Chissà da dove arriva, ma personalmente l'ho ripreso da un tweet dei tifosi milanisti di Montreal.
E' infatti targato Milanisti Montreal il 'cinguettio' che vede una foto con Roberto Mancini, allenatore dell'Inter, mentre scende le scalette di San Siro pochi secondi dopo l'espulsione patita nel derby perso 3-0 contro il Milan.
In un momento di, peraltro comprensibile, tensione, il tecnico interista esce tra gli sfottò e gli insulti dei tifosi rossoneri, a cui non trova di meglio che replicare con il dito medio alzato.
Qualcuno potrà forse dire che questo rientra nel perfetto 'stile Inter', quello delle risse a fine gara, dei seggiolini dell'Alaves, del motorino che cade dal secondo anello e della corrida di Valencia. Fra le tante. Qualcuno potrebbe ricordarlo. Lo ricordo anch'io. Giusto per la cronaca: Milan-Inter 3-0.
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domenica 31 gennaio 2016
giovedì 22 maggio 2014
Milan, finisce 2-0 la sfida delle 'glorie' con il Benfica
Italiani in festa a Toronto grazie al Milan, che con la sua formazione Glorie, ha sconfitto i 'pari età' del Benfica Legends per 2-0.
La sfida si è giocata al BMO Field, l'impianto sito nella zona della fiera che ospita anche le gare del Toronto FC, davanti alla ragguardevole cifra di 16mila spettatori. Del resto, quando si incontrano squadre italiane e portoghesi, nella città canadese va sempre in scena un particolare 'derby' latino. Le due comunità vivono una sorta di rivalità intensa, un'antipatia mai confessata e un po' sopita, al punto che, qualsiasi sia il colore della squadra coinvolta, anche gli altri tifosi tifano 'coerentemente' per i rappresentanti della propria nazione. E così, una volta tanto, al BMO Field si sono visti italiani di tutte le 'fedi', interisti, juventini, romanisti e napoletani, tifare tutti uniti sotto al simbolo del Diavolo, venendo ripagati dalle reti di Lantignotti (65') e Oddo su rigore (69').
Questa la formazione del Milan Glorie schierata sul campo del BMO Field:
Rossi, Oddo, Simic, Nesta, Pancaro, Eranio, Giunti, Carbone, Ba, Papin, Vieri. All.: Baresi, Maldini. (foto acmilan.it)
La sfida si è giocata al BMO Field, l'impianto sito nella zona della fiera che ospita anche le gare del Toronto FC, davanti alla ragguardevole cifra di 16mila spettatori. Del resto, quando si incontrano squadre italiane e portoghesi, nella città canadese va sempre in scena un particolare 'derby' latino. Le due comunità vivono una sorta di rivalità intensa, un'antipatia mai confessata e un po' sopita, al punto che, qualsiasi sia il colore della squadra coinvolta, anche gli altri tifosi tifano 'coerentemente' per i rappresentanti della propria nazione. E così, una volta tanto, al BMO Field si sono visti italiani di tutte le 'fedi', interisti, juventini, romanisti e napoletani, tifare tutti uniti sotto al simbolo del Diavolo, venendo ripagati dalle reti di Lantignotti (65') e Oddo su rigore (69').
Questa la formazione del Milan Glorie schierata sul campo del BMO Field:
Rossi, Oddo, Simic, Nesta, Pancaro, Eranio, Giunti, Carbone, Ba, Papin, Vieri. All.: Baresi, Maldini. (foto acmilan.it)
mercoledì 21 maggio 2014
Milan Glorie di scena a Toronto, entusiasmo alle stelle
Non poteva che scegliere Toronto, il 'vecchio Milan', dove questa volta il termine 'vecchio' non viene usato a caso. La squadra 'leggende' del club rossonero è infatti atterrata in Canada e ieri sera è stata festeggiata all'Embassy Convention Centre dai fan di quella che è la città più 'italiana' del Nord America. Milan Glorie si chiama il team, in cui spiccano i nomi di Paolo Maldini, Alessandro Nesta e Franco Baresi, la 'storia' e basta, non solo del Milan.
