Comincia questa notte la seconda parte della stagione NHL, la grande lega dei 'pro' dell'hockey ghiaccio. Dopo l'All Star Game di Los Angeles che, come spesso accade, lascia più spazio allo spettacolo che all'agonismo, si torna così a fare sul serio.
E a fare sul serio saranno le squadre canadesi, davvero un'altra storia rispetto alla stagione passata, quando nessuna formazione 'a nord del confine' riuscì a qualificarsi per la stagione successiva, evento che non capitava da oltre 40 anni.
Tutti i club canadesi sono messi bene, alcuni benissimo: nella Eastern Conference i Montreal Canadiens sono primi nell'Atlantic Division, seguiti a 7 lunghezze dagli Ottawa Senators, secondi ma con tre partite da recuperare. Nella stessa division i Toronto Maple Leafs, che fino a poche settimane fa parevano destinati all'ennesima esclusione, sono solidamente al quarto posto e puntano alla post-season, sebbene nella classifica che promuove due sole wild-card, si trovino a un punto dai Philadelphia Flyers, ultimo posto utile per potersi qualificare, ma anche per loro ci sono tre partite in più da giocare. Nella Western Conference le cose vanno meno bene ma comunque nemmeno male.
Nella Pacific Division gli Edmonton Oilers sono quelli messi meglio, primi a pari punti con i San Jose Sharks (ma con una gara in più sul groppone). Nella stessa division, i Calgary Flames occupano l'ultimo posto utile per i playoff all'interno delle wild-card, assieme ai St.Louis Blues, una 'big' che pochi pensavano di vedere così in basso. Un punto sotto ci sono i Vancouver Canucks, mentre ad appena tre veleggiano i Winnipeg Jets. In poche parole, nessuna squadra canadese è al momento esclusa in partenza dalla post-season, un piccolo record a metà di una stagione molto avvincente per le squadre 'a nord del confine'.