Ogni tanto la 'pruderie' canadese porta a scoprire alcune notizie legate alla vita privata di alcune persone, sbattuta sulla prima pagina di alcuni tabloid in perfetto stile britannico. E' il caso della catena del 'Sun' che, proprio sullo stile d'oltreoceano, attravero il "Toronto Sun", l'"Ottawa Sun", il "Calgary Sun", eccetera, unisce con sapienza notizie deflagranti, foto ammiccanti e una spolverata di sano conservatorismo. E così diventa di importanza capitale la notizia dell'iPhone rubato a una giovane soldatessa canadese, con tanto di video 'hard' incorporato.
Alexandra-Kim Martin-Roberge, militare dal maggio 2009 e il sogno di 'servire' in fanteria, un po' come quello di spegnere incendi lo era di Grisù il Draghetto. Quebecoise, una delle due uniche donne del Terzo Battaglione del Royal Canadian Regiment, il suo obiettivo era poter andare in missione operativa in Afghanistan. Ma il furto, da parte di un commilitone, nel 2010, del suo cellulare con una clip lunga 13 minuti che la ritraeva visibilmente intenta in scene di sesso, ne ha distrutto la carriera.
"E' stata come l'esplosione di una bomba atomica. Per una donna in fanteria, questa è la peggior cosa che possa capitare", ha detto la Martin-Roberge al "Sun". E, peggio nel peggio, le immagini sono circolate anche in tutti gli ambienti militari, anche in quelli stranieri. Arrivando perfino all'insulto gratuito, o ad alcune bizzarre richieste di autografo da parte di sconosciuti che la fermavano mentre si trovava in operazione. Alla beffa si è aggiunto l danno di dove ripresentarsi di fronte a una corte marziale.
Non ci saranno conseguenze, ma intanto la sua carriera è rovinata e la Martin-Roberge è in cura presso uno psicanalista. "Avrei dato tutto per il mio reggimento, ho fatto uno sforzo enorme come donna per essere accettata in un ambiente maschile", ha detto. Ma, probabilmente, non ne è valsa la pena.
(foto Jacques Charbonneau)