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domenica 1 luglio 2018

Entrano in vigore i dazi antiamericani

Il confine fra Stati Uniti e Canada a Buffalo
Sono entrate in vigore da questo 1° luglio le contromisure canadesi adottate dal governo di Ottawa in risposta ai dazi imposti dagli Stati Uniti e voluti dal presidente americano Donald Trump.
Così, nel giorno in cui il Paese celebra la sua festa nazionale, il Canada Day, vengono imposti dazi del 25% su metalli, ma anche del 10% su oltre 250 prodotti provenienti dagli USA, fra cui anche birra, whiskey e succo d'arancia.

sabato 30 giugno 2018

Il Canada impone tariffe per 12,6 miliardi di dollari sui prodotti USA

Il ministro canadese Chrystia Freeland
Il Canada ha imposto dazi per 12,6 miliardi di dollari su una serie di prodotti statunitensi, tra i quali il succo d'arancia, la salsa ketchup e il bourbon. E' la risposta alle tariffe introdotte da Donald Trump su acciaio e alluminio canadesi, rispettivamente del 25% e del 10%. Contestualmente ai dazi per le merci americane, il governo del premier Justin Trudeau ha annunciato aiuti economici per 1,5 miliardi di dollari alla siderurgia canadese per arginare gli effetti negativi delle misure protezionistiche USA.
"Il Canada ha scelto di rispondere solo con una ritorsione misurata e reciproca, dollaro per dollaro", ha detto il ministro canadese degli Esteri, Chrystia Freeland, che ha dato notizia dei dazi parlando ai metalmeccanici di un'acciaieria di Hamilton, nell'Ontario. Tra gli altri prodotti americani colpiti dai dazi canadesi, figurano la carta igienica e i cetriolini. (fonte: AGI)

venerdì 15 giugno 2018

#BuyCanadian il nuovo grido social in chiave antiamericana

I canadesi hanno iniziato a boicottare prodotti statunitensi dopo la guerra dei dazi scatenata dal presidente Donald Trump e l'attacco al loro premier, Justin Trudeau, che il miliardario ha definito "disonesto e debole" lasciando la riunione del G7.
Secondo quanto riporta CTV News, i consumatori canadesi hanno ridotto gli acquisti di arance della Florida, di bourbon del Kentucky e di vino californiano mentre sui social spopolano gli hashtag #BuyCanadian, ovvero compra canadese, #BoycottUSProducts (boicotta i prodotti USA) e #BoycottUSA (boicotta gli USA). C'è perfino chi ha pubblicato 'guide patriottiche' per gli acquisti durante la guerra commerciale fra Canada e Stati Uniti, mentre il ministro degli Esteri di Ottawa, Chrystia Freeland, non ha escluso potenziali tariffe contro la Trump Organization, l'impero d'affari del presidente americano, per protesta contro i dazi Usa.
(fonte: AGI)

venerdì 1 giugno 2018

Canada e Stati Uniti, tensione sui dazi e sul NAFTA

Canada e Stati Uniti ai ferri corti dopo i dazi economici su acciaio e alluminio messi in atto dal governo americano nei confronti dei cosiddetti 'alleati', cui il Canada ha subito risposto.
Il premier canadese Justin Trudeau ha inoltre annullato un viaggio a Washington previsto per questa settimana legato alla firma di un clausola dell'accordo NAFTA.
Da parte sua, Donald Trump getta benzina sul fuoco nei rapporti con i vicini del Nord, accusandoli su Twitter di aver "trattato i nostri agricoltori e imprenditori agricoli molto male per un lungo periodo di tempo" e di essere "altamente restrittivi sul commercio". "Devono aprire i loro mercati ed eliminare le loro barriere commerciali!".

martedì 1 maggio 2018

Trudeau ottimista sui dazi ma "sono dannosi per l'occupazione"

