Visualizzazione post con etichetta Justin Trudeau. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Justin Trudeau. Mostra tutti i post

giovedì 6 gennaio 2022

Influencer fanno festa in aereo da Montreal a Cancun, è bufera

Si è trasformata in una brutta avventura e in una gogna politico-mediatica il viaggio di fine anno di un gruppo di giovani influencer canadesi, che nel volo da Montreal a Cancun hanno fatto baldoria senza mascherine né distanziamento sociale bevendo, cantando e danzando con la musica diffusa da altoparlanti, come documentano le immagini sui social.
Il loro comportamento ha suscitato indignazione nel Paese e persino nel governo, dove il premier Justin Trudeau ha evocato un atteggiamento "inaccettabile", soprattutto in un momento in cui il Canada registra un numero record di contagi Covid e più province hanno ripristinato rigide misure. "Quando una banda di idioti decide di partire come degli Ostrogoti in vacanza, è estremamente frustrante, demoralizzante", ha stigmatizzato Trudeau in una conferenza stampa.
Ma non è finita qui. La compagnia aerea Sunwing, che operava l'aereo, ha denunciato la violazione del regolamento dell'aviazione canadese e di varie norme di sanità pubblica, annullando il volo di ritorno, mentre il ministro dei trasporti ha annunciato l'apertura di un'inchiesta. Linea dura anche delle compagnie concorrenti di Sunwing, ossia Air Transat e Air Canada, che hanno annunciato il loro rifiuto di trasportare gli influencer in questione a bordo dei loro aerei. (fonte: ANSA)

sabato 31 ottobre 2020

Coronavirus, 10mila morti in Canada

Il Canada, in piena seconda ondata di Coronavirus, ha superato la soglia dei 10.000 morti, secondo i dati diffusi da diversi canali televisivi.
Più del 90% dei decessi sono stati registrati nelle due maggiori province del Paese, Ontario e, soprattutto, Quebec.
I casi di Covid-19 sono 222.670 secondo quanto riportano CBC/Radio-Canada e CTV.
Il primo ministro, Justin Trudeau, ha riconosciuto in una conferenza stampa come la popolazione stia avvertendo stanchezza e disagio dovuti al rapido aumento dei contagi e all'inasprimento delle misure per frenare la diffusione della pandemia. "Non sarà facile", ha avvertito. "Il Natale sta arrivando. Probabilmente in diverse parti del Paese non riusciremo a stare insieme alle nostre famiglie, anche se nelle settimane a venire saremo molto attenti. Dobbiamo fare la nostra parte", ha esortato Trudeau. "e se facciamo del nostro meglio, saremo in grado di superare questo terribile momento", ha concluso. (fonte: AGI-AFP)

sabato 19 settembre 2020

Frana l'accordo di libero scambio con la Cina

La prima pagina del "The Globe and Mail"
Il Canada sta abbandonando l'idea di concludere un accordo di libero scambio con la Cina. "La Cina del 2020 non è la Cina del 2016", ha spiegato il ministro degli Esteri di Ottawa, Francois-Philippe Champagne, in un'intervista al quotidiano "The Globe and Mail".
Il raggiungimento di un accordo di libero scambio con la Cina era considerata una priorità dal governo di JustinTrudeau, quando il figlio delll'ex storico premier Pierre assunse la carica nel 2015, ma i colloqui, iniziati nel 2016, sono rimasti in stallo a partire dall'arresto, avvenuto a Vancouver nel dicembre 2018, della direttrice finanziaria di Huawei, Meng Wanzhou, seguito da quello di due canadesi da parte di Pechino pochi giorni dopo. "Non credo ci siano le condizioni perché queste discussioni continuino", ha detto il ministro Champagne. (fonte AGI)

L'incipit dell'articolo del quotidiano canadese

sabato 5 settembre 2020

Isteria da contagio in Canada: "Meglio masturbarsi che fare l'amore in due"

