Toronto, Ontario, Canada. Il fuso orario fa scherzi strani. E così non so se ho voglia di un cappuccino o di eggs & bacon, che qui fra l’altro prendono tranquillamente mischiate. E se ci fosse una pasta alle vongole? Per quella c’è Little Italy, mentre qui sono seduto in un posto veramente 'cool' quando è da poco trascorso il mezzogiorno. Sto parlando del Drake Hotel, in Queen Street West, una delle vie più 'trendy' della città più trendy del Canada.
Le cameriere sono tutte vestite sul 'dark' andante, le loro gambe affusolate sono avvolte in aderenti fusò luccicanti.
Il posto è supergiovane e mi intrippa, anche nella sua parte posteriore, quella delle camere che fanno di questo ambiente un hotel, appunto. Fra i più cari della zona. Ma la colazione è molto 'easy'. Cameriere carinissime e trendy (mi ripeto), molto 'ammerrrigans', cibo più che discreto (scelgo delle saporite 'uova alla benedettina'), buona birra e, a quanto vedo, anche ottimi superalcolici.
Al sabato, l'unico giorno in cui, durante la mia epserienza canadese, potevo ciondolare senza patemi per la città, il locale è sempre pieno: al mattino per la colazione, a pranzo per il brunch, la sera per l'aperitivo (o quello che considerano tale i canadesi) e la notte, quando la terrazza superiore si riempie di fanciulle dalle gonne tanto corte quanto loro sono avvenenti e procaci. Senza dimenticare il piano inferiore, dove su un palco molto intimo si alternano spesso gruppi non molto noti ma molto molto bravi.
Ho avuto anche modo di conoscere il proprietario del Drake Hotel (le camere, al contrario del brunch, costano un occhio della testa): è Paul Shepherd Jackson da Vancouver (ma originario di Boston, preme a sottolineare lui). Un tipo sprinti, very easy, così come il locale, che caldamente vi consiglio.
(foto Bordignon)