La squadra rossonera parte forte, gli uomini della Grande Mela reagiscono confusi, ma dopo quattro minuti passano per primi in inferiorità (shorthanded) con Michael Grabner. I Sens recuperano con il primo gol di Jean-Gabriel Pageau. Per lui si preannuncia una grande notte.
La partita nel secondo periodo si fa dura, cattiva: i Rangers tengono fede alla loro nomea (alla fine per loro 43 hits) e, uno dopo l'altro, mettono fuori gioco (temporaneamente) big del calibro di Erik Karlsson, Derick Brassard e Ryan Dzingel, mentre Clarke MacArthur, colpito duramente al volto, esce per non più rientrare. Per loro si teme una nuova 'concussion' che potrebbe tenerlo fuori causa per tutta il resto dei playoff. Il secondo drittel parla solo americano, complice la pessima serata di Craig Anderson, che alterna salvataggi clamorosi a sviste pazzesche. Chris Kreider porta nuovamente avanti i Rangers, poi Derek Stepan, ancora in inferiorità (!) sembra porre una seria candidatura alla vittoria di New York. Una grande discesa di Mike Hoffman porta il disco in backhand sulla stecca di Marc Methot, che accorcia fra il tripudio del pubblico. I Senators sembrano tornare in corsa ma un innocuo tiro di Brady Skjei trova Anderson ancora impreparato: NY chiude 4-2 il secondo periodo.
Il terzo periodo si apre bene per Ottawa, che accorcia subito in quattro contro quattro con Mark Stone, ma al quinto minuto ancora Skjei riporta New York su un 5-3 che pare definitivo, anche perché i Sens non sembrano più essere reattivi e sono evidenti la carenza di ossigeno e i colpi duri patiti dai suoi uomini, soprattutto a causa dei 'cattivi' Mats Zuccarello e Ryan McDonagh. Il serrate finale porta però a una nuova storia, che entrerà nell'epica di questo sport: Pageau, nativo di Ottawa, accorcia chiudendo un'azione di impeto al 16'41" quindi, al 18'58", con Anderson fuori dai pali come ultima risorsa, ancora Pageau fa tripletta toccando il disco sotto rete quanto basta per spiazzare Henrik Lundqvist.
Tempo di overtime, con New York che sembra avere una marcia in più e Ottawa alle corde (anche se in grado di costruire due clamorose occasioni). Ancora Anderson sembra regalare la vittoria agli ospiti con un clamoroso pasticcio dietro la gabbia che Kyle Turris salva mettendo la stecca sulla linea di porta.
Si arriva al secondo supplementare, con Ottawa che reclama ancora per un colpo di bastone di NY non segnalato dagli arbitri, peraltro davvero molto restii a segnalare le tante scorrettezze dei Rangers. Guy Boucher sembra a pezzi, ma il morale sarà a mille, e quindi nelle condizioni migliori per affrontare una temibile gara-3.
I Senators sembrano ancora sotto pressione, ma giocano la loro carta migliore, la replica di rimessa. Ed è così che, in un raro contropiede due contro uno, ancora Pageau sceglie la conclusione personale, infilando nell'angolino alla sinistra di Lundqvist il disco del 6-5 finale. Ovazione, incredulità, una vittoria assurda per un poker di reti che rappresenta una prima volta assoluta per il giovane canadese. Ottawa resiste e si porta sul doppio vantaggio nella serie, che ora si trasferisce a New York. La squadra di