E' stato ribattezzato 'Parm Crack'. Undici punti vendita canadesi della catena Whole Foods hanno cominciato a tagliare altrettante forme di Parmigiano Reggiano. Oltre che in Canada, l'evento ha toccato altre nazioni di lingua inglese, come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, per un totale di 438 negozi, con una simbolica forma per negozio.
"La catena Whole Foods - spiega Riccardo Deserti, direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano - già da qualche anno organizza in collaborazione con il Consorzio questa apertura spettacolarizzata delle forme per portare l'attenzione dei propri consumatori e clienti sul tema della qualità degli alimenti".
Campagne di questo genere, prosegue Deserti, "appaiono ancora più importanti all'indomani della scoperta, avvenuta proprio sul mercato americano, da parte della Food and Drugs Administration, del cosiddetto 'parmesan americano alla segatura', con cellulosa oltre i limiti consentiti, un prodotto che nulla ha a che fare con il vero Parmigiano Reggiano". Una scoperta "di pochi giorni fa - prosegue l'esponente del consorzio - che ha riportato all'attenzione del grande pubblico quanto sia dannoso lasciare alle pure logiche di mercato la produzione dei prodotti alimentari, senza il rispetto delle più elementari regole di produzione e delle corrette indicazioni sull'origine dei prodotti. In particolare in un mercato come quello Usa in cui è in crescita sia l'attenzione da parte dei consumatori, sia la domanda dei prodotti di alta gamma, come testimonia - chiosa Deserti - il +28% di esportazioni di Parmigiano Reggiano nel 2015".