Il piano operativo per il 2014
secondo le linee definite con la visita del premier Enrico Letta
in Canada nel settembre scorso e poi del viceministro per lo
sviluppo economico Carlo Calenda è stato al centro a Ottawa
di una riunione dei rappresentanti degli Enti preposti alla
promozione del sistema economico italiano nel Paese
nordamericano.
"L'incontro non poteva svolgersi in un momento più favorevole", ha commentato l'Ambasciatore, Gian Lorenzo Cornado:
"Il rapporto privilegiato fra Italia e Canada e tra i primi
ministri Letta e (Stephen) Harper, il comune approccio a una
politica estera fondata sulla difesa di valori e principi
universali, tra cui, anche grazie al decisivo impulso impresso
della Ministro degli Esteri (Emma) Bonino e del collega canadese
(John) Baird, i diritti delle donne e dei bambini, sono
all'origine del grande rilancio delle relazioni bilaterali".
La riunione ha permesso di esaminare il piano concordato da
Calenda e dal Ministro del Commercio Internazionale canadese
Edward Fast, in base al quale Italia e Canada promuoveranno
quest'anno le proprie iniziative in maniera coordinata, in
attesa della finalizzazione del negoziato per il Comprehensive
Economic and Trade Agreement, accordo di libero scambio tra il
Canada e l'Unione Europea, che darà alle aziende italiane un
vantaggio competitivo nel mercato canadese e che, secondo le
previsioni, favorirà un incremento del 20% dei flussi
commerciali.
Hanno partecipato i Consoli Generali italiani a Toronto,
Montreal e Vancouver e rappresentanti del Ministero della
Difesa, della Banca d'Italia, di Ice Agenzia, Enit, delle Camere
di Commercio italiane e delle principali imprese italiane
operanti nel Paese.
Il Canada è l'unica nazione del G8 ad essere
stata toccata solo in misura marginale dalla crisi del
2008-2009. Con un tasso di crescita media negli ultimi 4 anni
stabile al 2,3% e in grado di generare occupazione, un mercato
sofisticato, uno sbocco naturale sul mercato Usa e un settore
energetico in massima espansione, il Canada offre straordinarie
possibilità alle aziende italiane sia nei settori tradizionali
dell'agroalimentare e dei vini, sia in settori ad alto contenuto
tecnologico (meccanica strumentale ed industriale, biomedico),
sia ancora nelle infrastrutture e del manifatturiero a servizio
dell'Oil&Gas.
Le importazioni canadesi dall'Italia hanno registrato nel
2013 un incremento record dell'11,52%, superiore in percentuale
rispetto a tutti i partner europei e agli Usa.
(cit. ANSA, foto Corriere Italiano)