Mona Nemer, dietro di lei Justin Trudeau e Kirsty Duncan |
A prima vita, i compiti del Chief Science Advisor sembrano un filino ambigui. Il primo punto prevede infatti, seguendo la versione inglese, "provide advice on the development and implementation of guidelines to ensure that government science is fully available to the public and that federal scientists are able to speak freely about their work". Insomma, una sorta di linee guida che la scienza, almeno a mio avviso, dovrebbe essere in grado di trovare da sola, senza bisogno di ulteriori 'direttive' dall'alto. Un po' come per la presenza dei tanto contestati 'ministeri dello Sport', spesso considerati inutili e demagogici.
Dal punto di vista positivo, la presenza di un 'chief' in campo scientifico dovrebbe poter garantire la presenza di una 'voce' chiara e netta da parte degli scienziati in ambito governativo, anche se poi rimarrebbe da dimostrare come la Nemer possa rappresentare la 'voce' di tutti gli scienziati canadesi.
La Nemer si è detta ovviamente onorata di poter ricoprire tale incarico, aggiungendo: "Noi scienziati abbiamo importanti ruoli da ricoprire sia dentro che fuori dai laboratori". E anche questo 'fuori' fa presagire un allargamento di competenze etico che pare più una minaccia che un auspicio.
Cardiochirurga di fama mondiale, la Nemer vanta un lungo elenco di premi al proprio fianco, fra cui in particolare quello di Cavaliere dell'Ordine Nazionale del Quebec, ottenuto nel 2009, e di Membro dell'Ordine del Canada, di cui era stata insignita nel 2014.
Mona Nemer al lavoro in laboratorio |