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giovedì 7 marzo 2019

Michael Jackson, radio canadesi lo boicottano per le accuse di pedofilia

Michael Jackson (Getty Images)
Tre importanti stazioni radiofoniche di Montreal hanno deciso di non mandare più in onda brani musicali di Michael Jackson, in seguito alle accuse di molestie sessuali sui minori rivolte alla defunta pop star in un documentario andato in onda sulla rete televisiva HBO.
Una portavoce della società proprietaria delle stazioni in lingua francese CKOI e Rythme e di quella in lingua inglese The Beat, Christine Dicaire, ha affermato che la musica di Michael Jackson è stata di fatto bandita.
La Dicaire ha affermato che si tratta di una decisione assunta in seguito alle reazioni mostrate dal pubblico dopo la trasmissione del documentario e ha aggiunto che la stessa decisione verrà applicata anche ad altre radio minori del gruppo che trasmettono in Quebec. Nel documentario dal titolo "Leaving Neverland", due uomini accusano "Jacko" di averli ripetutamente molestati quando erano bambini. (fonte: ANSA-AP)

giovedì 29 novembre 2018

Esperto G20 canadese aggredito a Buenos Aires

John Kirton
John Kirton, ricercatore canadese e uno dei massimi esperti mondiali del G20, è statoaggredito, percosso e derubato a Buenos Aires, mentre passeggiava con due colleghi nella moderna zona di Puerto Madero.
Kirton, autore di numerosi saggi e responsabile del gruppo di ricerca sul G20 dell'Università di Toronto, stava camminando vicino a una stazione di autobus, non lontano dalla darsene dove si trovano alcuni dei migliori ristoranti della città, quando è stato aggredito da sconosciuti che gli hanno derubato di tutto quanto aveva con sé. "Non piangete per me, ma per l'Argentina!", ha twittato ironicamente sul proprio profilo.

venerdì 1 giugno 2018

Raikkonen, cameriera canadese chiede un milione per una palpatina

Kimi Raikkonen finisce nei guai a causa di una ragazza canadese, che lui stesso aveva denunciato lunedì 28 maggio per estorsione e molestie.
La ragazza, Cassandra Talula Dias-Greizis, lo avrebbe infatti ricattato chiedendogli una ingente somma di denaro per tacere su di una presunta violenza sessuale (un palpeggiamento al seno!!!), avvenuta durante una festa successiva al Gran Premio del Canada di due anni fa. Anche la donna, originaria di Montreal, avrebbe da parte sua presentato una denuncia alla polizia di Montreal.
"E' una persona che ha tanti tifosi e ha alle spalle un'industria che vale miliardi, la Ferrari, e un esercito di avvocati. Se Kimi, i media e i suoi avvocati vogliono andare in guerra contro la verità, beh, sono pronta", ha detto la donna, che non ha confermato né negato di avere chiesto denaro. "E' importante? Non importa se chiedo un milione o due miliardi di dollari, non c'è prezzo che lui possa pagare per riparare a ciò che ha fatto".
La vera follia sembra però proprio la perdita del senso della misura che, negli ultimi tempi, viene accreditata alle avance maschili nei confronti del 'sesso debole': violenza e stupro sono immagini devastanti che andrebbero associate a ben altri aspetti della vita 'sessuale', e non certo connesse a innocenti palpatine, siano esse 'di tette o culi'.

venerdì 14 luglio 2017

Bluesfest, paura e disordini a Ottawa

Paura sotto al palco e altre foto della ressa (Ottawa Sun)
Grande paura sui campi del Canadian War Museum di Ottawa, dove andava in scena l'RBC Bluesfest. Tutto colpa della grande ressa e del numero esagerato di persone fatte affluire all'interno del recinto che ospitava la manifestazione. Una pressione sempre più forte sul pubblico delle prime file, casi di svenimento, soprattutto fra i giovanissimi presenti, per un pubblico soprattutto al femminile. Sul palco intanto, i cantanti e i gruppi (fra uqesti 50 Cent, Fetty Wap, Migos e The Fight Night.) si presentavano in ritardo, nell'attesa di un miglioramento della situazione che, in pratica, non è mai avvenuto, con l'aggravante di violenze avvenute all'ingresso del recinto, dove la polizia e la sicurezza ha dovuto affrontare una serie di scontri e di lanci di pietre con alcuni gruppi di persone che volevano entrare nel luogo del concerto.