Una coppia fuorilegge... (foto Becca Tapert/Unsplash)
I canadesi, si sa, finiscono nelle barzellette degli americani come i carabinieri in quelle degli italiani. E lo stato gestito in maniera un po' goffa dall'idolo delle teenager, Justin Trudeau, ne ha dato una volta di più conferma. Dimostrando di essere completamente alla mercé del cosiddetto 'terrorismo sanitario' prodotto dal Coronavirus, la nazione 'a Nord del Confine' ha emanato il 'suggerimento' di fare sesso sì, ma solo se si sia dotati di mascherina sul volto durante l'atto.
Nulla a che vedere con la mascherina utilizzata in alcuni 'circoli per adulti' per nascondere il volto e mantenere un provvidente anonimato durante la ricerca del 'peccato', né tanto meno un articolo sadomaso legato a pratiche bondage, ma quella triste e ormai consunta consigliata, o meglio, resa obbligatoria da governi in preda al panico vero o presunto a causa della cosiddetta 'pandemia'.
"Il sesso può essere complicato in tempi di Covid-19, soprattutto per coloro che non hanno un partner fisso o ne hanno uno a rischio coronavirus". Parola di Theresa Tam, direttrice della Salute pubblica canadese. "L'attività sessuale che rappresenta un rischio minore è quella che coinvolge solo te" ha spiegato la Tam, ma chi preferisce un 'menage a deux', "deve evitare i baci e valutare di indossare una mascherina per coprire naso e bocca".
Elogio della masturbazione quindi, o del tanto vituperato sesso a distanza attraverso cam e alchimie social varie. Ultimo atto del distanziamento sociale a tutti i costi, ennesimo sfregio al concetto di gruppo familiare, ennesima invasione di uno stato parasocialista nel vissuto intimo della persona.

martedì 21 aprile 2020

Coronavirus: Trudeau "La direzione è giusta"

Justin Trudeau parla dal proprio profilo Twitter
Il Coronavirus rallenta in Canada, sia relativamente al ritmo dei contagi che a quello delle vittime, che hanno rispettivamente raggiunto 37.658 e 1.727.
Per la prima volta dall'inizio della crisi, il primo ministro Justin Trudeau si è mostrato ottimista: l'andamento, ha detto, va "nella direzione giusta". Ma se le misure di contenimento "stanno funzionando - ha aggiunto - dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo". Continuare con il 'lockdown' rimane quindi la politica del governo di Ottawa. (fonte: AGI)

venerdì 10 gennaio 2020

Aereo caduto, Trudeau: "E' stato un missile iraniano"

Il primo ministro canadese, Justin Trudeau, ha affermato come le prove raccolte suggeriscano il volo PS752 della Ukrainian International Airlines, precipitato fuori Teheran, sia stato abbattuto per errore da un missile antiaereo iraniano.
Lo riferisce l'emittente CBC, ricordando che tutti i passeggeri a bordo sono rimasti uccisi, 176 persone, fra cui 63 canadesi.
"Abbiamo informazioni provenienti da più fonti, compresi i nostri alleati e la nostra stessa intelligence. Le prove indicano che l'aereo è stato abbattuto da un missile terra-aria iraniano", ha detto il premier durante una conferenza stampa a Ottawa, aggiungendo che potrebbe essere stato un atto involontario. "La notizia arriverà senza dubbio come un ulteriore shock per le famiglie che stanno già soffrendo di fronte a questa indicibile tragedia", ha sottolineato Trudeau.
Insieme agli agenti di Washington, Baghdad e Ottawa, anche una fonte del Pentagono citata da Newsweek sostiene che l'aereo sia stato colpito da un missile terra-aria Tor M-1 di fabbricazione russa, noto presso la Nato come SA-15 Gauntlet. La batteria anti-aerea iraniana era in allerta per possibili risposte ai raid appena compiuti contro gli obiettivi americani. Fonti della CBS riferiscono inoltre che l'intelligence americana avrebbe intercettato segnali di due missili lanciati dagli iraniani, seguiti poco dopo da un'esplosione.

