L'inno nazionale canadese diventa
di 'genere neutrale'. Dopo una polemica durata quasi due anni,
il Senato di Ottawa ha approvato un disegno di legge che cambia alcune
parole di "O Canada". 'In all thy sons command' (nel comando di
tutti i tuoi figli), nella seconda riga, verrà infatti sostituito da 'In
all of us command' (al comando di tutti noi).
L'inno "O Canada" era stato scritto da Robert Stanley Wei nel 1908
ed era stato scelto ufficialmente come inno nazionale canadese
nel 1980. Da allora per ben 12 volte si era tentato di approvare
leggi per eliminare la parola 'sons' (figli), considerata
discriminatoria nei confronti del genere femminile.
La legge attualmente approvata dal Senato era già passata
alla Camera nel giugno 2016, ma aveva trovato una forte opposizione
da parte dei Conservatori. Il provvedimento è stato una
creatura del deputato liberale Mauril Belanger, morto a 61 anni
poco dopo il 'sì' alla Camera. Per rendergli onore, durante il
suo funerale fu intonata una versione 'gender neutral' dell'inno. Ora manca solo il 'consenso reale' per diventare
definitivamente legge.
"Sono molto felice - ha detto la senatrice dell'Ontario, Frances Lankin - sono trent'anni che cerchiamo di rendere
l'inno, una cosa importante del nostro Paese, inclusivo di tutti
noi. Può sembrare una cosa piccola, solo due parole, ma in
realtà è una cosa grande. Ora possiamo cantare con orgoglio
sapendo che la legge è dalla parte nostra in termini di
parole".
Secondo alcuni conservatori, invece, una decisione del genere
andrebbe presa dopo un referendum.
"Sono contrariato - ha detto il senatore del Manitoba, Don
Plett - credo che i canadesi vogliano dire la loro quando si
tratta del proprio inno nazionale. Si tratta di una questione su cui
decidere spetta al popolo, non solo a un paio di senatori
indipendenti. (fonte: ANSA/Gina Di Meo)
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martedì 27 febbraio 2018
giovedì 28 gennaio 2016
Inno canadese troppo maschilista, Trudeau lo vuole cambiare
Nello spirito dell'inutilità demagogica che finora ha contraddistinto molte delle sue 'uscite', Justin Trudeau, l'uomo che accoglie i profughi 'dopo attenta selezione' e che ha preteso un governo composto per metà da donne, così, giusto perché "è il 2016" (parole sue), ora vuole anche cambiare l'inno canadese, giusto perché parrebbe 'offensivo' verso il gentil sesso.
"O Canada" infatti, il brano che riempie d'orgoglio i canadesi dal 1980, anno in cui sostituì "God Save the Queen", non riconoscerebbe abbastanza il ruolo "di tutte le donne che hanno lavorato e combattuto per costruire e forgiare il Canada come lo conosciamo oggi", come spiega la parlamentare liberal Mauril Belanger, che ha presentato una proposta di legge per
modificare due parole nel testo dell'inno, concludendo anche lei la stessa illuminante frase: "E' il 2016".
Una questione che potrebbe apparire di lana caprina, sebbene pure nel passato fossero state sollevate, in particolare da parte femminista, proposte per cambiare quel verso dell'inno dove si recita "In all our sons command" per trasformarla in "In all of us command". Anche perché, secondo Trudeau e contestatrici, la loro sarebbe anche la versione più fedele al significato dei versi originari di Robert Stanley Weir, che dicevano "In all thou dost command". In sostanza viene contestata la neutralità della parola 'sons'.
Secondo chi contesta le... contestatrici invece, il cambiamento sarebbe "grammaticalmente non necessario". Se la modifica dovesse essere introdotta, non interesserebbe comunque la versione francese dell'inno, che non presenta lo stesso problema.
"O Canada" infatti, il brano che riempie d'orgoglio i canadesi dal 1980, anno in cui sostituì "God Save the Queen", non riconoscerebbe abbastanza il ruolo "di tutte le donne che hanno lavorato e combattuto per costruire e forgiare il Canada come lo conosciamo oggi", come spiega la parlamentare liberal Mauril Belanger, che ha presentato una proposta di legge per
modificare due parole nel testo dell'inno, concludendo anche lei la stessa illuminante frase: "E' il 2016".
Una questione che potrebbe apparire di lana caprina, sebbene pure nel passato fossero state sollevate, in particolare da parte femminista, proposte per cambiare quel verso dell'inno dove si recita "In all our sons command" per trasformarla in "In all of us command". Anche perché, secondo Trudeau e contestatrici, la loro sarebbe anche la versione più fedele al significato dei versi originari di Robert Stanley Weir, che dicevano "In all thou dost command". In sostanza viene contestata la neutralità della parola 'sons'.
Secondo chi contesta le... contestatrici invece, il cambiamento sarebbe "grammaticalmente non necessario". Se la modifica dovesse essere introdotta, non interesserebbe comunque la versione francese dell'inno, che non presenta lo stesso problema.
venerdì 4 ottobre 2013
Le femministe vogliono cambiare l'inno canadese
In Canada c'è chi lo ha già definito una sorta di attentato femminista all'inno canadese. Eppure le donne che vogliono cambiare una strofa di "O Canada" dicono di volerlo fare per riportare in auge il reale significato delle parole del coro che fa levare in alto i cuori e i petti 'a nord del confine'.
Riunito dietro al sito web RestoreOurAnthem.ca, questo gruppo di signore, fra cui l'ex primo ministro, Kim Campbell, e la scrittrice Margaret Atwood, vogliono cambiare una parola del testo per rendere l'inno del Canada più 'gender neutral'. Tradotto: meno maschilista.
In particolare si vorrebbe cambiare il verso che attualmente recita "In all our sons command" in "In all of us command". Anche perché, secondo le signore coinvolte, la loro sarebbe anche la versione più fedele al significato dei versi originari di Robert Stanley Weir, che dicevano "In all thou dost command".
Secondo la Atwood, l'attuale testo dell'inno presupporrebbe solamente una lelatà da parte maschile. Anche perché le contestatrici... contestano il termine 'sons' come neutrale, alla stessa maniera di 'mankind'.
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