Un omicidio efferato, l'assassino libero dopo pochissimo tempo. E' la polemica che scuote il Canada ammalato di 'buonismo'. La vicenda ebbe luogo a Oshawa, nell'Ontario,dove un'anziana signora di 89 anni, Alletta Rusnell, venne massacrata nel suo appartamento da Sharon Baksh con 149 coltellate. Correva il 2013, e solo nel 2016 la Baksh venne condannata a 12 anni di carcere. Una pena decisamente mite, ulteriormente ammorbidita dall'attesa della sentenza, per cui il criminale ha diritto a un 'guadagno' di un giorno e mezzo di carcere per ogni giorni di attesa della condanna. Il periodo di detenzione si ridusse quindi a sette anni e otto mesi. Ulteriori 'abbuoni' hanno però fatto sì che la Baksh sia sta liberata 'on day parole' e, dal prossimo mese di maggio, potrà trascorrere libera e impunita, ovvero senza controllo alcuno, tre notti di fila lontano da casa ogni settimana.
Oltre al dramma vissuto dai familiari della vittima, va rilevata la pericolosità dell'assassina, ai tempi una drogata che aveva già colpito il proprio compagno dell'epoca ferendolo, pur di avere denaro da spendere per comprarsi la 'roba'. La signora Rusnell, incolpevole vicina di casa, le aveva prestato spesso denaro e consentito di entrare in casa per usare il proprio telefono, sebbene a volte la stessa Baksh vi si introducesse con la forza. Una vicenda allucinante che mostra come non solo in Italia le storture della giustizia colpiscano i cittadini innocenti e perbene.