martedì 5 marzo 2019

Anche il Canada riconosce l'esistenza della 'ndrangheta

Giuseppe Ursino, cittadino canadese incensurato, è stato condannato in Canada a undici anni e mezzo di reclusione per traffico di sostanze stupefacenti. A emettere la sentenza il giudice Brian O'Marra, della Corte Superiore di Giustizia dell'Ontario.
La condanna di Ursino, 66 anni, originario di Gioiosa Ionica (Reggio Calabria), è fondamentale perché, come sottolineano i Carabinieri del Ros, si tratta del primo riconoscimento giudiziario dell'esistenza in Canada della 'ndrangheta.
Fondamentale la testimonianza resa davanti al Tribunale canadese proprio da un ufficiale del Ros, che ha spiegato come la 'ndrangheta sia "un'organizzazione criminale internazionale altamente strutturata e gerarchica con base in Calabria e ramificazioni in Svizzera, Germania, Stati Uniti d'America, Australia e Canada (con locali a Toronto e Thunder Bay)": la sentenza ha riconosciuto Ursino come elemento di vertice della organizzazione criminale in Canada.
Nel corso del processo sono state utilizzate conversazioni registrate da un agente sottocopertura della polizia canadese. In particolare, Ursino aveva organizzato l'importazione in Canada di circa 100 chili di cocaina nascosta in un container trasportato da una nave proveniente dal Centro America, un'operazione naufragata solo grazie all'intervento della polizia.