lunedì 6 settembre 2021

TIFF 2021, Soderbergh presenta un film segreto

Un nuovo film 'top secret' di Steven Soderbergh sarà proiettato al prossimo festival del cinema di Toronto (Toronto International Film Festival - TIFF), in programma dal 9 al 18 settembre nella città canadese.
L'annuncio a sorpresa non precisa il titolo del film né le date della proiezione. "Sarà una prima mondiale. Faremo sapere di più di questo misterioso film tra qualche giorno", hanno fatto sapere gli organizzatori del festival che si svolgerà in formato ibrido (in presenza e virtuale) grazie al fatto che dal 7 settembre il Canada aprirà le sue frontiere ai cittadini stranieri completamente vaccinati.
Il festival ha anche annunciato un folto numero di celebrità attese nei giorni delle proiezioni: fra questi, oltre a Soderbergh, Benedict Cumberbatch, Sigourney Weaver e Dionne Warwick. (fonte: ANSA)

lunedì 15 marzo 2021

Mobilità: batterie, in Canada Hyundai punta sul riciclo

Hyundai Canada
ha annunciato di aver stipulato un accordo con Lithion Recycling per il recupero e il riciclo delle batterie di alcuni dei suoi veicoli ibridi, ibridi plug-in e full-electric.
Il ramo canadese del produttore di veicoli coreano è finora il primo produttore di veicoli elettrici ad aver stipulato un accordo di servizio di questo tipo con Lithion.
Hyundai Canada afferma che Lithion ha sviluppato un processo efficiente ed economico per il riciclo delle batterie agli ioni di litio che consente il recupero e il trattamento del 95 per cento dei componenti della batteria, al fine di essere riutilizzati dai produttori di batterie.
Benoit Couture, presidente e ceo di Lithion Recycling, ha affermato: "Questo accordo di servizio confermerà la validità di una tecnologia economica e innovativa che riduce notevolmente l'impronta di carbonio rispetto alle tecnologie esistenti e all'estrazione mineraria".
Hyundai e Lithion non hanno ancora fornito ulteriori dettagli sul numero di batterie che verranno riciclate, né sul cronoprogramma. (fonte: AGI)

Covid, a Montreal in piazza contro le restrizioni

In migliaia hanno marciato per le strade di Montreal, in Canada, per denunciare le restrizioni anti-Covid in Quebec. lo si apprende da una fonte della polizia. La protesta era diretta contro le drastiche misure sanitarie messe in atto dal governo del Quebec per limitare la diffusione del coronavirus nella provincia, una delle più colpite del Paese.
Dall'inizio di gennaio, il Quebec ha imposto il coprifuoco notturno, una misura mai applicata in Canada dai tempi dell'epidemia di influenza spagnola, un secolo fa. I manifestanti hanno marciato per le strade della citta' senza gravi incidenti, ma alcuni si sono rifiutati di indossare le mascherine e sono stati multati.
Diverse persone sono state anche arrestate per "aggressione", ha detto all'AFP un portavoce della polizia. "C'erano soprattutto famiglie con bambini in mezzo alla folla, ma anche alcuni piccoli gruppi che cercavano lo scontro con la polizia", ha aggiunto il portavoce Manuel Couture.
Il Quebec ha registrato circa un terzo dei 900.000 casi di coronavirus segnalati fino ad oggi in tutto il Canada e quasi la metà dei 22.000 decessi. (fonte: ANSA)

Chiude per Covid lo stabilimento Amazon di Brampton

Le autorità canadesi hanno ordinato la chiusura di una struttura di Amazon e ai suoi 5.000 dipendenti di auto isolarsi per Covid. Funzionari della Sanità pubblica hanno spiegato che i lavoratori della struttura di Brampton appartenente al colosso tecnologico a nord di Toronto sono stati obbligati ad "auto-isolarsi per due settimane a partire dal 13 marzo". La misura si è resa necessaria perché "nelle ultime settimane, il tasso di infezione da Covid-19 in tutta la regione è diminuito, mentre quello all'interno della struttura è aumentato in modo significativo".
Gli unici lavoratori esentati dal provvedimento sono quelli che erano risultati positivi negli ultimi 90 giorni e che avevano terminato il periodo di quarantena.
La "difficile decisione" di chiudere l'enorme magazzino, ha detto l'ufficiale medico della salute Lawrence Loh, si è resa "necessaria per fermare una ulteriore diffusione sia nella struttura che nella nostra comunità".
Un portavoce dell'autorità regionale per la salute pubblica ha detto che più di 600 lavoratori del magazzino sono risultati positivi al Covid-19 dall'inizio della pandemia, compresi circa 240 nelle ultime settimane. (fonte: AGI)

Canada, nessuna prova di problemi per AstraZeneca

Il Dipartimento della Salute del Canada, in una nota, afferma che non ci sono a ora indicazioni che il vaccino AstraZeneca COVID-19 provochi effetti avversi come la coagulazione del sangue, che ha spinto Danimarca e Norvegia a sospenderne temporaneamente l'uso.
"In questo momento, non ci sono indicazioni che il vaccino abbia causato questi eventi", sostiene. La dichiarazione aggiunge che nessuno dei lotti del vaccino che erano al centro delle indagini in Europa era stato consegnato in Canada. (fonte: AGI)

