Ecco un breve aggiornamento su quanti saranno i migranti, siriani e no, che verranno accolti dal Canada, Paese da tutti
additato fra i più democratici del mondo, anche dai fanatici dell'accoglienza a tutti i costi, per quelli che non solo
scappano dalle guerre, ma anche per i cosiddetti 'rifugiati economici'.
Non saranno i 46mila proposti dai progressisti
socialisti e liberali, ma nemmeno i 10mila che inizialmente il premier Stephen Harper aveva annunciato: saranno
esattamente 'zero'. Cioè, per essere chiari, non ne verrà accolto nessuno.
Saranno invece stanziati altri 100 milioni di dollari canadesi in aiuti per l'assistenza ai campi per i profughi siriani.
Il governo di Ottawa era stato criticato per avere accolto 'soltanto' 2.500 rifugiati dal gennaio del 2015.
In Canada però, dove le regole hanno una logica, si ritiene che, evidentemente, non ha senso importare una presenza
straniera che a) non si integrerebbe b) porterebbe a degli squilibri nel mondo del lavoro c) soprattutto, non ci sarebbe
la possibilità di inserire nel contesto canadese migliaia di nuovi arrivi.
Con una realtà geografica che favorisce il respingimento, il Canada può permettersi il lusso di dire 'no' agli stranieri,
cosa che purtroppo i Paesi europei non possono fare a meno di, come ha, con estremo senso pratico fatto l'Ungheria,
innalzare delle barriere protettive reali contro l'invasione.