I dazi sull'alluminio e l'acciaio sono negativi per l'occupazione negli Stati Uniti e in Canada.
Lo ha affermato il premier canadese, Justin Trudeau, dicendosi "ottimista" sul fatto che gli Usa capiscano i rischi sull'adozione dei dazi.
Donald Trump ha annunciato in marzo l'imposizione di dazi sull'acciaio e l'alluminio, prevedendo però delle esenzioni per alcuni Paesi, fra i quali il Canada e l'Unione Europea. Esenzioni che scadranno nelle prossime ore: senza un annuncio da parte della Casa Bianca i dazi entreranno in vigore l'1 maggio. (fonte: ANSA)

mercoledì 27 settembre 2017

Dal governo USA misure antidumping contro la Bombardier

Meglio gli americani della Boeing rispetto ai canadesi di Bombardier. Questo è ovviamente il pensiero del governo statunitensi, che ha deciso di appoggiare il colosso aerospaziale Boeing nel suo scontro con la Bombardier.
Washington ha infatti annunciato di avere rialzato del 220% le sue tariffe nei confronti delle vendite negli Stati Uniti dell'industria canadese produttrice di aerei. Il dipartimento al Commercio americano ha definito la decisione una misura anti-dumping.
La Boeing aveva infatti accusato la Bombardier di vendere i suoi jet CSeries negli Usa (in particolare alla compagnia Delta) a prezzi inferiori a quelli praticati nel Canada e in Gran Bretagna, grazie agli aiuti del governo di Ottawa. I CSeries di Bombardier fanno concorrenza ai B737-700 e 737 Max7 di Boeing.
Il ministro del Commercio statunitesne, Wilbur Ross, ha affermato: "Gli Usa valutano le proprie relazioni con il Canada, ma anche i nostri più stretti alleati devono giocare secondo le regole". Le misure entreranno in vigore il 12 dicembre prossimo.

mercoledì 26 aprile 2017

Telefonata Trump-Trudeau, il clima resta teso

Una telefonata di 'disgelo' fra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il primo ministro del Canada, Justin Trudeau. Sono queste le notizie che trapelano dalla Casa Bianca dopo le polemiche sul commercio del legno fra i due Paesi, nella quale Trump ha sferrato proprio contro il 'vicino di casa' la sua prima offensiva commerciale, imponendo tariffe del 20% sull'import di legname e annunciando che il prossimo fronte sarà quello dei latticini.
Ma da Ottawa non c'è ottimismo sul riavvicinamento con gli USA: Trudeau ha bollato come "immotivati" i dazi punitivi sul legname canadese che, secondo gli americani verrebbe sovvenzionato dal governo, annunciando una risposta decisa per tutelare gli interessi dei propri cittadini. "Il governo difenderà con vigore gli interessi dell'industria canadese del legno, come abbiamo fatto con successo in tutte le passate dispute con gli USA", ha detto Trudeau.

mercoledì 15 febbraio 2017

Trattato Ceta: Ue e Canada, una firma per diminuire i dazi

L'Unione Europea e il Canada hanno firmato il capitolo agroalimentare del Ceta, l'accordo di libero scambio approvato dal Parlamento europeo.
Il trattato prevede il riconoscimento di tutto un elenco di prodotti Dop e Igp in Canada, Paese da sempre scettico sulle denominazioni di qualità europee, apertura di un contingente dedicato ai formaggi europei, azzeramento di dazi e semplificazione per l'export di vini e liquori, dolciumi, pasta, biscotti, preparati di frutta e verdura.
Secondo elaborazioni Nomisma su dati Istat, nel 2015 l'Italia ha esportato in Canada prodotti agroalimentari per oltre 720 milioni di euro (circa 300 solo di vino) e ha importato per circa 450 milioni di euro, soprattutto cereali come il grano.
Secondo i suoi sostenitori, l'accordo dovrebbe aumentare i volumi di scambio riducendo i costi delle esportazioni. Il Canada eliminerà i dazi per il 90,9% dei prodotti agricoli al momento dell'entrata in vigore del Ceta e per il 91,7% dopo una transizione di sette anni. Ottawa aprirà una quota da 18.500 tonnellate per i formaggi europei, supplementare a quella già prevista dagli accordi Wto.
L'Unione Euroopea, da parte sua, eliminerà il 92,2% dei dazi agricoli all'entrata in vigore e il 93,8% dopo sette anni. L'Ue ha concesso al Canada contingenti a dazio zero per: circa 50.000 tonnellate di carne di manzo non trattato con ormoni (0,6% dei consumi europei), 75.000 tonnellate per le carni suine (0,4%) e 8.000 per il mais dolce.
Sopra le quote concordate su questi prodotti sensibili, l'Ue continuerà ad applicare dazi, che saranno invece azzerati su grano tenero e duro, semi oleosi e legumi.