martedì 7 febbraio 2017

La sinistra e gli islamici radicali, il vero pericolo del Canada

Yosra Khogali e il suo tweet dopo il Toronto Pride 2016
C'è una deriva violenta e fondamentalmente stupida che sta attraversando la società canadese, spinta da frange legate al mondo della sinistra, in alcuni casi estrema, e comunque sobillate da quel mondo che in Italia definiremmo 'radical chic', ma che qui rappresenta invece il canadese medio di città, in maggioranza giovane (sotto i 30 anni), quasi sempre con un lavoro e spesso ben remunerato. Ben lontano insomma dal dramma quotidiano che ha portato Donald Trump alla presidenza nei vicini Stati Uniti, e basti pensare in questo caso alla situazione in cui versa Detroit, dove imperversano violenze e omicidi, città che pure è al classico 'tiro di schioppo' dal confine canadese.
Dopo la vicenda che ha portato alcuni ignoti ad attaccare gli uffici della deputata conservatrice Kellie Leitch, ecco la vicenda legata al movimento islamico Black Lives Matter Toronto (BLMTO), in cui la cofondatrice Yusra Khogali ha letteralmente perso la cosiddetta bussola: rimane famoso il suo tweet "Per favore (plz), Allah, dammi la forza di non maledire e uccidere tutti questi bianchi là fuori. Plz plz plz". Quindi la protesta di fronte alla casa del premier dell'Ontario, Kathleen Wynne.
E ancora, sempre nella 'gloria di Allah', nel luglio 2016, durante la Toronto Pride Parade (la prima in cui un primo ministro, nell'occasione Justin Trudeau, fosse presente, la clamorosa protesta sempre di BLMTO, in cui la Khogali strillò slogan contro il Toronto Pride, ritenuto un evento 'contro i neri' ("anti-blackness") e bloccandolo per mezzora, e facendo seguire il tutto da un tweet delirante: "We shut it down. We won. #blackpride”. L'ultima uscita, meravigliosa (si fa per dire), con la definizione di Trudeau come di un “white supremacist”.
E' cosa invece di ieri, e qui si parla di giovani bianchi, attivisti di sinistra, l'irruzione all'interno dell'Università di Toronto, in cui un gruppo di altri giovani, riuniti nell'associazione Generation Screwed, ala studentesca della Canadian Taxpayers Federation, nella quale non traspare alcuna colorazione politica, aveva organizzato un dibattito a cui erano invitati professori e giornalisti.
Eventi inquietanti, diversi e prolungati nel tempo, a mio avviso segnali perfino potenzialmente più pericolosi della recente strage di Quebec City. Alexandre Bissonette è un ragazzo solo, cresciuto in un humus di odio del tutto personale. Questa marmaglia, invece, è fatta di più teste, segue un flusso comune, e rischia una deriva sempre più pericolosa.

sabato 5 settembre 2015

Giovane coppia canadese accusata di violenza su due ragazze sedicenni

La notizia che vi presento è di una eccezionale carica trasgressiva, se non fosse che, in questo caso, si è oltrepassati il limite della legalità, abusando di due persone, per giunta minori di età.
Di certo poteva essere la perfetta storia di un film pornografico 'estremo' quella che ha portato Caroline Budd, 21 anni, e Anthony Comunale, 32, entrambi di Nepean, presso Ottawa, sul banco degli accusati per avere usato 'violenza' su due giovani ragazze di 16 anni.
Della coppia, fra l'altro, la più scatenata sarebbe stata proprio l'avvenente Caroline, accusata di avere colpito e penetrato le ragazze con oggetti di legno mentre il compagno la guardava, per poi passare alla vera e propria azione sessuale, in questo caso condivisa con il compagno, il tutto dopo avere reso le due 'ospiti' in stato di semincoscienza,  grazie al consumo di marijuana e all'utilizzo di bevande alcoliche.
Caroline Budd
La coppia dapprima avrebbe coinvolto una sola ragazza, loro amica, con cui già erano soliti incontrarsi, sebbene mai in situazioni di intimità.
Un dubbio potrebbe sorgere sul perché la ragazza, già vittima di 'spanking' e legata la prima volta, abbia deciso di tornare nel 'basement' della Budd pure in una seconda occasione, accompagnata in questo caso da un'amica, che sarebbe poi risultata la seconda vittima. Secondo i media sarebbe stato il desiderio di 'fumo', che la coppia possedeva in gran quantità, e la non ancora completa assimilazione di quanto le fosse già accaduto. Nell'incontro successivo la seconda ragazza è tornata a casa quasi priva di coscienza, senza reggiseno (finito nel suo zaino) e con il sedere arrossato dai colpi subiti nell'azione di 'spanking'.
"Dicevano che ero la loro perfetta schiava sessuale", ha detto fra le lacrime la prima ragazza coinvolta.
L'avvocato di Comunale ha però definito le due minorenni delle "pretty little liars" (citando la nota serie televisiva adolescenziale), mentre quello della Budd ha definito le testimonianze a carico "inconsistenti e prive di verità".
Le due giovani, secondo la difesa, avrebbero inventato la 'costrizione violenta' per evitare di venire punite (anche...) dai genitori.
Il giudice ha comunque trovato la coppia (già definita sui media canadesi 'depraved couple') colpevole di 'sexual assault and forcible confinement'. Caroline e Anthony sono però al momento liberi su cauzione.

