Il farmaco sperimentale Ocrelizumab di
Roche conferma di avere un'efficacia superiore contro la
sclerosi multipla recidivante-remittente la sclerosi multipla
primariamente progressiva.
Questi, in sintesi, i risultati
ottenuti da tre studi di fase 3, presentati in occasione del
68° convegno annuale dell'American Academy of Neurology in
corso dal 15 al 21 aprile a Vancouver.
I dati
presentati dimostrano che Ocrelizumab riduce significativamente
la progressione della disabilità e il danno del tessuto
cerebrale in entrambe le forme di sclerosi multipla.
Ocrelizumab è un anticorpo monoclonale umanizzato
sperimentale, progettato per colpire in maniera selettiva le
cellule di un tipo specifico di cellule immunitarie considerate
tra le principali responsabili del danno alla mielina (ovvero
la guaina protettiva che ricopre le fibre nervose isolandole e
fungendo loro da supporto) e all'assone (cellula nervosa), che
si osserva nella sclerosi multipla e che determina disabilità.
A febbraio 2016, la Food and Drug Administration, l'agenzia
regolatoria americana, ha riconosciuto a Ocrelizumab la
designazione di "Breakthrough Therapy" (terapia fortemente
innovativa) per il trattamento di pazienti affetti da sclerosi
multipla primariamente progressiva. (cit. AGI)