Imparare a suonare uno strumento
musicale o a parlare un'altra lingua rende il cervello più
efficiente, ovvero in grado di usare meno risorse e aree neurali
per compiere un determinato compito.
Lo rivela una ricerca pubblicata sugli Annals of the New York
Academy of Sciences e condotta da Claude Alain, del Baycrest's
Rotman Research Institute in Canada.
In passato alcuni studi hanno dimostrato che il bilinguismo o
la capacità di suonare uno strumento musicale sono associati a
una migliore memoria di lavoro, ovvero quella parte della
memoria che ci permette di fare i conti a mente, di ricordare a
memoria un numero di telefono appena letto e di ricordare la
lista della spesa senza scriverla.
In questo studio - che ha coinvolto 41 giovani tra musicisti,
bilingue e individui di controllo che non suonavano né parlavano
una seconda lingua - si è visto che i primi due gruppi mettono
in campo minori energie mentali (minore attività neurale) e
differenti aree cerebrali per portare a termine un certo
compito, rispetto agli individui monolingue che non suonano.
Quindi musicisti e bilingue devono compiere meno sforzo
mentale per portare a termine un certo compito e questo potrebbe
rappresentare per loro un vantaggio contro il declino cognitivo
cui andiamo inesorabilmente incontro con l'età. (fonte: ANSA)