martedì 6 gennaio 2015

Violenza contro le donne: il Sun riprende il video di Fanpage

Anche il tabloid canadese The Sun ha raccolto e diffuso lo splendido video del sito italiano Fanpage che, per denunciare la violenza contro le donne, ha realizzato una serie di interviste a un gruppo di bambini (presumibilmente di Napoli, almeno dall'accento) che, posti di fianco a una bambina di nome Martina, prima sono stati invitati a farle una carezza, e poi a darle uno schiaffo. Splendida la reazione dei piccoli, da cui i grandi dovrebbero prendere esempio, e il noto giornale canadese ha deciso di farla propria riproponendo a sua volta il video.

martedì 16 luglio 2013

Bambini maltrattati a rischio di malattie croniche, dal Canada arriva uno studio

Uno studio dell'Università di Winnipeg afferma che i bambini la cui educazione viene 'condita' da punizioni fisiche, hanno una maggiore possibilità di sviluppare malattie croniche come l'obesità e l'artrite una volta diventati adulti. La ricerca è stata anche pubblicata dalla rivista "Pediatrics"
Sono stati analizzati i dati di 34mila soggetti. In 1300 hanno riportato di avere subito una punizione corporale almeno 'qualche volta'. Tra queste persone il rischio di artrite è risultato più alto del 25%, mentre quello di problemi cardiovascolari del 28%. Per l'obesità lo studio ha trovato un aumento del 5%. 
"Non tutti i bambini che subiscono queste forme di violenza poi sviluppano una malattia cronica - scrivono gli
autori - ma il dolore e l'infiammazione insieme alle conseguenze psicologiche del venire colpiti, possono portare a problemi di lungo termine".

mercoledì 12 giugno 2013

Violenza domestica: una donna su sei ha fratture provocate

Violenza sulle donne: arriva dal Canada, e per la precisione da Shelia Sprague e dalla McMaster University in Canada, l'ultimo studio che rivela come la violenza domestica si possa 'scoprire' anche nei reparti di ortopedia: una donna su sei che viene ricoverata in uno di questi reparti per una frattura infatti, ha una storia di violenza domestica (emotiva, fisica e sessuale) per mano del partner nei 12 mesi precedenti l'incidente e in un caso su 50 la frattura è una conseguenza diretta della violenza subita.
Lo studio, pubblicato sulla rivista "Lancet", è stato condotto in cinque paesi del mondo, coinvolgendo quasi 3mila donne, tutte ricoverate in un reparto di ortopedia dove si erano recate per curare fratture, le quali hanno compilato un questionario anonimo. 
E' emerso che una donna su sei (16%) ha avuto esperienza di violenza domestica nei 12 mesi precedenti il questionario, mentre oltre una su tre (34,6%) ha riferito una esperienza di abuso in qualche momento della propria vita. Infine una donna su 50 (2%) ha riferito di avere subito il trauma per cui si è recata in ortopedia proprio nel corso di un atto di violenza subito per mano del partner.

domenica 2 giugno 2013

Rissa in una partita di calcio giovanile, 30 genitori coinvolti

Toh, anche in Canada ogni tanto non sono sportivi. Proprio per niente. E capita che a Barrie, ridente cittadina a nord di Toronto, dove peraltro mi imbattei qualche anno in un simpatico addio al nubilato (yummy!), la polizia è dovuta intervenire per separare una trentina di genitori che se la stavano dando di santa ragione dopo lo scoppiare di una rissa ai bordi del campo, dove era in scena una partita dell'Ontario Cup, manifestazione Under 14 fra la squadra locale e quella della vicina Kitchener
Con il tutto condito anche da epiteti razziali. Insomma, una tranquilla 'fasolada' canadese, evento quasi più unico che raro in un Paese dove l'arbitro, i giudici e quant'altro normalmente viene deputato a decidere è quasi sempre considerato intoccabile. Ma, forse, in questo caso, l'arbitro non c'entrava niente...