La notizia arriva dal Canada e potrebbe rappresentare un vero shock per le aspirazioni al trono britannico della figlia
della coppia reale formata da William e Kate.
Un gruppo di esperti costituzionalisti canadesi ha infatti impugnato, di
fronte alla corte suprema del Quebec, il via libera del governo canadese di Ottawa da applicare alla legge salica che
cancellano la discriminazione contro le donne nella successione al trono.
Il Canada, come gli altri 16 Stati in cui la regina Elisabetta è capo di stato, aveva dato il proprio benestare alla
storica riforma, nella riunione del Commonwealth tenutasi a Perth, in Australia, nel 2011.
Dal canto loro, però, Genevieve Motard e Patrick Taillon, che insegnano all'università di Quebec City, affermano che il
governo ha agito in modo incostituzionale perché non ha prima consultato le 10 province che compongono il Paese.
Il loro ricorso potrebbe quindi rallentare l'entrata in vigore della riforma: i tempi previsti per la discussione del caso
vanno dai sei mesi fino addirittura a cinque anni.