sabato 1 giugno 2013

Prosciutto San Daniele, quello dop e quello dop-pione...

L'imitazione canadese del prosciutto di San Daniele io l'ho mangiata durante la mia permanenza 'a nord del confine'. Si chiama San Daniele, appunto. E non è nemmeno male, lo dico da profano, e anche da mezzo friulano. Un paragone che si è ripetuto all’AICIG (Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche) di Roma, dove si è svolta la prima degustazione comparata tra l’autentica DOP 'furlana' e il San Daniele Ham prodotto a Brampton.
Vale la pena ricordare che ogni anno i 'dop-pioni' danneggiano l’export agroalimentare italiano per milioni di Euro.
Dagli anni '70 la  St. Maria Foods Ltd di Brampton (anche denominata Mastro) utilizza la denominazione 'San Daniele' grazie a una registrazione del marchio in Canada che viene apposto su prosciutti crudi, mortadelle e speck, tutti però prodotti localmente.
Oltre al nome, la 'copia' riproduce anche i luoghi fisici come le colline, il paese e le Alpi che si trovano in provincia di Udine. La comparazione, inutile dirlo, ha visto vincitore il prodotto 'made in Friuli'. Questo però l'ha deciso l'AICIG. Io, in Canada, mi accontentavo alla grande di quello di Brampton. Fuorviato, molto probabilmente, dal nome.
(foto home page Mastro/St. Maria Foods Ltd)