"Welcome to Canada", con tanto di hashtag, che trasforma il tutto in un accogliente #WelcomeToCanada. E' questo il refrain con cui politica, giornale e gran parte del pubblico liberale canadese ha deciso di accogliere il primo 'sbarco' di profughi siriani che il governo di Ottawa ha deciso di ospitare in patria.
Avanposto dei 25mila che arriveranno nel Paese'a nord del confine' entro il mese di febbraio.
Perfino il Toronto Star, autorevole giornale della metropoli dell'Ontario, ha deciso di aprire con questo titolo il proprio numero dell'edizione di ieri, con tanto di traduzione in arabo immediatamente sotto, mentre Ikea Canada ha addirittura deciso di offrire 180mila dollari caandesi di prodotti ai nuovi arrivati.
Su Twitter l'hashtag in questione ha superato nel frattempo quota 88mila 'fischiettii'.
Sulla prima pagina del quotidiano campeggia la foto di un bimbo che sventola la bandiera nazionale: "Oggi arrivano i primi 150 rifugiati - si legge, e si ribadisce -. Da parte nostra e dei canadesi vi diciamo: 'Benvenuti in Canada'".
Anche il web si è popolato di questo hashtag, utilizzato (da chi lo 'brandisce') che il Canada sia una vera terra di libertà e di trionfo dei diritti per tutti i poppoli del mondo.