"L'applicazione dell'accordocommerciale globale Ceta tra Unione europea e Canada
sull'agroalimentare è un rischio mortale per tutte le tipicità
della Basilicata, che l'Italia deve respingere a tutela delle
imprese agricole e dei consumatori". Lo ha detto a Matera
il presidente regionale della Coldiretti, Piergiorgio Quarto,
nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato
il direttore dell'associazione, Francesco Manzari, e il
presidente della Coldiretti di Potenza, Teodoro Palermo.
"L'intesa, che dovrà essere ratificata dal Parlamento
italiano - ha detto Quarto - rappresenterebbe un duro colpo
sopratutto al settore cerealicolo, essendo il Canada un forte
produttore di grano duro, e questo di fatto cancellerebbe la
produzione lucana. A questo aggiungiamo la cancellazione di
dazi, di controlli sulle presenze di glifosfati e di altre
sostanze che le nostre norme vietano di utilizzare nelle
coltivazioni. E' l'ennesimo favore alla grande industria, che
potrebbe trovare conveniente sul piano logistico e dei costi
produrre in Canada, utilizzando marchi registrati che si
ispirano al made in Italy. Ci attiveremo in ogni sede - ha
concluso - per scongiurare che un accordo di questo tipo,
regolato da una semplice commissione paritetica su import ed
export, possa cancellare le nostre produzioni non solo di grano
duro ma anche di altre tipicità". (fonte ANSA)
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domenica 26 febbraio 2017
mercoledì 25 febbraio 2015
Trattato CETA non cambia fra Europa e Canada
Al trattato CETA di libero scambio
commerciale tra Europa e Canada non sarà più possibile apportare
sostanziali cambiamenti: "Il trattato CETA è definito". E'
quanto ha sostenuto a Berlino la commissaria europea per il
commercio Cecilia Malmström, in occasione di un incontro con il
ministro tedesco dell'Economia e vicecancelliere Sigmar Gabriel.
"Non possiamo rifare di nuovo il trattato", ha ribadito la Malmström, spiegando di fronte alle insoddisfazioni tedesche che al massimo si potranno fare alcuni piccoli miglioramenti.
Gabriel punta a istituire un'istanza arbitrale internazionale di diritto pubblico che si occupi dei conflitti commerciali fra Stati e investitori, una posizione simile a quella della commissione UE. La stessa caldeggiata anche per il trattato di libero scambio in via di definizione con gli Stati Uniti (TTIP). Per Gabriel va invece abbandonata l'idea finora prevista di istanze arbitrali private, composte da avvocati.
Gabriel e la Malmström hanno poi espresso posizioni differenti anche sul processo di approvazione dei trattati. Se per il tedesco sarà certamente necessaria anche il via libera dei parlamenti nazionali, la commissaria ritiene che la questione sia ancora aperta. (cit. ANSA).
"Non possiamo rifare di nuovo il trattato", ha ribadito la Malmström, spiegando di fronte alle insoddisfazioni tedesche che al massimo si potranno fare alcuni piccoli miglioramenti.
Gabriel punta a istituire un'istanza arbitrale internazionale di diritto pubblico che si occupi dei conflitti commerciali fra Stati e investitori, una posizione simile a quella della commissione UE. La stessa caldeggiata anche per il trattato di libero scambio in via di definizione con gli Stati Uniti (TTIP). Per Gabriel va invece abbandonata l'idea finora prevista di istanze arbitrali private, composte da avvocati.
Gabriel e la Malmström hanno poi espresso posizioni differenti anche sul processo di approvazione dei trattati. Se per il tedesco sarà certamente necessaria anche il via libera dei parlamenti nazionali, la commissaria ritiene che la questione sia ancora aperta. (cit. ANSA).
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