Fra l'altro a Toronto spicca per attività il locale Milan Club, che ha fatto bella mostra di sé fra le 350 persone presenti all'evento abbarbicate una sull'altra. Entusiasmo alle stelle, insomma, in previsione della partita di questa sera, che vedrà i rossoneri opposti ai 'pari età' del Benfica, che pure possono vantare in città su un larghissimo seguito garantito dalla numerosa comunità lusitana. (foto acmilan.it)
Fra l'altro a Toronto spicca per attività il locale Milan Club, che ha fatto bella mostra di sé fra le 350 persone presenti all'evento abbarbicate una sull'altra. Entusiasmo alle stelle, insomma, in previsione della partita di questa sera, che vedrà i rossoneri opposti ai 'pari età' del Benfica, che pure possono vantare in città su un larghissimo seguito garantito dalla numerosa comunità lusitana. (foto acmilan.it)
venerdì 8 novembre 2013
Nesta da Montreal annuncia l'addio al calcio
Alessandro Nesta ha deciso di dire basta, lasciando i Montreal Impact e il calcio, regalando così proprio alla squadra canadese l'onore di essere stata la sua ultima destinazione sportiva.
In una conferenza stampa allestita per l'occasione, Nesta ha parlato del suo addio ma anche del suo futuro, che vede ancora in chiave calcistica.
"Il mio fisico è stanco e ritengo che sia giunto il tempo di smettere - ha detto ai giornalisti -. Sono stato fortunato, ho vinto un sacco di trofei ma è il momento giusto per dire basta e cominciare una nuova vita con la mia famiglia. Ora vado a vivere a Miami e per un anno voglio imparare cose nuove. Cercherò di diventare un allenatore, Non so dove, ma di sicuro ci proverò".
Molti lo danno vicino a un ritorno al Milan, nelle vesti di tecnico delle giovanili, intanto lui ha smentito di essere in procinto di prendere il posto dell'attuale tecnico degli Impacts, lo svizzero Marco Schällibaum, voce che si era diffusa in seguito al suo annuncio, tre settimane fa, di volersi ritirare.
Nesta ha esordito in Serie A con la Lazio nel 1994 e con la maglia biancoceleste ha vinto uno scudetto, nel 2000, due Coppe Italia, due Supercoppe italiane, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa europea. Nel 2002 è passato al Milan, aggiungendo al suo palmares due scudetti, due Champions League, due Supercoppe italiane, una Coppa Italia, due Supercoppe europee e un Mondiale per club. Con la nazionale, Nesta ha collezionato 78 presenze e ha vinto il Mondiale in Germania nel 2006.
In una conferenza stampa allestita per l'occasione, Nesta ha parlato del suo addio ma anche del suo futuro, che vede ancora in chiave calcistica.
"Il mio fisico è stanco e ritengo che sia giunto il tempo di smettere - ha detto ai giornalisti -. Sono stato fortunato, ho vinto un sacco di trofei ma è il momento giusto per dire basta e cominciare una nuova vita con la mia famiglia. Ora vado a vivere a Miami e per un anno voglio imparare cose nuove. Cercherò di diventare un allenatore, Non so dove, ma di sicuro ci proverò".
Molti lo danno vicino a un ritorno al Milan, nelle vesti di tecnico delle giovanili, intanto lui ha smentito di essere in procinto di prendere il posto dell'attuale tecnico degli Impacts, lo svizzero Marco Schällibaum, voce che si era diffusa in seguito al suo annuncio, tre settimane fa, di volersi ritirare.
Nesta ha esordito in Serie A con la Lazio nel 1994 e con la maglia biancoceleste ha vinto uno scudetto, nel 2000, due Coppe Italia, due Supercoppe italiane, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa europea. Nel 2002 è passato al Milan, aggiungendo al suo palmares due scudetti, due Champions League, due Supercoppe italiane, una Coppa Italia, due Supercoppe europee e un Mondiale per club. Con la nazionale, Nesta ha collezionato 78 presenze e ha vinto il Mondiale in Germania nel 2006.
domenica 25 agosto 2013
Verona-Milan, l'esordio in campionato passa da un... Gatto Nero
Per cominciare la seconda parte della mia vacanza torontina, nulla ci poteva essere di meglio se non che guardare la partita d'esordio del Milan in campionato, per giunta in simpatica compagnia.
E noi italiani di Little Italy, scusate se mi arrogo questo appellativo, abbiamo il consueto piacere di andare a vedere il campionato di Serie A nei bar di College Street (rigorosamente West), e in particolare al celeberrimo Gatto Nero. Che poi, alla fine, è risultato quanto mai consono al risultato dei prodi rossoneri, in versione triste e malridotta.
