Un gol e un assist in sette partite. Doveva esseere un 'fattore', lo è stato al contrario. Auston Matthews, 'stella' americana dei Toronto Maple Leafs è finito nel mirino della critica dopo l'eliminazione della franchigia canadese dalla corsa alla Stanley Cup per mano dei Boston Bruins. Devastante, insenso negativo, la sua percentuale al tiro: 3,7 nei playoff, dopo che nella regular-season aveva fatto segnare un eccelso 18,2. La 'giocata' migliore forse però l'ha fatto Bruce Cassidy, coach dei Bruins (e indimenticato giocatore dell'Alleghe in Italia), che ha deciso di francobollare sul ghiaccio l'avversario piazzandogli sul ghiaccio in contemporanea Patrice Bergeron, ma soprattutto il gigantesco difensore Zdeno Chara, ovvero l'intimidazione fatta sguardo. Così, la linea composta da Bergeron, David Pastrnak e Brad Marchand ha, da una parte, neutralizzato Matthews, mentre dall'altra ha totalizzato la mostruosità di 20 punti totali nella serie.