La pagina Twitter di Justin Trudeau con il tweet pro rifugiati |
Tenendo presente questo, facile cadere nella demagogia della 'libera accoglienza' (soprattutto quando questa non è libera, ma attentamente selezionata) della quale si riempie la bocca l'attuale primo ministro canadese Justin Trudeau, comunque alle prese con un evidente calo di consensi nel suo stesso Paese. Trudeau, che ovviamente dai 'benpensanti' è stato subito eletto come alfiere delle libertà acquisite, ha lanciato due tweet in cui, pur senza citare mai il nome del presidente Trump, a lui pare riferirsi chiaramente. Così, alla chiusura delle frontiere da parte degli Stati Uniti a chi proviene da sette Paesi islamici, Trudeau nel primo tweet dà il benvenuto a una piccola rifugiata, mentre nell’altro scrive: "A che è in fuga da persecuzioni, terrore e guerra, i canadesi daranno il benvenuto, indipendentemente dalla sua fede. La diversità è la nostra forza". Auguriamo ai canadesi di non ritrovarsi mai in casa terroristi dell'Isis. I barconi carichi di clandestini, in effetti, arrivano in Italia, mentre i narcos messicani se ne vanno nel sud degli Stati Uniti.