giovedì 9 gennaio 2020

Aereo caduto, Trudeau sente Johnson

Un'immagine dell'aereo caduto (foto Corriere.it)
Il primo ministro canadese, JustinTrudeau, ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro britannico Boris Johnson, relativamente all'aereo caduto in Iran e che ha provocato 176 vittime.
Trudeau e Johnson - riferisce una nota del governo di Ottawa - hanno espresso "profonda tristezza e sincere condoglianze per la perdita di vite umane nel tragico incidente aereo in Iran", incluse le perdite di cittadini canadesi e britannici.
I due leader hanno discusso della situazione in Iraq e hanno sottolineato che una fase di distensione "è fondamentale", oltre a rimarcare il "prezioso ruolo della coalizione nella lotta contro lo Stato islamico e l'importanza della missione NATO nel costruire la capacità di sicurezza in Iraq".
I primi ministri hanno poi parlato "dell'importanza della non proliferazione nucleare e della stabilità nella Regione" per poi concordare sulla necessità di "lavorare insieme e con altri partner internazionali per ridurre le tensioni in Medio Oriente". (fonte Agenzia Nova)

giovedì 7 novembre 2019

Commissione Fisco, Justin Trudeau incontra Richard Neal

Neal e Trudeau (foto tratta dal profilo Twitter di Trudeau)
Il primo ministro canadese JustinTrudeau, insieme ad alcuni esponenti del suo governo liberale, hanno incontrato il presidente della commissione Fisco ("Ways and Means") della Camera dei rappresentanti statunitense, Richard Neal, per tentare di sciogliere i dubbi dei Democratici sulla ratifica del nuovo accordo di libero scambio nordamericano Usmca.
Neal è un attore chiave nel processo di ratifica del nuovo accordo fra Stati Uniti, Messico e Canada, che la Camera a maggioranza democratica sta di fatto boicottando.
Il ministro del lavoro, Patty Hadju, si unirà all'incontro allargato tra Neal, Trudeau e il ministro degli Esteri Chrystia Freeland, per fornire un aggiornamento su come il Canada stia cercando di aiutare il Messico a rispettare una disposizione chiave dell'Usmca per migliorare i diritti dei lavoratori messicani. (fonte: Nova)

mercoledì 17 luglio 2019

Caso Huawei, prossime decisioni solo a ottobre

Potrebbe essere rinviata a dopo le elezioni federali qualsiasi decisione da parte del governo canadese (che si svolgeranno a ottobre) relativamente alla partecipazione del colosso tecnologico cinese Huawei alla rete 5G.
Secondo quanto si apprende da fonte Nova, il governo liberale del primo ministro Justin Trudeau pare riluttante a muoversi fino a quando il destino dei due cittadini
canadesi Michael Spavor e Michael Kovrig, entrambi detenuti in Cina, diventerà più chiaro. Gli esperti di Ottawa stanno riesaminando le implicazioni sulla sicurezza delle reti 5G, ma anche gli Stati Uniti sono preoccupati che l'uso di apparecchiature Huawei possa minare la sicurezza nazionale.
In precedenza, le autorità canadesi avevano arrestato un'alta l'alta dirigente di Huawei, Meng Wanzhou, su richiesta degli stessi Stati Uniti. All'arresto della Wanzhou, figlia del fondatore di Huawei, aveva fatto seguito la ritorsione cinese con la detenzione di Spavor e Kovrig, consigliere dell'International Crisis Group il primo, ex diplomatico il secondo. I pubblici ministeri statunitensi accusano la Wanzhou di transazioni con l'Iran in violazione delle sanzioni americane.

mercoledì 19 giugno 2019

Il Canada rialza la testa, basta hijab in Quebec

E' il Quebec, la provincia canadese da sempre più legata alla tradizione, a rilanciare il senso di identità e difesa della cultura laica e occidentale del Paese 'a nord del confine', che un equivoco e pericoloso senso di eguaglianza aveva messo in pericolo accogliendo le più assurde richieste da parte di tutte le minoranze etniche presenti nella nazione governata dal sempre più malfermo 'liberal' Justin Trudeau.
L'approvazione di una recente legge sull'immigrazione stabilisce infatti, fra l'altro, il divieto di indossare l'hijab e ogni altro simbolo religioso sul posto di lavoro, in particolare nel servizio pubblico. Una cosa che dovrebbe apparire normale per qualsiasi Stato che si definisca laico, ma che per i 'viziati' cittadini canadesi, ha sollevato le polemiche dei soliti benpensanti, peraltro normalmente favorevole a togliere i crocifissi dagli stessi luoghi di lavoro.
Ovviamente a strepitare i cosiddetti 'difensori delle libertà civili' e i leader delle associazioni musulmane. Protagonista la Bill 21 che, oltre allo hijab, vieta pure l kippah ebraica, negata per tutti coloro che ricoprano incarichi di responsabilità nel settore pubblico, tra cui poliziotti, giudici e insegnanti; il provvedimento non riguarda invece, misteriosamente, gli impiegati governativi e i semplici dipendenti pubblici.
Simon Jolin-Barrette, ministro dell'Immigrazione della provincia canadese, difende la scelta legittima della provincia,non a casa utilizzando il termine di 'nazione': "Per la nazione del Quebec è legittimo decidere quale forma di secolarismo applicare sul suo territorio e nelle sue istituzioni". Jolin-Barrette rappresenta il riding di Borduas come membro della Coalition Avenir Québec (CAQ), partito di centro-destra in chiara opposizione al Partito Liberale di Trudeau.

