E' polemica in Canada attorno alla figura di Carolina Morace, sbattuta sulle prime pagine sportive del Toronto Sun a causa di alcune dichiarazioni rilasciate da giocatrici di quel Canada che la stessa Morace guidò dal 2009 al 2011 chiudendo la propria esperienza con un Mondiale chiuso con tre sconfitte e tante polemiche.
Una "prigione" è stata definita da Kara Lang la preparazione a quei Mondiali del 2011. A dirla tutta, leggendo l'articolo, emerge che la Morace abbia invece solamente inteso inserire dei metodi 'professionali' laddove le canadesi avevano atteggiamenti piuttosto bizzarri. Come quando Clare Rustad si lamenta che, all'improvviso, il tecnico veneto abbia impedito alla squadra di mantenere il burro di arachidi all'interno della propria 'dieta'.
Un'altra ragazza parla addirittura di 'Italian aggressive regime', ma a questo punto sarebbe quasi il caso di chiedersi cosa si riferisca questa anonima fonte quando parla di 'italiana'. Un regìme e un régime (con l'accento posto in entrambi i casi) che avrebbe tolto l'orgoglio di essere canadese alla squadra. "Non riteneva la 'via canadese' quella giusta", prosegue la Lang al giornale.
Errori che l'attuale coach inglese John Herdman avrebbe corretto. Vedremo i risultati a questi Mondiali che stanno per prendere il via e che il Canada si appresta a ospitare. Con tanto burro di arachidi in valigia.
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giovedì 4 giugno 2015
venerdì 7 giugno 2013
Nicole Minetti e Silvio Berlusconi, il Toronto Sun parla di 'vero amore'
Silvio Berlusconi nuovamente protagonista sui giornali del Canada, stavolta con le sue vicende di... amore, sconfinanti in quelle processuali. Una storia, la sua, ripresa oggi dal Toronto Sun (e quotidiani 'gemelli'), nella quale però, va detto, non vengono emessi giudizi di valore, ma solo raccontata la storia, non senza un tocco di pruderie e ironia che ben si adatta a queste latitudini.
Una foto di Nicole Minetti in passerella campeggia sotto il titolo che, tradotto (più o meno), suona come "Quella che fu igienista mentale ha detto che fu 'vero amore' con Berlusconi". Ma nel pezzo si fa, ovviamente, anche riferimento alle feste di Arcore e a Ruby Rubacuori (nella foto sotto), definita "former nightclub dancer Karima El Mahroug, alias Ruby the Heartstealer".
Un mezzo sorriso, insomma, nulla di più lontano dall'acidità quasi invettiva di Rosie Di Manno, che dallo scranno del suo Toronto Star, come un Torquemada in gonnella, lanciava strali indignati verso la presunta 'indecente condotta morale' dell'allora presidente del Consiglio. Che, soprattutto se paragonato all'altrettanto presunta liaison di Rob Ford con il crack e tre spacciatori somali, assume contorni decisamente meno mortificanti.
Una foto di Nicole Minetti in passerella campeggia sotto il titolo che, tradotto (più o meno), suona come "Quella che fu igienista mentale ha detto che fu 'vero amore' con Berlusconi". Ma nel pezzo si fa, ovviamente, anche riferimento alle feste di Arcore e a Ruby Rubacuori (nella foto sotto), definita "former nightclub dancer Karima El Mahroug, alias Ruby the Heartstealer".
Un mezzo sorriso, insomma, nulla di più lontano dall'acidità quasi invettiva di Rosie Di Manno, che dallo scranno del suo Toronto Star, come un Torquemada in gonnella, lanciava strali indignati verso la presunta 'indecente condotta morale' dell'allora presidente del Consiglio. Che, soprattutto se paragonato all'altrettanto presunta liaison di Rob Ford con il crack e tre spacciatori somali, assume contorni decisamente meno mortificanti.
venerdì 17 maggio 2013
Video hard distrugge la carriera militare di Alexandra-Kim
Ogni tanto la 'pruderie' canadese porta a scoprire alcune notizie legate alla vita privata di alcune persone, sbattuta sulla prima pagina di alcuni tabloid in perfetto stile britannico. E' il caso della catena del 'Sun' che, proprio sullo stile d'oltreoceano, attravero il "Toronto Sun", l'"Ottawa Sun", il "Calgary Sun", eccetera, unisce con sapienza notizie deflagranti, foto ammiccanti e una spolverata di sano conservatorismo. E così diventa di importanza capitale la notizia dell'iPhone rubato a una giovane soldatessa canadese, con tanto di video 'hard' incorporato.
Alexandra-Kim Martin-Roberge, militare dal maggio 2009 e il sogno di 'servire' in fanteria, un po' come quello di spegnere incendi lo era di Grisù il Draghetto. Quebecoise, una delle due uniche donne del Terzo Battaglione del Royal Canadian Regiment, il suo obiettivo era poter andare in missione operativa in Afghanistan. Ma il furto, da parte di un commilitone, nel 2010, del suo cellulare con una clip lunga 13 minuti che la ritraeva visibilmente intenta in scene di sesso, ne ha distrutto la carriera.
"E' stata come l'esplosione di una bomba atomica. Per una donna in fanteria, questa è la peggior cosa che possa capitare", ha detto la Martin-Roberge al "Sun". E, peggio nel peggio, le immagini sono circolate anche in tutti gli ambienti militari, anche in quelli stranieri. Arrivando perfino all'insulto gratuito, o ad alcune bizzarre richieste di autografo da parte di sconosciuti che la fermavano mentre si trovava in operazione. Alla beffa si è aggiunto l danno di dove ripresentarsi di fronte a una corte marziale.
Non ci saranno conseguenze, ma intanto la sua carriera è rovinata e la Martin-Roberge è in cura presso uno psicanalista. "Avrei dato tutto per il mio reggimento, ho fatto uno sforzo enorme come donna per essere accettata in un ambiente maschile", ha detto. Ma, probabilmente, non ne è valsa la pena.
(foto Jacques Charbonneau)
Alexandra-Kim Martin-Roberge, militare dal maggio 2009 e il sogno di 'servire' in fanteria, un po' come quello di spegnere incendi lo era di Grisù il Draghetto. Quebecoise, una delle due uniche donne del Terzo Battaglione del Royal Canadian Regiment, il suo obiettivo era poter andare in missione operativa in Afghanistan. Ma il furto, da parte di un commilitone, nel 2010, del suo cellulare con una clip lunga 13 minuti che la ritraeva visibilmente intenta in scene di sesso, ne ha distrutto la carriera.
"E' stata come l'esplosione di una bomba atomica. Per una donna in fanteria, questa è la peggior cosa che possa capitare", ha detto la Martin-Roberge al "Sun". E, peggio nel peggio, le immagini sono circolate anche in tutti gli ambienti militari, anche in quelli stranieri. Arrivando perfino all'insulto gratuito, o ad alcune bizzarre richieste di autografo da parte di sconosciuti che la fermavano mentre si trovava in operazione. Alla beffa si è aggiunto l danno di dove ripresentarsi di fronte a una corte marziale.
Non ci saranno conseguenze, ma intanto la sua carriera è rovinata e la Martin-Roberge è in cura presso uno psicanalista. "Avrei dato tutto per il mio reggimento, ho fatto uno sforzo enorme come donna per essere accettata in un ambiente maschile", ha detto. Ma, probabilmente, non ne è valsa la pena.
(foto Jacques Charbonneau)
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