Karim Baratov, qui con l'amica Victoria Searle |
Baratov, nato in Kazakistan ma cittadino canadese e residente a Toronto, dov'è stato arrestato l'anno scorso, era un "hacker internazionale in affitto", secondo la definizione dei documenti processuali. Non sarebbe coinvolto direttamente nella violazione di Yahoo, ma nelle successive compromissioni delle caselle di posta. Infatti, attraverso un sito in russo di nome Webhacker, pubblicizzava i propri servizi, fra cui la possibilità di "violare account email senza un anticipo". Prendeva circa 100 dollari per ottenere la password della webmail di qualcuno usando degli attacchi di phishing con cui induceva le vittime a inserire le proprie credenziali in finte pagine per reimpostare la password. In sette anni di attività, dal 2010 al 2017, avrebbe violato 11mila account, 'guadagnando' 1,1 milioni di dollari, usati per comprarsi una casa e auto di lusso.
Secondo l'accusa, dunque, Baratov avrebbe compromesso decine di mail su richiesta di due agenti dei servizi russi coinvolti nell'attacco a Yahoo del 2014. Secondo la difesa, invece, Baratov non avrebbe avuto consapevolezza di lavorare per degli agenti russi, per la precisione Dmitry Aleksandrovich Dokuchaev e Igor Anatolyevich. (fonte: AGI)