venerdì 31 maggio 2019

Pence assicura: Trump sosterrà il Canada verso la Cina

Mike Pence e Justin Trudeau
Le relazioni tra Stati Uniti e Canada "non sono mai state così forti" e il vicepresidente degli Stati Uniti Mike Pence si aspetta che il presidente DonaldTrump, incontrando il suo omologo cinese Xi Jinping al G-20 del prossimo mese in Giappone, esorterà Pechino a rilasciare i due canadesi arrestati nonostante il conflitto in atto sui dazi. "Mi aspetto che la questione sarà nuovamente sollevata al G-20", ha detto Pence, a Ottawa per negoziare un nuovo accordo sul commercio USA-Canada-Messico.
Il premier canadese JustinTrudeau ha in realtà recentemente spesso criticato diverse scelte dell'amministrazione Trump, in particolare l'onda antiabortista affermatasi ultimamente in diversi Stati. Ha tuttavia sollecitato a più riprese un sostegno degli Stati Uniti per il rilascio dell'ex-diplomatico Michael Kovrig e dell'imprenditore Michael Spavor, arrestati il 10 dicembre scorso in Cina in quello che è stato visto come un tentativo di far pressione sul Canada dopo l'arresto della numero uno di Huawei Meng Wanzhou arrestata pochi giorni prima su richiesta degli Stati Uniti. Il tema è stato già sollevato dagli americani durante i colloqui Usa-Cina sul commercio, ma secondo alcuni osservatori in modo piuttosto cauto. (fonte: ANSA-AP)

martedì 2 aprile 2019

Canne libere, tutti in fila per drogarsi

Lunghe file, ma non troppo, nella provincia dell'Ontario per i primi negozi autorizzati alla vendita di cannabis secondo la nuova permissiva legge canadese
Nella Capitale, Ottawa, hanno aperto in tre (Centretown, Wellington West Village e ByWard Market), mentre in tutta la Provincia delle 25 richieste di apertura, solo 10 sono state approvate. Uno solo il negozio che ha aperto i battenti a Toronto.
In realtà i clienti attesi erano molti di più, tanto che i punti-vendita avevano assunto per l'occasione alcuni agenti di sicurezza.
Prima della legalizzazione della marijuana, a Ottawa erano stati poco più di una vendita di negozi illegali. La cannabis può anche essere comperata online.
Purtroppo, oltre ai drogati abitudinari, era inevitabile che anche alcuni 'nuovi utilizzatori' si mettessero in fila per l'acquisto, inserendosi in quel circolo vizioso di consumatori che, in molti casi, ha portato alla morte causa droghe pesanti. Ma tant'è, questo è il Canada di Justin Trudeau, che non ha mai negato di essersi drogato in tempi di gioventù.

