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domenica 26 febbraio 2017

Trattato Ceta: la Basilicata accusa "Uccide le tipicità"

"L'applicazione dell'accordocommerciale globale Ceta tra Unione europea e Canada sull'agroalimentare è un rischio mortale per tutte le tipicità della Basilicata, che l'Italia deve respingere a tutela delle imprese agricole e dei consumatori". Lo ha detto a Matera il presidente regionale della Coldiretti, Piergiorgio Quarto, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il direttore dell'associazione, Francesco Manzari, e il presidente della Coldiretti di Potenza, Teodoro Palermo.
"L'intesa, che dovrà essere ratificata dal Parlamento italiano - ha detto Quarto - rappresenterebbe un duro colpo sopratutto al settore cerealicolo, essendo il Canada un forte produttore di grano duro, e questo di fatto cancellerebbe la produzione lucana. A questo aggiungiamo la cancellazione di dazi, di controlli sulle presenze di glifosfati e di altre sostanze che le nostre norme vietano di utilizzare nelle coltivazioni. E' l'ennesimo favore alla grande industria, che potrebbe trovare conveniente sul piano logistico e dei costi produrre in Canada, utilizzando marchi registrati che si ispirano al made in Italy. Ci attiveremo in ogni sede - ha concluso - per scongiurare che un accordo di questo tipo, regolato da una semplice commissione paritetica su import ed export, possa cancellare le nostre produzioni non solo di grano duro ma anche di altre tipicità". (fonte ANSA)

mercoledì 25 febbraio 2015

Trattato CETA non cambia fra Europa e Canada

Al trattato CETA di libero scambio commerciale tra Europa e Canada non sarà più possibile apportare sostanziali cambiamenti: "Il trattato CETA è definito". E' quanto ha sostenuto a Berlino la commissaria europea per il commercio Cecilia Malmström, in occasione di un incontro con il ministro tedesco dell'Economia e vicecancelliere Sigmar Gabriel.
"Non possiamo rifare di nuovo il trattato", ha ribadito la Malmström, spiegando di fronte alle insoddisfazioni tedesche che al massimo si potranno fare alcuni piccoli miglioramenti.
Gabriel punta a istituire un'istanza arbitrale internazionale di diritto pubblico che si occupi dei conflitti commerciali fra Stati e investitori, una posizione simile a quella della commissione UE. La stessa caldeggiata anche per il trattato di libero scambio in via di definizione con gli Stati Uniti (TTIP). Per Gabriel va invece abbandonata l'idea finora prevista di istanze arbitrali private, composte da avvocati.
Gabriel e la Malmström hanno poi espresso posizioni differenti anche sul processo di approvazione dei trattati. Se per il tedesco sarà certamente necessaria anche il via libera dei parlamenti nazionali, la commissaria ritiene che la questione sia ancora aperta. (cit. ANSA).