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venerdì 31 dicembre 2021

Richiesta troppo elevata di sciroppo d'acero, il Canada dà fondo alle riserve

Sciroppo d'acero e Canada, una cosa sola...
Cresce la domanda di sciroppo d'acero in Canada, dopo uno scarso raccolto, un dato di fatto che aveva creato non pochi problemi. La provincia del Quebec ha così deciso di dar fondo a tutte le sue riserve di questo dolcissimo nettare.
I produttori quebecoise (Quebec Maple Syrup Producers) intaccheranno più della metà delle loro scorte per far fronte alla domanda.
Il Quebec produce i tre quarti della fornitura mondiale di sciroppo d'acero (73% la cifra esatta) e la sua organizzazione di settore raduna 11mila produttori. Il più importante Paese d'esportazione sono, ovviamente, gli Stati Uniti, con il 60% totale delle esportazioni.
La maggiore riserva si trova a Laurierville, vicino a Quebec City. (fonte AGI/AFP)

lunedì 15 aprile 2019

Notre Dame, incendio: i titoli dei giornali canadesi

Sono diversi i giornali canadesi che hanno deciso di aprire con il disastro della cattedrale di Notre Dame i propri siti internet. Tutti, tranne alcuni, fra cui, paradossalmente, quello del maggiore giornale francofono, la Montreal Gazette.
Di seguito, invece, in questo post, i 'frame' delle aperture di Toronto Sun, Toronto Star, The Globe & Mail e il Vancouver Sun.
Il Toronto Sun definisce le cause 'sconosciute', ma riporta anche l'ipotesi del possibile legame dell'incendio ai lavori di ristrutturazione in corso all'interno della struttura parigina.


martedì 31 dicembre 2013

Anche Loblaw in aiuto del Bangladesh

Ci sarà anche la catena di abbigliamento canadese Loblaw, assieme a Primark (Irlanda), El Corte Ingles (Spagna) e Bonmarché (Gran Bretagna), fra le organizzazioni che hanno concluso un accordo per la creazione di un fondo da 40 milioni di dollari (29,25 milioni di euro) destinato alle vittime del crollo del complesso manifatturiero Rana Plaza in Bangladesh.
In seguito al peggiore disastro industriale del Paese, avvenuto il 24 aprile 2013, morirono 1.135 persone. "Il fondo è stato creato per rimborsare i feriti e i parenti delle persone morte nel crollo del complesso tessile ad aprile", ha dichiarato Lejo Sibbel, responsabile dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro, che ha partecipato al raggiungimento dell'accordo il mese scorso.

giovedì 17 ottobre 2013

Malala: il Canada le concede la cittadinanza onoraria

Malala Yousafzai, studentessa e attivista pakistana, avrà la cittadinanza onoraria canadese. 
Lo ha annunciato lo stesso governo di Ottawa, sottolineando che il Paese vuole così rimarcare "l'esempio coraggioso e stimolante di Malala, che ha rischiato la sua vita per il diritto dell'istruzione per le giovani donne".
E ancora, proseguendo: "Ha affrontato il male e l'oppressione, e ora parla con coraggio per coloro che sono costrette a tacere". 
Malala, 16 anni, si unisce così al gruppo che ha già ricevuto il riconoscimento, tra cui figurano Nelson Mandela e Aung San Suu Kyi. E' stata anche la più giovane candidata al Premio Nobel per la pace.

domenica 6 ottobre 2013

Egitto: liberati i due canadesi detenuti da metà agosto

Dopo tanta attesa, finalmente la liberazione è arrivata per i due cittadini canadesi, il regista John Greyson (di Toronto) e il medico Tarek Loubani (di London), detenuti in Egitto da metà agosto, quando erano stati incarcerati durante i sanguinosi scontri fra manifestanti pro Morsi e le forze dell'ordine. I due erano stati testimoni del massacro di almeno cinquanta persone. Fonti giudiziarie egiziane hanno affermato che il loro rilascio sarebbe avvenuto sabato notte. 
Greyson e Loubani erano stati fermati il 16 agosto a Il Cairo, dove si trovavano prima di recarsi alla striscia di Gaza. La scorsa settimana avevano interrotto uno sciopero della fame per protestare contro la loro detenzione.

giovedì 3 ottobre 2013

Decapita quattro figli e poi si costituisce

Cronache dal mondo dell'orrore: a Beledweyne (nella foto), in Somalia, un uomo, che fino a pochi anni fa aveva vissuto in Canada a Fort McMurray, località dell'Alberta canadese, ha decapitato quattro dei suoi figli e si è poi costituito alla polizia.
Il folle gesto di Omar Shire Hussein, 60 anni, ha gettato nello sconforto la comunità somala di Calgary, città non distante da Fort McMurray, dove secondo alcune fonti Hussein avrebbe lavorato come tassista.
La moglie, Khadro Xuseen, rimasta in Canada, avrebbe identificato i figli uccisi come Sakariye, Yonis, Yaxye e Idiris, di età compresa fra i tre e gli otto anni.
L'uomo "ha portato i suoi figli da Beledweyne presso un villaggio vicino per studiare il Corano, ma poi ha tagliato loro la testa, prima di venire a costituirsi", ha affermato un familiare, Mohamed Isa.
La polizia ha reso noto che "i corpi dei quattro bambini sono stati trovati vicino al villaggio e poi sepolti, mentre l'uomo è stato arrestato". Sempre fonti della polizia hanno poi detto che il padre verrà interrogato, precisando che al momento il movente della strage è ignoto. 
"Credo che sia uno squilibrato", ha aggiunto il colonnello Isak Ali Abdulle. Hassan era divorziato dalla moglie ed era recentemente tornato in Somalia dal Canada.