venerdì 8 marzo 2019

Trudeau nella bufera, due ministri si dimettono

Jody Wilson-Raybould (foto tratta dal Corriere Canadese)
Justin Trudeau nella bufera. Il primo ministro canadese ha riconosciuto come ci sia stata una "erosione di fiducia" tra il suo ufficio e il ministro della giustizia Jody Wilson-Raybould sullo scandalo legato al gigante delle costruzioni Snc-Lavalin Group.
Nel corso di una conferenza stampa, Trudeau ha riconosciuto come dalla vicenda sia necessarrio trarre insegnamenti, ma ha rifiutato di scusarsi, aggiungendo: "Non c'è stata alcuna pressione inappropriata", ma ammettendo anche che "avrebbe dovuto fare molte cose in modo diverso".
La vicenda ha già portato alle dimissioni di due ministri del governo di Ottawa, precipitando il Canada in una crisi politica di prima grandezza. Il sospetto è che "alcuni stretti collaboratori di Trudeau abbiano fatto pressioni sul ministro Wilson-Raybould per proteggere la Snc-Lavalin dalle conseguenze di uno scandalo di tangenti, fiumi di denaro che sarebbero stati garantiti nel decennio 2001-2011 all'entourage dell'allora dittatore libico Muammar Gheddafi per assicurarsi importanti commesse.
La Wilson-Raybould nel frattempo è stata 'spostata' al ministero dei Veterani e il mese successivo si è dimessa dal governo. Pochi giorni dopo ha lasciato il suo incarico anche il consigliere di Trudeau, Gerry Butts. Lunedì scorso, infine, ha dato l'addio all'esecutivo il ministro del Tesoro, Jane Philpott.

sabato 19 gennaio 2019

Italiano scomparso in Africa con l'amica canadese, per Trudeau sono vivi

Luca Tacchetto ed Edith Blais
"Edith Blais è viva, non ci sono indicazioni contrarie". Così il primo ministro canadese Justin Trudeau ha detto riguardo alla giovane canadese di cui si sono perse le tracce durante un viaggio in Burkina Faso con il suo compagno padovano Luca Tacchetto.
La notizia è stata data dall'agenzia France Presse, riaccendendo un lume di speranza anche sulla sorte dell'ingegnere padovano di 28 anni che, assieme alla Blais, è scomparso lo scorso 15 dicembre in Burkina Faso.
"Per quanto ne so, sì - ha detto Trudeau a un giornalista - Da quello che so fino ad ora, non mi è stato detto niente che possa far credere il contrario".
La notizia, letta sul sito online del giornale Il Gazzettino, in realtà pare però una 'non notizia'. 'Non mi hanno detto che sia morto' non consente di affermare, a modesto avviso di chi scrive, che i due siano vivi.

giovedì 17 gennaio 2019

Robert Lloyd Schellenberg, chiesta clemenza alla Cina

Robert Lloyd Schellenberg, 36 anni
Il Canada ha invitato il governo di Pechino a concedere la grazia a Robert Lloyd Schellenberg, 36 anni, cittadino canadese condannato a morte per traffico di droga e già in precedenza condannato a 15 anni di carcere.
Una condanna a morte arrivata, probabilmente non in maniera casuale, nel pieno dello scontro tra Ottawa e Pechino per l'arresto in Canada a dicembre di Meng Wanzhou, chief financial officer del gigante delle telecomunicazioni Huawei, su una richiesta di estradizione degli Stati Uniti relativa a violazioni delle sanzioni iraniane.
"Abbiamo già parlato con l'ambasciatore cinese in Canada e richiesto clemenza per Schellenberg", ha detto ai giornalisti il ministro degli Esteri canadese, Chrystia Freeland. Pechino aveva detto che il primo ministro Justin Trudeau aveva fatto "commenti irresponsabili" sulle scelte di Pechino (Trudeau aveva accusato Pechino di "applicare arbitrariamente" le pene capitali).

domenica 30 dicembre 2018

Khashoggi, Canada valuta l'annullamento di accordo economico con Arabia Saudita

Il primo ministro canadese JustinTrudeau ha annunciato che il suo governo sta cercando una via d'uscita da un accordo da 13 miliardi di dollari concluso dalla società locale General Dynamics Corp. con l'Arabia Saudita per la vendita di alcuni veicoli corazzati.
In un'intervista trasmessa domenica concessa all'emittente CTV, Trudeau ha detto che il governo sta cercando "di capire se esiste un modo per non esportare più questi veicoli in Arabia Saudita". Il primo ministro non ha fornito ulteriori dettagli. In precedenza, Trudeau aveva fatto sapere che questo accordo non poteva essere annullato a causa delle pesanti penali contenute nel contratto. Il mese scorso pero', il premier canadese aveva detto che il Canada potrebbe congelare i permessi di esportazione relativi ad accordi per l'esportazione di forniture militari "usate impropriamente".
Da oltre quattro mesi è in corso una disputa diplomatica tra i due paesi, aggravata dall'omicidio del giornalista Jamal Khashoggi, avvenuto il 2 ottobre nel consolato saudita di Istanbul per mano di un commando inviato da Riad. (fonte: AGI)

