E' una triste storia quella portata alla luce dal "Sun", e riguarda Elaine Tanner, forse una delle più grandi atlete canadesi della storia ma, va aggiunto, forse una delle più grandi atlete canadesi della storia... dimenticate.
Nata a Vancouver nel 1951, specializzata nel dorso, ha vinto le medaglie d'argento nei 100m e 200m dorso e la medaglia di bronzo nella staffetta 4x100m sl alle Olimpiadi di Città del Messico 1968, è diventata una dei Membri dell'International Swimming Hall of Fame e nel 1966 (foto sotto) ha vinto il Lou Marsh Trophy, il premio assegnato annualmente da una giuria di giornalisti al miglior sportivo dell'anno del Canada. E' stata primatista mondiale nei 100m e 200m dorso. Fra il 1966 e il 1967 vinse sei ori e quattro argenti distribuiti fra i Pan Am Games di Winnipeg e i Commonwealth Games di Kingston, Giamaica.
Questo però non ha impedito di farla sprofondare nell'oblio, subito dopo il suo ritiro dalle scene, avvenuto nel 1968, forse anche a causa delle eccessive critiche per non aver portato a casa l'oro ai Giochi Olimpici di Città del Messico.
Da quel momento comincia una vita contrassegnata da solitudine, povertà, dolori e tristezza. Malata fino all'anoressia, ha cercato a più riprese di rientrare nel 'sistema' sportivo canadese, venendone sempre ignorata in ogni occasione, comprese le recenti Olimpiadi di Vancouver e i prossimi Pan Am Games di Toronto.
"Athletes are used and then they are abused... they're like yesterday's newspaper", il suo amaro commento al giornale.
Così, oggi, la signora Tanner si dedica alla medicina olistica, all'aiuto dei senzatetto (nei periodi peggiori lo è stata anche lei), alle raccolte fondi per i cani randagi, alla scrittura e, soprattutto, al suo secondo marito, John Watt. E così cerca di dimenticare di quanto il Canada si sia dimenticato di lei.