sabato 31 ottobre 2020

Coronavirus, 10mila morti in Canada

Il Canada, in piena seconda ondata di Coronavirus, ha superato la soglia dei 10.000 morti, secondo i dati diffusi da diversi canali televisivi.
Più del 90% dei decessi sono stati registrati nelle due maggiori province del Paese, Ontario e, soprattutto, Quebec.
I casi di Covid-19 sono 222.670 secondo quanto riportano CBC/Radio-Canada e CTV.
Il primo ministro, Justin Trudeau, ha riconosciuto in una conferenza stampa come la popolazione stia avvertendo stanchezza e disagio dovuti al rapido aumento dei contagi e all'inasprimento delle misure per frenare la diffusione della pandemia. "Non sarà facile", ha avvertito. "Il Natale sta arrivando. Probabilmente in diverse parti del Paese non riusciremo a stare insieme alle nostre famiglie, anche se nelle settimane a venire saremo molto attenti. Dobbiamo fare la nostra parte", ha esortato Trudeau. "e se facciamo del nostro meglio, saremo in grado di superare questo terribile momento", ha concluso. (fonte: AGI-AFP)

sabato 19 settembre 2020

Frana l'accordo di libero scambio con la Cina

La prima pagina del "The Globe and Mail"
Il Canada sta abbandonando l'idea di concludere un accordo di libero scambio con la Cina. "La Cina del 2020 non è la Cina del 2016", ha spiegato il ministro degli Esteri di Ottawa, Francois-Philippe Champagne, in un'intervista al quotidiano "The Globe and Mail".
Il raggiungimento di un accordo di libero scambio con la Cina era considerata una priorità dal governo di JustinTrudeau, quando il figlio delll'ex storico premier Pierre assunse la carica nel 2015, ma i colloqui, iniziati nel 2016, sono rimasti in stallo a partire dall'arresto, avvenuto a Vancouver nel dicembre 2018, della direttrice finanziaria di Huawei, Meng Wanzhou, seguito da quello di due canadesi da parte di Pechino pochi giorni dopo. "Non credo ci siano le condizioni perché queste discussioni continuino", ha detto il ministro Champagne. (fonte AGI)

L'incipit dell'articolo del quotidiano canadese

sabato 12 settembre 2020

NBA playoff 2020: Boston vince gara-7, Toronto eliminata

L'apertura della pagina sportiva del "Boston Globe"
Niente da fare per i Toronto Raptors, sconfitti per 92-87 dai Boston Celtics nella decisiva gara-7 delle semifinali della Eastern Conference NBA
Nella 'bolla' di Orlando la partita si è snodata punto a punto sino al termine, con i Raptors, arrivati meritatamente a gara-7, opposti a dei Celtics più giovani e freschi.
A Toronto, campioni in carica, rimane la magra consolazione del 7° titolo divisionale nell'Atlantic, terza consecutiva.
Per i Celtics, squadra detentrice del record di anelli NBA vinti con 17 successi (l'ultimo nel 2008), si tratta della terza finale di Conference negli ultimi quattro anni.

domenica 6 settembre 2020

Steve Nash nuovo allenatore dei Brooklyn Nets

Steve Nash nella foto del sito dei Brooklyn Nets
Steve Nash
, due volte eletto miglior giocatore della NBA (2005 e 2006), 18 anni nella lega con Phoenix Suns, Dallas Mavericks e Los Angeles Lakers e otto volte scelto per l'All Star Game, è il nuovo capo-allenatore dei Brooklyn Nets. Lo ha annunciato il general manager del team, Sean Marks, che aveva avuto colloqui con vari candidati. "In Steve vediamo un comunicatore e un leader che guadagnerà in breve il rispetto di ogni giocatore", ha spiegato Marks.
Nash, che fa anche parte della Hall of Fame del basket ed è grande amico di Alessandro Del Piero, avrà come principale assistente Jacque Vaughn. "Sono onorato di essere stato scelto - il commento di Nash -. Allenare è sempre stato uno dei miei obiettivi, nel momento in cui sarebbe arrivato il momento giusto".
Nelle ultime stagioni Nash aveva avuto un ruolo tecnico e dirigenziale all'interno della nazionale canadese di pallacanestro. Nash è infatti cittadino canadese, pur essendo nato a Johannesburg, in Sud Africa, da madre gallese e padre inglese. La sua famiglia si trasferì a Regina, nel Saskatchewan, quando aveva 18 mesi perché i suoi genitori rifiutarono le restrizioni imposte dall'apartheid.

Stanley Cup 2020, Canada ancora una volta senza coppa

Il 'saluto' tra Vegas e Vancouver a fine serie (foto NHL.com)
Anche quest'anno una squadra canadese non inciderà il proprio nome sulla Stanley Cup. L'ultima formazione a essere eliminata è stata quella dei Vancouver Canucks, superati in gara-7 del secondo turno dei playoff della Western Conference dai Vegas Golden Knights, una delle squadre favorite per la conquista del trofeo.
La nazione che ha dato i natali alla coppa, e dove l'hockey ghiaccio è sport nazionale, rimane così a bocca asciutta per l'ennesima stagione. L'ultima franchigia 'a Nord del Confine' a conquistare la Stanley Cup è stata quella per altro più vincente, i Montreal Canadiens nel 1992-93.
Da allora, nelle 26 stagioni successive (compresa questa ed escludendo quella del 2004-05, quella del 'lockout'), sono state appena cinque le squadre canadesi giunte alla finale: nel 1993-94 i Vancouver Canucks (sconfitti 4-3 dai New York Rangers), nel 2003-04 i Calgary Flames (ko per 4-3 con i Tampa Bay Lightning), nel 2005-06 gli Edmonton Oilers (superati 4-3 dai Carolina Hurricanes), nel 2006-07 gli Ottawa Senators (sconfitti 4-1 dagli Anaheim Ducks) e nel 2010-11 ancora i Vancouver Canucks (ko per 4-3 contro i Boston Bruins).
La Stanley Cup rimane così una chimera per le formazioni canadesi, e addirittura le ultime nove finali, questa compresa, si sono sempre disputate tra squadre statunitensi. Uno smacco per chi dell'hockey ghiaccio ha fatto una religione.