sabato 30 giugno 2018

Il Canada impone tariffe per 12,6 miliardi di dollari sui prodotti USA

Il ministro canadese Chrystia Freeland
Il Canada ha imposto dazi per 12,6 miliardi di dollari su una serie di prodotti statunitensi, tra i quali il succo d'arancia, la salsa ketchup e il bourbon. E' la risposta alle tariffe introdotte da Donald Trump su acciaio e alluminio canadesi, rispettivamente del 25% e del 10%. Contestualmente ai dazi per le merci americane, il governo del premier Justin Trudeau ha annunciato aiuti economici per 1,5 miliardi di dollari alla siderurgia canadese per arginare gli effetti negativi delle misure protezionistiche USA.
"Il Canada ha scelto di rispondere solo con una ritorsione misurata e reciproca, dollaro per dollaro", ha detto il ministro canadese degli Esteri, Chrystia Freeland, che ha dato notizia dei dazi parlando ai metalmeccanici di un'acciaieria di Hamilton, nell'Ontario. Tra gli altri prodotti americani colpiti dai dazi canadesi, figurano la carta igienica e i cetriolini. (fonte: AGI)

venerdì 15 giugno 2018

#BuyCanadian il nuovo grido social in chiave antiamericana

I canadesi hanno iniziato a boicottare prodotti statunitensi dopo la guerra dei dazi scatenata dal presidente Donald Trump e l'attacco al loro premier, Justin Trudeau, che il miliardario ha definito "disonesto e debole" lasciando la riunione del G7.
Secondo quanto riporta CTV News, i consumatori canadesi hanno ridotto gli acquisti di arance della Florida, di bourbon del Kentucky e di vino californiano mentre sui social spopolano gli hashtag #BuyCanadian, ovvero compra canadese, #BoycottUSProducts (boicotta i prodotti USA) e #BoycottUSA (boicotta gli USA). C'è perfino chi ha pubblicato 'guide patriottiche' per gli acquisti durante la guerra commerciale fra Canada e Stati Uniti, mentre il ministro degli Esteri di Ottawa, Chrystia Freeland, non ha escluso potenziali tariffe contro la Trump Organization, l'impero d'affari del presidente americano, per protesta contro i dazi Usa.
(fonte: AGI)

venerdì 8 giugno 2018

Trump, nuovi tweet contro Trudeau

Gli attacchi di Trump a Trudeau
Proseguono le bordate a distanza, tramite Twitter, fra Donald Trump, presidente degli Stati Uniti d'America, e Justin Trudeau, primo ministro del Canada.
Anche alla vigilia dell'ormai imminente G7, Trump ha 'fatto sapere': "Per favore, dite al primo ministro Trudeau e al presidente (francese, red.) Macron che stanno alzando dazi esagerati e barriere non monetarie". E ancora, poco dopo: "Il primo ministro Trudeau si indigan così tanto, porta su palmo di mano le relazioni avvenute fra i nostri due paesi nel corso degli anni... e intanto danneggia i nostri contadini, uccidendo la nostra agricoltura!".

giovedì 7 giugno 2018

Canada e Francia, cooperazione in chiave militare

Emmanuel Macron e Justin Trudeau
Alla vigilia della riunione del G7, il premier canadese Justin Trudeau e il presidente francese Emmanuel Macron annunciano la creazione di un Consiglio franco-canadese per la cooperazione nella Difesa.
In una nota congiunta, oltre a dichiararsi a favore di un forte multilateralismo, i due leader precisano che il nuovo Consiglio, che si riunirà entro la fine dell'anno, punta a rafforzare la cooperazione fra le loro rispettive forze armate e comprenderà esercitazioni militari congiunte oltre a partnership in missioni ONU. Nella nota si segnala poi che il nuovo Consiglio sarà impegnato anche settore della ricerca e dell'intelligenza artificiale in particolare. (fonte: AGI)