La città di Winnipeg, e il suo circondario, potrebbero, a partire dal giugno 2018, divenire parte integrante degli Stati Uniti d'America, in particolare dello stato del Minnesota.
E' la notizia trapelata in queste ore sul sito del principale giornale cittadino, il News Citizenroom, secondo la quale il Consiglio Cittadino avrebbe deciso di aderire a una legge canadese che ormai non veniva usata da 157 anni, il Border Trespassing Act, che consente di 'valicare' il confine e unirsi economicamente a una nazione confinante, in questo caso gli USA.
In una intervista è lo stesso sindaco della città, April Fisherman, a sottolineare che "la nuova gestione di Donald Trump ci piace e ci consente di fare questa scelta, interpretando il senso della legge nella sua versione più ampia, chiedendo una vera e propria annessione agli Stati Uniti". Più che politica, la necessità di cambiare stato è prettamente economica: "Con le nuove barriere doganali imposte da Trump", prosegue la Fisherman, "la nostra economia verrebbe spazzata via in poche settimane. In più, la politica di accoglienza di Justin Trudeau ci crea molti problemi di gestione del territorio. Abbiamo tante cose in comune con il Minnesota, in particolare la passione per l'hockey. Insomma, la popolazione di quest'area sarebbe ben felice di valicare il confine e diventare statunitense".