Della difesa del tempo che fu nemmeno l'ombra, anzi. Attacco evanescente, centrocampo così così. Perdere nella 'fatal Verona' è stato un attimo, giusto il tempo di consentire a un semipensionato del pallone di incornare felicemente due zuccate nella porta difesa da 'farfallina Abbiati'. Ma si sa, il Milan è questo, non conta più tanto vincere o perdere, di questi tempi già sventolare una bandiera è segno di vita e continuità, fra ricchi investitori stranieri e sempre più mediocri protagonisti della pedata.
Così, oltre a qualche battuta autoironica, della giornata al celeberrimo Gatto Nero è rimasta solo qualche foto e la pizza d'ordinanza in versione napoletana, peraltro più che discreta. Che il nome della pizza sia un preambolo per il prossimo vincitore dello scudetto? (foto Bordignon)
sabato 27 luglio 2013
Steve Nash dall'NBA all'Inter, ma solo per un giorno
Arriva dall'NBA il primo derby Milan-Inter della stagione. Già, perché infatti se Kobe Bryant ha recentemente visitato Milanello ribadendo la sua storica fede rossonera, il canadese Steve Nash, da sempre grande appassionato di calcio e coproprietario della franchigia canadese dei Vancouver Whitecaps, realizzerà addirittura quello che lui considera un 'sogno': effettuare un provino con l'Inter, durante la tournée estiva dei nerazzurri negli Stati Uniti.
Succederà martedì, quando il due volte MVP dell'NBA realizzerà un cosiddetto 'tryout' presso il campo di allenamento interista.
Il tutto prima che la squadra italiana venga impegnata nella Guinness International Champions Cup.
"E' un sogno che diventa realtà quello di avere la possibilità di scendere in campo con l'Inter - ha detto Nash, - uno dei grandi club storici dello sport professionista. Mi sento come un bambino".
Prima di cominciare a giocare a basket, Nash da giovanissimo ha giocato a calcio e a hockey su ghiaccio. Suo padre, John, ha giocato a calcio professionistico in Sud Africa e Inghilterra.
Succederà martedì, quando il due volte MVP dell'NBA realizzerà un cosiddetto 'tryout' presso il campo di allenamento interista.
Il tutto prima che la squadra italiana venga impegnata nella Guinness International Champions Cup.
"E' un sogno che diventa realtà quello di avere la possibilità di scendere in campo con l'Inter - ha detto Nash, - uno dei grandi club storici dello sport professionista. Mi sento come un bambino".
Prima di cominciare a giocare a basket, Nash da giovanissimo ha giocato a calcio e a hockey su ghiaccio. Suo padre, John, ha giocato a calcio professionistico in Sud Africa e Inghilterra.
giovedì 23 maggio 2013
NHL playoff 2013: Ottawa Senators, il piacere di partire sfavoriti
Siamo sempre gli 'underdog', d'accordo, ma in gara-3 gli Ottawa Senators hanno colto una vittoria epica. Quella, arrivata nel secondo overtime, e il fatto di giocare in casa, riequilibrano un poco il peso della quarta partita della semifinale della Eastern Conference contro i Pittsburgh Penguins.
Chi ha in squadra Sid 'the Kid' Crosby, Evgeni Malkin, Brendan Morrow e Jerome Iginla non può certo aver paura di noi. Ma noi questa sera non avremo paura di loro, magari confidando che, ai due 'fattori' già citati prima se ne aggiunga un altro, quello della mancanza di decisione nello scegliere il 'goalie' titolare.
Daniel Alfredsson sarà ancora una volta il nostro Franco Baresi, ma le similitudini tra Senators e Milan potrebbero fermarsi qui. Go Sens Go è il grido di battaglia, e ci mancherebbe altro, speriamo solo non resti strozzato in gola, ma esploda come alla fine di gara-3.
Nel video che vi propongo, le fasi salienti del secondo overtime di gara-3, con il gol decisivo di Colin Greening, sperando che sia di buon auspicio... (foto ESPN)
Chi ha in squadra Sid 'the Kid' Crosby, Evgeni Malkin, Brendan Morrow e Jerome Iginla non può certo aver paura di noi. Ma noi questa sera non avremo paura di loro, magari confidando che, ai due 'fattori' già citati prima se ne aggiunga un altro, quello della mancanza di decisione nello scegliere il 'goalie' titolare.
Daniel Alfredsson sarà ancora una volta il nostro Franco Baresi, ma le similitudini tra Senators e Milan potrebbero fermarsi qui. Go Sens Go è il grido di battaglia, e ci mancherebbe altro, speriamo solo non resti strozzato in gola, ma esploda come alla fine di gara-3.
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