lunedì 30 novembre 2015

Aylan Kurdi, la famiglia ottiene asilo in Canada

Tima Kurdi al centro della foto
La famiglia del bimbo siriano di tre anni Aylan Kurdi, annegato con la mamma e il fratello mentre cercava di raggiungere la Grecia su un barcone lo scorso settembre, ha ottenuto il diritto di asilo in Canada.
La zia, Tima Kurdi, residente a Vancouver, ha reso noto che l'agenzia dell'immigrazione canadese l'ha avvertita dell'accettazione della richiesta per un altro zio di Aylan, la moglie e i cinque figli, una richiesta che lo scorso giugno era stata respinta.
Il Canada dà il via la prossima settimana a un ponte aereo per trasferire 10mila rifugiati siriani entro dicembre e 15mila entro febbrario. (fonte: AdnKronos)

mercoledì 25 novembre 2015

Niqab sulla faccia delle donne, il Canada di Trudeau si arrende

In Canada ora una donna potrà presentarsi così a una cerimonia ufficiale
Mentre anche la democraticissima Svizzera accoglie la legge antiburqa, Justin Trudeau, neoprimo ministro canadese, ha deciso di andare in controtendenza, sebbene le linee direttive del proprio governo siano ben chiare, e dirette ad abbassare il livello di guardia nei confronti del pericolo islamico.
Dopo il ritiro dei bombardieri dal fronte mediorientale, Trudeau ha annunciato che verrà abbandonato il progetto di vietare il niqab alle cerimonie di giuramento per la cittadinanza.
Meglio spiegare subito e bene cosa sia il niqab: tratto da Wikipedia, il niqāb è un velo presente nella tradizione araba preislamica e in quella islamica, che copre l'intero (intero, sia ben chiaro, ndr) corpo della donna, compreso il volto, lasciando scoperti solo (solo, ndr) gli occhi.
Questo, secondo l''illuminato' Trudeau, per evitare il 'rischio' di islamofobia nel Paese. Citando la diversità e l'ormai trito e ritrito concetto di 'multiculturalismo', è stato il ministro della Giustizia, Jody Wilson-Raybould, ad annunciare la decisione.
Nel precedente governo conservatore di Stephen Harper, era infatti vietato indossare il velo che copriva il volto a tutte le cerimonie per il giuramento della cittadinanza.
E così, in un colpo solo, Trudeau, proprio nei pressi della giornata contro la violenza sulle donne, cede di fatto il passo a una regola che di fatto violenta lo è, oltre a creare un altro precedente e un segnale di debolezza in un momento in cui l'attenzione nei confronti dell'Islam dovrebbe invece essere elevatissima.

Rifugiati: in Canada solo siriani e no agli uomini 'single'

John McCallum, ministro per l'Immigrazione
Migranti sì, ma 'con juicio'. Il governo canadese di Justin Trudeau metterà infatti in atto una serie importante di restrizioni nei confronti della pur imponente massa di rifugiati siriani che ha intenzione di ospitare nei prossimi mesi.
Innanzitutto gli ospitati saranno solo quelli di origine siriana accertata. Quindi non altri africani o mediorientali. Il numero di migranti che verranno accettati entro la fine del 2015 passerà poi da 25mila a 10mila (altri 15mila verranno ospitati entro febbraio, periodo allungatosi a causa dei controlli di sicurezza).
Inoltre saranno seguite norme più restrittive per scremare il numero di coloro che intendono 'fuggire' in Canada: l'accesso verrà limitato solo a donne, bambini e famiglie. Non verranno invece accettati i maschi single, con l'obiettivo di ridurre il rischio di fare entrare estremisti nel Paese. Si farà eccezione però per i gay, perseguitati in patria.
Secondo alcune fonti i nuovi arrivati saranno inizialmente ospitati in basi militari, alberghi e ospedali abbandonati.

martedì 24 novembre 2015

Terrorismo, Bruxelles: il Canada chiude l'ambasciata

Il Canada chiude temporaneamente la sua ambasciata in Belgio fino a nuova comunicazione, a causa dell'allerta terrorismo. Lo rende noto il Governo canadese sul suo sito web. In questo periodo - viene spiegato - l'ambasciata fornirà solo servizi consolari d'emergenza.
Il Canada raccomanda ai suoi cittadini in Belgio di "esercitare un elevato grado di cautela a causa della corrente elevata minaccia del terrorismo". (fonte: ANSA).

Pompei in Canada, grande successo

Oltre duecentomila persone hanno già visitato la mostra "Pompeii in the shadow of the volcano", in corso di svolgimento al Royal Ontario Museum di Toronto dal giugno scorso, e che proprio a causa del successo è stata procrastinata fino al 3 gennaio 2016.
Insieme ai 200 reperti fra statue, mosaici, dipinti, marmi, bronzi, ceramica, gioielli, monete e calchi, per la prima volta in territorio canadese, sono state esposte alcune copie di calchi delle vittime dell'eruzione, realizzate con tecnologia all'avanguardia in 3-D.
La mostra vuole essere una esperienza 'immersiva' per accompagnare il pubblico nella comprensione del mondo dell'antica città romana, della sua vita quotidiana, dei suoi usi e costumi.
A illustrare l'iniziativa è giunto in terra canadese il soprintendente Massimo Osanna, che nell'ambito di una serie di incontri dedicati a Pompei, è intervenuto con un excursus storico dal titolo "Pompeii: Art and Life" parlando anche delle condizioni del sito e delle sue prospettive.

