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giovedì 31 maggio 2018

Hacker Yahoo, cinque anni di carcere a giovane coinvolto

Karim Baratov, qui con l'amica Victoria Searle
Cinque anni di carcere sono stati comminati a Karim Baratov, 23enne canadese per il suo parziale coinvolgimento nell'attacco informatico svoltosi nel 2014 a Yahoo, un'azione che espose dati su 500 milioni di account mail. Il giovane avrebbe violato le email di giornalisti, funzionari e manager su indicazioni di due agenti dei servizi russi, l'FSB.
Baratov, nato in Kazakistan ma cittadino canadese e residente a Toronto, dov'è stato arrestato l'anno scorso, era un "hacker internazionale in affitto", secondo la definizione dei documenti processuali. Non sarebbe coinvolto direttamente nella violazione di Yahoo, ma nelle successive compromissioni delle caselle di posta. Infatti, attraverso un sito in russo di nome Webhacker, pubblicizzava i propri servizi, fra cui la possibilità di "violare account email senza un anticipo". Prendeva circa 100 dollari per ottenere la password della webmail di qualcuno usando degli attacchi di phishing con cui induceva le vittime a inserire le proprie credenziali in finte pagine per reimpostare la password. In sette anni di attività, dal 2010 al 2017, avrebbe violato 11mila account, 'guadagnando' 1,1 milioni di dollari, usati per comprarsi una casa e auto di lusso.
Secondo l'accusa, dunque, Baratov avrebbe compromesso decine di mail su richiesta di due agenti dei servizi russi coinvolti nell'attacco a Yahoo del 2014. Secondo la difesa, invece, Baratov non avrebbe avuto consapevolezza di lavorare per degli agenti russi, per la precisione Dmitry Aleksandrovich Dokuchaev e Igor Anatolyevich. (fonte: AGI)

martedì 28 marzo 2017

Bando di pc e iPad anche sui voli diretti in Canada

Il bando di laptop, pc e iPad sui voli aerei provenienti dai Paesi Arabi operato da Donald Trump aveva portato al sorriso dei soliti benpensanti europei, che lo avevano accostato al turbolento approccio alla materia da parte del nuovo presidente degli Stati Uniti d'America. Invece, guarda caso, la stessa scelta starebbe per essere messa in atto dal democraticissimo governo canadese di Justin Trudeau.
La restrizione sarebbe legata al trasporto di materiale elettronico legata al cosiddetto bagaglio a mano, mentre sarebbe autorizzata al trasporto in stiva.
"Stiamo valutando le informazioni che ci sono state fornite", ha detto a riguardo il ministro canadese dei Trasporti, Marc Garneau, pur specificando che al momento "non ci sono ancora tempi precisi. Ma stiamo lavorando speditamente".

venerdì 20 novembre 2015

Apple Pay al via anche in Canada

Dopo Stati Uniti e Gran Bretagna l'Apple Pay, il sistema per pagare nei negozi via iPhone, potrebbe sbarcare in un terzo Paese - il Canada.
Lo hanno confermato al sito iphoneincanada.ca alcuni rappresentanti di American Express, che per ora sembra l'unico partner della 'Mela' per il debutto canadese del servizio.
La notizia è in linea con quanto annunciato un mese fa da Apple, cioé il lancio del servizio in Canada e Australia entro il 2015. Non ci sono invece notizie sul lancio in altri Paesi UE.
L'Apple Pay ha esordito un anno fa in territorio statunitense per poi giungere nel Regno Unito nel luglio scorso. Da allora, tuttavia, il settore si è arricchito di concorrenti, a cominciare da Android Pay di Google e da Samsung Pay.
Quest'ultimo, in particolare, ha il vantaggio di essere compatibile con i normali Pos presenti alle casse dei negozi, mentre le soluzioni di Apple e Google funzionano solo con i terminali compatibili con la tecnologia senza fili Nfc.
Stando a un'indiscrezione raccolta dal Wall Street Journal una settimana fa, Apple sarebbe al lavoro su una novità in grado di fare crescere l'appeal di Apple Pay soprattutto tra i giovani: le micro-transazioni, cioé la possibilità per gli utenti di inviarsi soldi attraverso l'iPhone, per esempio per pagare la propria quota di una cena tra amici. (fonte: ANSA).

sabato 18 aprile 2015

Apple Pay in Canada nel mese di novembre

L'Apple Pay, il sistema che consente di fare pagamenti con l'iPhone 6, nei prossimi mesi potrebbe uscire dai confini statunitensi.
Stando al Wall Street Journal, che cita fonti anonime, in autunno il servizio sarà lanciato in Canada, Paese che dara' l'inizio all'espansione internazionale. La società di Cupertino starebbe trattando con sei banche canadesi, che raccolgono il 90% della clientela nazionale, per far debuttare l'Apple Pay a novembre.
Le banche canadesi, a quanto riferisce il WSJ, sarebbero tuttavia poco entusiaste delle commissioni proposte da Apple, e avrebbero anche espresso preoccupazioni sulla sicurezza del sistema. (fonte: ANSA).