani, ha ceduto 7-6, 6-4 alla minore delle sorelle Williams, perdendo il sesto match su sei giocati contro la 31enne Serena, che oggi cercherà l'ottavo titolo del 2013 e il 54° in carriera.
La Cirstea, numero 27 del ranking e 23 anni, si è invece imposta per 6-2, 7-5, sulla Li Na, numero 5: per lei finora un titolo vinto nel 2008 a Tashkent e appena due finali.
Italiane ko, si diceva: la Radwanska nei quarti si è sbarazzata della Errani in due set: 7-6, 7-5. Nel primo ci sono stati ben 10 break di fila, con entrambe le giocatrici incapaci di difendere il proprio turno di servizio. L'azzurra ha avuto due set point al turno di battuta sul 5-4 e sul 6-5. Poi ha ceduto nettamente nel tie break. Nel secondo set la 24enne di Cracovia si e' portata sul 2-0. Sotto 3-1, Errani ha rimontato passando a condurre 4-3, quindi di nuovo la serie di break con la Radwanska che ha servito una prima volta per il match sul 5-4, per poi chiudere 7-5 al proprio servizio.
La Vinci aveva ceduto ancora prima, negli ottavi: la 30enne tarantina, numero 12 del tennis mondiale, è stata battuta dalla 24enne slovacca Dominika Cibulkova (numero 20) con il punteggio di 6-3, 7-6 in un'ora e 31 minuti. Nel secondo set Roberta ha rimontato da 0-3 a 5-3, per poi cedere al tie break.
Drake Hotel, una notte (stravolta) di tendenza
La prima notte a Toronto la passo al Drake Hotel, mica ciuffoli. Non sperate che mi produca in lunghe descrizioni inutili alle 5 del mattino ora canadese. Dopo nove ore e mezzo di viaggio forse finire in questo albergo supergiovanile e super di tendenza, che per certi può ricordare Corso Como 10 a Milano, con tanto di patio, terrazza e discoteca, non è stato il massimo. Di certo mi ha gettato nel mezzo della vita di Toronto, tra minigonne da urlo, musica ad alto volume e un sabato da impazzire.
Che per me, ovviamente, si è ridotto a una passeggiatina per Queen Street West, proprio all'angolo tra Dufferin Street e vie limitrofe, fino a Dovercourt.
Il tempo per scattare qualche foto, e per rendermi conto che stanotte, dopo un viaggio davvero così così, senza praticamente aver chiuso occhio (arrivo alle 3.20 am, ora italiana), forse era meglio ritirarsi e cominciare a combattere il jet-leg.
Ultima nota di cronaca, per chi ne fosse incuriosito: una singola qui non costa poco, ma era la mia prima e non ho voluto badare a spese. Alla fine, 189 dollari canadesi per una notte, colazione (trendy pure quella) compresa. (foto: Bordignon)
Che per me, ovviamente, si è ridotto a una passeggiatina per Queen Street West, proprio all'angolo tra Dufferin Street e vie limitrofe, fino a Dovercourt.
Il tempo per scattare qualche foto, e per rendermi conto che stanotte, dopo un viaggio davvero così così, senza praticamente aver chiuso occhio (arrivo alle 3.20 am, ora italiana), forse era meglio ritirarsi e cominciare a combattere il jet-leg.
Ultima nota di cronaca, per chi ne fosse incuriosito: una singola qui non costa poco, ma era la mia prima e non ho voluto badare a spese. Alla fine, 189 dollari canadesi per una notte, colazione (trendy pure quella) compresa. (foto: Bordignon)
venerdì 9 agosto 2013
Nudismo 'on the beach', sotto accusa il party del 13 agosto
Un 'party debosciato': certo senza lo stesso significato negativo che gli diamo in Italia, ma con la medesima traduzione in lingua inglese, 'debauched party', è quello che il 13 agosto è stato organizzato sulla spiaggia di Cherry Beach, presso Toronto, e dal titolo molto indicativo di Oasis Aqualounge’s Sex.
Il problema è che l'evento, per lo svolgimento del quale non è stato chiesto alcun permesso, potrebbe venire sanzionato con una multa dalla città di Toronto proprio per questo motivo. In realtà si sta parlando di pochi spiccioli, ma l'argomento pruriginoso... tira. Cento dollari per la mancanza di un permesso che, a partire dalle 200 persone partecipanti, parte da 77 dollari.
Ma è tutto da dimostrare che almeno cento persone partecipano all'invito, per una festa che povrebbe trasformarmi presto in una via di mezzo tra una spiaggia nudista e un club privé.
"Non sono responsabile per quello che potrebbe avvenire se le persone si muoveranno tra i cespugli", ammette con un sorriso malizioso Leila Fatima Mechtab, organizzatrice dell'evento.
Insomma, sono tutti sul chi vive, compresa la polizia, nell'attesa però che ci sia veramente qualcosa da reprimere o condannare. "Finora non è successo niente", dicono le autorità. (foto Facebook)
Il problema è che l'evento, per lo svolgimento del quale non è stato chiesto alcun permesso, potrebbe venire sanzionato con una multa dalla città di Toronto proprio per questo motivo. In realtà si sta parlando di pochi spiccioli, ma l'argomento pruriginoso... tira. Cento dollari per la mancanza di un permesso che, a partire dalle 200 persone partecipanti, parte da 77 dollari.
Ma è tutto da dimostrare che almeno cento persone partecipano all'invito, per una festa che povrebbe trasformarmi presto in una via di mezzo tra una spiaggia nudista e un club privé.
"Non sono responsabile per quello che potrebbe avvenire se le persone si muoveranno tra i cespugli", ammette con un sorriso malizioso Leila Fatima Mechtab, organizzatrice dell'evento.
Insomma, sono tutti sul chi vive, compresa la polizia, nell'attesa però che ci sia veramente qualcosa da reprimere o condannare. "Finora non è successo niente", dicono le autorità. (foto Facebook)
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