Sabato 19 settembre è stata la giornata di PEGIDA Canada (Patriots of Canada Against the Islamization of the West).
Una manifestazione, svoltasi a Toronto (ma già se ne era svolta una a Montreal), che per molti è stata un insuccesso, ma che comunque rappresenta un segnale importante di come, anche chi viva in un Paese dove i diritti vengono 'regalati' a tutti, si cominci ad avvertire il pericolo rappresentato dalla sempre più ampia presenza di una fetta della popolazione di cultura araba e islamica.
I numeri sono contrastanti, ma i 'patrioti' si sono ritrovati in uno sparuto gruppo presso Queen's Park, ovviamente contestati da un altrettanto sparuto gruppo di cosiddetti 'antirazzisti' (perché chi ritiene l'Islam una religione violenta e pericolosa viene considerato un razzista...), che hanno condannato una serie di cartelli deridenti il 'profeta' Maometto e pertanto considerati 'islamofobici'.
Va detto che, nel gruppo di PEGIDA, erano presenti alcuni noti esponenti neonazisti, il che certo non perora la causa di chi voglia affermare il diritto alla semplice difesa del territorio dall'invasione islamica. Intendo dire che non c'è bisogno di essere nazisti per desiderare un rigido e severo controllo degli ingressi di individui di origine araba o comunque di religione islamica.
Autoghettizzarsi sotto la bandiera della svastica non conviene certo a PEGIDA e agli ideali che questa propugna, visto che ogni cittadino libero e amante della libertà sarebbe pronto a supportarne le iniziative.
A Queen's Park si è così vissuta una giornata di tensione, dove anche la polizia ha fatto la sua parte, minacciando i manifestanti. E alla fine consentendo agli arabi di uscirne come parte lesa. (foto tratte dal profilo Twitter di PEGIDA Canada)