sabato 21 novembre 2015

Crollano le vendite al dettaglio in Canada

Statistics Canada, istituto di statistica canadese, rende noto l'indice delle vendite al dettaglio relativo al mese di settembre, il cui risultato delude di molto le aspettative degli analisti.
Pubblicato sul Calendario Economico aggiornato in tempo reale, l'indice registra un crollo a -0,5% nel mese di settembre nella variazione mese su mese, in calo dal +0,5% registrato nel mese precedente. Gli analisti avevano invece previsto un rialzo dello 0,2%.
Nella versione core, che esclude dai calcoli le vendite delle automobili, le vendite al dettaglio scendono dello -0,5%, contro lo zero percentuale assoluto del mese precedente e le previsioni degli analisti per una contrazione a -0,2%. (fonte: Forexinfo.it)

Archiviato il procedimento contro Nestlé Canada

Le autorità canadesi hanno archiviato un procedimento avviato contro la filiale locale di Nestlé per sospette intese sui prezzi nel mercato del cioccolato. La decisione è stata pubblicata sul sito dell'ufficio della concorrenza.
Il dossier era stato aperto nel 2007 su segnalazione di Cadbury Adams Canada. Accuse formali erano state promosse nel 2013 contro Nestlé CanadaMars Canada, la rete di distribuzione ITWAL e singole persone. Allo stesso tempo Hershey Canada si era dichiarata colpevole e si era vista infliggere una multa di 4 milioni di dollari canadesi.
Anche nei confronti degli altri attori coinvolti la procura canadese ha decretato nel frattempo il non luogo a procedere. (fonte: Corriere del Ticino)

venerdì 20 novembre 2015

Apple Pay al via anche in Canada

Dopo Stati Uniti e Gran Bretagna l'Apple Pay, il sistema per pagare nei negozi via iPhone, potrebbe sbarcare in un terzo Paese - il Canada.
Lo hanno confermato al sito iphoneincanada.ca alcuni rappresentanti di American Express, che per ora sembra l'unico partner della 'Mela' per il debutto canadese del servizio.
La notizia è in linea con quanto annunciato un mese fa da Apple, cioé il lancio del servizio in Canada e Australia entro il 2015. Non ci sono invece notizie sul lancio in altri Paesi UE.
L'Apple Pay ha esordito un anno fa in territorio statunitense per poi giungere nel Regno Unito nel luglio scorso. Da allora, tuttavia, il settore si è arricchito di concorrenti, a cominciare da Android Pay di Google e da Samsung Pay.
Quest'ultimo, in particolare, ha il vantaggio di essere compatibile con i normali Pos presenti alle casse dei negozi, mentre le soluzioni di Apple e Google funzionano solo con i terminali compatibili con la tecnologia senza fili Nfc.
Stando a un'indiscrezione raccolta dal Wall Street Journal una settimana fa, Apple sarebbe al lavoro su una novità in grado di fare crescere l'appeal di Apple Pay soprattutto tra i giovani: le micro-transazioni, cioé la possibilità per gli utenti di inviarsi soldi attraverso l'iPhone, per esempio per pagare la propria quota di una cena tra amici. (fonte: ANSA).

Strage di Parigi, in Canada moschea data alle fiamme

La polizia davanti alla moschea di Peterborough
Come in Europa, anche il Canada vive un'atmosfera di tensione nei confronti del mondo islamico.
Una tensione inevitabilmente salita alle stelle dopo i criminali attacchi di Parigi (e oggi Bamako).
Una moschea nella cittadina di Peterborough, in Ontario, è stata data alle fiamme il giorno dopo gli attacchi di Parigi in quello che la polizia ora definisce un "crimine d'odio".
Le fiamme sono state appiccate alla Kawarth Muslim Religious Association, causando danni per 80mila dollari.
Sull'incidente è intervenuto lo stesso Justin Trudeau, Primo Ministro da poco eletto, la cui politica nei confronti dei musulmani può essere definita a dir poco ambigua, se non addirittura preoccupante. "Il Canada è un Paese forte, non malgrado le sue differenze, ma proprie grazie a queste", ha detto, aggiungendo "i musulmani canadesi contribuiscono enormemente al tessuto sociale ed economico della nostra nazione. Le autorità non permetteranno che i cittadini siano presi di mira da atti di vandalismo e di intolleranza".

Trudeau, il codardo diventa Mr. Selfie

Da Antalya a Manila il risultato non cambia. Justin Trudeau continua a essere il leader politico più fotografato di tutti. Più di Barack Obama. Non certo per i contenuti della sua politica 'illuminata', ma per il suo mero aspetto estetico.
Il "Sun" lo ha già definito 'Prime Minister Selfie', per la sua abitudine nel farsi fotografare accanto ai fan, in pieno stile 'renziano'. Per lui è stato addirittura coniato l'hashtag #APEChottie (APEC = bell'uomo).
Tutti argomenti profondi, insomma. E le sperticate lodi di Obama, presidente americano di dubbia statura, confermano i legittimi dubbi su di un Trudeau il cui primo atto da Primo Ministro è stato il ritiro dei jet canadesi dalla coalizione che bombarda lo stato islamico, (garantendo però continua assistenza...).
Infine Trudeau lancia un altro argomento di spessore: "Mia moglie vuole qualche consiglio da Michelle (Obama, cit) a proposito del suo giardino".
Il posato, conservatore e affidabile Stephen Harper, che vecchio di certo non è (56 anni) evidentemente non 'bucava' il teleschermo quanto il 43enne Trudeau, figlio d'arte, che finora ha fatto del proprio aspetto fisico il centro focale della propria politica. Preparate la macchina fotografica, di Mr. Selfie sentiremo ancora presto parlare.